Granfondo Val di Merse: la promessa mantenuta
Una gara può essere riassunta dalle parole del vincitore? Certo,anche se poche. “Una competizione da biker”, questo è stato il commento di Mirco Balducci dopo aver tagliato il traguardo della Granfondo Val di Merse.
Una gara che si è messa sui giusti binari per il forte atleta del Team Galluzzi che aveva programmato una gara fatta di studio e schermaglie a ripetizione visto l’ampio parterre di contendenti alla vittoria. Ci ha confidato che fino al GPM ha condotto una gara regolare e ragionata per aprire il gas subito dopo l’ascesa di Pornella quando si è accorto che Folcarelli aveva forato e Vestri ,Martelli e Burzi,complice una pompa frenante che ha dichiarato forfait a 10 km dall’arrivo, già da un po’ non tenevano il suo passo. Una guida molto aggressiva quella di Balducci che adora guidare sul tecnico e “volare” quando il fondo si fa insidioso ma decisamente appagante per chi come lui ha doti “racing” da vendere. Il resto è storia:un tempo eccezionale, sotto le due ore e cinque minuti ed una prova di forza di tutto rispetto; che la presenza in squadra di un certo signor Casagrande abbia avuto la sua importanza? Un commento,quello del vincitore sul tipo di gara, che riprende le note salienti di un percorso che ha esaltato le doti di guida,calma e preparazione per l’appunto dei veri biker, quelli che con il fango in discesa pensano a come far volare il mezzo e arrivare a quei virtuosismi che altrove non sono praticabili ed in salita scelgono la traiettoria migliore,quella più pulita per avanzare senza perdere aderenza ed imballare le gambe nei momenti topici del tracciato. I biker sono emersi prepotentemente ed in massa anche quando,complice il terreno tanto particolare(argilla,rocce vulcaniche e ghiaia) ed una giornata di quelle che invitano a starsene rigorosamente a casa, si sono visti costretti, vestiti di fanghiglia, ad utilizzare uno smaglia
catena o rimediare ad una foratura improvvisa. Per molti è stata un’impresa epica,(signori ci dispiace ma bisognerà aspettare il prossimo anno per replicare…), per tutti un’impresa da non dimenticare. Ma non era quello che vi avevamo promesso?