Leggo che molti hanno figli giovani iscritti a società ciclistiche che partecipano a gare.
Io da adolescente, dai 6 ai 17-18, ho sempre giocato a pallacanestro. L'unico onere che spettava alle famiglie era pagare l'iscrizione a inizio anno.
Se si giocava in trasferta, anche fuori regione, ci si trovava in sede e si andava sul posto con i pulmini della società guidati dagli allenatori, le divise e le tute da riscaldamento non erano di nostra proprietà ma ci venivano consegnate prima della partita finita la quale le rendevamo perchè fossero lavate e preparate per la domenica successiva, neppure le canottiere double face che usavamo per le partite di allenamento erano nostre ma le rendevamo a fine stagione, ad inizio anno, durante un allenamento, veniva il medico in sede per farci la visita.
Ne' noi ragazzi, ne' tantomeno le famiglie, sapevamo nulla di quanto riguardava l'iscrizione a campionati/tornei o logistica varia, venivamo messi di fronte alle cose fatte e stop.
Un paio di volte al mese, dopo l'allenamento, veniva un ragazzo a fare una sorta di quello che oggi si chiamerebbe mental coaching: spingeva più di tutto sul fatto di essere prima un gruppo di amici più che una squadra, noi potevamo tirare fuori i nostri problemucci adolescenziali e lui invitava gli altri a darci consigli o anche solo a farci sapere come si sarebbero comportati loro in quella situazione.
Per me, quelli passati in quella palestra, sono stati momenti decisamente felici dei quali ho bellissimi ricordi.
Sarei quindi curioso di sapere cosa materialmente offre una società ciclistica ai vostri ragazzi tesserati. Allenamenti, li porta alle gare, monta un gazebo e offre un servizio di meccanico sul campo, c'è qualcuno che prova prima la gara con i ragazzi e, specie in enduro o dh, studia le linee, ecc?
A quanto leggo, tolta la canonica tessera di federazione e qualche sconto sui materiali, mi sembra che tutto, o almeno molto, sia delegato alle famiglie e a quanto queste siano disposte ad investire in termini di denaro, tempo e impegno.
Io da adolescente, dai 6 ai 17-18, ho sempre giocato a pallacanestro. L'unico onere che spettava alle famiglie era pagare l'iscrizione a inizio anno.
Se si giocava in trasferta, anche fuori regione, ci si trovava in sede e si andava sul posto con i pulmini della società guidati dagli allenatori, le divise e le tute da riscaldamento non erano di nostra proprietà ma ci venivano consegnate prima della partita finita la quale le rendevamo perchè fossero lavate e preparate per la domenica successiva, neppure le canottiere double face che usavamo per le partite di allenamento erano nostre ma le rendevamo a fine stagione, ad inizio anno, durante un allenamento, veniva il medico in sede per farci la visita.
Ne' noi ragazzi, ne' tantomeno le famiglie, sapevamo nulla di quanto riguardava l'iscrizione a campionati/tornei o logistica varia, venivamo messi di fronte alle cose fatte e stop.
Un paio di volte al mese, dopo l'allenamento, veniva un ragazzo a fare una sorta di quello che oggi si chiamerebbe mental coaching: spingeva più di tutto sul fatto di essere prima un gruppo di amici più che una squadra, noi potevamo tirare fuori i nostri problemucci adolescenziali e lui invitava gli altri a darci consigli o anche solo a farci sapere come si sarebbero comportati loro in quella situazione.
Per me, quelli passati in quella palestra, sono stati momenti decisamente felici dei quali ho bellissimi ricordi.
Sarei quindi curioso di sapere cosa materialmente offre una società ciclistica ai vostri ragazzi tesserati. Allenamenti, li porta alle gare, monta un gazebo e offre un servizio di meccanico sul campo, c'è qualcuno che prova prima la gara con i ragazzi e, specie in enduro o dh, studia le linee, ecc?
A quanto leggo, tolta la canonica tessera di federazione e qualche sconto sui materiali, mi sembra che tutto, o almeno molto, sia delegato alle famiglie e a quanto queste siano disposte ad investire in termini di denaro, tempo e impegno.