Perché tu pensi che se per caso passo io e gli dico "mhmm non mi piace la linea di discesa e per me è troppo lavorato ecc ecc" chi sta facendo il lavoro smette e rimette tutto come prima?
Dubito se non costretto da argomenti convincenti... Di certo è che se li c'era una volta un sentiero storico (non conosco assolutamente la zona se non dai discorsi di Jose e soci) allargarlo e modificarlo potrebbe, ora che iniziano a manifestarsi attriti, incuriosire chi di mestiere fa il controllore. Ma comunque anche io sono per la pulizia dei sentieri storici e per qualche lavoretto ma andrei sulle linee nuove a fare radicali sistemazioni sempre comunque con un occhio alla protezione della linea nei confronti dell'acqua piovana.
Ma io ammetto di amare i sentieri un po' sporchi e lenti anche perché nel veloce sono una vera pippa... Beh anche nel lento![]()
Mi riferivo a quando iniziarono i lavori e lui era local.
Non penso che due curve e qualche salto possano creare problemi all'integrità della montagna.....forse stiamo un pò perdendo il filo del discorso??..Premesso che ogniuno è libero o no di preferire un tipo di percorso ad un altro,più tecnico o no,più scassato o più "levigato",più veloce o più "campestre"e certo della buona fede di chi su quel tracciato ci ha lavorato e ci lavora (un poco li conosco,ci ho lavorato un paio di volte e lo fanno senz'altro spinti da buone intenzioni,buona fede e tanta passione...)forse il punto del discorso è un altro.Se questi lavori,si tratti pure di spostare una pietra o togliere un ago di pino vengono fatti su proprietà privata non è giusto ricevere prima l'autorizzazione a farlo?Mettiamoci nei panni di chi quel terreno lo possiede...Se poi non esiste un proprietario "ufficiale"ma è il demanio ben vengano coloro che spendono il prezioso tempo x fare pulizia e manutenzione ai sentieri....Anche se anche in questo caso è bene informarsi prima.Ci sono posti in cui non si può toccare neppure un filo d'erba un pò come in alcune regioni è vietato il solo poggiare il piede su alcune spiaggie,ma questi sono casi limite.Vorrei proprio vedere la Forestale o chi altro contestarti il fatto che stai ripulendo sentieri nel pieno rispetto dell'ambiente circostante tagliando rovi o arbusti secchi.Di sicuro se ti provano con pala e piccone,a fare scavi,piantare picchetti,mentre costruisci sponde,salti o altro non sarebbero così comprensivi.Come già detto il buon senso dovrebbe..e sottolineo dovrebbe..guidare la mano di tutti noi,facendoci capire che forse è un pò avventato costruire tornanti con curve paraboliche sul versante ripido ed esposto di un monte.Monte che già in un recente passato ha dimostrato di mal digerire l'alterazione della sua naturale "morfologia",specie idrica,con frane e smottamenti anche importanti.I nostri "vecchi",forse più saggi o più abituati a convivere con la natura,hanno x secoli lavorato su quelle spalle costruendo fasce e muretti a secco ma sapendo bene che ci sono regole imprescindibili da rispettare,in primis i canali dello sfogo dell'acqua,altrimenti la natura si riprende quello che è suo di diritto.
Il discorso era un altro, cmq sono d'accordo con voi! in questi casi l'unico problema è che spesso le persone non sanno queste cose, non hanno voglia di preoccuparsene oppure non lo fanno per "paura" di esporsi e di avere permessi negati, e dato che li l'unico sentiero su cui fare certe cose era quello...@ Elfa.. possibile... mi ricordo di un team specialazed :D proprio mentre stavamo partendo.... Visto che anche mia moglie pedala un giorno si potrebbe organnizzare un'uscita se vi va.
@ Jolly ciao! Devi venire a Campo a provare le nuove varianti Gameover e T1.... sopratutto la prima ;)
@ Eddie non metterla sul personaleIn "politichese" sono d'accordo con tutti. I gusti non si discutono. ll lavoro fatto al Gazzo, come qualiltà, è sicuramente encomiabile. il gruppo che lo concepito e realizzato lo ha fatto pensando alle prorprie necessità e gusti.
In questi ultimi anni era stato lasciato un po' andare (a parte il 40enne che a tempo perso ci lavora... Roberto forse?...) quindi le giovani leve si sono "incaricate" di fare un po di sistemazione... e si sa come va... una cigliegia tira l'altra... un saltino... droppino... passerella.. e via... forse si sono allargati un po' troppo senza pensare se era il caso di chiedere a qualcuno.... sono errori di gioventù sicuramente non criticabili oltre una certa soglia ;).
Max ha detto una cosa molto saggia: "incuriosire chi di mestiere fa il controllore" e non si riferiva certo al possibile padrone del terreno.
Per esperienza personale posso dire che se un "movimento" è fatto da pochi passa inosservato quando si allarga da sempre fastio a qualcuno... poi ci mette becco la pubblica amministrazione e quasi sempre scontenta tutti. Ho praticato enduro in moto per 15 anni e nei primi anni 80 fino alla metà andavi ovunque senza problemi poi è diventato un sport molto frequentato e li sono cominciati prima gli attriti con i "non praticanti" e poi sono arrivati i divieti.... fine del gioco!
In Liguria per il momento stiamo bene ma in Trentino (e forse anche in altre regioni) ci sono già parecchi sentieri proibiti alla MTB con tatnto di controlli e contravvenzioni erogate!
Tutto sto pistolotto per dove arrivare?.... Nel caso di lavori importanti o riapertura di nuovi sentieri le cose vanno fatte con le giuste procedure. Nella pagina prima ho postato i link con le informazioni per: come, a chi, quando e dove chiedere autorizzazioni (che spesso sono solo comunicazioni) senza rischiare nulla. Anzi, una volta che un sentiero è stato riaperto, marcato, segnalato ma sopratutto riconosciuto dalla provincia NESSUNO PUO' mettere vincoli in quanto patrimonio del territorio (uso promozione turistica).
Tutto qui.... e citanto Matrix... il cartello....... non esiste!![]()
In trentino il discorso è diverso (se non sbaglio è una questione di convivenza con gli escursionisti, e non vale nei "bike park" o nei sentieri non segnati cai/fie/ecc), e il paragone con le moto secondo me non è tanto azzeccato.
Cmq il ragazzo che dici tu è dovrebbe essere quello che si occupa del mantenimento del terreno, e che ha ideato la nuova variante alla fine di gneo.