a me neanche 2 settimane fà mi è passato letteralmente sopra il
@paisà in singlespeed... in uno dei punti più ripidi del conero... io frullavo col il 28-50 lui (non so con che rapporto) andava il doppio con una cadenza bassissima, in bilico tra il cercare abbrivio e aderenza... A occhio pesa una decina di chili più di me... io faccio
rulli a casa 3 volte a settimana ed esco 2 volte a settimana (1 volta su strada e 1 in mtb)... Tutti i vari preparatori mi hanno sempre detto che il singlespeed è stupido e non porta vantaggi ne dal punto di vista preparatorio ne di velocità... Ma lui non lo sa e puntualmente mi svernicia in salita ed anche in discesa...
grande stima per tutti i singlespeeder, come ca22o fate lo sapete solo voi...
Concordo pienamente che come preparazione, condizionamento della forza etc non ha senso, anzi gravi di più sulle articolazioni;
cmq è questione di cambiare mentalità e approccio,
e di avere un po' più di tempo. Il rapporto che scegli è sempre un compromesso.
Sai già che sei limitato, che non puoi fare il rientro a fuoco, che certe salite le fai a piedi, e in salita quando ti stufi scendi e ti guardi il paesaggio;
poi ti appassioni a scegliere il rapporto giusto per quella uscita particolare.
Se hai percorsi con salite e discese "nette" diventa tutto più facile, ci metti un bel 32/22 o poco meno e vai. Spingi in salita e stop. Ovvio in discesa veloce non puoi rilanciare.
Diventa un po' più complicato quando hai anche dello scorrevole, diciamo i giri mangia e bevi.
Io ho girato in ss anche in gruppo con cambizzati, alla fine si va più o meno uguali...basta aspettarsi (in salita con la ss sei costretto a salire più veloce)
poi il manubrio rimane bello pulito...io ho iniziato nel 2009, quando si usava ancora la doppia...