E allora aggiungo la mia storia e la mia "vecchiaia"
47 anni compiuti da poco, tantissimi spesi giocando a calcetto ovunque, a qualunque ora e con qualsiasi clima.
Poi tra covid e trasferimento in un'altra regione ho abbandonato il pallone e mi sono dedicato solo alla bici.
In primavera ho giocato a calcio a 7 dopo tre anni di stop; ho scoperto quella sera di cavarmela ancora egregiamente tra i pali e sono tornato a casa col sorriso.
La mattina dopo mi faceva male tutto.
Col passare delle settimane non ho più avuto questo problema, ma mi sono reso conto di non avere più voglia: nessuna voglia di uscire dopo cena, di cambiarmi e stare lì in pantaloncini e guanti sperando di avere ancora i riflessi e le forze dei tempi migliori per riuscire a prendere qualche pallone.
E non c'è niente di più frustrante per un portiere dello stare lì a prendere freddo e magari prendere gol al primo tiro.
Non mi va più, è stato bello riprovarci, ma non ho nessuna intenzione di riprendere.
Quanto alla bici...
Ho appena ordinato una
gravel, mi sono reso conto che col poco tempo a disposizione, con la stanchezza che accumulo tra lavoro e famiglia e che non riesco a recuperare in tempi brevi come quando ero giovane, andare in mountain bike provando ad usarla come mountain bike in percorsi da mountain bike non è alla mia portata; farò cose più semplici, magari giri più lunghi ma con meno dislivello su terreni più agevoli, per non aggiungere altra frustrazione.
E intanto, metto gli occhiali per vedere da lontano e li tolgo per vedere da vicino, e aspetto qualche attimo in più in attesa di mettere a fuoco.
E vabbè...