Ecco la bozza di Petizione
Petizione per la regolamentazione della frequentazione con la MTB dei sentieri n. 4 e 1 nel Parco Naturale dello Sciliar - Catinaccio
Premessa
Crediamo fortemente nell’uso della bicicletta, in qualsiasi ambito.
È un mezzo salutare, economico, a inquinamento zero. La mountain bike, in particolare, ci fa divertire e provare grandi emozioni, immersi nella natura.
In alcuni casi però l’utilizzo delle biciclette sui tracciati alpini non è ben visto e ancora oggi vigono alcuni divieti, spesso motivati più dal timore del disturbo arrecato agli escursionisti a piedi che dall’impatto ambientale che può essere provocato sui sentieri.
Certo, se passano tante biciclette, il sentiero si rovina… poco… mediamente… tanto… dipende…come si rovina se passa una mandria di bovini o molti escursionisti che creano anche le “scorciatoie”.
In ogni caso è evidente che l’impatto ambientale delle MTB sia di gran lunga inferiore a quello che si può riscontrare in altri ambiti, nei quali l’ambiente montano è stato modificato e artificializzato in modo molto significativo, al fine dello sviluppo turistico ed economico.
Di conseguenza è nostra opinione che la soluzione del problema, se presente, non sia nell’istituzione di divieti generalizzati ed assoluti. Al contrario, la regolamentazione dell’attività in luoghi e tempi stabiliti, associata alla manutenzione dei sentieri e all’incentivo dell’uso di un mezzo non inquinante e silenzioso come la bicicletta, può costituire una ulteriore e cospicua fonte di sviluppo turistico a basso impatto ambientale per tutte le zone montane.
In un ambito come quello di un Parco Naturale, a nostro avviso, l’utilizzo della MTB deve essere visto come l’escursionismo, l’arrampicata, l’alpinismo, la frequentazione delle vie ferrate, la gestione sostenibile dei pascoli e dei boschi, dei rifugi, lo scialpinismo o lo sci da fondo, ovvero attività turistiche e produttive in ambiente naturale a bassissimo impatto ambientale e risorse economiche sostenibili.
Si pensi a quanti benefici un territorio come quello dolomitico potrebbe trarre da uno sviluppo ben regolamentato e sostenibile della MTB: diversificazione dell’offerta turistica, ricadute economiche anche nei mesi meno redditizi, valorizzazione degli impianti di risalita anche nella stagione estiva ecc.
Pensiamo ad un altro esempio. Moltissime stazioni sciistiche italiane fanno promozione con immagini di sciatori in neve fresca, ma poi mettono i divieti. Questo è un controsenso che oltralpe non si verifica. Risultato dei divieti da noi? Sempre più gente va fuoripista. Perché? Semplice: è più bello e divertente della pista. I sentieri sono più belli e divertenti delle strade forestali. E il mercato l’ha capito da anni, con il boom prima degli snowboard, poi degli sci larghi per la stagione invernale e delle bici biammortizzate d’estate. Basta solo guardare i numeri dei forum in internet e si capisce di cosa stiamo parlando.
Il turismo montano è molto evoluto…la scelta è: chiudersi di fronte alle novità o incanalarle nel verso giusto?
È opportuno se non necessario e indispensabile regolamentare queste “nuove” forme di frequentazione della montagna e fare formazione ambientale anche verso un pubblico, come è quello dei giovani, che cerca prioritariamente il divertimento ma che può essere coinvolto in temi molto importanti come ad esempio il rispetto del percorso che tanto li fa divertire.
Il Giro dello Sciliar
Il “Giro dello Sciliar” è stato (ci piacerebbe poter ancora dire “è”) per molti anni uno degli itinerari più belli, spettacolari e ambiti delle Dolomiti e delle Alpi, per l’unicità del paesaggio, per la logica del percorso, per la godibilità ciclistica del tracciato. Un itinerario così particolare nell’ambito della bicicletta fuoristrada può essere paragonato ad altre “mecche” come il Goldseeweg dello Stelvio, lo Slick Rock a Moab……….
…..percorsi tutelati e regolamentati ….
Alla luce di questi esempi riteniamo che precludere totalmente la percorrenza con la bici dei sentieri n. 4 e n.1 non sia corretto né utile.
Proposta di regolamentazione dei sentieri n. 4 e 1
Sulla base di quanto sopra esposto chiediamo la possibilità di una regolamentazione alla percorrenza con la bicicletta del sentiero n. 4 dal Rif. Alpe di Tires al Rif. Bolzano e del sentiero n. 1 dal Rif. Bolzano ai Laghetti di Fiè, come indicato nella cartografia allegata. Proponiamo la seguente regolamentazione:
- Periodo dell’anno di divieto: dal 15.07 al 31.08
- Giorni della settimana di divieto: domenica e festivi
- Numero massimo di frequentatori con la bicicletta in un giorno: 50
- Eventuale ticket di costo moderato (suggeriamo 3 € max a persona) a favore della manutenzione dei sentieri n. 4 e n. 1
- Sottoscrizione di un regolamento di comportamento che preveda andatura a velocità moderata e rispetto degli escursionisti a piedi
Restiamo quindi in attesa di Vs. cortese riscontro in merito alla proposta, per la quale si possono discutere eventuali modifiche.
Distinti Saluti
I portatori di interesse:
…..
…..
…..