Giro dello Sciliar

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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GB

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ciao ragazzi, mi appresto anch'io a fare questo giro stupendo. Tanto per fare chiarezza: qualcuno è in possesso delle tavola n.4 allegata a sto documento dove sono segnati ufficialmente i sentieri pedonalizzati?
[url]http://www.provinz.bz.it/natur-raum/download/Schlern-Rosengarten_neu.pdf[/URL]


Secondo me sono quelli segnati all'interno del documento che hai linkato, a partire da pagina 22. Fra questi come puoi vedere c'e' anche il sentiero "incriminato" cha va dal Tires al Bolzano
 

sembola

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Se hai una cartina aggiornata (la Tabacco o la Kompass in edizione recente) puoi vedere quali sono i percorsi vietati, nel regolamento ci sono anche i numeri dei sentieri.
 

ghelo

Biker serius
Ho comprato proprio ieri la Kompass (Val Gardena,Sella,Canazei) edizione 2011 1:25000 ma non sono indicati sentieri vietati, al limite ne sono segnati qualcuno come ciclabile (circa il 10-20% del totale).. mah
 

GB

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Ho comprato proprio ieri la Kompass (Val Gardena,Sella,Canazei) edizione 2011 1:25000 ma non sono indicati sentieri vietati, al limite ne sono segnati qualcuno come ciclabile (circa il 10-20% del totale).. mah

Come ti dicevo e come ha scritto Sembola, a pagina 22 trovi i sentieri comprensivi del numero cosi' puoi controllare sulla Tabacco o sulla Kompass quali sono
 

sembola

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Ho comprato proprio ieri la Kompass (Val Gardena,Sella,Canazei) edizione 2011 1:25000 ma non sono indicati sentieri vietati, al limite ne sono segnati qualcuno come ciclabile (circa il 10-20% del totale).. mah

Non mi sono spiegato bene.
La cartina serve per identificare quali sono i sentieri vietati, così come descritti nel regolamento : per dire, punto 1, dal Laghetto di Fiè a Castelvecchio, sentiero n.2.
 

ghelo

Biker serius
Ragazzi sorry, non avevo visto la prima risposta di GB :-) adesso è chiarissimo.
Piuttosto la delusione è che quelli vietati sono tantissimi. E' scontato che la presenza dell'uomo a piedi in bici in moto o in motoscafo che sia modifica il territorio. Non penso però che a piedi o in bici si faccia un danno tale da creare un emergenza antropica! Vabbè se n'è già parlato tanto...
Qualcuno sa qual è la pena in caso di contravvenzione e chi può farla? Ragazzi se mi rispondete sequestro del mezzo la prendo come una battuta ;-)
 

sembola

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Non credo che la ragione del divieto sia il danno ai sentieri o la modifica del territorio, quando l'idea che in certi luoghi siano incompatibili le frequentazioni di tipologie di utenti diversi. In linea di teoria potrei anche essere d'accordo, se poi ci passi alla fine di agosto e ci trovi dieci persone resta difficile crederlo.
 

ghelo

Biker serius
Penso anch'io che il motivo sia questo. Qui nell'appennino anche noi iniziamo ad avere qualche problema, l'idea che penso possa essere vincente sia quella di fare "comunella" con il CAI (che qui è la "prima voce" per quanto riguarda la sentieristica).
Ad ogni modo il giro dello Sciliar qui descritto è stupendo, io andrò verso metà Settembre e penso mi prenderò i miei rischi. Dopotutto anche il divieto di sosta non è una proibizione, è solo un modo per dirti che se lasci la macchina in divieto rischi di dover pagare una multa, puoi benissimo lasciarcela se accetti il rischio :-)
 

picasso70

Biker dantescus
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...
Qualcuno sa qual è la pena in caso di contravvenzione e chi può farla? Ragazzi se mi rispondete sequestro del mezzo la prendo come una battuta ;-)

Prendila pure come una battuta, purtroppo è la realtà e ho sentito di diversi casi accaduti. In tutte le situazioni i bikers in questione non avevano con sè documenti di riconoscimento, non saprei dire se il motivo è quello.
 

nonnocarb

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Penso anch'io che il motivo sia questo. Qui nell'appennino anche noi iniziamo ad avere qualche problema, l'idea che penso possa essere vincente sia quella di fare "comunella" con il CAI (che qui è la "prima voce" per quanto riguarda la sentieristica).
Ad ogni modo il giro dello Sciliar qui descritto è stupendo, io andrò verso metà Settembre e penso mi prenderò i miei rischi. Dopotutto anche il divieto di sosta non è una proibizione, è solo un modo per dirti che se lasci la macchina in divieto rischi di dover pagare una multa, puoi benissimo lasciarcela se accetti il rischio :-)

Fallo a settembre e vefrai che non avrai prpblemi. In ogni caso anche ad agosto le guardie forestali sono poche e hanno problemi ben piu importanti che stare dietro ai biker. ;-)
 

sembola

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Fallo a settembre e vefrai che non avrai prpblemi. In ogni caso anche ad agosto le guardie forestali sono poche e hanno problemi ben piu importanti che stare dietro ai biker. ;-)

Resta il fatto che oltre ai forestali ci sono gli escursionisti. E prendere un partaccione (a questo punto legittimamente) non mi piacerebbe per niente.
 

fafa67

Biker serius
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so che c'entra poco con il giro dello scilar...ma una domanda a voi che sicuramente lo sapete!!! siccome la prossima sett ritorno lassu e mi farei il giro del sassolungo....domanda- all' impianto ovovia col rondella a campitello mi fanno delle storie se risalgo con la mtb??? scusate qui chiudo ...
 

Oniriko77

Biker augustus
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Alba
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ho fatto il giro solo pochi giorni fa, l'ho allungato parecchio sui 72km da castelrotto, giro più ampio sull'alpe e salita da Bulla.

Ho trovato il cartello di divieto MTB subito dopo il rif. Bolzano, la discesa l'ho fatta lo stesso, metà a piedi causa front inadeguata...

comunque la cartina che avevo indicava chiaramente il sentiero come traccia per MTB, mentre mi becco il divieto... sapendo degli escursionisti ho preso il giro molto sul tardi, al rif. Sassopiatto sono passato alle 17 ! così ho potuto fare il tratto in cresta in solitaria.

ma da quando è che c'è il divieto ?
 

enry

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Specy
Ciao a tutti
Io e Luca abbiamo iniziato a lavorare sulla seconda edizione del libro "Mountain Bike in Dolomiti" e subito ci è venuto il dilemma...adesso che il Giro dello Sciliar è vietato cosa facciamo?
Toglierlo dal libro ci piange il cuore...quindi stiamo pensando a una petizione per chiedere una deroga o accesso regolamentato, per numero di bikers al giorno, e per certo periodi, ad esempio esempio escludendo we e luglio e agosto
Non è escluso che si possa proporre un ticket (3/5 €?) Che serva come contributo per la manutenzione dei sentieri
Chiedo a Carb e a Marco se possono collaborare alla cosa, coinvolgendo anche il forum tedesco per fare numero e dimostrare che c'è tantissima gente che vuole poter fare quel giro in bici
Prepareró una bozza di petizione
 
Ultima modifica:

enry

Biker infernalis
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Specy
Ecco la bozza di Petizione

Petizione per la regolamentazione della frequentazione con la MTB dei sentieri n. 4 e 1 nel Parco Naturale dello Sciliar - Catinaccio

Premessa

Crediamo fortemente nell’uso della bicicletta, in qualsiasi ambito.

È un mezzo salutare, economico, a inquinamento zero. La mountain bike, in particolare, ci fa divertire e provare grandi emozioni, immersi nella natura.

In alcuni casi però l’utilizzo delle biciclette sui tracciati alpini non è ben visto e ancora oggi vigono alcuni divieti, spesso motivati più dal timore del disturbo arrecato agli escursionisti a piedi che dall’impatto ambientale che può essere provocato sui sentieri.

Certo, se passano tante biciclette, il sentiero si rovina… poco… mediamente… tanto… dipende…come si rovina se passa una mandria di bovini o molti escursionisti che creano anche le “scorciatoie”.

In ogni caso è evidente che l’impatto ambientale delle MTB sia di gran lunga inferiore a quello che si può riscontrare in altri ambiti, nei quali l’ambiente montano è stato modificato e artificializzato in modo molto significativo, al fine dello sviluppo turistico ed economico.

Di conseguenza è nostra opinione che la soluzione del problema, se presente, non sia nell’istituzione di divieti generalizzati ed assoluti. Al contrario, la regolamentazione dell’attività in luoghi e tempi stabiliti, associata alla manutenzione dei sentieri e all’incentivo dell’uso di un mezzo non inquinante e silenzioso come la bicicletta, può costituire una ulteriore e cospicua fonte di sviluppo turistico a basso impatto ambientale per tutte le zone montane.


In un ambito come quello di un Parco Naturale, a nostro avviso, l’utilizzo della MTB deve essere visto come l’escursionismo, l’arrampicata, l’alpinismo, la frequentazione delle vie ferrate, la gestione sostenibile dei pascoli e dei boschi, dei rifugi, lo scialpinismo o lo sci da fondo, ovvero attività turistiche e produttive in ambiente naturale a bassissimo impatto ambientale e risorse economiche sostenibili.


Si pensi a quanti benefici un territorio come quello dolomitico potrebbe trarre da uno sviluppo ben regolamentato e sostenibile della MTB: diversificazione dell’offerta turistica, ricadute economiche anche nei mesi meno redditizi, valorizzazione degli impianti di risalita anche nella stagione estiva ecc.

Pensiamo ad un altro esempio. Moltissime stazioni sciistiche italiane fanno promozione con immagini di sciatori in neve fresca, ma poi mettono i divieti. Questo è un controsenso che oltralpe non si verifica. Risultato dei divieti da noi? Sempre più gente va fuoripista. Perché? Semplice: è più bello e divertente della pista. I sentieri sono più belli e divertenti delle strade forestali. E il mercato l’ha capito da anni, con il boom prima degli snowboard, poi degli sci larghi per la stagione invernale e delle bici biammortizzate d’estate. Basta solo guardare i numeri dei forum in internet e si capisce di cosa stiamo parlando.

Il turismo montano è molto evoluto…la scelta è: chiudersi di fronte alle novità o incanalarle nel verso giusto?

È opportuno se non necessario e indispensabile regolamentare queste “nuove” forme di frequentazione della montagna e fare formazione ambientale anche verso un pubblico, come è quello dei giovani, che cerca prioritariamente il divertimento ma che può essere coinvolto in temi molto importanti come ad esempio il rispetto del percorso che tanto li fa divertire.

Il Giro dello Sciliar

Il “Giro dello Sciliar” è stato (ci piacerebbe poter ancora dire “è”) per molti anni uno degli itinerari più belli, spettacolari e ambiti delle Dolomiti e delle Alpi, per l’unicità del paesaggio, per la logica del percorso, per la godibilità ciclistica del tracciato. Un itinerario così particolare nell’ambito della bicicletta fuoristrada può essere paragonato ad altre “mecche” come il Goldseeweg dello Stelvio, lo Slick Rock a Moab……….

…..percorsi tutelati e regolamentati ….

Alla luce di questi esempi riteniamo che precludere totalmente la percorrenza con la bici dei sentieri n. 4 e n.1 non sia corretto né utile.



Proposta di regolamentazione dei sentieri n. 4 e 1

Sulla base di quanto sopra esposto chiediamo la possibilità di una regolamentazione alla percorrenza con la bicicletta del sentiero n. 4 dal Rif. Alpe di Tires al Rif. Bolzano e del sentiero n. 1 dal Rif. Bolzano ai Laghetti di Fiè, come indicato nella cartografia allegata. Proponiamo la seguente regolamentazione:

- Periodo dell’anno di divieto: dal 15.07 al 31.08

- Giorni della settimana di divieto: domenica e festivi

- Numero massimo di frequentatori con la bicicletta in un giorno: 50

- Eventuale ticket di costo moderato (suggeriamo 3 € max a persona) a favore della manutenzione dei sentieri n. 4 e n. 1

- Sottoscrizione di un regolamento di comportamento che preveda andatura a velocità moderata e rispetto degli escursionisti a piedi


Restiamo quindi in attesa di Vs. cortese riscontro in merito alla proposta, per la quale si possono discutere eventuali modifiche.


Distinti Saluti


I portatori di interesse:

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Classifica generale Winter Cup 2024

Classifica giornaliera dislivello positivo