Se penso a come andavano le cose prima del 2000, mi viene il magone. Allora con uno stipendio da un milione e mezzo riuscivi a metterne via parecchi. Poi, nemmeno troppo lentamente, c'è stata la prima mazzata del passaggio lira > euro, poi crisi economiche varie, guerre e tutto il resto. E intanto il potere d'acquisto è andato su per il camino.
Quando ho aperto partita iva, nel 1998, con 200 milioni di lire compravi una villetta singola. Poi dopo il 2002, con 100 mila € compravi un mini.
Il potere d'acquisto delle persone, anche lavoratrici, è crollato di brutto. Sulle pensioni caliamo un velo pietoso, perchè si è passati dal retributivo al contributivo, e quando il passaggio sarà totale, sparendo chi ha percepito una pensione retributiva, avremo il crollo delle pensioni anche per i VIP, che rimarranno VIP, ma solo per l'acronimo.
Ora: i prezzi dei beni di consumo sono saliti alle stelle. Guardavo l'altro giorno per cambiare auto... ho sempre avuto una Ford Fiesta, e volevo continuare, ma 22000€ per un'utilitaria a benzina sono troppi. 32000 per la versione elettrica. Ci stiamo avvicinando al valore di un appartamento tricamere del 1998, per una Fiesta. Ah, Fiesta che è giunta al termine della sua avventura: non ne produrranno più, e se guardiamo agli altri brand possiamo scoprire che le auto di piccola taglia non le fa più nessuno. Altro pilastro della vecchia economia, ovvero le auto per tutti, destinato a scomparire.
Il mondo sta cambiando, non certo in meglio.
Comprendo i giovani che rinunciano alle bici... ai miei tempi, quando di anni ne avevo 20, con un paio di stipendi ti portavi a casa una Scapin, extralusso, praticamente una top di gamma. Ora per l'ebike che ti lascia a piedi di punto in bianco, meno di 3000€ non trovi, e su un bike park con bici del genere non ci scenderei. Una bici normale, senza troppi fronzoli, ormai sta a 4 o 5 stipendi. L'alta gamma, lontanissima, sta a 10/12 stipendi, tanto quanto una utilitaria di qualche anno fa. Impossibile da reggere.