GPS e all mountain: perchè si, perchè no?

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muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
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Cube Stereo 29
X Raiders ha scritto:
beh se usi la traccia di un'altro o la prendi da siti tipo giscover certo che si...perchè sono tracce registrate dal gps

Direi che comunque il GPS non da garanzie in questo senso. Così come uno può indicare un itinerario in modo "classico" senza averlo percorso, allo stesso modo può farsi passare le tracce GPS da qualcuno che magari di lì è passato a piedi. Insomma, la vedo più come una questione di serietà che di mezzo utilizzato.
 
muldox ha scritto:
Direi che comunque il GPS non da garanzie in questo senso. Così come uno può indicare un itinerario in modo "classico" senza averlo percorso, allo stesso modo può farsi passare le tracce GPS da qualcuno che magari di lì è passato a piedi. Insomma, la vedo più come una questione di serietà che di mezzo utilizzato.

certo che se la traccia te la fornisce un'assassino il rischio è certo ma in quel caso se davanti a te c'è un burrone APRI GLI OCCHI!!!:smile:
in genere scambio tracce di amici quando non possiamo uscire insieme e per i percorsi presi dai siti ho percorso sempre tracciati stupendi lo stesso faccio io quando registro la traccia e la metto su un sito...fornisco 2 righe di spiegazione in genere e poi se carichi la traccia su google Earth o CompeGps hai tutti dati dislivelli altimetrie kilometraggio insomma tutte le informazioni possibili!
 

Winterhawk

Biker grossissimus
marco ha scritto:
Il GPS è un bello strumento: fra le altre cose indica la posizione precisa, l'altitudine, la pressione atmosferica, si possono caricare gli itinerari da seguire poi comodamente senza usare la cartina. Insomma, sembrerebbe l'aggeggio ideale per chi si muove in montagna. E invece io ne vedo ancora pochissimi sui manubri di chi incontro.

Io ne ho avuto uno per qualche giorno, finchè non mi sono spiattellato giù per un ruscello

A parte l'essere delicato (soprattutto l'attacco manubrio, vedere qualche esperimento per gli sviluppi), per me ha i seguenti lati negativi:

- consumo batterie (problema durante giri di più giorni)
- necessita di un più o meno breve studio per essere usato propriamente
- ma soprattutto: troppa tecnologia in giro con me. Quando sono per i monti mi piacciono le cose semplici ed intuitive

I lati positivi:
- orientarsi diventa facile
- è un mostro di informazioni, anche nei posti più sperduti
- possibilità di caricare itinerari fatti da altri e pedalarli senza preoccuparsi delle cartine
- elaborazione al computer per eventuali pubblicazioni


Che ne pensate? Perchè avete comprato (o non avete comprato) un GPS? Non vi verrebbe utile durante i vostri giri in montagna?
Sono d'accordo sul fatto che quando si è in mezzo alla natura aver con sè tanta tecnologia può sembrare per certi versi eccessivo, però leggere questa premessa ha aumentato in me ancor di più il desiderio, già nato quest'estate, di possederne uno.
Cosa ne penso lo scriverò tra non molto (spero), non appena avrò fatto il "grande passo". Mi piace girare con la cartina appresso, però le potenzialità di questo strumento esercitano su di me un attrazione pressochè irresistibile, quasi quanto il desiderio di esplorare. :-)
 

Domingosh

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monorotula ha scritto:
L'idea di seguire un itinerario sul gps mi repelle alquanto, però lo stavo considerando ad uso esclusivo "tracciatura" e pubblicazione di giri che già conosco. Quindi si tratterebbe di utilizzarlo 3 o 4 volte all'anno.
...ipse dixit...:-P :sculacci: :))): :))):
 

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sputnik ha scritto:
Ho il GPS e lo uso esclusivamente per fare il punto sulla carta in caso di necessità, cioè quando un si capisce na mazza dalle carte (e qui capita non di rado) :nunsacci:
Lo considero utile poi per scaricare i dati e catalogare gli itinerari. Stop!

Per il resto preferisco far lavorare la mente!
Penso che il rischio sia quello di perdere la sensibilità, l'intuito, il senso dell'orientamento! Detesto fare un giro seguendo passo passo le indicazioni del GPS, non sopporto neanche di seguire qualcuno che conosce la via! preferisco scoprirla da me, acquisire il percorso, memorizzarlo nei neuroni e ricordarlo per sempre!

E poi vuoi mettere il gusto di spulciarsi le carte, di studiarsi e pregustarsi il giro e poi di trovarlo!
quoto!
 

shrdlu

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Io l'ho comprato da circa un mesetto, un ForeRunner 301. Ho smontato il ciclocomputer ed ho acquistato per pochi euro un supporto per cardio da decathlon che va benissimo per fissarlo al manubrio.
Non mi scandalizza l'idea di seguire un itinerario gia` tracciato da altri, anzi...
Secondo me e` utilissimo anche in fase di "esplorazione": si traccia tutto, deviazioni senza sbocco comprese, e poi con calma e con una mappa georeferenziata si ripulisce la traccia.
Allo stesso modo puo` essere si aiuto nel seguire un percorso che e stato ipotizzato sulla carta. Con una carta georeferenziata si traccia il percorso ipotetico e la traccia o la rotta memorizzate a casa serviranno poi come aiuto alla navigazione "in campo" (ovviamente portandosi dietro anche una carta della zona).
Se con una caduta dovessi distruggerlo... beh, puo` succedere anche se ad occhio mi sembra abbastanza robusto. La cosa mi dispiacerebbe ma non perderei il sonno per questo.
Oltre che in bici lo vedo utile quando si gira in montagna a piedi.
Certo che, come tutto, e` un oggetto di cui si puo` fare a meno... come si puo` fare a meno del cellulare, della forcella ammortizzata, dell'auto per portare la bici al punto di partenza degli itinerari... ma non sarebbe la stessa cosa.
Una cosa riguardo le cartine: nella seconda pagina del manuale Garmin e scritto grande come una casa che il GPS non sostituisce la cartina e la capacita di orientamento... perche` le pile si scaricano, il segnale puo` essere estremamente debole, etc...
 

monorotula

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shrdlu ha scritto:
..Una cosa riguardo le cartine: nella seconda pagina del manuale Garmin e scritto grande come una casa che il GPS non sostituisce la cartina e la capacita di orientamento... perche` le pile si scaricano, il segnale puo` essere estremamente debole, etc...

Esatto, inoltre senza la cartina manca la percezione dell'ambiente in cui ci si muove, con tutte le sue caratteristiche orografiche e i dettagli sulla viabilità che il gps tace, e grazie alle quali si riesce a memorizzare (nella testa) molti dettagli sul percorso. Seguendo una traccia, si può sempre consultare la carta, ma chi te lo fa fare, visto che non ce n'è la necessità?
Ad esempio, nel giro di sabato a Brusnengo, chi aveva la cartina? Chi l'ha consultata? Personalmente non ho capito nulla del posto in cui eravamo e non so se sarei in grado di ripetere il tracciato senza alcun ausilio, come invece succede dopo aver seguito, più faticosamente, un percorso sulla carta.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Io lo uso da ottobre, e secondo me è un ottimo ausilio alla pratica della mtb "avventurosa". E' utile in fase di esplorazione di nuovi sentieri, in quanto se si è studiata adeguatamente la zona a tavolino si possono visualizzare dei punti di riferimento e/o fare il punto; oppure quando ti portano in posti sconosciuti riesci successivamente a capire da dove sei passato esattamente.
Certo, va adoperato come la bussola ed il cellulare: non trova di certo la strada giusta da solo...
 

Geo.Giampi

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La mia esperienza col GPS è contraddittoria.

Premesso che ho imparato a usarlo, BENE, per uso enduristico (moto) all'inizio, visto che conoscevo pochi percorsi.... e se usato bene è validissimo per tracciare, cucire, copiare scambiare tracce, inoltre, sul fattore sicurezza, quando non sai bene dove sei, può far la differenza tra rimanere in questa valle di lacrime o abbandonarla per sempre.....

Se qualcuno si è gravemente infortunato, e avete la fortuna che il telefono prende, anche non sapendo dove siete potete farvi arrivare l'elicottero (magari a recupero verticale....) direttamente sopra la testa... altrimenti (e sopratutto in bici) raggiungere la strada più vicina e trovare qualcuno che vi dica esattamente dove siete per dire all'ambulanza dove venire, può richiedere molto tempo...

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Però .... però, ho abbastanza in fretta capito che il GPS sarà la rovina dell'enduro ..... e non vorrei che lo diventasse anche della MTB, quindi okkio....

Chiaro che c'è molta differenza tra l'impatto ambientale di una mandria di moto, rispetto a quella di una mandria di bici ..... ma una volta che la traccia è messa in rete, è disponibile per tutti... ricordatevelo, la mamma degli imbecilli è sempre in cinta.... e non potete sapere chi andrà nel vostro piccolo angolo di paradiso e a farci che cosa..... bastano pochi cretini, per rovinare la reputazione di molti...

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Ritengo invece, che il modo migliore per andare a girare in casa d'altri, sia quello di cercare """un indigeno""" del luogo, l'unico che conosce le problematiche del luogo, quali percorsi è meglio fare o evitare in certi periodi o stagioni per non creare danno all'ambiente o fastidi a chi ci abita....

sono sempre stato disponibile a portare in giro nelle mie zone, gli amici enduristi (forumendoli) senza chiedere un liro ovviamente, facendomi magari ricambiare la cortesia alla prima occasione, e lo sarò anche in MTB, appena in grado di affrontare una giornata sui pedali....

però le tracce che ho, di quasi tutti i sentieri dell'appennino delle mie zone, rimarrano molto omertosamente nel mio PC....



Ciao Giampi.
 

shrdlu

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monorotula ha scritto:
Esatto, inoltre senza la cartina manca la percezione dell'ambiente in cui ci si muove, con tutte le sue caratteristiche orografiche e i dettagli sulla viabilità che il gps tace, e grazie alle quali si riesce a memorizzare (nella testa) molti dettagli sul percorso. Seguendo una traccia, si può sempre consultare la carta, ma chi te lo fa fare, visto che non ce n'è la necessità?
Ad esempio, nel giro di sabato a Brusnengo, chi aveva la cartina? Chi l'ha consultata? Personalmente non ho capito nulla del posto in cui eravamo e non so se sarei in grado di ripetere il tracciato senza alcun ausilio, come invece succede dopo aver seguito, più faticosamente, un percorso sulla carta.
Io la cartina l'avevo consultata prima... non l'avevo dietro perche` l'avevo consultata on-line e non ne avevo la copia cartacea (eccetto quella stampa da GoogleEarth su cui non si capiva praticamente nulla).
Sicuramente avrei qualche difficolta` a rifarlo senza ausilio, ma non credo neanche tanto. Durante tutto il giro avevo sempre abbastanza chiaro dove eravamo e come ci stavamo spostando. Pero` nei boy-scout avevo la specialita` di orientatore, quindi faccio poco testo.
Non vedo molta differenza, ai fini della memorizzazione del percorso, tra farsi guidare da un GPS o farsi guidare da uno che conosce il percorso. Se un percorso lo scopri tu e non segui una traccia di altri allora, per forza di cose, la zona devi averla un po' studiata ed almeno un'occhiata ad una carta l'avrai data.
 

monorotula

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shrdlu ha scritto:
..
Non vedo molta differenza, ai fini della memorizzazione del percorso, tra farsi guidare da un GPS o farsi guidare da uno che conosce il percorso...

Nessuno infatti, io pensavo alle situazioni in cui sono io ad avere dei dati cartacei da interpretare per guidare il gruppo.

Interessante la questione che pone geogiampi, sull'opportunità di "svelare" tracciati posti in ambienti più sensibili di altri, passibili di degrado se presi d'assalto da frotte di bikers superficiali. Che ne pensate?
 

IK1TTD

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2/1/06
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Io ho preso un Foretrex 101 e lo uso molto volentieri. A parte il fatto che sono appassionato di microtecnologia, trovo bellissimo poter tracciare i giri e condividerli con altri.... direi bello anche il fatto che trovandosi fuori in vacanza e non conoscendo ovviamente l'ambiente circostante, se si trova una traccia da seguire tutto è molto più semplice, sopratutto per chi come me ha famiglia, e non vuole passare tutta la giornata in bici lasciando bimbo e moglie a casa ad aspettare.....
Sono d'accordo sul fatto che partire armati invece di cartina ha tutto un sapore molto più genuino... e comunque è una scelta personale dettata dal gusto e dal tempo che uno ha per andare in bici.
Per il discorso batterie consiglierei FORTEMENTE a chi deve comprarlo di acquistare un modello che funzioni con batterie normali, in modo da portarsi la scorta; e poi magari di scegliere un modello con schermo piccolo e bianco e nero.... il mio Foretrex consuma ma non moltissimo... ci faccio un paio di uscite di 4/5 ore....
 

Frodo

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Abruzzo
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Specialized Turbo Levo SL Comp Carbon
io ho un Edge 205 da un paio di mesi ed il primo utilizzo intensivo l'ho fatto in vacanza (appena finita!). Premesso che le nuove attrezzature digitali non mi infastidiscono affatto, tanto che in bici giro quasi sempre con una compatta digitale, il salto al gps mi è sembrato del tutto naturale.
Il risultato? sono davvero soddisfatto. se ci si trova su itinerari nuovi, specie se lontano da casa, dove comunque la possibilità di viaggiare a naso è agevolata da una conoscenza complessiva dei luoghi e dalla presenza di punti di riferimento ormai familiari, l'aiuto del gps mi pare incontestabile. non dico che si debbano buttare alle ortiche libri e cartine. per come la vedo io il percorso va pianificato con calma a casa in modo "tradizionale" e la cartina deve essere portata sempre dietro (per imprevisti di vario genere, cambi di itinerario all'ultimo momento, rientri anticipati ...), ma poi con il gps tutto diventa più ... veloce. se incontro un bivio e non sono sicuro su dove andare, secondo me non c'è differenza tra il tirare fuori la carta dallo zaino, consultarla (magari sotto l'acqua), rimettere tutto a posto e ripartire e lanciare uno sguardo al gps (senza neppure fermarsi), la traccia l'ho comunque ideata e costruita io a tavolino, in quel momento scelgo solo il mezzo più rapido per avere una conferma del (medesimo) lavoro fatto a monte.
Questo non è poco, questa estate ho avuto la sensazione di aver ridotto i tempi delle mie uscite "all'estero" di una buona oretta e con il tempo instabile e/o la donna che attende a casa, qualunque ausilio del genere mi pare il benvenuto.
se si aggiunge che, uscendo prevalentemente da solo, la certezza di non potermi perdere (per quanti sforzi io faccia) mi è di grande aiuto ad osare qualcosa in più e ad aumentare il divertimento: ve lo immagginate se al colmo dell'ultima salita di una uscita massacrante si canna una deviazione e si continua a scendere su una forestale senza sbocco rendendosene conto solo parecchi metri (di dislivello) più in basso? Successo e non è piacevole!
oserei dire che lo strumentino è impagabile anche dal punto di vista della sicurezza:
1. si cade, ci si fa male, ma si riesce a muoversi: si prende il telefonino (se c'è campo) si chiama soccorso e si danno le coordinate (meglio di così)
2. si cade, ci si fa male, ma (per motivi su cui preferisco non indagare) non è possibile prendere contatti direttamente con i soccorsi: a casa, oltre a lasciare detto dove si è diretti (come sarebbe buona norma) si è lasciata anche una copia della traccia seguita ...
 

TonyB.

Biker cesareus
oserei dire che lo strumentino è impagabile anche dal punto di vista della sicurezza:
1. si cade, ci si fa male, ma si riesce a muoversi: si prende il telefonino (se c'è campo) si chiama soccorso e si danno le coordinate (meglio di così)
2. si cade, ci si fa male, ma (per motivi su cui preferisco non indagare) non è possibile prendere contatti direttamente con i soccorsi: a casa, oltre a lasciare detto dove si è diretti (come sarebbe buona norma) si è lasciata anche una copia della traccia seguita ...

quoto...sono i motivi principali che mi hanno fatto venire la voglia di prenderlo...appena recupero qualche euro...

ma poi con il gps tutto diventa più ... veloce. se incontro un bivio e non sono sicuro su dove andare, secondo me non c'è differenza tra il tirare fuori la carta dallo zaino, consultarla (magari sotto l'acqua), rimettere tutto a posto e ripartire e lanciare uno sguardo al gps (senza neppure fermarsi), la traccia l'ho comunque ideata e costruita io a tavolino, in quel momento scelgo solo il mezzo più rapido per avere una conferma del (medesimo) lavoro fatto a monte

idem come sopra...
 

iuppareppa

Biker paradisiacus
1/11/02
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Maranello
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Il GPS è un bello strumento: fra le altre cose indica la posizione precisa, l'altitudine, la pressione atmosferica, si possono caricare gli itinerari da seguire poi comodamente senza usare la cartina. Insomma, sembrerebbe l'aggeggio ideale per chi si muove in montagna. E invece io ne vedo ancora pochissimi sui manubri di chi incontro.

Io ne ho avuto uno per qualche giorno, finchè non mi sono spiattellato giù per un ruscello

A parte l'essere delicato (soprattutto l'attacco manubrio, vedere qualche esperimento per gli sviluppi), per me ha i seguenti lati negativi:

- consumo batterie (problema durante giri di più giorni)
- necessita di un più o meno breve studio per essere usato propriamente
- ma soprattutto: troppa tecnologia in giro con me. Quando sono per i monti mi piacciono le cose semplici ed intuitive

I lati positivi:
- orientarsi diventa facile
- è un mostro di informazioni, anche nei posti più sperduti
- possibilità di caricare itinerari fatti da altri e pedalarli senza preoccuparsi delle cartine
- elaborazione al computer per eventuali pubblicazioni


Che ne pensate? Perchè avete comprato (o non avete comprato) un GPS? Non vi verrebbe utile durante i vostri giri in montagna?
Quando varanno unmodello da bici che ti permette di caricare una carta con una bella porzione di territorio e un puntino rosso ti dice dove sei in uno schermo abbastanza ampio allora dirò di aver trovato il mio strumento. Ora ho l'etrex vista ma non lo uso spesso per i difetti elencati dal marcus magno (diretur). Ci arriveranno a inventarsi uno stumento che oltre a registrare la posizione ti dice veramente dove sei (sulla carta topografica). Ma dato che un sacco di gente ha paura di perdersi (mica siamo in Amazionia, siamo in Europa...). La freccina che ti mena in giro è la soluzione per molti... Si ma se si vuole uscire dall'itinerario segnato per tornare in anticipo o er fare una deviazione...
Per ora è limitato come strumento di navigazione...
 

abraradam

Biker ultra
16/7/05
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Roma
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ciao a tutti,
la prima osservazione è quella che riassume un pò tutti i discorsi. Personalmente lo utilizzo per scaricare tracciati, ogni tanto per andare in posti che non conosciamo e condividere tracce; è chiaro che si tratta del nuovo giocattolo costoso ma ne accetto vantaggi e svantaggi.
 

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