Qualche passaggio fa si parlava di salti doppi chiusi etc. Ebbene, la mia idea è che il salto "artificiale" è un fondamentale nel bagaglio tecnico specifico della DH o Freeride ma è assente in quello del biker, ancorchè peloso, di tipo all'antica (non necessariamente vecchio) che ama la natura e meno le ruspe; quindi i percorsi con salti artificiali (e badate che parlo solo ed esclusivamente di SALTI ARTIFICIALI) anzichè rappresentare "un ritorno alla mtb degli esordi" come si legge ogni tanto nella pubblicità dell'enduro, mi sembra un omaggio al dilagante "redbullismo" ed alla logica antiecologica del "bike resort", un concetto opposto a quello di enduro che alcuni di noi hanno in mente, non vorrei che, per par condicio, a qualcuno venisse in mente di piazzare in mezzo a una PS un bel kilometrozzo di salita, nel limite del regolamento, si intende.....
Voi che dite?