Provo a fare una piccola recensione, dopo il primo weekend di prova.
Montaggio:
Telaio: GT Sanction 1.0 2009 taglia L
Ammo: Fox DHX4 air
Forcella: Fox 36 Talas RC2
Pedivelle/mov. cen.:
Shimano XT
Deragliatore anteriore: Shimano SLX 22/36
Deragliatore posteriore: Shimano Saint
Manettini: Saint
Cerchi: Hope pro II,
Mavic 721, Raggi
DT Swiss 2.0-1.8
Cassetta: XT 11-32
Gomme:
Maxxis Minion Front e High Roller 2.35
Freni:
Formula R1, con dischi da 180mm alleggeriti (ora davanti ho il 200, perchè mi manca l'adattatore)
Manubrio: Syncros 711mm rise 20mm AM Carbon
Attacco manubrio: Thompson 4X 50mm
Reggisella: Thompson
Sella: WTB
Il peso dovrebbe essere sui 14.5kg ma non ho potuto ancora pesarla seriamente.
Salita:
La bici in salita è molto comoda come posizione di pedalata, c'è da sottolineare che ho usato un attacco manubrio da 50mm al posto del 70mm di serie, per avere uno sterzo più diretto possibile, ma il confort non ne è compromesso.
La Talas davanti credo che sia quasi indispensabile e vitale, avendo un angolo di sterzo molto aperto a 66°, la possibilità di abbassare la corsa rende la posizione in sella adatta alla salita, e anche nei tratti più pendenti non ha la tendenza di scaricare l'anteriore alzandosi fastidiosamente.
Il dhx4 air, è dotato di una comodissima levetta per attivare o meno il propedal...in 1 secondo lo si inserisce, senza doversi fermare, e istantaneamente l'azione dell'ammortizzatore è ridotta al minimo. Questo, coniugato con l'i-drive, regala a chi pedala la Sanction la sensazione di essere in salita con una bici da xc.
E' la prima volta che ho l'onore di usare l'i-drive, e come appena accennato, il funzionamento ha qualcosa di incredibile: il fastidioso effetto di tiro
catena del monocross, è eliminato, e reso nullo...non avrete mai la sensazione di essere "tirati indietro" da una mano invisibile.
L'unico difetto sono stati i copertoni, 2ply, troppo pesanti e poco scorrevoli e le ruote molto discesistiche (purtroppo erano quello che avevo, ed i fondi non mi permettevano delle belle crossmax sx, che sarebbero perfette su questa bici).
Discesa:
Arrivati in cima, mi appresto ad abbassare un po' la sella, estendere la forcella (riportandola alla normale corsa di 160mm) e disinserire il propedal con l'apposita levetta. L'operazione necessita di pochi secondi, ma è a questo punto che la Sanction prende vita, e ogni parametro che avevate precedentemente, è pronto ad essere stravolto.
L'angolo di sterzo come detto è molto aperto, ero un attimo dubbioso all'inizio, avevo paura fosse esagerato, tanto da renderla pigra e non sufficientemente agile...mi sbagliavo!
La posizione di guida, grazie alla pipa da 50mm e la piega dal rise molto basso, ti porta ad una posizione centrata, in modo da aggredire ogni trail.
La confidenza fin dai primi metri è immediata, non ho mai usato una GT, e questa è la prima uscita con una bici per me nuova, eppure sembra di averla avuta da sempre, primo cambio di direzione e rimango senza fiato: basta schiacciare un po' sui pedali che subito le sospensioni reagiscono per inserirti nella curva opposta. Questo avviene anche nelle uscite di curva, basta spingere un po' sui pedali che la GT esce ed accellera più di quanto mi potessi aspettare.
Più passano i minuti in sella, più sei spinto a lasciare i freni e fidarti di lei: così che le velocità, alle quali ero abituato ad affrontare curve ed ostacoli fino a pochi minuti prima, si alzano. Inizio a prendere il giusto feeling, lasciandola scorrere nelle curve più veloci, lei sta li, dove vuoi andare lei va, anche quando il fondo metterebbe in crisi bici dall'escursione maggiore.
Incontro i primi salti del percorso, ora sono proprio curioso e mi domando come si comporterà in aria. Ecco che, per un altra volta, avviene l'inaspettato, la Sanction si rivela a suo agio con le ruote staccate da terra: divertente per poterci giocare in aria, ma stabile e neutra nel comportamento.
Non sto rimpiangiendo il mio V10, eppure dietro alla fine sono "solo" 152mm (mancano 100mm), non capisco come sia possibile. Questi 152mm sono talmente ben sfruttati, che quando si guida, sembra che ci sia molta più escursione di quella che poi realmente è sulla carta.
L'idrive si comporta bene anche in discesa, benchè non abbia ancora messo un tendicatena...oggetto fondamentale su tutte le altre bici che ho usato ed avuto in questi anni...la catena è sempre rimasta al suo posto, difatti anche provando da fermo si nota come il cambio si muova solo lievemente al funzionare della sospensione.
Inizia un tratto più lento e tecnico, con tornanti, curve strette e passaggi tecnici. Credevo di trovarmi in crisi, a causa delle geometrie votate alla discesa, invece no...nei tornanti più secchi la si gestisce senza problemi, riuscendo a giocare con l'agile posteriore, e nei punti più trialistici il suo perfetto bilanciamento e la posizione centrale aiutano a passare anche i tratti più impervi.
Conclusioni dopo il primo Weekend:
Al secondo giorno, la Sanction mi ha portato a giocare con lei, si presta sempre in modo sincero, senza mai risultare scorbutica e nervosa, al contrario sembra nata per scherzarci e cercare "la manovra". Ma se si vuole andare forte, lei è pronta per essere scatenata, ti riesce a portare ovunque a velocità che prima non avrei mai immaginato, lei è li precisa ad ogni metro, e nei rilanci si pedala che è un piacere grazie al suo collaudato sistema di sospensione.
Ultima nota la dedico ai freni R1, che necessitano di un plauso, sono venduti per uso XC, ma la potenza è straordinaria, avevo prima gli Elixir e questi sono molto più potenti, e non hanno mai sofferto di fading, nonostante le discese non siano state delle più brevi.
Cosa altro aggiungere, se non che me ne sono innamorato per come va!
Gli unici particolari che vorrei cambiare/aggiungere sono delle ruote più leggere, per renderla più scorrevole in salita...un reggisella
telescopico, per le gare di enduro, e probabilmente un tendicatena per avere la sicurezza di non vedere mai la catena giù (questa però è più una mia fissa, visto che in tutto il weekend non ne ho mai sentito il bisogno)