29 xc, trail
27.5 all mountain, enduro
26 freeride, dh
Io la vedo così!!!
27.5 all mountain, enduro
26 freeride, dh
Io la vedo così!!!
Il dopo-Eurobike 2013: il futuro è 27.5\" ed elettrico?
- Creatore Discussione marco
- Data di inizio
mesà che hai proprio ragione, visto che le 29 xc e trail sono sicuramente vantaggiose anche all mountain direi, per le altre discipline dove c'è meno salita e più discesa le 26 vanno benissimo. il 27,5 non apporta una differenza sostanziale.
Al di là dei soliti commenti sulla destinazione d'uso, delle taglie ecc, penso che quest'anno ci siano da rilevare dei cambiamenti di direzione notevoli rispetto al passato.
Da un lato la comparsa impetuosa delle 27.5", mai considerata per secoli; dall'altro lato l'estinzione di molti modelli.
Guardando il segmento dell'enduro, che è maggiormente sotto i riflettori, si vede da un lato finalmente una evoluzione dele 29, che le eleva di rango, non più relegate in ruoli soft; da un altro lato l'uscita dai cataloghi di forcelle mitiche molto generose (con 180mm) e relativi telai da 26" con simili escursioni, pur avendo raggiunto pesi piuma impensabili in passato.
Strano.
Ci si è resi conto che in fondo si guida bene anche con meno escursione, oppure si attribuisce un plusvalore alle 27.5" che vorrebbe collocarle esattamente a metà strada tra le 26 e 29, come non è nella realtà?
Oppure il Freeride non è più di moda, l'endurista si accontenta di 150/160, mentre in park si usano solo mezzo specialistici per il gravity?
Erano mezzi molto divertenti da 26".
Mi aspettavo un lieve incremento del passaggio ruota per ospitare le 27.5, ma senza regredire in termini d'escursione. O quanto meno un nuovo settore che s'affiancasse a quelle già studiate, prodotte e apprezzate.
Ma bisognava togliere al mercato la tentazione di comprare qualcosa che non comportasse una cascata di acquisti.
Serviva incompatibilità.
Da un lato la comparsa impetuosa delle 27.5", mai considerata per secoli; dall'altro lato l'estinzione di molti modelli.
Guardando il segmento dell'enduro, che è maggiormente sotto i riflettori, si vede da un lato finalmente una evoluzione dele 29, che le eleva di rango, non più relegate in ruoli soft; da un altro lato l'uscita dai cataloghi di forcelle mitiche molto generose (con 180mm) e relativi telai da 26" con simili escursioni, pur avendo raggiunto pesi piuma impensabili in passato.
Strano.
Ci si è resi conto che in fondo si guida bene anche con meno escursione, oppure si attribuisce un plusvalore alle 27.5" che vorrebbe collocarle esattamente a metà strada tra le 26 e 29, come non è nella realtà?
Oppure il Freeride non è più di moda, l'endurista si accontenta di 150/160, mentre in park si usano solo mezzo specialistici per il gravity?
Erano mezzi molto divertenti da 26".
Mi aspettavo un lieve incremento del passaggio ruota per ospitare le 27.5, ma senza regredire in termini d'escursione. O quanto meno un nuovo settore che s'affiancasse a quelle già studiate, prodotte e apprezzate.
Ma bisognava togliere al mercato la tentazione di comprare qualcosa che non comportasse una cascata di acquisti.
Serviva incompatibilità.
condivido in pieno, aggiungo che il 27.5 che io chiamo sempre ne' carne ne' pesce sembra una barca dove molti costruttori siano saliti solo dopo aver scoperto che l'inserimento di un nuovo formato (la 29") aveva scosso il mercato.
Una rivista a cui non sono più abbonato si è buttata prima sul 29, e ora sembra sul 27.5, prima ci ho creduto, ora il nuovo cambio di direzione mi puzza...
Sicuro il 27.5 risolverà problemi in campo gravity e per le taglie piccole, non ci piove.
Un cenno tecnico sul recupero di energia per l'elettrico: non lo usa quasi nessuno, nemmeno nelle auto ibride, credo perché sia complesso da gestire nella pratica (dovrebbe essere asservito al comando del freno, essere proporzionale, con quel che ne deriva in complessità dei controlli).
Una rivista a cui non sono più abbonato si è buttata prima sul 29, e ora sembra sul 27.5, prima ci ho creduto, ora il nuovo cambio di direzione mi puzza...
Sicuro il 27.5 risolverà problemi in campo gravity e per le taglie piccole, non ci piove.
Un cenno tecnico sul recupero di energia per l'elettrico: non lo usa quasi nessuno, nemmeno nelle auto ibride, credo perché sia complesso da gestire nella pratica (dovrebbe essere asservito al comando del freno, essere proporzionale, con quel che ne deriva in complessità dei controlli).
Riallacciandomi al discorso di marco, vorrei dire che anche se le 29 pesano di piu', quante sono le bici che stanno intorno ai 13 kg con meno di 5k. Escluso le tedesche acquistabili su internet, quelle in carbonio no di sicuro, in alluminio stanno intorno ai 15kg . Forse ci tocchera' aspettare un paio d'anni per far stabilizzare il mercato e cambiare bici, magari sara' anche piu' chiaro dove vogliono andare a parare le case costruttrici.
Io ed un compagno stavamo facendo a manetta con le nostre xc entrambe sub10kg una delle salita più dure della mia zona, (con VAM superiore ai 1000mt/h, giusto per dare un dato di riferimento concreto), ci supera almeno 4/5 km/h più veloce un tizio con una Haibike elettrica biammortizzata. Aveva uno zaino enorme sulle spalle.
Siamo rimasti sconvolti, le capacità arrampicatrici di quei mezzi sono pazzesche...
Senza contare, che lui, tra zaino e bici, aveva minimo 20kg più di noi da portare su!
Concordo!
Questo è qualcosa che ha stupito pure me...
Se per avere, una ruota appena un pollice più grande (26=>27.5), devo perdere angolo di sterzo ed escursione, mi sorgono seri dubbi...
detta così non mi pare un gran che, se devo pedalare io per ricaricaricare la batteria allora tanto vale.
mi pare di aver capito che alcuni motori nel mozzo prevedono la funzione dinamo, quelli centrali no (per forza, se non pedali non girano...
)
se non pedali come pensi di ricaricarla?
sfruttando la pedalata e la frenata, quel sistema è teoricamente indipendente dalla ricarica a rete.
sfruttando la pedalata e la frenata, quel sistema è teoricamente indipendente dalla ricarica a rete.
con la discesa se mai l'inerzia fosse sufficiente
secondo me lo scopo non dovrebbe essere di rendere la ebike indipendente dalla rete. una bici normale lo è già.akko69 ha scritto:
dato che l'energia non si moltiplica da sola ma, anzi, se ne perde sempre e cmq nella resa del sistema, se devo pedalare per ricaricare la batt vuol dire che dovrò usare più energia mia personale di quella che userei per pedalare lo stesso giro con una bici normale
lo scopo, se vuoi molto teorico, è quello di creare una ebike che non necessiti di ricariche esterne.
ovvio che una bicicletta di suo non ha bisogno di ricariche esterne, ma il motore di una ebike sì e se la colleghi alla rete, consumi sempre qualcosa che sia di fonte fossile (petrolio, metano) o rinnovabile (solare, eolico, geotermico).
secondo te perchè la Prius ha la ricarica con la frenata?
ovvio che una bicicletta di suo non ha bisogno di ricariche esterne, ma il motore di una ebike sì e se la colleghi alla rete, consumi sempre qualcosa che sia di fonte fossile (petrolio, metano) o rinnovabile (solare, eolico, geotermico).
secondo te perchè la Prius ha la ricarica con la frenata?
ho già spiegato perchè non ha senso ricaricare una batteria con i pedali e non credo sia in discussione che una ebike sia inquinante (come qualsiasi cosa prodotta da noi poichè implica energia per la trasformazione). se la si vuole autonoma bisogna trovare cmq una fonte esterne, tipo solare, il vento (una bici a vela?!?) o altro perchè se l'unica fonte sono io allora ottieni lo stesso risultata della bici normale ma con più dispendio.
il paragone con la Prius è fuori luogo, lì c'è un motore a combustione interna con potenza in abbondanza non 2 gambette che vanno a pastasciutta.
cmq il tema non è come rendere una ebike autonoma ma una mtb AM elettrica.
Stavo pensando ad un sistema tipo KERS, post frenata, taaac scarica nel sottosella l'energia accumulata.... cercasi collaudatori..
provabile che in un futuro non troppo lontano TUTTE le bici avranno l'assistenza elettrica, magari motori piccoli da 150-200W in modo da trasformare il domenicale in un nuovo Nino Schurter che sale a 18km/h in sterrato ma lasciando il piacere della pedalata e della fatica
Probabile che in un futuro non troppo lontano questo forum avrà una nuova sezione che i puristi della fatica ovviamente non frequenteranno, come ora non frequentano quelle gravity. Questo è il bello della mtb, stesso sport, tante interpretazioni...L'e-mtb è solo un nuovo modo di interpretare questa disciplina!
era MTBA:
cito a memoria: " Kulhavy (campione del mondo CC, mi pare fosse lui) è destinato a correre in futuro con una 29" o a essere sorpassato da uno con la 29..." questo tre anni fa, credo.
Poi, nell'ultimo anno un paio di numeri decantavano la superiorità delle 27.5 grazie a test su vari percorsi, fatti dai tester della rivista.
La prima affermazione era così ... assoluta che ho voluto provare, e ho comprato una 29" negli USA, e son contento, ma se il passaggio da 26 a 29 non si è rivelato subito come epocale mi chiedo cosa possa far sentire quel centimetro o poco più di raggio ruota in più a biker di esperienza media come me.
Ancora sul recupero di energia sulle Ebike: ricaricare in pedalata mi sembra folle, in salita quasi impossibile, in discesa ha senso solo quando si frena.
Recupero è la parola giusta: recuperiamo energia dalla cinetica che il biker ha piuttosto di dissiparla tutta sull'attrito dei freni, specie in discesa; seguo il mondo della trazione elettrica, il recupero in frenata è venduto a volte più come idea di principio che altro: nel bilancio energetico del veicolo elettrico la percentuale che si ricava dal recupero in frenata è spesso trascurabile.
L'idea generale nell'auto è quella di recuperare energia in frenata per restituirla al veicolo nella fase di partenza da fermo.
PSA ha appena lanciato un nuovo sistema che recupera energia sotto forma di gas in pressione, energia che utilizza per "aiutare" le partenze da fermo; il sistema è semplice solo nel principio, e fa riflettere il fatto che per questo un gruppo come PSA si rivolga a una tecnologia nuova piuttosto che a una già collaudata come un sistema dinamo-motore e batteria.
Ebikes:
Credo per le bici che si arriverà ad un sistema integrato sul tubo verticale, o obliquo, simile a quello già in commercio e che si innesta su una coppia conica nel movimento centrale ( il sistema che si sospettava equipaggiasse la bici di Cancellara...), ma con prestazioni e autonomia superiori, nascosto, e non tanto per millantare prestazioni record con gli amici, piuttosto per inglobare nel telaio dei sistemi batteria e motore che per oggi incidono molto sulla figura della bici.
Provocazione: Forse la domanda non è SE la Ebike entrerà nel nostro personale futuro , forse la domanda è QUANDO...
Prima o poi le Ebikes usciranno dalla categoria "bici per vecchi", è solo questione di tempo.
cito a memoria: " Kulhavy (campione del mondo CC, mi pare fosse lui) è destinato a correre in futuro con una 29" o a essere sorpassato da uno con la 29..." questo tre anni fa, credo.
Poi, nell'ultimo anno un paio di numeri decantavano la superiorità delle 27.5 grazie a test su vari percorsi, fatti dai tester della rivista.
La prima affermazione era così ... assoluta che ho voluto provare, e ho comprato una 29" negli USA, e son contento, ma se il passaggio da 26 a 29 non si è rivelato subito come epocale mi chiedo cosa possa far sentire quel centimetro o poco più di raggio ruota in più a biker di esperienza media come me.
Ancora sul recupero di energia sulle Ebike: ricaricare in pedalata mi sembra folle, in salita quasi impossibile, in discesa ha senso solo quando si frena.
Recupero è la parola giusta: recuperiamo energia dalla cinetica che il biker ha piuttosto di dissiparla tutta sull'attrito dei freni, specie in discesa; seguo il mondo della trazione elettrica, il recupero in frenata è venduto a volte più come idea di principio che altro: nel bilancio energetico del veicolo elettrico la percentuale che si ricava dal recupero in frenata è spesso trascurabile.
L'idea generale nell'auto è quella di recuperare energia in frenata per restituirla al veicolo nella fase di partenza da fermo.
PSA ha appena lanciato un nuovo sistema che recupera energia sotto forma di gas in pressione, energia che utilizza per "aiutare" le partenze da fermo; il sistema è semplice solo nel principio, e fa riflettere il fatto che per questo un gruppo come PSA si rivolga a una tecnologia nuova piuttosto che a una già collaudata come un sistema dinamo-motore e batteria.
Ebikes:
Credo per le bici che si arriverà ad un sistema integrato sul tubo verticale, o obliquo, simile a quello già in commercio e che si innesta su una coppia conica nel movimento centrale ( il sistema che si sospettava equipaggiasse la bici di Cancellara...), ma con prestazioni e autonomia superiori, nascosto, e non tanto per millantare prestazioni record con gli amici, piuttosto per inglobare nel telaio dei sistemi batteria e motore che per oggi incidono molto sulla figura della bici.
Provocazione: Forse la domanda non è SE la Ebike entrerà nel nostro personale futuro , forse la domanda è QUANDO...
Prima o poi le Ebikes usciranno dalla categoria "bici per vecchi", è solo questione di tempo.