Io mi sono veramente divertito un casino.Percorso suggestivo al top nonostante la foschia. Abbracciare Genova da lassù è veramente spettacolare, con lo sguardo che passa in un attimo dal monte di portofino al Beigua (e scusate se è poco).
E poi l'azzurro infinito del mare e la città, che sembra un formicaio stretto tra il mare e i monti, con il porto antico, la lanterna, i grattacieli, il matitone, lo Stadio Ferraris, le navi che rientrano e che prendono il largo.
Mentre pedalavo in salita dopo la strada militare dissestata pressochè impedalabile che porta al forte ratti sentivo Alex dire "...che figata...non me lo aspettavo bello così..." ed era proprio il mio pensiero.
Chissà quanti attraversano la città e non riescono ad immaginarla vista da lassù, nel silenzio, da un punto di vista alternativo.
E poi anche tecnicamente è un gran giro...salita dura con tanti strappi, fondo dissestato (a tratti ti porta a serie pressochè interminabili di imprecazioni con quel brecciolino piatto che ti fa scivolare sia davanti che alla ruota posteriore), dislivelli importanti in salita e discesa,tratti guidabili nel bosco.
Gran bel giro, gran compagnia, gran divertimento.Anche se non nego che quando gli sposini hanno dato forfait per dedicarsi al piatto di ravioli alla baracca li ho invidiati tantissimo e mi hanno tentato non poco!
La prox volta anch'io voglio fare 40 km e 1300 m di dislivello
con una Speccy Demo da 20kg, anzi potrei optare per qualcosa di più cazzuto...tipo una
Banshee Scream o una Da Bomb MOAB
con doppia piastra e almeno 200 mm di forca!!!
E bravi cinghiali metropolitani zeneizi, è stata una grande giornata!!! Un sincero grazie dai vostri irsuti e ruspanti amici appenninici
