Grazie a te!
Non so' bene che risposta secca darti, di "bello" c'erano troppe cose, forse anche perché c'era tanto "brutto", più che altro fatica e "sofferenza", anzi, privazione autoindotta. La sofferenza è roba più seria..
Per un "qualunque" come il sottoscritto in questo settore, tutto rappresentava un'incognita e forse è stato anche questo il bello.
Ho una ditta piccola di consegne con cargo bike (muscolare) "Larry vs Harry Bullitt" , quindi per pedalare, pedalo da una vita.
Praticavo all mountain nei boschi quotidianamente appena avevo tempo libero e i fine settimana li passavo in bike park.
Tutto è iniziato 8 mesi prima della partenza, ricordo che ero a casa mia, nella vasca da bagno.
Ero stanco di tutto, della monotona routine, della donna che avevo che mi faceva impazzire e sai com'è, a 37-38 anni, senza aver messo su famiglia la vita ti presenta i suoi conti.
Oramai gli amici di un tempo avevano una famiglia tutta loro, alcuni erano mancati e per me era un periodo grigio, largo ai giovani si dice.
Non sapevo bene che fare, necessitavo di rimettermi in gioco.
Mi succede ciclicamente, ogni 4-5 anni.
Soffrivo di attacchi di panico, mi partivano quando fuori faceva molto caldo.. cercai una "gara al freddo".
E SBAM!, eccoti la NorthCape4000.. all'epoca, la seconda edizione aveva un qualcosa di esotico e un tracciato a mio modo di vederla più interessante di qualsiasi altra loro edizione, ma sono di parte..
Avevo 15.000 euro in banca, una bici da Enduro, quella cargo da lavoro e un frontino da XC..
nessun mezzo che mi permettesse di affrontare questa prova. Così con 5-600 euro, iniziai ad allestirmi una bici partendo dal telaio, gli altri 9000 li ho sperperati in viaggio alla George Best..
..e menomale che avevo la tenda (l'unico c......e in tutta l'edizione ad essersela portata, o forse c'era anche un altro).
Chiamai "Andrea" l'organizzatore, un toscano simpatico e di cuore, che mi rassicurò sul fatto che volendo ci si arriva a Capo Nord, lui un bel matto, si mise a raccontarmi le sue assurde avventure precedenti e il "perché" ha creato con un suo socio questo evento. Dei visionari.
Gara sponsorizzata da
Specialized con tanto di rider al seguito ecc ecc.. presentazione molto seria e professionale in un bel castello al Garda.
Foto di rito e mi son ritrovato alla partenza.. partenza a cannone giù dai ripidoni del garda e su per salitoni a strappo belli impegnativi e via in gruppo a cannonissimo stile partenza della "megavalanche" dove vedi sti pazzi scartavetrarsi su ogni muro e paletto..
Da freerider ai primi semafori rossi forzati in gruppone mi dico "fighissimo cazzo!" e mi lancio come uno stuka in picchiata.. posso dire di essere stato tra i primi 5 della gara per 80 km.. hahahahah quando ha iniziato a spianare, cercavo di tenere il passo di questi, ero pure scarico, perché la sera precedente lasciai tutti i miei bagagli gravel sopra Passo Resia, dove saremmo dovuti passare.. ho retto quel ritmo per una mezz'oretta, ma avevo battiti a 155-160 fissi e sinceramente, un' altra ora così e sarei morto.
Quei ragazzi e ragazze, erano di un'altra pasta. Solo in discesa, forte dei miei 100kg avrei potuto sfidarli.. facevano un altro sport.
Ma goduria essere schizzato con loro, seppur per qualche manciata di km.
Calcola che per montare la bici, trovare quella che mi andasse bene, vestiti,
set up e quant'altro ho avuto (partendo da un frame set) solo 2 mesi.
Negli ultimi 6 prima della partenza scendevo dalla cargo bike da lavoro e risalivo un 4-5 orette sulla gravel per un 100- 140km tutti i giorni.
Visitai più volte un buon biomeccanico e il gioco era fatto..
Quindi, dopo tutta sta pippa, dirti "qual'è il ricordo più bello" non saprei dirtelo.. proverò man mano in queste pagine a raccontare qualche vicenda, ma la Nc4000 è tutta bella.. per dormire all'asciutto ho sfondato finestre di cantieri, ho dormito in macchina di non so chi, mi sono accampato in case abbandonate, sono quasi stato rapinato, ho rischiato mille incidenti, mi sono ritrovato a lanciare la bici oltre il guard rail bestemmiando alle 4 di notte in qualche montagna sperduta, sono stato aiutato, curato, lavato (da una vecchietta lappone di 90 anni con una pompa, ero un cumulo di fango), ho bevuto una brodaglia con dei cacciatori lapponi sdentati e ubriachi come Berserker (con tanto di fucilazzi affianco) e uno mi prese per il collo, era fottuto!.. son stato quasi arrestato da una guardia di sicurezza, il compagno dietro di me è quasi morto ecc ec ecc..
Tu dirai "me la romanzi, e che è?", io ti rispondo è una gara senza assistenza.. copri la distanza di quasi 4 volte l'Italia, in territorio sconosciuto. La percorri nelle ore più assurde. In ogni momento hai male alle palle, il sedere ti si spela, la schiena chiede pietà, ogni tua cellula dopo giorni di acqua (ne prendi tantissima a nord) ti sussurra "torniamo a casa che cosa caz.. sta facendo e per cosa?" Ma tu vai avanti, perché qualcosa ce l'hai, vuoi finirla. Allora ti ritrovi continuamente queste 3 costanti "mangiare-bere-dormire" tutti i giorni. Ma ovviamente, se sei in Lettonia in mezzo al fango e magari stai pedalando da 13-14 ore, due bestemmie le tiri quando la
catena non gira dal fango, quando son tre giorni che becchi pioggia e non sai se aprire la tenda e quindi bagnarla, con scarsa possibilità l'indomani di asciugarla perché devi ripartire, e quindi muffa e ciao ciao tenda, o se uscire dalla rotta e cercarti al volo un letto.. dove (forse) troverai da mangiare, caricare le pile e magari una doccia calda e una bella c*cata.... e ogni volta questo problema ti si ripresenta e ogni volta è una piccola avventura. Intanto, vai sempre più a Nord, sempre più lontano da casa e mentre pedali i tuoi 2 -3 litri d'acqua vanno a farsi friggere e pure quella devi continuamente reperire.
In Lapponia c'erano posti che per 200km non trovi nulla.. e quando dico nulla è nulla.
Solo una strada dritta e tra i boschi di betulle qualsiasi animale. Lì, ho attaccato un ulteriore bottiglia da 2 litri alla bici, mi è servita tutta.
Questa ciclicità quasi "atavica" del "fatica-mangia-bevi e dormi- ti riporta all'essere umano di un tempo, quel cacciatore che doveva arrangiarsi, lontano da casa, procacciarsi cibo, faticare e poi trovarsi un giaciglio per dormire, non importa dove o come.
Allora ti ritrovi a fare cose che non avresti mai fatto, solo ed esclusivamente "perché devi andare avanti". E' un tornare alle origini di tutto.
Senza famiglia, lavoro, impegni, pensieri vari, se non solo quelli di sopravvivere alla tua avventura avvicinandoti il più possibile alla tua meta.
Parlai con amico, noto alpinista, mi disse -" e che ti lamenti? guarda che gli uomini han sempre fatto questo! un uomo è fatto per fare questo, non per star davanti ad una scrivania o in un
officina 8-10 ore al giorno!".
E aveva ragione. Sarebbe bastata una tosse, uno stiramento, delle grosse emorroidi e ciao, ti tocca tornare a casa con le pive nel sacco.
Dopo tutta sta fatica, sta preparazione e perché no, questi soldi per una banale cazzata te ne tornavi a casa.
Ma in quelle condizioni a quelle condizioni, devi mangiare sulla bici mentre pedali ogni 45 minuti qualcosa, qualsiasi cosa, e ricordarti di bere (anche senza sete) ogni 20-30 minuti un sorsetto. La "caldaia" rimane sempre accesa. E allora prendi 15 ore di acqua, di notte a 10 gradi e non ti ammali.. mangi Haribo, schifezze, carnazza, pasta, frutta tutto stupendamente a caso, dalla sella della tua bici, dove sovente, se ti piove addosso perché scendere per pisciare? tu devi andare avanti e tanto vale pisciarci sopra.. per capirci.
I campioncini fanno cose come "micro sogni", ovvero questi cavalli da Palio di Siena si tirano 300-400 km, poi ancora attaccati agli spd si appoggiano a un muro, chiudono 20 minuti gli occhi e via per altre 5 ore.. e questi si ritrovano a battere giornalmente robe come 350- 450 km al giorno e in ogni tempo.. dei mostri. Arrivano deperiti come la Folgore ad El Alamein, viaggiano a ritmi serrati (inumani) praticamente quasi in trance.. e poi ci sono io, che ruttando mi faccio gommose Haribo e finito di pedalare mi visito musei e quant'altro.
Facevamo due gare distinte.
Farti la NC4000 in solitaria è un'esperienza continua, diretta, dura e stupenda.
Chiunque di noi ora, in questo momento sarebbe capace di prendere 40kg di bici e farsi Bolzano-Bologna questa notte, ne sono sicuro (300km). Il problema è che arrivati a Bologna, devi farti la tenda, andare in "bagno", mangiare, dormire "decorosamente" (dove boh?) qualche ora e ripartire e via per un altro Bologna-Bolzano.. sempre di non trovare uno o due montagne da dover scalare, cantieri, pioggia insistente ecc ecc.. Farlo per 20-30 giorni, è lì il difficile. Farlo come il campione in 14 giorni, è quasi impossibile.
Concludo dicendoti "non so' cosa sia stato effettivamente più bello, se valicare le montagne Austriache di notte, la Baviera e i suoi paesini,
le campagne Ceche all'alba, con i cerbiatti in mezzo alla strada, se le infinite campagne Polacche, con quelle balle di fieno e nuvole stile Pink Floyd, le capitali come Praga, Varsavia, Tallin, Helsinki, la Lapponia, i suoi laghi ponti e renne, le incredibili isole Norvegesi con dei fiordi alla Signore degli Anelli.. non so.. direi Finlandia-Lapponia e Norvegia, ma tutto, veramente tutto.
Rompo questi 3 giorni le balle a voi per aiutarmi a ricordare un qualcosa che comunque "rimane dentro" e ci rimane per sempre.
Che cosa mi ha insegnato? bah, testa di "legno" ci rimango, ma se qualcosa ho appreso è che realmente quella frase fatta che dice
"la vita inizia dove finisce la tua zona di confort" è vera.
Credo che tutto o quasi passi per la privazione, per la sofferenza.
Credo che noi tutti mountain bikers sappiamo bene che la discesa più bella, è quella che col sudore della salita, poi, ci guadagniamo.
Non pensavo di arrivare a dover filosofeggiare ma più o meno il concetto è questo:
- se ora prendi quella mela che hai di là in cucina e te l'addenti , avrà un sapore banale, scontato, da "mela".
Ma se ti spezzi le gambe cadendo, e di ritrovi a fare 2 mesi di trazioni in ospedale c*gando nelle padelle (mi è successo),
quel giorno che esci finalmente sulle tue gambe e riaddenti quella mela ti sembrerà favolosa, succosa, fantastica.
La domanda che è buono porsi è "ma alla fine, qual'é il vero sapore di una mela?"
Credo sia "quello che siamo in grado di darle".
La NC è bella perché la finisci solo se sei convinto, se hai affrontato i tuoi demoni, se li hai battuti, se hai sofferto (pur nella piacevolezza) per quello in cui credi. Tutto qui, lo so è banale ai più, ma credimi, per me non lo era affatto.
Questa era una gentile Signora Finlandese che mi concedeva di allestire la mia tenda per la notte sul prato del suo condominio.
Fece questo video perché se fosse arrivata la guardia notturna, avrei avuto il permesso di barboneggiare in quel punto.
Probabilmente ha detto "qui c'è un Italiano da menare" ma per fortuna, quella notte non venne nessuno.
La mattina seguente mentre sbaraccavo mi corse in contro un'anziana vicina, credevo mi volesse prendere a male parole,
con passo spedito mi arrivò di fronte e mi disse "thè o caffè"? abbiamo molto da imparare, anche noi Italiani..