Vale anche al contrario, no?Ha il diritto di essere una donna e quindi ha tutti i diritti che hanno le donne. Compreso gareggiare nel sollevamento dei pesi alle Olimpiadi...
Vale anche al contrario, no?Ha il diritto di essere una donna e quindi ha tutti i diritti che hanno le donne. Compreso gareggiare nel sollevamento dei pesi alle Olimpiadi...
50 già compiuti anche io.Perdonami se a più di 50 anni alle favolette non credo più.
Allora servirebbe più coerenza, la statua di Montanelli era lì alla mercé, una cosa da poco che ha dato fastidio a pochi, ma se vogliamo fare i processi agli uomini del passato con gli occhi del presente ne abbiamo di roba da buttare giù e verniciare, ora che Montanelli è sistemato potremmo passare al pezzo grosso tipo il Colosseo. Sì potrebbe buttare giù visto lo schifo che è successo li dentro e cosa ha rappresentato, poi abbiamo solo l'imbarazzo della scelta qui in Italia.Si finisce col chiedere civiltà ed educazione e si finisce col non fare nulla. I secchi di vernice non sono pallottole, di certo non quelle che prendono i manifestanti e, guarda caso, mai i violenti. Perdonami se a più di 50 anni alle favolette non credo più.
non è far finta che tutti sono uguali, è riconoscere che siamo tutti diversi ma tutti dobbiamo avere gli stessi diritti.C'entra con il voler fare finta che tutti sono uguali. Comunque vedrai a Tokio 2020 quanti transgender sono iscritti fra gli atleti/e...
1. Those who transition from female to male are eligible to compete in the male category without restriction.
2. Those who transition from male to female are eligible to compete in the female category under the following condition:
2.1. The athlete has declared that her gender identity is female. The declaration cannot be changed, for sporting purposes, for a minimum of four years.
2.2. The athlete must demonstrate that her total testosterone level in serum has been below 10 nmol/L for at least 12 months prior to her first competition (with the requirement for any longer period to be based on a confidential case-by-case evaluation, considering whether or not 12 months is a sufficient length of time to minimize any advantage in women’s competition).
2.3. The athlete's total testosterone level in serum must remain below 10 nmol/L throughout the period of desired eligibility to compete in the female category.
2.4. Compliance with these conditions may be monitored by testing. In the event of non-compliance, the athlete’s eligibility for female competition will be suspended for 12 months
Non è questione di coerenza ma di onestà.Allora servirebbe più coerenza, la statua di Montanelli era lì alla mercé, una cosa da poco che ha dato fastidio a pochi, ma se vogliamo fare i processi agli uomini del passato con gli occhi del presente ne abbiamo di roba da buttare giù e verniciare, ora che Montanelli è sistemato potremmo passare al pezzo grosso tipo il Colosseo. Sì potrebbe buttare giù visto lo schifo che è successo li dentro e cosa ha rappresentato, poi abbiamo solo l'imbarazzo della scelta qui in Italia.
Se ogni generazione di italiani avesse demolito o deturpato statue o monumenti per fatti abominevoli avvenuti un secolo prima, saremmo il parcheggio più grande d'Europa.Non è questione di coerenza ma di onestà.
L'onestà di ammettere che l'Italia ha avuto un ruolo coloniale (sebbene modesto, rispetto ad altri paesi), che ha sfruttato e massacrato per ottenerlo, e che gli italiani non sono tutti "brava gente" a prescindere come una certa retorica ci ha raccontato per decenni. Ammetterlo per passare oltre, per crescere: non è un concetto difficile, meno che mai in un paese profondamente cattolico (non religioso: è cosa ben diversa) che come primo passo nel sacramento della confessione prevede riconoscere i propri peccati.
Oppure, per tornare all' argomento del topic, che esiste una discriminazione di genere ancora forte, e che qualcosa di concreto vada fatta.
Non si è mai fatto nulla in merito, e anzi in questi giorni si sta facendo di tutto per impedire qualsiasi cambiamento formale.
Vogliamo continuare su questa strada? Benissimo, ma se vola una secchiata di vernice la si prende e la si porta a casa.
Quello che hai scritto nell'incipit del tuo post è sacrosanto: analizzare, capire ed andare oltre. Ma tirare secchiate di vernice va nella direzione opposta.Vogliamo continuare su questa strada? Benissimo, ma se vola una secchiata di vernice la si prende e la si porta a casa
È alla pari del bruciare i libri che non ci piacciono o scritti da persone che hanno commesso criminiQuello che hai scritto nell'incipit del tuo post è sacrosanto: analizzare, capire ed andare oltre. Ma tirare secchiate di vernice va nella direzione opposta.
Progredire si fa insegnando a scuola alle giovani generazioni valori diversi da quelli del ventennio e del colonialismo.
A mio figlio in quinta elementare fanno studiare i 17 obbiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU, e gli spiegano che una vita buona e giusta si fonda su quei valori, non sul madamato o sul colonialismo.
Che cmq sono esistiti e non possiamo semplicemente negarli, o seppellirli sotto una secchiata di vernice.
Anche perchè negare e dimenticare gli errori del passato è il modo migliore per ripetere quegli stessi errori.Che cmq sono esistiti e non possiamo semplicemente negarli, o seppellirli sotto una secchiata di vernice.
Il mein kampf lo stampano ancora infatti, però la secchiata a Montanelli è sacrosanta...Anche perchè negare e dimenticare gli errori del passato è il modo migliore per ripetere quegli stessi errori.
Scusate ma una secchiata di vernice mi pare tutt'altro che dimenticare gli errori, semmai è ricordarli ed evidenziarli.Anche perchè negare e dimenticare gli errori del passato è il modo migliore per ripetere quegli stessi errori.
E' esattamente questo il problema. Ammettere che certi comportamenti sono una conseguenza culturale e operare perchè non si possano ripetere più. L'una e l'altra, perchè senza l'ammissione dei propri errori non si sa neppure da dove cominciare. Invece niente, nè l'uno nè l'altro, tutto sotto il tappeto, col risultato che non si comprano più "animalini" (sic!) in pianta semistabile ma minorenni ucraine o albanesi per quarti d'ora. L'unico intervento ufficiale in novant'anni è quello delle autorità centrali fasciste, che volevano scoraggiare la "fraternizzazione razziale" (tanto che "Faccetta nera" non era gradita al regime proprio per questo motivo).Se ogni generazione di italiani avesse demolito o deturpato statue o monumenti per fatti abominevoli avvenuti un secolo prima, saremmo il parcheggio più grande d'Europa
Più di qualcuno qui dentro, nascendo nel 1909 con l'educazione che ha ricevuto Montanelli e le leggi di allora, nella sua situazione avrebbe fatto lo stesso.
Allo stesso modo Montanelli nato 70 anni più tardi con la consapevolezza del dopoguerra, probabilmente non avrebbe comprato una moglie minorenne.
Non ricordo esattamente i dettagli della vicenda, ma mi pare che la richiesta che accompagnava la suddetta secchiata fosse la rimozione della statua e la richiesta di rinominare i giardini intitolati a Montanelli, ma potrei ricordare male.Scusate ma una secchiata di vernice mi pare tutt'altro che dimenticare gli errori, semmai è ricordarli ed evidenziarli.
La statua l'avranno messa per ricordarlo per qualcosa di positivo che ha fatto nella vita, avrà fatto qualcosa di positivo immagino no?E' esattamente questo il problema. Ammettere che certi comportamenti sono una conseguenza culturale e operare perchè non si possano ripetere più. L'una e l'altra, perchè senza l'ammissione dei propri errori non si sa neppure da dove cominciare. Invece niente, nè l'uno nè l'altro, tutto sotto il tappeto, col risultato che non si comprano più "animalini" (sic!) in pianta semistabile ma minorenni ucraine o albanesi per quarti d'ora. L'unico intervento ufficiale in novant'anni è quello delle autorità centrali fasciste, che volevano scoraggiare la "fraternizzazione razziale" (tanto che "Faccetta nera" non era gradita al regime proprio per questo motivo).
Ci manca solo che venga promulgata una legge che vieta di pubblicare notizie storiche che mettano in cattiva luce l'operato degli italiani nelle colonie o durante il conflitto, o che vietino di parlare di discriminazione di genere, come nei paesi tanto amati da chi si oppone.
Da settant'anni nelle scuole italiane a malapena viene insegnato cosa accadde in Italia nel ventennio, figuriamoci una critica del colonialismo o del madamato.Quello che hai scritto nell'incipit del tuo post è sacrosanto: analizzare, capire ed andare oltre. Ma tirare secchiate di vernice va nella direzione opposta.
Progredire si fa insegnando a scuola alle giovani generazioni valori diversi da quelli del ventennio e del colonialismo.
A mio figlio in quinta elementare fanno studiare i 17 obbiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU, e gli spiegano che una vita buona e giusta si fonda su quei valori, non sul madamato o sul colonialismo.
Che cmq sono esistiti e non possiamo semplicemente negarli, o seppellirli sotto una secchiata di vernice.
"Anche Hitler avrà detto grazie qualche volta, no?"La statua l'avranno messa per ricordarlo per qualcosa di positivo che ha fatto nella vita, avrà fatto qualcosa di positivo immagino no?
Non credo abbiano fatto i giardini col suo nome in ricordo dei bei vecchi tempi con la dodicenne...
Allora voglio ricordare i gladiatori morti, quando passerò per Roma vado prima per il Brico.Scusate ma una secchiata di vernice mi pare tutt'altro che dimenticare gli errori, semmai è ricordarli ed evidenziarli.
Stai sbagliando persona guarda, sono mezzo polacco ebreo e non ho metà famiglia per colpa sua quindi non hai trovato il fascista."Anche Hitler avrà detto grazie qualche volta, no?"
oppure il sempreverde "il fascismo ha fatto anche cose buone"
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