in base a cosa puoi affermare che qualsiasi stradista, quando lo incontri, ha fatto o deve fare 100 km ancora? e anche se fosse che significa? chi pedala regolarmente almeno una volta a settimana sul centello, e' la minoranza rispetto alla massa dei ciclisti, che comunque lo fanno in un periodo molto ristretto dell'anno( estate, quando a ritmi molto bassi, ci vogliono 5-6 e oltre ore per fare 100 km con un discreto dislivello).
il parametro ''km fatti'' e' preistoria da quando si usa il cardio, circa trent'anni, e ancora di piu', da quando si usa il powermeter. gli stradisti che mi mangio per strada, lo vedo da come pedalano , che verso mezzogiorno, non possono avere fatto 100 k e oltre, perche' lo stile dice tutto sulle qualita' fisiche. se incontro quello che viaggia a 90 rpm in pianura, e in salita scende a 80, quello si che puo' essere un soggetto che ha macinato tanti km, ma quello che gongola sulla bici a 70 rpm in pianura, spingendo anche con le spalle, dovrebbe essere uscito alle 7 di mattina per avere fatto il centello, cosa che a fine ottobre- novembre, la veduo molto dura
risulta ovvio che su sterrato, a parita' di watt e dislivello, la media non puo' essere simile a quella di uno stradista, ci possono ballare 10-20 km orari di differenza, a seconda sopratutto del tipo di sterrato. nel mio caso, 50 km riesco a farli nel pomeriggio ora che e' stata cambiata l'ora, perche' sono limitato dalla luce. fino a fine ottobre, per il fatto che lavoro, fino al cambio ora potevo permettrmi 70km nei gg lavorativi (e sono fortunato che faccio i turni, perche' chi fa giornata, da fine ottobre a marzo, la bici in settimana se la sogna) che diventavano 100-110 nel weekend, ma con la mtb e lo sterrato . i 50 km di un biker fatti con una fc media all' 80-85% della massima, sono tanta roba rispetto ai 100 km di uno stradista fatti al 70% di fcmax: nel primo caso si tratta di lavorare sulla potenza aerobica e muscolare,nel secondo si tratta di fare fondo lento. se al ciclista abituato a fare fondo lento per 100 km, lo fai andare solo 20-30 km oltre il suo regime abituale, i 100 km li finisce al tramonto....
io li ho i programmi che ho fatto a suo tempo , ma non potrei neanche divulgarli in pubblico, perche' hanno un marchio di fabbrica. sto cercando di spiegarli in modo molto generico.
nel caso di
@Anonybike , se ricordo bene, mi pare di avere inteso che non usa parametri tecnici specifici per valutare il carico, qauindi devo essere ancora piu' generico.
nel caso della discesa, ci siamo infilati in un discscorso, dove ho semplicemente spiegato che non e' impossibile viaggiare a 50 orari con una mtb con 2x11v , che pero' e' anche utile per capire che le discese giuste, sono fatte per allenarsi
io ho parlato di discese stradali senza tornanti secchi. 100 rpm in discesa, ma anche in pianura o falsopiano, per un elite o un buon amatore , sono un gioco, anche considerando che entrambi si allenano tanto su strada. su discese leggere, continuare a spingere, significa recuperare con chi ti ha staccato in salita, oppure staccare definitivamente chi ha dato tutto per non farsi staccare in salita.
comunque, queste discese, non molto lunghe ovviamente, ma di 1-2 km, nei miei tracciati le trovo, alcune completamente dritte e le sfrutto come fossero pianura, sempre col campanello pronto, perche' superare a velocita' doppia altri biker, se il sentiero e' stretto , richiede attenzione e destrezza
che significa discese forestali?
sopra avevo precisato che non mi interessano, perche' non ci sono pratico, le discese da downhill, e in generale tracciati molto tecnici, dove piu' che pedalare, bisogna badare a bilanciare il peso e la trazione. tutto sommato sono piu' per i percorsi
gravel e i single track a terreno compatto. i salti non so cosa siano, quando me ne capita uno davanti, faccio dietrofront e quel sentiero e' dimenticato
. ripeto, da stradista mi sono riciclato biker, mi piace pedalare, spingere e andare veloce, no fare giochi di equilibrio. quello che serve per migliorare queste doti, che nelle granfondo serve, cerco di spiegarlo