Ciao Ragazzi,stimolato da alcune cose lette sul Bike Park di Frontignano,come al solito con molte inesattezze,mi sono convinto di cercare di chiarire alcuni aspetti ai + sconosciuti.
Sono uno dei due responsabili e realizzatori della tracciatura Il Butch,mi tolgo alcuni sassolini dalle
scarpe e poi a voi le conclusioni.L'altro "incompetente" in materia di piste,era Vittorio "Tojo" Provenzano,nome storico del freeride italiano con un curriculum notevole nel settore,come giornalista su tutto mtb,organizzatore di edizioni di Funky Day,organizzatore di eventi e altro ancora.
Ora spiego alcune cose.
La visione a 360 gradi di un Bike Park,è secondo noi,indirizzata a varie discipline della MTB,nn puoi soltanto creare piste nere da DH,almeno x il primo anno,ma cercare di avvicinare + gente possibile a questo sport.
Secondo: un Bike Park in un territorio che è Parco Nazionale,deve essere progettato seguendo certe regole e certi vincoli,dettati da Corpo Forestale ed Ente Parco,nn puoi fare come tu vuoi come sulla collina dietro casa tua,devi conciliare l'esigenza di creare tracciati e gli inevitabili divieti di passare in certe parti,da qui i famosi collegamenti sensa senso in alcuni punti del Bike Park e lo stradone pietroso dopo la partenza.Le stagioni che seguono la prima dovrebbero invece essere di crescita x un Bike Park e queste era di certo in programma,ma accadimenti particolari in seno alla gestione che nn posso e nn voglio trattare,hanno stravolto questi programmi e a tutt'oggi nn sappiamo che fine possa fare il Bike Park o da chi sarà gestito e migliorato e nn x colpa mia o di Tojo.
Non credere,mi rivolgo a Motobimbo,che l'intervento di un Rider Pro possa risolvere le questioni appena citate,siamo grandi conoscitori di quel territorio e sappiamo bene delle sue potenzialità,come sapremmo dove fare piste nere o da dh,nn servono i "PRO" serve la volontà politica di tirare avanti il progetto,nn dipende da noi,avrai capito a cosa alludo!!??
In qualsiasi località poi deputata a Bike Park,il primo anno è difficile e complicato,e ben inteso che cmnq un Bike Park nn deve essere soltanto x esperti o agonisti della dh ma il Free ride è un condizione mentale e di attitudine al divertimento con la bici e nn il voler dimostrare di saltare 10 metri o di affrontare pendenze del 50%,così x lo meno la penso io e tanti che come me hanno una certa esperienza nel freeride e nelle discipline del gravity.Come abbiamo ricevuto critiche x le piste facili,ne abbiamo ricevute di positive da tanta gente e Zeppolone ha colto nel segno,grazie.
Accetto ogni tipo di critica ci mancherebbe,ma bisogna sapere tutte le difficoltà e i risvolti x esprimere giudizi definitivi,evitando di scrivere x mesi di altro sul FRONTIGNANO FREERIDE BIKE PARK,sicuramente annoiandovi,vi saluto e vediamo come andrà a finire.Con Orgoglio BUTCH