il cazzeggio della sera 2 - 21/06 LIVIGNO

sioux1

Biker superioris
CIAO PIRLONE DI UN LABBY!
per colpa tua che ti svegli con comodo, abbiamo allargato il numero di equipaggi a 30!

questo comporterà un notevole dispendio di energie da parte mia e un ulteriore esborso per pagare ambulanza e gommone. per rimediare a tutto ciò come minimo mi dovrai trainare per qualche chilometro nel tour del solstizio! IN OGNI CASO RICORDATEVI DI CONFERMARE SUL SITO LA VS. PRESENZA AL MOMENTO OPPORTUNO.
 

McVit

Biker celestialis
5/4/04
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Caro il mio Sioux1, che mi dici di questa notiziuola??
Si va assieme??.....



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sugli schermi, al cinema da questo w-e

Il rivoluzionario Che, senza romanticismi

Soderbergh rinuncia all'epica hollywoodiana: il periodo cubano del guerrigliero sembra costruito «contro» il mito


La locandina del film «Che-L'argentino»Si può raccontare la vita di Ernesto Guevara senza fare i conti con il mito del «Che»? La sfida sembrerebbe im­possibile: anche un film come I diari della motocicletta, che ne raccontava la giovinezza argentina, non riusciva a tenere a freno la contagiosa esube­ranza del protagonista. Affrontando invece i due momenti cruciali della vi­ta di Guevara, la rivoluzione cubana prima e la guerriglia in Bolivia poi in un mega-film di oltre quattro ore che esce in due parti (adesso Che-L’argen­tino e a mag­gio Che-Guer­riglia), il regi­sta Steven So­derbergh sembra esser­si fatto guidare soprattutto dalla vo­glia di raffreddare la materia e di af­frontare con gli strumenti della ragio­ne quello che di solito si racconta con l’entusiasmo del militante.

Caldeggiato fortemente dall’attore Benicio Del Toro (che si cala nei pan­ni di Guevara con sorprendente ras­somiglianza) e dalla produttrice Lau­ra Bickford, il progetto del film ha co­minciato a prendere forma più di die­ci anni fa, nel 1996, ma è diventato qualche cosa di concreto solo nel 2005, dopo che la sceneggiatura è sta­ta affidata a Peter Buchman. È dal suo lavoro e da quello di Soderbergh che nasce l’idea di privilegiare due so­li momenti di tutta la lunga e avventu­rosa vita del «Che» giocando conti­nuamente al contrappunto: Cuba contro Bolivia ma anche, all’interno della prima parte, teoria contro azio­ne, utopia contro (dura) realtà, rivolu­zione contro (o a fianco di) politica. Questa operazione non è evidente­mente senza conseguenze: da una parte permette al film di avere un an­damento il meno hollywoodiano pos­sibile, lontanissimo dall’epicità fin­to- romantica con cui il cinema ameri­cano ha spesso raccontato rivoluzioni e rivoluzionari (basterebbe pensare al­l’orrendo Che! di Fleischer con Omar Sharif nei panni di Guevara). E dall’al­tra offre al film la possibilità di «di­staccarsi» dalla materia raccontata per trasformare la storia in strumen­to di (auto)riflessione, recuperando certi insegnamenti godardiani sull’in­treccio tra finzione cinematografica e inchiesta giornalistica (non a caso Questa è la mia vita era uno dei mo­delli a cui Soderbergh si è ispirato).
Ecco perché Che-L’argentino gioca molto col montaggio, perdendo di vi­sta lo svolgimento cronologico delle azioni e invece giustapponendo mo­menti della visita del «Che» alle Na­zioni Unite nel 1964 a episodi della guerriglia sulla Sierra Maestra cuba­na del 1957/58 a momenti addirittu­ra precedenti, come l’incontro tra Guevara e Fidel Castro in Messico nel 1955. In questo modo frasi e dichiara­zioni più «programmatiche» (come erano le risposte ai giornalisti ameri­cani o i punti salienti del suo di­scorso all’Onu contro l’imperia­lismo e la sudditanza degli Sta­ti sudamericani) trovano un riscontro immediato con le scelte concrete fatte duran­te la guerra rivoluzionaria, anche loro mostrate non per la loro forza epica ma piuttosto per quello che pos­sono «insegnare» e «dimo­strare». Così fa una certa impressione sentir dire a una giornalista newyorkese che la prima qualità di un rivoluzionario è «l’amore» e subi­to dopo vedere la decisione di abban­donare un compagno alle sevizie dei soldati di Batista pur di non farsi sco­prire, scelta che si spiega solo capen­do che quell’«amore» non va inteso in senso cristiano ma rivoluzionario, perché il sacrificio di un militante giustifica la possibilità della sopravvi­venza del gruppo. O ancora, prima dell’attacco alla caserma di El Ulvero, il discorso sulla inevitabile vittoria dei rivoluzionari di fronte ai mercena­ri che sembra essere contraddetto dai morti che i ribelli lasciano sul campo ma che finisce per essere avva­lorato dalla conquista della postazio­ne. Ogni scena, cioè, prende valore per quello che spiega e insegna sul percorso rivoluzionario e non per la forza emotiva che può avere.
È per questo che il film andrebbe visto nella sua interezza di quattro ore, perché la seconda parte funziona da contrappunto alla prima e molte scene della prima rimandano alla se­conda o trovano lì la loro «conclusio­ne» (come il discorso sui sedicenne che a Cuba non possono partecipare alla rivoluzione e in Bolivia sì, salvo poi scoprire che i primi si riveleranno dei veri rivoluzionari e i secondi tradi­ranno). Ma la distribuzione ha leggi che a volte vanno contro a quelle dei film e in questo modo Che-L’argenti­no finisce per pagare delle colpe che non sono del tutto sue. Nella sua unità/complessità sareb­be stato più chiaro il percorso di So­derbergh. Così invece si rischia di ac­centuare troppo una scelta di stile che sembra solo «contro» (contro il mito del «Che» ma anche contro l’epicità troppo programmatica di certo cinema hollywoodiano) e me­no «a favore» (di un soggetto indub­biamente originale e lontano dalle mode)."
 

m@rtello

Biker velocissimus
24/5/08
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nel bosco di mozzo
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elogio al martello!
noto capofficina dalla notte dei tempi, ho scoperto che dietro il metallo pesante c'è una personcina coi fiocchi. GRAZIE MARTELU' speriamo di girare insieme qualche volta!

grazie ivan non so cosa ho fatto ma le tue parole mi lusingano, spero di essere stato utile per qualcosa
un bacio grosso alla manu e spero di riassaggiare presto i suoi biscotti ciao a presto
 

sioux1

Biker superioris
grazie ivan non so cosa ho fatto ma le tue parole mi lusingano, spero di essere stato utile per qualcosa
un bacio grosso alla manu e spero di riassaggiare presto i suoi biscotti ciao a presto

l'elogio perchè anche se ci siamo visti 2 volte, avresti voluto aiutarmi concretamente con un problema. poi le cose sono andate in modo diverso, ma non cambia la bontà dell'intenzione. io sul lavoro non mi risparmio e apprezzo molto chi da una mano. thank's
 

sioux1

Biker superioris
 

sioux1

Biker superioris
ragazzi stasera dal biciaio ho visto la nuova Boxxer wc ata: che spettacolo!!! per curiosità ho voluto pesarla lì sul posto ( ma tanto non ho i soldi per comprarla) 2700 GR DI LIBIDINE! l'avevo vista solo sui giornali, ma dal vivo è da bava alla bocca.
@ Dariuz...mi pare che a te interessasse...
 

dariuz

Biker perfektus
12/11/07
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65
Valle Imagna BG
www.giscover.com

fatti dire quanto viene al grammo poi i conti li faccio io!
 

bafio

Biker dantescus
16/10/03
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Casatenovo-LC
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dariuz....ma tu che svolazzi abitualmente oltroceano.......non ti conviene prenderla là????????
anche perchè di solito il biciao non è proprio economicissimo.....

o-oo-oo-o
 

bafio

Biker dantescus
16/10/03
4.540
0
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Casatenovo-LC
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dvi provare...e provare ......e provare....e provare.......partendo dall'impennata normale......
io altro non so dirti....ma secondo me nella sezione dirt stre trial trovi tutte le indicazioni che serrvono!!!

o-oo-oo-o
 

mattimat

Biker extra
26/1/09
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como
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dvi provare...e provare ......e provare....e provare.......partendo dall'impennata normale......
io altro non so dirti....ma secondo me nella sezione dirt stre trial trovi tutte le indicazioni che serrvono!!!

o-oo-oo-o
ok grazie!proverò a chiedere li!!!anche se penso sia una cosa molto difficile imparare a farlo
 

sioux1

Biker superioris
ok boyz!
oggi Caldirola.
DUNQUE IL RIKY DICEVA: 25 APRILE SOLE SOLE SOLE....nel senso di quellastro che illumina e riscalda. dopo date un occhiata alle foto!
oggi giorno del rientro in attività discesistica di Manu: BRAVISSIMA considerato il fondo!
Max respect per il Marcolino che dopo una giornata che lo ha cotto ( è schiantato sul sedile del kangoo mentre stava parlando!) è tornato a casa e ora si sta sparando 5 ore di volontariato presso il suo circolo culturale.
Gran Bella Compagnia ( riky , dariuz, marcolino, blackmoon, io e Manu, il tempo lo vedete, il bike park deve migliorare sotto l'aspetto delle strutture in legno e relativi landing.
alla prox!
 

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