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Fox e Pepi si separano

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samuelgol

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Non ci siamo capiti.
No, va bene per tutti la mia procedura, perchè se tutti quelli che infarciscono questo ed altri topic di lamentele verso FOX e senza contare le migliaia di quelli non iscritti al forum che avranno i medesimi problemi, di fronte ad una bici FOX fan quel che ho fatto io e cioè "o mi togli <?xml:namespace prefix = st1 ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" /><st1:PersonName w:st="on" ProductID="la Fox">la Fox</st1:PersonName> o io la bici da totmila euro da te non la prendo", i sivende e a cascata i fornitori, gli importatori e le case costruttrici, si danno una regolata. Se un prodotto non ha domanda, cala il prezzo e ne cala l&#8217;offerta, sintanto che il prodotto non torna appetibile. Bici belle, efficienti e costose che non montano fox ce ne sono a iosa. Se poi facciamo i pecoroni e accettiamo supinamente (a 90°) quel che ci viene propinato, inutile strepitare. La legge c&#8217;è, non è chiara, non tutela come dovrebbe il consumatore e soprattutto la gestione della giustizia, non dà al consumatore una garanzia di ottenere in tempi congrui la tutela che una violazione della legge meriterebbe.<o:p></o:p>
Il nostro unico potere è fare come ho fatto io imho. Utopistico? Non credo. Se ognuno ragionasse da par suo sarebbe realistico, invece si tende a dire "ma tanto lo faccio solo io" e così a cascata non lo fa nessuno...anzi, quasi nessuno, perchè io l'ho fatto, con reciproca soddisfazione mia e del sivende e insoddisfazione di Fox (che di fronte ad 1 pezzo non se ne sarà manco accorta) che invece di vendere una ulteriore forca aftermarket oltre alla mia, ne ha piazzata solo 1.
Resta il fatto che un negoziante che dice "io me ne lavo le mani, caxxi vostri" è un disonesto.
Su questo non ci piove.
 

motobimbo

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siamo d'accordo anche su questo ed inoltre aggiungo che tale comportamento (se lo ho interpretato correttamente) non tanto viola la legge "codificata" che in fin dei conti può anche essere aggirata e/o addirittura fatta valere a proprio vantaggio nella fattispecie in ordine alla tempistica degli interventi su beni "voluttuari" nel momento in cui si possa rilevare la eccessiva "onerosità" a carico dello sventurato commerciante (ed a volte, sventurato lo è veramente) , ma soprattutto quella non scritta che attiene alla correttezza ed alla trasparenza commerciale.
Della serie: non me ne pò fregà de meno...vendo tutto il vendibile, con la riserva mentale che tanto poi lascerò il cliente appiedato in quanto non è colpa mia (comportamento ne corretto ne trasparente)...tutto il contrario di un atteggiamento tipo: mi spiace ma io attualmente non vendo fox o roba assemblata con fox perchè so che per me sarà complicata/onerosa la gestione delle magagne anche a costo di perdere il cliente (che era quello che dicevi tu).
Atteggiamenti diversi quindi, ma in tempi come questi, francamente non mi sento di stigmatizzare troppo l'uno ed incensare incondizionatamente l'altro, se non altro per il fatto che anche i commercianti hanno moglie e figli e non tutti girano in Porche...una cosa però mi sento di affermarla: la correttezza e la trasparenza alla lunga pagano!
 

sembola

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@samuelgol: sono d'accordo, ma stiamo parlando di due cose completamente differenti per tempi, obiettivi ed attori.
Tu proponi un boicottaggio che, a mio parere, può funzionare solo in teoria. Questo perchè chi conosce e rifiuta le condizioni di garanzia Fox è solo una minuscola parte dei consumatori; perchè una parte di chi conosce tali clausole le accetta a fronte della qualità (vera o presunta) dei prodotti; perchè il mercato italiano è piuttosto piccolo e dubito che sarebbe in grado di orientare le scelte commerciali di colossi come Giant o Specialized (se l'Italia fosse un mercato grande dubito sarebbe rimasto senza manutenzione); perchè si tratterebbe di cambiamenti che richiederebbero tempo, probabilmente alcune stagioni.

Io invece parlo di una cosa differente, e cioè che oggi un negoziante è costretto a vendere bici equipaggiate con Fox e ad avere a che fare con clienti giustamente contrariati per riparazioni non in garanzia dopo tre mesi, o con l'assenza di un centro di manutenzione.
 
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samuelgol

Bürgermeister des Waldes
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La verità è che siamo pecoroni, ecco cosa....e per una bici con la scritta Giant, Specialized, Scott siamo pronti a metterci a 90°.
Altrimenti andremmo da Battaglin a Marostica (VI) e prenderemmo le Full-Dynamix, o a Rossano Veneto (VI) e prenderemmo una Wilier Triestina (solo due due esempi a marchio italiano) che non han nulla da invidiare a marchi più blasonati, i cui componenti sono identici (Shimano è sempre Shimano) e i cui telai, nella peggiore delle ipotesi saranno fatti nello stesso stabilimento a Taiwan o in Cina.
 

kikhit

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lo dici a uno che ha un telaio fabbricato a 15km da casa, da un validissimo artigiano, che però non sarebbe mai in grado, con l'azienda attuale, di fare fronte alla quantità di bici che vengono distriuite dai marchi più blasonati.

Senza contare che i sivende spesso comnprano da distributori che trattanio numerosi marchi, e che 'impongono' oridni minimi per tutti questi marchi, e il sivende non può scegliere se prenderne uno su quattro e basta, ma deve fare un ordine che copra buona parte del listino del distributore.

Il tuo ragionamento in linea teorica non fa una piega, ed è più che condivisibile, ma all'atto pratico è di difficile realizzazione, per tantissimi motivi (es. non tutti osno contanti di sacrificare la qualità fox per una assistenza scadente, o non tutti hanno dei sivende in zona che gli permettono di cambiare forcella e ammo oem sulla bici nuova appena ritirata, non tutti sono sensibili a questi temi, non tutti hanno la possibilità di farsi svariatio km per andare a comprare la bici da un siovende che tratta proprio quel marchio italiano, ma che mi ci vuole mezza giornata tra andaree tornare..ecc.)
 

sembola

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Di nuovo, in teoria concordo con te al 100%. La pratica purtoppo è un po' differente, visto che per esempio Battaglin vende solo front e con Wilier va poco meglio (solo una full da 100). Per molti può essere un'alternativa, ma per altri (io fra questi) no.
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
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Vedo che hai una Scott, cosa ne dobbiamo dedurre?
Io ne deduco che forse ti son sfuggiti i miei post precedenti. Come ho già detto, io ho una Scott, perchè mi piaceva esteticamente (e con la fox anche di più), ma anche perchè mi è stato permesso di togliere la Fox, mentre il resto dei componenti era di mio gradimento. Ti dirò di più: l'ho presa anche perchè mi faceva mettere anche le SLR che erano tubeless native e mi davano maggior sicurezza che non rendere tubeless le DT swiss che montava di serie. Altrimenti avrei un'altra bici. Padronissimo di non credermi, ovviamente, ma è così.
Battaglin e Wilier era solo due esempi. Non conosco il panormama e gli allestimenti di tutte le bici in commercio, ma immagino che ce ne siano con RS, Magura, Manitou (altro marchio che ha pagato passate inefficienze), Marzocchi, in grado di soddisfare tutti i palati e tutte le esigenze.
La verità è che la maggior parte sceglie il marchio non curandosi o ignorando le implicazioni techiche e post vendita, altrimenti penso che la maggior parte degli utenti possa trovare il prodotto adeguato alle proprie esigenze nella propria zona, che sia un telaio artigianale, che lo compri su Ebay, su internet, da un sivende da Decathlon ecc.ecc. in nome di una (presunta o reale?) maggiore qualità/rivendibilità. E in questo ragionamento, mi sa che in Italia siamo campioni del mondo.
 

kikhit

Biker incredibilis
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ti ripeto, in teoria va bene, ma nella pratica no! e ci sono mille esempi che contraddicono, purtroppo, la realizzazione di questa prassi.
Le ortodossie devono essere seguite da ortoprassi, altrimenti restano mere utopie.
Ma qui vi sono numerosi impedimenti, commerciali, industriali, culturali, ecc.

Tornando a Fox, un boicotto totale o significativo è impossibile...e il fallimento della politica del boicotto è stato dimostrato in passato da campagne andate in fumo, che avevano come obiettivi questioni ben più gravi dell'assistenza in garanzia di una forcella.
 

motobimbo

Biker nirvanensus
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comunque se la vuoi mettere giù sulla opportunità di operare scelte autarchiche devo dire che forse un pelino sei fuori strada (per usare una terminologia che a noi piace ) il panorama fullistico nazionale (a parte dh) è piuttosto scarno, per cui, volente o nolente e con "il naso tappato" bisogna per forza e controvoglia rivolgersi a Specy, Scott, Canyon, Lapierre, etc. etc.
 

sembola

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Se vuoi una front non c'è problema, ne trovi quante ne vuoi, ma se cerchi una full sulla falsariga della Stumpjumper o della Torque (per citare due bici che ho o ho avuto) c'è solo MDE e Ancillotti. E se consideriamo il costo il discorso salta, visto che i marchi citati costano come (o più di) analoghi modelli "blasonati". Certo, tra una MDE fatta a mano a Torino e una Santa Cruz fatta a Taiwan non avrei alcun dubbio su cosa comperare... ma non è un problema che devo affrontare, infatti non ho preso nè Nomad nè Damper ma una Torque


La verità è che la maggior parte sceglie il marchio non curandosi o ignorando le implicazioni tecniche e post vendita
Sono compleatemente d'accordo, l'ho scritto molte volte. In Italia il consumo è molto poco consapevole.


Qui invece non concordo, come ho scritto sopra. Senza contare che comperare in rete o su ebay non è come andare da un negoziante in zona.
 

tacito

Biker imperialis
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boicottare un prodotto, un servizio, un'azienda ha senso ed utilità allorchè non vi è una legge che tutela il consumatore, quindi come estrema ratio metto in atto il boicottaggio dei prodotti...la ditta americana pincopalla fa cucire i proprii palloni ai bambini africani e allora io non compro prodotti di quella azienda...
nel nostro caso invece c'è una normativa, perfettibile come ogni cosa ma tutto sommato abbastanza chiara...
in molte occasioni ho ribadito che il vero problema risiede nel rapporto che si crea tra il biker e il rivenditore... difficilmente il biker fa il muso duro al rivenditore che, in alcuni o molti o pochi casi, ne approfitta anche...
io, ho consigliato più volte, nel caso di disservizi con la garanzia, di spedire una raccomandata al rivenditore, magari preavvertendolo, in modo da dare a quest'ultimo un valido argomento nei confronti dell'importatore, distributore, azienda che non interviene... ebbene nessuno lo fa...
se io voglio la forcella Gnox la compro e pretendo dal rivenditore che vende Gnox tutte le garanzie di legge...
se il rivenditore non è in grado di garantirmi non vende più Gnox...
io non credo, come ho più volte ribadito, che se succede la stessa cosa con un'autovettura si ha lo steso riguardo nei confronti del concessionario...
 

magickala

Biker perfektus
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E' vero e sono d'accordo con quello che dici, ma se comprando un prodotto so già che al 90% avrò dei problemi preferisco evitarlo a priori
 

kikhit

Biker incredibilis
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è proprio questo il problema, del quale l'altro lato della medaglia è l'incapacità del commerciante di creare un sodalizio con altri commercianti per rivalersi sul distributore/produttore...e forse proprio perché è più facile scaricare le proprie responsabilità su un cliente 'amico', che mai mi citerà in giudizio, che prendere una posizione nei confronti di un grande marchio.
 

tacito

Biker imperialis
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E' vero e sono d'accordo con quello che dici, ma se comprando un prodotto so già che al 90% avrò dei problemi preferisco evitarlo a priori
e questa è una libera scelta del consumatore...

appunto... ci siamo intesi....
 

freevision

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Volevo precisare che il mio negoziante non si comporta cosi perchè intende truffare i clienti, anzi credo che sia il contrario ma le logiche commerciali lo mettono in condizione di dover operare( almeno finchè la situazione non si stabilizzerà) cosi per non dover chiudere. A riprova di quello che ho precedentemente affermato c'è anche da dire che nessuno dei negozi che frequento ha smesso di vendere fox a fronte degli oggettivi problemi di assistenza( se qualcuno ha notizie in tal senso sarei curioso di sapere da chi e dove sono state fatte queste scelte) Mettendosi nei panni di un negozio( lungi da me voler difendere la categoria) mi rendo conto che accollarsi magari 100-200 euro di riparazione dopo aver guadagnato 500 euro su una vendita di una bici può risultare una politica fallimentare e gioco forza chi "paga" è il cliente, il quale ha però il diritto di essere informato della situazione, indirizzando cosi le sue scelte su prodotti meno problematici e di più semplice gestione. Se questo penalizza il mercato delle bici assemblate con fox, sarà poi il mercato stesso a definire/normalizzare la situazione. Insomma non si può biasimare un negoziante che cerca di fare il suo lavoro e si deve venire incontro al cliente informandolo correttamente cosi entrambi avranno soddisfazione, l'uno per una vendita e l'altro per un mezzo garantito in ogni suo componente. Io personalmente non ho mai preso bici assemblate, quindi un'alternativa esiste, basta chiederla. Ciao
 
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iceburn

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Francamente, non è così facile rinunciare a FOX...
se guardiamo alle forcelle è vero che c'è una vasta scelta anche su marche concorrenti che hanno validissimi prodotti,
probabilmente superiori come qualità/prezzo,
invece il panorama dei mono posteriori è molto più desolante,
perchè al momento ci sono pochissimi prodotti paragonabili come qualità di funzionamento ai FOX,
a meno di non andare su categorie di prezzo molto elevate.
 

Cattivik

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Lido di Camaiore
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Premesso che la legge è la legge, e intendo, come ho sempre fatto, attenermi alla stessa fino all'ultima virgola, al solito si tende a semplificare il problema o a guardarlo da una parte sola.
Siccome sul forum non si fa altro di scrivere in continuazione "tu fregatene, il problema è del tuo rivenditore", mi piacerebbe ampliare un attimo.
Perchè come sempre bisogna guardare il problema nella sua interezza, non nel cavillo che lo rende risolubile in 2 passaggi mediante l'applicazione di una legge.
Mi spiego meglio...un conto è fare acquisti da grandi negozi "alla CRC", per intenderci (anche se numerosi esempi sul forum testimoniano il contrario), un po' come quando si acquista il televisore da mediaworld...questi grossi centri hanno numeri, introiti e risorse per fare della soddisfazione del cliente un motivo di investimento, quindi ben venga il riportare indietro l'ipod rosso entro 8 giorni perchè ci piace di più verde, è stato calcolato che alla fine il guadagno è superiore a far così che a rifiutare la sostituzione.
Un conto è invece la "media" dei rivenditori italiani di bici, forse troppo numerosi, sicuramente molto piccoli, e con ben altre "strutture".
Spesso il rapporto fra cliente e "sivende" va ben oltre il contratto commerciale di vendita, e a me piace vederlo anceh così...
Si sceglie una bici, o un telaio, si dà indietro l'usato tirando il prezzo il più possibile (sta nel gioco delle parti), si richiedono consigli e consulenza, ovviamente si riceve assistenza gratuita per il primo periodo per fare tutti gli aggiustamenti del caso e cucirsi letteralmente la bici addosso. E ovviamente quando si va a "stringere", non saranno i 50 euri di differenza su quanto avevamo pattuito a far morire nessuno, nè lo sarà il copertone in più o il manettino di modello superiore...si mette tutto e si fa conto pari. Poi magari..."te li posso dare un po' alla volta ?", e il sivende acconsente...così il cliente paga la bici in un TOT di mesi, senza interessi (che per giunta la banca non regala al sivende, che magari paga la bici o la forcella dopo 30gg), se la gestisce bene e magari col credito riesce anche a spuntare il prezzaccio su quella bella guarnitura Race Face che CRC ha in offerta a 200 euri...in modo di avere anceh motivo di vanto sul forum, perchè in italia costa 350, LADRI...là si che si compra bene !!!
Senza considerare che se poi il cliente perde il lavoro è fritto lui...e il sivende
Tutto questo sta nel gioco delle parti, fa un po' "comodo" a tutti...io lavoro, il cliente, che spesso diventa cliente/amico può prendersi la bici un po' più bella di quello che si sarebbe potuto permettere, ha assistenza, consulenza e tutto quello che volete...

Se poi quando c'è un problema di garanzia e io sono un po' in difficoltà col distributore, lui mi fa scrivere 2 fredde righe dall'avvocato perchè ci sto mettendo troppo tempo...beh, io non ci penso un attimo ad aspettarlo sotto casa e metterlo sotto con la macchina, mentre esce con la bici che gli ho venduto

Chi se la sente di biasimarmi ???
 

tacito

Biker imperialis
23/9/04
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io ho sempre consigliato le 2 fredde righe da parte dell'avvocto non contro il rivenditore ma in favore del rivenditore... e questo perchè il rivenditore grazie alla diffida o messa in mora ha una forte motivazione per pretendere dall'importatore/distributore/costruttore di adempiere ai suoi obblighi/doveri commerciali...
ps. quanto tu dici, perfettamente condivisibile,dimostra l'assoluta inconsistenza e frammentazione dei rivenditori di bici che non hanno nessun potere contrattuale, a quanto dici, ne con i consumatori ne con i fornitori... su questo si deve discutere e riflettere...
 
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