Opinione Il killer silenzioso di cui nessuno parla

fafnir

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Warden, Hightower, Venge
Anni fa ci fu un tizio che propose di demolire il Turchino per creare delle correnti d'aria che ripulissero la pianura padana :idea:
A parte queste bislacche soluzioni , credo che l'alternativa , nel lungo periodo , sia quello di sfruttare l'energia prodotta dal nucleare ( magari con processi di fusione a freddo ) più che dal solare ; certo nel nostro piccolo potremmo ricoprirci di pannelli solari ma se consideriamo tutta la fase produttiva, di installazione/manutenzione e smaltimento di un piccolo impianto solare (accumulatori compresi) non so se il "saldo ambientale" alla fine sia così favorevole ?
La situazione è comunque grave , il problema è che il singolo non può fare molto ci vogliono interventi strutturali su larga scala di cui dovrebbero occuparsene i nostri governanti , ma come già ricordato da altri le soluzioni comportano sacrifici ed i sacrifici tolgono consenso ( voti ) .
Al di là dei proclami su focus la fusione nucleare utilizzabile per scopi civili è talmente tanto lontana che sarò già mangiato tre volte dai vermi, e probabilmente non la vedrà nemmeno mia figlia.
 

ammericano

Biker forumensus
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Cannondale
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con il caldo che ha fatto noi in casa abbiamo tenuto il riscaldamento sempre spento quando eravamo fuori ed alcuni caloriferi chiusi anche quando siamo stati in casa tranne alcuni giorni/sere. impianto a gas.
 

JKR

Biker serius
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Senza inquinamento niente benessere, niente pil, niente società basata sui consumi, niente file di auto in vacanza, no gente sugli impianti a sciare, nei bike park, niente ciclisti per hobby con bici costosissime, ma solo pedalatori per necessità come faceva mio nonno negli anni 40.
Siamo pronti?
Vediamo chi propone la ricetta alle elezioni se vince... :mrgreen:
Poi anche facessimo noi europei i gretini gli altri 7/8 miliardi gasano come pazzi senza ritegno.
Quindi credo la soluzione sia come sempre imposta dagli eventi quando questi saranno catastrofici.
Si e no, nel senso che prima di prenderlo come assioma aggiungerei giustamente anche la variabile geografica come giustamente indicato nell'articolo. A parità di industrializzaione, si respira aria migliore in città industriali sulla costa o altri posti dove ci sono sempre venti o in una pianura chiusa da montagne senza ricircolo?
 

sideman

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Il problema, per quanto noto e grave (anche se in lento e inadeguato miglioramento), non è al momento risolvibile, punto.
Le cause sono quelle note: la Pianura Padana è una valle, è chiusa su tre lati (e ai fini circolatori quello aperto in inverno è il meno utile), è soggetta in grande scala a quello che succede in tutte le valli, ovvero mancanza di circolazione dell'aria nei primi strati al suolo in presenza di condizioni anticicloniche con inversione termica (cosa che si verifica nel semestre invernale, anche se il clima sempre più caldo potrebbe ridurre questa finestra temporale, almeno ai due estremi).
In sostanza, qualsiasi cosa prodotta in loco lì resta, è come sigillare la casa e non aprire le finestre, dopo un po' l'aria diventa irrespirabile anche senza farci niente di particolare.

Aggiungiamoci che in zona si concentra anche la più alta densità abitativa italiana, una (ancora, malgrado tutto) forte presenza artigianale ed industriale ed una elevatissima domanda di trasporto sia privato che merci e la frittata è fatta.
Infine, la zona ha anche una forte connotazione agricola, e le sostanze usate hanno un fortissimo contributo verso certi inquinanti (PM e NOx su tutti).
L'unico miglioramento riguarda l'anidride solforosa, grazie anche alla progressiva desulfurazione dei combustibili.

Soluzioni oggi spendibili a parte il "fermiamo tutto" (che comunque non risolve il problema finché non si apre una finestra per arieggiare la stanza :mrgreen:)?
Oggi non ce ne sono di veramente spendibili, ma solo palliativi che qualcosa fanno, ma non i miracoli. Si è agito molto sui veicoli di trasporto (ma resta un ricorso abnorme all'uso del mezzo privato per gli spostamenti e all'uso di quello su gomma per le merci, malgrado proclami vari puntualmente disattesi), si è agito parzialmente sui sistemi di riscaldamento (ma poi ti incentivano il pellet e ti cadono le braccia), poco e niente su quello agricolo a parte un generico (e quasi sicuramente mai verificato) divieto agli spandimenti quando la situazione si fa critica, qualcosina su quello industriale.
Solare, sia FV che termico (negli impianti con riscaldamento ad acqua c'è anche questa possibilità...) sicuramente possono dare una mano, ma non possono fare miracoli nella stagione meno favorevole per il soleggiamento, e comunque richiedono tempi moderatamente lunghi per diffondersi, non basta schioccare le dita stile Mary Poppins.

Poi vabbè, quando la gente deve usare comunque il camino in città perché fa figo o deve bruciare sterpaglie aprofusione per passarsi la domenica, c'è ben poco che si possa chiedere.
quando si leggono castronerie del genere poi si capisce perchè la gente a giro si sfava e si perdono di vista gli obiettivi principali cercando di andare a colpire dove non serve a un cazzo, come sempre, giusto per penalizzare quelli a cui non ci frega zero...

Il pellet incentivato, certamente il pellet è giusto che sia incentivato, è un combustibile naturale che si ottiene dai ricicli del legno, il pellet è l'unico metodo di riscaldamento in tantissime aree non urbane dove non arrivano gli altri, aree dove l'incidenza inquinante del pellet è assolutamente minima.
Oltretutto con le ultime caldaie il problema inquinamento non si pone nemmeno, al massino potrebbero dare qualche problema in città, dove però ad oggi ci sono ancora interi condomini che vanno a gasolio...

Il finale poi dove il problema sarebbero le sterpaglie bruciate... nemmeno nel peggior indottrinamento avrebbero il coraggio di dirlo...
 
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JKR

Biker serius
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Per me ci andrebbe il nucleare.

Dicono che non ha senso perchè "iniziando a progettare oggi delle centrali entrerebbero in funzione tra 15 anni", e io dico e quindi? Se non inizi mai non saranno mai pronte, ogni giorno sono i 15 anni trascorsi da una scelta non presa 15 anni prima. Fate mente locale su quanto scorre veloce la vostra vita, cosa sono 15 anni?

Tra l'altro tra 15 anni sarà proprio quando si venderanno soltanto auto elettriche e non ci farebbe male avere energia in più.

Poi dicono di problemi di inquinamento di stoccaggio rifiuti radioattivi ecc, e io dico? Fosse anche vero? Sarebbero cmq siti localizzati basta non andarci a ficcare il naso dentro. Non è peggio l'inquinamento per aerosol di merda cancerogena a cui siamo sottoposti?
 
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Non ho detto che il problema sono le sterpaglie bruciate.
Ma se aggiungi cose a un problema, il problema si accentua. Non per nulla è vietato farlo, ma "siccome l'operazione non ha effetto, cosa vuoi che sia mai" quando a farla siamo noi, ecco che "bruciare sterpaglie" non è un problema mentre sono sempre gli altri a dover trovare soluzioni che non ci tocchino da vicino.

Quanto al pellet, ovviamente parlo di città e zone densamente popolate della pianura (dove arriva qualsiasi altra cosa), non la baita sperduta in montagna che può benissimo andare a legna nel camino (ovvero con una combustione totalmente incontrollata).
E in base a cosa sarebbe meglio del gasolio, a prescidere dal fatto che sia il riuso di un materiale di scarto?

Ps: se c'ho voglia e la ritrovo metto la foto della parte bassa di un paese, Bagolino, quando si creano particolari condizioni di stasi nei primi metri del vallone e i riscaldamenti (tutti a legna e derivati) vanno a profusione.
Ma è tutta aria salubre, quella :smile:

Ps: ho visto, molto da vicino, una caldaia per legna di tipo moderno e no, siamo ancora molto lontani dall'optimum in una zona in cui l'inquinamento da polveri e NOx lo si vuole considerare un problema. Se invece non lo si vuole cosniderare tale basta non fare gli ipocriti ;-)
 
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Fermo80

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Poi dicono di problemi di inquinamento di stoccaggio rifiuti radioattivi ecc, e io dico? Fosse anche vero? Sarebbero cmq siti localizzati basta non andarci a ficcare il naso dentro. Non è peggio l'inquinamento per aerosol di merda cancerogena a cui siamo sottoposti?
E' un discorso molto complicato, sia sul fronte della gestione dei rifiuti, sia sul fronte economico, sia su quello politico.
Ci sarebbe da discuterne per ore e ore, anche perché la scelta che si va a fare con la tecnologia attuale è condizionante per parecchi decenni a venire.
Il primo punto da superare comunque è: chi è disposto ad accollarsi la vicinanza con una centrale (che potrebbe anche avere dei vantaggi pratici) o con un sito di stoccaggio (che non ne ha)?
Perché finché restiamo nell'ambito del "io sono favorevolissimo, basta che non la facciano qui" non si fa da nessuna parte in quell'ambito ;-)
 

AxelMTB

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non ce ne frega un c a z z o
siamo tutti dispiaciuti e impauriti da questo, ma lasceremo la palla alla prossima generazione e così via

siamo umanidimmerda direbbe qualsiasi animale al mondo.....

io per primo. faccio il possibile ma non sarà mai abbastanza.
 
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E' un discorso molto complicato, sia sul fronte della gestione dei rifiuti, sia sul fronte economico, sia su quello politico.
Ci sarebbe da discuterne per ore e ore, anche perché la scelta che si va a fare con la tecnologia attuale è condizionante per parecchi decenni a venire.
Il primo punto da superare comunque è: chi è disposto ad accollarsi la vicinanza con una centrale (che potrebbe anche avere dei vantaggi pratici) o con un sito di stoccaggio (che non ne ha)?
Perché finché restiamo nell'ambito del "io sono favorevolissimo, basta che non la facciano qui" non si fa da nessuna parte in quell'ambito ;-)
Io personalmente ci vivrei vicino ad una centrale se l'alternativa è lo smog attuale.
 

AxelMTB

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Io penso che un primo passo possa essere il permettere al 60/70% delle persone che lavorano in ufficio di lavorare da casa, evitando loro di fare ore di macchina per il nulla!
abbatterebbe non poco i consumi e di conseguenza tutto ciò che ne deriva

ma da noi in Brianza sono ancora delle capre cieche su questo piano... poca fiducia verso il dipendente che potrebbe essere a casa in mutande a fare una mazza...
 

sideman

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E in base a cosa sarebbe meglio del gasolio, a prescidere dal fatto che sia il riuso di un materiale di scarto?
Stai scherzando vero ?????
a parte che basterebbe proprio il fatto che è naturale e arriva praticamente aggratis e senza inquinamento sulla produzione, sul resto mi sa che hai preconcetti sul pellet che dovresti modificare informandoti meglio, se una caldaia a pellet è di ultima generazione a manutenuta a dovere inquina meno del gpl

sid
 

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Secondo me un problema sono i riscaldamenti centralizzati.

Ingegneristicamente è meglio il centralizzato perchè un sistema più grande invece di n piccoli dislocati ha maggiore efficienza.

Tuttavia questo non tiene conto della teoria dei giochi: se tutti hanno l'autonomo e iniziassi ad aumentare il costo del gas, la gente farebbe a gara ad accendere per ultimo sfruttando il calore di chi cede prima al freddo, si incentiverebbe il fatto di tenere temperature più basse vestendosi di più.
 
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tostarello

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Secondo me un problema sono i riscaldamenti centralizzati.

Ingegneristicamente è meglio il centralizzato perchè un sistema più grande invece di n piccoli dislocati ha maggiore efficienza.

Tuttavia questo non tiene conto della teoria dei giochi: se tutti hanno l'autonomo e iniziassi ad aumentare il costo del gas, la gente farebbe a gara ad accendere per ultimo sfruttando il calore di chi cede prima al freddo, si incentiverebbe il fatto di tenere temperature più basse vestendosi di più.
Anche in caso di caldaia centralizzata si può avere, e spesso c'è, la contabilizzazione individuale.
 

Fermo80

Biker scrausissimus
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c'è un ente internazionale che non ricordo il nome che supervisiona tutto
IAEA: https://www.iaea.org/
Che però fa quel che può, come tutte le agenzie internazionali di qualche tipo

Stai scherzando vero ?????
a parte che basterebbe proprio il fatto che è naturale e arriva praticamente aggratis e senza inquinamento sulla produzione,
Gratuitamente, a questo mondo, non arriva proprio nulla. Men che meno se lo vai a recuperare in culo ai lupi.
Poi certo, tra i suoi vantaggi ha quello di recuperare materiale di scarto che schifo non fa (se lo scarto è tuo e non quello di qualcun altro, altrimenti si riduce anche quel vantaggio), ma va messo nella bilancia insieme agli altri aspetti.
Per il resto conta quello che esce per davvero allo scarico e cosa fai per contrastarlo (che è, ad esempio, uno dei problemi del metano: complessivamente inquina un gran poco ma l'eventuale incombusto di qualsiasi origine è metano stesso, che è un climalterante estremamente potente).
 

tostarello

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Stai scherzando vero ?????
a parte che basterebbe proprio il fatto che è naturale e arriva praticamente aggratis e senza inquinamento sulla produzione, sul resto mi sa che hai preconcetti sul pellet che dovresti modificare informandoti meglio, se una caldaia a pellet è di ultima generazione a manutenuta a dovere inquina meno del gpl

sid
Il problema non è solo nel tipo di caldaia utilizzata, ma anche, o soprattutto,nel tipo di pellet utilizzato.

 

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