Freni: come migliorare il nostro impianto?

booger

Biker ciceronis
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Nessuno dei possessori di Elixir ha problemi di dolori alle giunture delle dita?

Io si...non sono certo che sia colpa dei freni ma prima d'ora, dopo anni di DH e FR con Hayes, mai avuto problemi del genere.

Provato varie posizioni della leva, zero migliorie.

A me sembra che sia proprio il tipo di frenata che si porta dietro la leva Avid: la frenata davvero potente ce l'ho solo nell'ultimo tratto di corsa della leva....di fatto più del 50% è corsa inutile.

Questo mi porta ad avere sempre in tensione il dito indice, unico dito che uso per tirare il freno.
 

Masatomo

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Non lo so se ho mai surriscaldato un freno.. dopo un po' di discese mi capita di cominciare a frenare con due dita al posteriore perché mi sembra di non riuscire a ottenere una frenata potente, ma quando faccio ciò immancabilmente blocco il posteriore, quindi forse non è surriscaldamento..

Eh, purtroppo non ho quell'esperienza che mi permette di distinguere i vari comportamenti dei freni.. posso dire che effettivamente a volte mi succede di andare via lungo o di non riuscire a fermarmi, ma mi succede anche alla prima discesa, probabilmente per la tipologia di terreno e per il fatto che a volte su certi tipi di terreno non mi fido a frenare troppo con l'anteriore (es. ghiaia o pietre smosse o pietraie umide).
 

Fili86RaceFace

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Nessuno dei possessori di Elixir ha problemi di dolori alle giunture delle dita?
Io si...non sono certo che sia colpa dei freni ma prima d'ora, dopo anni di DH e FR con Hayes, mai avuto problemi del genere.
Provato varie posizioni della leva, zero migliorie.
A me sembra che sia proprio il tipo di frenata che si porta dietro la leva Avid: la frenata davvero potente ce l'ho solo nell'ultimo tratto di corsa della leva....di fatto più del 50% è corsa inutile.
Questo mi porta ad avere sempre in tensione il dito indice, unico dito che uso per tirare il freno.
Questo dolore lo senti di più a pastiglie usurate??
Prova a regolare la corsa della leva magari ammorbidisci l'azione sulla leva sai bene quali sono le regolazioni da fare la ghiera nera e l'esagonale (2 mm)sulla leva del freno vicino alla pompa

Elixir.jpg


Non lo so se ho mai surriscaldato un freno.. dopo un po' di discese mi capita di cominciare a frenare con due dita al posteriore perché mi sembra di non riuscire a ottenere una frenata potente, ma quando faccio ciò immancabilmente blocco il posteriore, quindi forse non è surriscaldamento..
Eh, purtroppo non ho quell'esperienza che mi permette di distinguere i vari comportamenti dei freni.. posso dire che effettivamente a volte mi succede di andare via lungo o di non riuscire a fermarmi, ma mi succede anche alla prima discesa, probabilmente per la tipologia di terreno e per il fatto che a volte su certi tipi di terreno non mi fido a frenare troppo con l'anteriore (es. ghiaia o pietre smosse o pietraie umide).
Che freni usi tu su che bici?
 

Pietro.68

...estiqaatsi...
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due...
Non lo so se ho mai surriscaldato un freno.. dopo un po' di discese mi capita di cominciare a frenare con due dita al posteriore perché mi sembra di non riuscire a ottenere una frenata potente, ma quando faccio ciò immancabilmente blocco il posteriore, quindi forse non è surriscaldamento..

Eh, purtroppo non ho quell'esperienza che mi permette di distinguere i vari comportamenti dei freni.. posso dire che effettivamente a volte mi succede di andare via lungo o di non riuscire a fermarmi, ma mi succede anche alla prima discesa, probabilmente per la tipologia di terreno e per il fatto che a volte su certi tipi di terreno non mi fido a frenare troppo con l'anteriore (es. ghiaia o pietre smosse o pietraie umide).

Allora forse prima cerca di fare un po' di esperienza e di imparare ad usare i freni in maniera più efficace. Poi potrai decidere con cognizione di causa se cambiare qualche componente.
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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Questo dolore lo senti di più a pastiglie usurate??
Prova a regolare la corsa della leva magari ammorbidisci l'azione sulla leva sai bene quali sono le regolazioni da fare la ghiera nera e l'esagonale (2 mm)sulla leva del freno vicino alla pompa
Posso solo agire sulla distanza della leva dal manubrio. E' l'ultima delle prove che mi rimane.
Gli Elixir R non hanno regolazione del "pad contact"...quindi a pastiglia semiusurata la corsa si allunga e il dolore delle dita aumenta.
 

Danybiker88

Redazione
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Posso solo agire sulla distanza della leva dal manubrio. E' l'ultima delle prove che mi rimane.
Gli Elixir R non hanno regolazione del "pad contact"...quindi a pastiglia semiusurata la corsa si allunga e il dolore delle dita aumenta.

Se non hai il pad contact, puoi aumentare la distanza delle leve dal manubrio a pastiglie consumate. Sui K18 facevo così...

L'indolenzimento alle dita secondo me può essere causato da due fattori: posizionamento della leva (o anche la sua forma) oppure dall'insufficiente potenza dell'impianto (che può essere una caratteristica dell'impianto ma anche causata dalla presenza di aria, dal diametro dei dischi insufficiente o dall'utilizzo di pastiglie non adatte al proprio stile di guida).
 

Tizio74

Biker serius
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Ciao, scusate la mia ignoranza in materia, io vorrei cambiare il disco post da 160 a 180 e visto il diametro maggiore del disco bisogna mettere un distanziale fra l'attacco e la pinza? se si dove posso reperirlo?
 

yomo47

Biker novus
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Non te la prendere ma sinceramente ci sono molte inesattezze su questo articolo, solo per citarne alcune senza scendere troppo nel tecnico:
il discorso dischi vuoti/pieni è totalmente campato in aria,
le pasticche sinterizzate e metalliche sono la stessa cosa,
i tubi in treccia metallica non sono migliori della maggior parte dei tubi classici.
 

Pietro.68

...estiqaatsi...
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due...
Non te la prendere ma sinceramente ci sono molte inesattezze su questo articolo, solo per citarne alcune senza scendere troppo nel tecnico:
il discorso dischi vuoti/pieni è totalmente campato in aria,
le pasticche sinterizzate e metalliche sono la stessa cosa,
i tubi in treccia metallica non sono migliori della maggior parte dei tubi classici.

Mai quanto il tuo post dove non dai alcuna motivazione a quello che affermi. Magari hai anche ragione, ma dovresti articolare quanto dici. Non credi???
 

Borich

ModeraturDesaparecido
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Non te la prendere ma sinceramente ci sono molte inesattezze su questo articolo, solo per citarne alcune senza scendere troppo nel tecnico:
il discorso dischi vuoti/pieni è totalmente campato in aria,
le pasticche sinterizzate e metalliche sono la stessa cosa,
i tubi in treccia metallica non sono migliori della maggior parte dei tubi classici.
e scendiamo nel tecnico suvvia!
 

cispugliaio

Biker poeticus
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le pasticche sinterizzate e metalliche sono la stessa cosa

Aggiungo che anche le pastiglie semimetalliche sono sinterizzate: semplicemente nell'impalcatura metallica vengono introdotti elementi non metallici in modesta quantità, o lameno questo si trova scritto un pò qua e la.
In realtà anche una miscela 100% polimeri può essere "sinterizzata"....ma questa è un'altra storia.

In ogni caso, perdendo un pò di tempo, si può leggere che la lavorazione della pista serve solo ad alleggerire, al limite ravvivarela pastiglia o tenere pulita la pista dal fango. Io ho notato che svuotando la pista "l'attacco" della frenata, non la frenata in se, diventa inevitabilmente più brusca; il disco, se lavorato eccessivamente, può raffreddare peggio anzichè meglio, diventare più fragile e quando manca un calcolo accurato agli elementi finiti dello stress termico, può subire una deformazione notevole, tanto da arrivare frenare veramente male a caldo ed impuntare le pastiglie nei vuoti, frenando "a scatti" come fosse piegato in uno o più punti (come certi dischi tipo disco da decespugliatore che comprai per la moto...).
Il profilo esterno tipo wave è un'altra cosa e non c'entra granchè con l'alleggerimento, più che altro con la redistribuzione dello stress termico. E' stata braking la prima, poi a ruota molti l'hanno seguita lavorando un pò a caso, spesso ottenendo pessimi risultati pur vendendo molto.
Una cosa di cui sono sicuro è che un disco molto aperto ti fa sentire tutta la non planarità della pista, è una conseguenza naturale del fatto che i dischi da mtb vengono da lastre molto sottili e probabilmente tagliati allam meglio...più sono economici, più frettolosamente sono lavorati, quindi magari anche deformati. Un disco economico è meglio che sia poco lavorato, mi pare abbastanza ovvio.
 
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booger

Biker ciceronis
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Se non hai il pad contact, puoi aumentare la distanza delle leve dal manubrio a pastiglie consumate. Sui K18 facevo così...

Fico! Funziona....
Non l'avevo mai usata la feature della distanza leva...effettivamente può servire per ri-allungare la corsa della leva quando, a causa delle pastiglie usurate, tocca tirarla fin quasi a toccare la manopola per ottenere un pelo di frenata.
 

yomo47

Biker novus
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Dal momento che siamo nel Tech Corner, all'interno di una sezione tecnica, se non vuoi scendere nel tecnico, evita di postare.

Penso sinceramente che a evitare di postare dovrebbero essere tutti quelli che parlano di cose che non conoscono direttamente e riportano chiacchiere e cose lette da qualche parte, senza avere la minima cognizione tecnica di ciò che stanno scrivendo, e ti assicuro che ne vedo tanti.... molte volte mi faccio una risata, ma a volte mi parte la tastiera, mi spiace.

Comunque per chiarire i 3 punti che ho citato:

la forza generata da un freno a disco è il prodotto del coefficente d'attrito per la forza applicata sulle pasticche e non dipende dalle superfici in gioco. Il discorso vuoti/pieni influenza solo la superfice e la massa di conseguenza la capacitò di dissipazione del calore. Oltre aquesto i fori hanno il compito di ravvivare la superfice della pasticche, ma se sono troppo grandi le consumano molto velocemente. Il discorso +superfice=più potenza è completamente errato. anche se si sente spesso....

le pastglie si dividono in due gruppi principali, le sinterizzate/metalliche (100% metalliche)
e le organiche/semimetalliche che contengono comunque sempre qualche metallo.

I freni da bici hanno una presisone di esercizio che va dai 50 agli 80 bar, a queste pressioni non c'è sostanziale differenza tra la treccia metallica e quella in poliestere o kevlar, principalmente perchè la treccia comincia a lavorare a pressioni più alte.

Spesso di essermi spiegato.
La mia voleva essere solo una piccola provocazione e una esortazione alla moderazione quado si scrive, non si può conoscere tutto.... ma se ognuno scrivesse solo ciò che veramente sa tutti potrebbero imparare qualcosa.
 
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yomo47

Biker novus
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Aggiungo che anche le pastiglie semimetalliche sono sinterizzate: semplicemente nell'impalcatura metallica vengono introdotti elementi organici in modesta quantità.
In realtà anche una miscela 100% polimeri può essere "sinterizzata".

Cmq il discorso dei dischi pieni/vuoti che abbiamo fatto quà è sacrosanto, altro che campato in aria: ovunque, perdendo un pò di tempo, si può leggere che la lavorazione della pista serve solo ad alleggerire, al limite a consumare meglio la pastiglia o tenere pulita la pista dal fango. Ragionandoci non si può che essere daccordo. Svuotando la pista l'attacco della frenata diventa inevitabilmente più aggressivo; il disco, se lavorato eccessivamente, può raffreddare peggio anzichè meglio, diventare più fragile e quando manca un calcolo accurato agli elementi finiti dello stress termico, può subire una deformazione notevole, tanto da arrivare frenare veramente male a caldo ed impuntare le pastiglie nei vuoti, frenando "a scatti" come fosse piegato in uno o più punti.
Il profilo esterno tipo wave è un'altra cosa e non c'entra granchè con l'alleggerimento, più che altro con la redistribuzione dello stress termico. E' stata braking la prima, poi a ruota molti l'hanno seguita lavorando a caso, spesso ottenendo pessimi risultati.
La cosa certa è che un disco molto aperto ti fa sentire tutta la non planarità della pista, è una conseguenza naturale del fatto che i dischi da mtb vengono da lastre molto sottili e probabilmente son tagliati al laser...più sono economici, più frettolosamente sono lavorati, quindi magari anche deformati. Un disco economico è meglio che sia poco lavorato, è ovvio. Ripeto, fossero tagliati ad acqua sarebbero perfetti, ma ho idea che il 99% sia tagliato al laser.

Perche scrivi che si possono sinterizzare iniseme metalli e sostanze organiche? Ma chi te lo ha detto?!?!?! Vedete cosa volevo dire sul post precedente è questo che non concepisco scrivere cose senza conoscenza reale. La sinterizzazione avviene a temperature altissime! Nessuna sostanza organica può resistere a tale processo. La sinterizzazione dei polimeri non cnetra nulla con le pastigle freno.

Il discorso della pista frenante l'ho spiegato sopra, vorrei solo farti notare che
hai scritto "Svuotando la pista l'attacco della frenata diventa inevitabilmente più aggressivo" quindi piu vuoti=più potenza, che è il contrario di ciò che è stato scritto nell'articolo iniziale.

Lasciamo fare i dischi wave che sono la più grossa bufala dai tempi del freno a ceppi. Non hanno nessuna motivazione tecnica reale, sono solo stati abilmente spinti a livello commerciale, bravi ocmunque, hanno creato una immaigne di prodotto incredibile.

I dischi da bici di primo equipaggiamneto sono tutti tranciati.

Ora me ne vado a nanna.... buona notte a tutti.
 

Fili86RaceFace

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Aggiungo che anche le pastiglie semimetalliche sono sinterizzate: semplicemente nell'impalcatura metallica vengono introdotti elementi organici in modesta quantità.
In realtà anche una miscela 100% polimeri può essere "sinterizzata".

Cmq il discorso dei dischi pieni/vuoti che abbiamo fatto quà è sacrosanto, altro che campato in aria: ovunque, perdendo un pò di tempo, si può leggere che la lavorazione della pista serve solo ad alleggerire, al limite a consumare meglio la pastiglia o tenere pulita la pista dal fango. Ragionandoci non si può che essere daccordo. Svuotando la pista l'attacco della frenata diventa inevitabilmente più aggressivo; il disco, se lavorato eccessivamente, può raffreddare peggio anzichè meglio, diventare più fragile e quando manca un calcolo accurato agli elementi finiti dello stress termico, può subire una deformazione notevole, tanto da arrivare frenare veramente male a caldo ed impuntare le pastiglie nei vuoti, frenando "a scatti" come fosse piegato in uno o più punti.
Il profilo esterno tipo wave è un'altra cosa e non c'entra granchè con l'alleggerimento, più che altro con la redistribuzione dello stress termico. E' stata braking la prima, poi a ruota molti l'hanno seguita lavorando a caso, spesso ottenendo pessimi risultati.
La cosa certa è che un disco molto aperto ti fa sentire tutta la non planarità della pista, è una conseguenza naturale del fatto che i dischi da mtb vengono da lastre molto sottili e probabilmente son tagliati al laser...più sono economici, più frettolosamente sono lavorati, quindi magari anche deformati. Un disco economico è meglio che sia poco lavorato, è ovvio. Ripeto, fossero tagliati ad acqua sarebbero perfetti, ma ho idea che il 99% sia tagliato al laser.
da premettere che il taglio laser (plasma) o ad acqua ad altra pressione richiede macchine più costose che una semplice trancia lamiere, te lo dico da appassionato di veicoli industriali, anche tu hai inserito delle inessattezze

esempio laser
cryner_eu_bkumbria_1270904336.jpg


taglio-laser.jpg


taglio ad acqua ad alta pressione

taglio-acqua-02.jpg
 

motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
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Cimino
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Il discorso vuoti/pieni influenza solo la superfice e la massa di conseguenza la capacitò di dissipazione del calore. Oltre aquesto i fori hanno il compito di ravvivare la superfice della pasticche, ma se sono troppo grandi le consumano molto velocemente. Il discorso +superfice=più potenza è completamente errato. anche se si sente spesso....

e sotto il profilo inerziale come la vedi? trascurabile?
 

yomo47

Biker novus
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e sotto il profilo inerziale come la vedi? trascurabile?

Si, è assolutamente trascurabile viste le velocità e le masse in gioco.
E' un aspetto importante e avvertibile sulle moto da strada, dove il diametro massimo dei dischi di 320 è propio dettato dalla componente inerziale....
in parole povere il guadagno in ternini di frenata che avresti con un disco di 340 è minore rispetto a quello che ci rimetti a causa dell'aumento dell'inerzia del gruppo ruota, ma qui si parla di masse abbastanza consistenti e velocità folli....
 

cispugliaio

Biker poeticus
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Penso sinceramente che a evitare di postare dovrebbero essere tutti quelli che parlano di cose che non conoscono direttamente e riportano chiacchiere e cose lette da qualche parte, senza avere la minima cognizione tecnica di ciò che stanno scrivendo, e ti assicuro che ne vedo tanti.... molte volte mi faccio una risata, ma a volte mi parte la tastiera, mi spiace.

Comunque per chiarire i 3 punti che ho citato:

la forza generata da un freno a disco è il prodotto del coefficente d'attrito per la forza applicata sulle pasticche e non dipende dalle superfici in gioco. Il discorso vuoti/pieni influenza solo la superfice e la massa di conseguenza la capacitò di dissipazione del calore. Oltre aquesto i fori hanno il compito di ravvivare la superfice della pasticche, ma se sono troppo grandi le consumano molto velocemente. Il discorso +superfice=più potenza è completamente errato. anche se si sente spesso....

le pastglie si dividono in due gruppi principali, le sinterizzate/metalliche (100% metalliche)
e le organiche/semimetalliche che contengono comunque sempre qualche metallo.

I freni da bici hanno una presisone di esercizio che va dai 50 agli 80 bar, a queste pressioni non c'è sostanziale differenza tra la treccia metallica e quella in poliestere o kevlar, principalmente perchè la treccia comincia a lavorare a pressioni più alte.

Spesso di essermi spiegato.
La mia voleva essere solo una piccola provocazione e una esortazione alla moderazione quado si scrive, non si può conoscere tutto.... ma se ognuno scrivesse solo ciò che veramente sa tutti potrebbero imparare qualcosa.

Allora non avevo capito a quale intervento ti riferissi esattamente, mancando la citazione.
Vedi che sul discorso potenza-superficie non ho scritto nulla. Sarebbe meglio usare la funzione quote quando possibile.
 

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