bella giornata stà minchia!!!!
Trincia ma te allora infierisci ...
ieri eravamo una moltitudine a montainbaiccà ... c'èra anche una faccia a noi nuova ( non so se frequenta anche il forum) .... mi permetto di postare quì quello che ha scritto sul sito Crakbike ... penso che l'autore non se ne avrà a male, un tipo simpatico che si è aggregato all'ultimo minuto., questa è la descrizione della sua giornata....
BRAVO FLAY
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SI CHIUDE UNA PORTA E SE NE APRE UNALTRA
Intimamente ferito dal dover rinunciare allultimo momento a un giro da me proposto, mi sono messo a pensare a come potevo sfogare la mia voglia di bike e di nuovo. Studia e ristudia la cartina gentilmente offertami dal flash, sono riuscito a chiudere un giro non troppo lungo intorno al Mcleod. Sveglia ore 7 preparazione e partenza. Ore 8:15 ero già sul Monte Serra in quello che io avevo designato essere il punto migliore per partire. Mentre parcheggio lauto noto che ci sono già tre auto ferme con altrettanti bikers che si stanno preparando. Salgo in bici saluto e sto per tirare dritto quando sfacciatamente mi fermo e domando: Non è che per caso fate il Mcleod? Si, Mcleod e non solo. Cordialissimi non snobbano la mia bike dallalto delle loro pesantissime DH. Siamo risaliti assieme fino alle antenne, da dove parte lo Zampirone che è un po il campino scuola o lantipasto se vogliamo vederla secondo lottica degli Enogastrosportivi. Si comincia con tre salti, il primo è una roccia di 30-40 cm gli altri intavolati più alti. Mi mostrano le loro evoluzioni e rimango estasiato da come sembra semplice. Non mi forzano a far niente ma mi sento di dovere qualcosa
.Dice che basta non avere paura
..via proviamo , so già che proverò solo il primo e quindi mi concentro su quello, lascio scorrere la bici e salto! Un attimo di vuoto e sono di nuovo a terra. Schivo gli altri 2 e raggiungo il gruppo. ha fatto cadere troppo la bici allanteriore, ma era il salto più difficile, negli altri 2 ti avrebbe aiutato la pendenza-. Mi accodo al gruppo e cerco di tenere il passo. Certo che skeggiano. Cerco di non farmi prendere troppo la mano, mi doso, cerco di far scivolare la bici, di non frenare troppo. Evito i trampolini ripetendomi che è presto, mi sposto dietro la sella dove la pendenza lo richiede. Il sentiero è bello, contorto ed esaltante. Recentemente ripulito è motivo di orgoglio per loro che di fatto sanno sfruttarlo al meglio. Raggiungiamo il resto del gruppo allaltezza del ristorante i cristalli da dove parte il Mcloed. Decidono tutti di fare il secco che dicono sia un percorso puramente DH dove è necessario andare veloci per non farsi male. Mi assegnano comunque un tutor di eccezione (BORNOC ndr.) per il Mc. Lo seguo cercando di fare del mio meglio e lui sfoggia le sue grandiose abilità. E un piacere vederlo stallare sulla ruota anteriore barzella di roccia in roccia vola dai trampolini sulla passerella sospesa sulla bascula e sul famoso salto che reca la foto di padre Pio. Ad ogni ostacolo mi spiega difficoltà e tecnica ma per il momento mi accontento di venir giù ed evito tutti quelli che reputo out. Nel punto di congiunzione dei sentieri apprendiamo che sul primo doppio del Secco un certo Alberto si è accartocciato cadendo su una spalla e che serve lambulanza. Con lumore e la baldanza segnati dalla brutta notizia riprendiamo la parte conclusiva del sentiero denominato la casetta perchè passa appunto dentro una casa diroccata. Nel tentativo di tenere il passo vado lungo a una curva e mi appiccico a un abete. Poco male, una piccola escoriazione su uno stinco e una su una nocca della mano. Sono lunico senza
protezioni e caso integrale, capisco a mie spese quanto servono su questi tracciati. Giunto alla macchina devo rientrare velocemente perché sto facendo tardi e non riesco ad accertarmi se il ferito è tra quelli che hanno fatto la risalita con me. Auguro una pronta guarigione al fatidico AlbertOne e mi sollazzo nel ricordo di una giornata con la G maiuscola.