Inventiamo sempre belle scuse.Diciamo pure che l' Italia è l' unica nazione in Europa in cui mafia e politica vanno a braccetto, dove pregiudicati, indagati o semplici sospettati non si dimettono spudoratamente dalle cariche che ricoprono, ogni tanto ne crepa uno, ma il successore scelto, non certo meritocratamente, è pronto da tempo...se non è mafia questa...
Ma i politici chi è che li elegge? e in base a quali criteri?
Diciamocelo, che siamo un popolo di cazzoni che votano col culo e godiamo a prendercelo nel frac pensando di essere i più furbi...
Se il mercato ha quei prezzi è perchè qualcuno li paga.Quandanche il giovane o i genitori se le potessero permettere, se fossi in loro le lascerei nei negozi. Per me non è un tema di soli costi, ma anche di principio. Non avrei speso migliaia di euro per una bici quand'ero pischello, né l'avrei preteso dai miei genitori, e continuo a rifiutarmi di spenderli ora che ho il doppio di uno stipendio medio. Continuerò a rivolgermi all'usato fino a che il mercato del nuovo non si deciderà ad abbassare questi prezzi fuori di testa, stringendo i denti per il materiale di consumo che comunque va preso nuovo. Per me ad oggi l'unica soluzione per il giovane è l'entry level o l'usato, che non è questione di accontentarsi, ma di rifiutarsi di piegarsi ad un mercato che non ha più nessun rispetto per l'acquirente.
Quindi il problema non è il "rispetto dell'acquirente", ma il fatto che quelle cifre sono alte per tantissimi italiani, ma normali per pochi privilegiati nostrani nonchè per qualunque altro paese europeo (dove come detto gli stipendi di tutti sono mediamente molto più alti).
Il problema siamo noi, non il mercato.