Visto che nessuno prende l'iniziativa di dare un resoconto, lo faccio io.
Partecipanti del forum: Tascio (si nun la smetti de sveniciamme te buco le gomme ), Luigif78, L'Etrusco, Gianky62, Professor, Ratty, MaxCarpediem, MarcoP, Laveladileo, Marco Maxdrome, Federico Maxdrome Samuelgol.
Menzione per Luigif78 e Gianky:
Luigi, mi è veramente dispiaciuto vederti fermo col copertone squarciato, spero che in qualche maniera sia arrivato al traguardo e non abbia perso il 1 posto di categoria del Circuito Maremma Tosco/Laziale. Per un attimo mi è venuto in mente di darti la mia bici per arrivare al traguardo, ma ci ho pensato dopo un pò che ti avevo passato e non ce la facevo a tornar su sennò lo avrei fatto, davvero o-o.
Gianky: su un percorso del genere, con quella forcella e quella bici che avevi hai compiuto un numero ad arrivare sano al traguardo. Non pensavo ad un percorso così complicato.
Riflessione tecnica: Molti hanno bucato e squarciato + volte: mi chiedo dove inizi la sfiga e dove invece non sia dabbenaggine nel tenere pressioni troppo basse che se da un lato ti danno maggiore aderenza e ammortizzazione (che su circuiti del genere è utile) dall'altro ti espongono ad eccessivi rischi di affidabilità. Personalmente viaggio sempre abbastanza duro 2.3/2.4 dietro e 2.2 davanti, nonostante i tubeless. Sicuramente più duro di parecchi che vedo in giro. Qualcuno ha qualche idea in merito
Veniamo al resoconto: non ero in ottima giornata come a Montefogliano, e NON era il mio percorso. Troppo tecnico, anche in salita, e tormentato. E per uno che passa l'80% del suo tempo in bici su bitume un percorso del genere è un problema. Tanto più se l'unico offroad che ho vicino casa è la Pineta di Ostia: buona solo per mettere in bolla la sella.
Non per niente ho fatto una gran differenza sui piattoni finali, ma ormai era tardi, però un paio li ho fatti secchi alla grande in quel tratto. Però buona classifica, anche nel circuito...stamo a vedè che succede nelle prossime. A questo punto ad Orvieto non posso proprio mancare (Paolè poi ne parlamo).
Organizzazione tutto sommato promossa: poche file, pasta party così così, pacco gara scarsino (grande Rosia in tal senso) docce fredde, ristori con l'acqua gasata (ma quando mai), ma premiazione veramente sontuosa.
Alla prossima a tutti.
Allora Andrea, io tenevo i tubeless a 3,sì proprio tre ed ho bucato anzi squarciato 3 volte.Se incontri sassi che sono lame a meno di avere cingolati è difficile evitare non la pizzicatura ma la squarciatura netta:penso di tecnica di capirci qualcosa (ringrazio il Padreterno che in tutti i casi la carcassa ha retto e non sono andato lungo sui sassi).Almeno il 30% dei partecipanti ha avuto il medesimo problema che in molti casi può essere imputabile anche ad un setup della forcella non eccellente(quanti di noi hanno regolato il rebound in modo che il saltellamento fosse ridotto al minimo evitando quindi impatti violenti sulle rocce?)Che dire del percorso? E' nella tradizione degli organizzatori di Civitavecchia e dintorni creare percorsi tecnici e decisamente impervi però nel caso specifico ho trovato discese brulle e salite di asfalto e poche veramente tecniche tranne quattro: binomio particolare ( per dirlo io....).Ricordi quando dicevamo che anche questi sono percorsi da mtb?Ci sarebbe da parlarne a lungo visto che il leit motiv,a torto o ragione, delle marathon e granfondo è la loro percorribilità e fruibilità da parte di tutti gli atleti,altrimenti ci sarebbe solo il XC ed è il motivo per cui tali manifestazioni riscuotono tanto successo(poi si potrebbe parlare quanto di tecnica venga messo da parte in queste competizioni a favore della pedalata a tutta senza particolari spunti,motivo per cui anche i cugini stradisti stanno sbaragliando in tutte le gare e motivo per cui ancora gli italiani tranne un caso particolare di tal Marco Aurelio Fontana non si distinguono per tecnica sopraffina di guida).Preparati per Orvieto:lì,da quello che sò io,vince chi viene fuori alla distanza...