Nessuno (credo) contesta una sorta di regolamentazione. In certi periodi dell'anno, certi posti ci può stare inibirli alle bici. Che poi per le ragioni che hai esposto tu, uno se li inibisce automaticamente, essendo che pedalare in mezzo al traffico di pedoni non è divertente. Ma si tratta, almeno sulle Dolomiti, di un periodo di tempo piuttosto limitato e ristretto a pochi sentieri appetibili alle mtb e ciononostante pieni di persone a piedi. Pieni di persone a piedi, lo riscrivo evidenziato e sottolineo, casomai qualcuno, come sovente accade, capisse quello che gli pare, perchè incontrare qualche escursionista ogni tanto non è un problema tanto per noi quanto per loro, il problema è dover slalomeggiare fra pecore al pascolo.Io vado controcorrente e dico che i divieti - su alcuni sentieri e in determinati periodi dell'anno - sono sacrosanti. E' una semplice constatazione, siamo in troppi ad affollare certi sentieri, che poi - badate bene - sono sempre gli stessi. Quindi? Cerchiamo di essere un po' creativi e di evitare le zone più affollate, partiamo all'alba e non alle 10 del mattino: che poi vorrei capire dove sta il divertimento a pedalare su un sentiero affollato di pedoni dove ogni 30 secondi ti devi fermare per far passare qualcuno? .........
Che poi vorrei capire perchè dover inibire alcuni sentieri alle bici e non fare altrettanto con alcuni sentieri ai pedoni, ma vabbè.
Il problema sorge quando il divieto è immotivato e generalizzato. Quando si parla che le bici (ripeto per ennesima volta no gare o bike park) rovinano i sentieri e questi quindi vanno chiusi alle bici è una panzana fotonica e non vera. Una bici ogni tanto, perchè nella vastità delle Dolomiti, di una bici ogni tanto si parla sulla singola traccia, non rovina nulla. Anche una sgommata può lasciare un segno che dura visibilmente fino alla prima pioggia (di solito del pomeriggio/sera del giorno stesso) e poi scompare. E non vi è ragione di vietare certi sentieri troppo stretti o pendenti misurandoli con un sistema di calcolo che astruso è dire poco.
In decenni sulle Dolomiti, ho visto le montagne rovinarsi per mucche e cavalli, stravolgersi per le intemperie meteo, ma mai, e dico MAI ho trovato in quota o nei boschi numeri di bikers importanti. Qualcuno ogni tanto, anche nelle settimane clou sotto ferragosto. Ieri per dire, su 60 km di mtb sulle Dolomiti Bellunesi, ho incontrato a farla grossa una quindicina di biker o meglio una quindicina di 2 ruote, di cui almeno una decina erano ebike. E non siamo andati oltre 2000 metri.