Di corsa... eravamo in vetta alle 17... cosa che a metà ottobre non è per niente una bella cosa, vista la distanza, non solo il dislivello da affrontare.
Il primo tratto era Vert dissestatissimo, con boccioni mobili e laste instabili su una cresta esposta (praticabile all'80% se freschi e con tempo, praticabile al 10% con le dita ghiacciate, le gambe stanche e l'impossibilità di rischiare di farsi male così lontani dalla macchina) e la temperatura era artica, dita ibernate, insensibili; poi un breve ma stupendo singletrack e una lunghissima sterrata prima banale ma supersonica, poi tutta da pedalare, perdendo pochissima quota. Infine una supertirata quasi al buio (18e20) su un singletrack esposto a nord, molto bello, scorrevole e tecnico, tempestato di gradini e rocce fisse, per gli ultimi 1000m di dislivello: molto impegnativo mentalmente, oltre che fisicamente.
Avremmo avuto bisogno un'ora di più per poterci godere davvero la discesa.
E' stata più la soddisfazione per l'impresa in sé (per il mio scarso allenamento è un'impresa! :-P) e per i panorami eccezionali che ci hanno accompagnato per tutto il giro, che non per la bellezza della discesa, troppo frettolosa, oscura e "subita" per la stanchezza, per potersela godere appieno. Anche se... non mi sono risparmiato i tornantini in nosepress, i ripidi con pendoli sulle foglie secche e i piccoli doppi inventati tra sassi e cunette.
l'Sx-Trail è così istintiva per me ormai...