Vero...Ma su fondo viscido e ripido preferisco "schiacciare" e frenare bene anche col posteriore lasciando piu libero l'anteriore (che non vuol dire non frenare col davanti) e li mi torna utile la sezione più grossa...poi magari sbaglio.. Ne avrei di cose da imparare..
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Non sbagli per niente.
Vedi in una o nell'altra maniera, alla fine la "coperta è corta".
In un modo o nell'altro su qualche fattore bisogna fare dei sacrifici.
Se padroneggi un ottima tecnica e sei spavaldo, prediligerai una guida incazzata e una bici leggera,scorrevole e reattiva.. ma ti prendi qualche rischio.
Se vuoi tornare a casa tranquillo e non te ne frega niente del mezzo minuto perso sul tuo trail preferito, mettici la gomma che preferisci e che ti fa sentire più sicuro.. è più importante tornare a casa con tutti e due i femori.
Quello che a me mi fa propendere più per la prima opzione è il mio stile di guida (che non è granchè ma è spericolato) e soprattutto la pedalabilità e la sensazione finale che ho in sella.
Con un posteriore tanto sostenuto, quando vado a sollecitarlo ovviamente rappa.. e tanto. Io adoro frenare e li sollecito il giusto.
Se il posteriore è così aggressivo "tira in dietro la bici troppo", causando uno scompenso all'anteriore ed aiutandolo a "chiudere",scaricandomi nei sassi..
Se invece più funnambolicamente prendo confidenza nel farla "partire", l'anteriore corre su un binario e la sua corsa non ne viene più di tanto intaccata.. per far questo, mi serve una gomma al posteriore scorrevole.
Poi parlando del capitolo "trazione in salita", basta non limitarsi a spingere sui pedali, ma adottare una guida attiva.
Facendo questo,anche con un crossmark finito sali nelle pietre bagnate.
Il trucco sta nell'esercitare la giusta pressione al manubrio,calibrandola alla perfezione con la spinta esercitata sui pedali.
Quando esercito la spinta e il pedale è nella posizione perfetta (uso flat) per scaricare la forza, applico un pò di peso sul manubrio,in direzione del mozzo posteriore o del movimento centrale.
Così facendo,dono trazione al mio battistrada,aiutandolo nella deformazione e calibrando la mia spinta di pedale in proporzione a quella al manubrio.. un alchimia in poche parole tra le parti. Serve una guida "attiva" e attenta, e risparmierai tanta energia. Sia nel salire,che in tutti gli altri frangenti.. e poi cosa non da sottovalutare, mi diverto il doppio.
Se guardi i più "pollasti"(detto in simpatia e amicizia) avranno sempre delle gomme da carriarmati e brameranno formati da 2.4 in su.. quello che la sa lunga sorride e li lascia fare..oltre che tenerseli puntualmente dietro..discesa compresa.