Foto dei vostri giri in gravel

Teo 81

"Per me si va tra la perduta gente"
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non mi fa più metter foto.. per 2 -3 giorni postero qui foto a cazzo fatte col cel pedalando nei vari passaggi di gara.. (da sud a Nord)..
qualcuna è mischiata ma qui siamo nell'est Europa. Più che altro in Polonia. Il bello viene dopo.
Stay tuned
 
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Foto a caso "Repubblica Ceca-Praga" , primo dei 4 Gate (dove ti facevano il timbro) .
Primo Praga- Secondo Varsavia- Terzo Tallin- Quarto Rovaniemi.. ultimo Capo Nord.
 

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Polonia limitrofa-sconfinata e Varsavia (stupenda), con Tallin , tra le più belle città Europee
 

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Tra Polonia e Lituania ho conosciuto "la bellezza".. campagne stupende come quelle Ceche, ma con casette nel bosco, laghi e.. "basi NATO" che se ti avvicinavi ti polverizzavano. Tralasciando questo "piccolo" particolare, la Lituania (sud) verso la Polonia è semplicemente stupenda.
Non si respira ancora quella povertà tipica Lettone, quella mancanza di prospettive future, anzi.. contadinelle allegre, campi sterminati e colorati, pareva di stare in una copertina dei Pink Floyd e tutto prese una piega esotica e stupenda.. sentivo di essere "tanto" a nord, tanto lontano da casa.. e finalmente, nulla di ciò che mi lasciavo alle spalle mi mancava. La mia vita monotona, "sicura", quell'infelice della mia tipa che mi aspettava a casa, ecc ecc ecc.. mi sentivo libero. La Lituania, o meglio, il suo "sud", prendeva veramente bene.. l'albergo "Ghost", si chiamava così perché il check in era tutto on line, non si vedeva anima viva, solo la mia "costosa" stanza da 45 euro.
Solo dopo esserci entrato capì che avevo affittato tutto il piano superiore compreso di 4 letti, due bagni e una super cucina.
Da buon Italiano, andai al supermercato vicino (ben fornito) e mi feci una agli e olio da 500g ,che ancora oggi "aleggia" in quella stanza.. altro che fantasmi.
 

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Poi purtroppo, arrivò la Lituania, tutta la traccia era sul confine con l'URRS dove si erigeva l'enorme cortina di ferro.. la si poteva ancora "respirare" attraverso case, strade, cibo e dallo sguardo dei pochi abitanti rimasti.. pareva di stare in un Resident Evil.
Visto il basso costo, mi fermavo spesso in alberghi (Shining) e pensioncine alla "Miseri non deve morire" con tanto di tipa uguale..
bed bugs, materassi pisciati, docce all'acqua pesante tipo quella che sversano nei reattori per raffreddare le barre d'uranio, animali randagi e ragni giganti e bellicosi.. uno mi morse sul "coolo" e per tre giorni spurgavo roba biancastra.. dietro avevo cortisone, senza quello mi sarei disciolto e la notte (il ragno) mi avrebbe consumato, mortacci loro. Cmq, a parte la bella Riga e poco altro (che non ho visto era tutto da un'altra parte), quei tre giorni di SOLO gravel, cantieri, tristezza e morte mi segnarono per bene. Lo Zio Stalin da quelle parti aveva battuto forte, intorno a me, solo desolazione e morte. Ricordo due bambini che tiravano un carretto.. guardavano me e la mia bici come fossi un alieno, poveretti.
Uscito da un supermercato, tra le cose che comprai c'erano una specie di "crostoli", non so' come si chiamano da voi, quel dolce fritto che si fa a carnevale con papavero sopra.. solo che al momento di addentarlo mi accorgo che questo "buonissimo" dolce era fatto anche COL PESCEH!
Lo ripongo al mio fianco bestemmiando mentre vengo circondato da tre bambini che si sgarruppavano una graziella. Mi guardavano mangiare, gli porgo quello che ho e uno allunga la mano verso sto schifo di roba al pesce che avevo di lato. Gli faccio cenno "lo puoi prendere" beh.. per poco non si mette a piangere e saltando come fosse un grillo impazzito a Natale, ne dà un pezzo a tutti.. erano in visibilio. E lì capì per la prima volta, cosa voleva dire "povertà". Impossibile non abbracciarli tutti.. Chiusa parentesi triste, ma la Lettonia, almeno quella che ho visto io era così.
Beccatevi le foto del "ridente" alberghetto con lago dietro annesso in stile TWIN PEACKS.. ho dormito con un crocifisso in mano.
La Lettonia, gravel a parte e culo rotto, non è stata difficile come traccia, ma difficile in senso umano.

PS: (Solo i più bravi noteranno dal cartello di entrata in Lettonia il passaggio precedente di altri Italiani)
 

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Fortuna arrivò la bella Estonia, il vento del Mar Baltico e la bella Tallin.. non ho molte foto perché me la sono goduta.
50km prima di Tallin (mia metà quel giorno) bucai il mio posteriore (Specialized Sawtooth 42c) ma dopo 2 soste a pompare,
il lattice "No Tube" c'ha messo una pezza e per tutto il viaggio mai una foratura ulteriore, nonostante gravel tostissimo, mille cantieri, vetri e ferracci trovati per strada. I sawtooth sono gomme molto sottovalutate dai grammopatici, ma per questo tipo di esperienze (adventuring) credo sia tra le migliori gomme mai prodotte. La mescola "gripton" più volte mi ha salvato, sia sul bagnato che sullo sporco.
Scesi da un passo (poco più di mille metri di altezza) in repubblica Ceca, di notte, erano circa la 4-5 di mattina, ancora buio.
Presi con tanto di tenda e borse i 96kmh in discesa.. mettendo la mia torcia al max 600w.. non conoscevo la strada,
capivo solo che potevo "aprirci" dal mio arcaico gps che mi forniva "la forma della strada".
Il Downhiller che c'era in me vedeva il fatto di scendere sempre come una questione "gravity", immagino capiti a molti di noi..
e sta "gommetta" teneva a bestia, pieghe fino alle orecchie.. unite ad un telaio acciaioso (serie elite non la normale) era parecchio divertente.
Il 42c è comodissimo, si può girare mediamente bassi di psi e sul lungo periodo, soprattutto se il fondo stradale non è ottimale, è perfetta.
Più avanti, se volete, possiamo parlare del set up di gara, toccando anche tecnicismi vari ed eventuali. Ma veniamo a noi..

Tallin città romantica, piena di castelli e vecchie mura affacciata sul Golfo di Finlandia..
ma purtroppo dopo un breve giro in centro, dopo aver mangiato come non ci fosse un domani,
mi aspettava un bel letto comodo e una doccia calda in albergo.
Qui, visto il netto cambio di clima (facevano circa 5-6 gradi in meno di temperatura) iniziai a prendere un fuso orario normale,
non più notturno.
La mattina mi aspettava l'enorme traghetto che da Tallin mi portava ad Helsinki, capitale della Finlandia.
Purtroppo mai come in questo momento capì che dovevo "acellerare" o Agosto sarebbe finito,
così la mia possibilità di essere ancora un "Finisher NC4000".
Dopo il 31 Agosto scadeva il periodo (mensile) di "gara".. quindi Ciao ciao Helsinki che seppur bellina, non mi ha preso il cuore.
Ero in un ostello con tanti ragazzi (ricchi) provenienti da ogni parte del mondo.
Il Russo, l'Israeliano, il Coreano ecc, ma boh, mi parevano tutti uguali, passatemi il termine.
Helsinki (per quel poco che l'ho vista) mi pareva una città universitaria per giovani benestanti e ai miei occhi, poco interessante.
La Finlandia (stupenda) iniziò un po' in sordina a farsi conoscere, per poi esplodere letteralmente nelle città seguenti.. per non parlare della Lapponia. Qualcosa che anche agli occhi di un Alto Atesino cresciuto tra le montagne e natura incontaminata, pareva lo stesso incredibile. Renne, fiordi, alci e cultura Sami mi stavano aspettando.. io, nemmeno sapevo cosa fossero.
Ero entusiasta di vedere cosa ci fosse al di là del Baltico, esserci arrivato in bici mi faceva sentire parecchio bene..
Da qui, il viaggio, prese una piega difficile da spiegare.
Tutto quello che prima avevo visto, era solo l'inizio.
 

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Motubuntu

Biker popularis
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Ciao Boys, questa è una spolverata dell'esperienza che ho vissuto in gara (NorthCape4000) seconda edizione nel 2018.
10 Nazioni attraversate partendo dal Garda finendo a Capo Nord in un mese.
31 giorni ho fatto 4995km splendidamente in solitaria.
Abbiamo attraversato Nord Italia, Austria, Germania, Rep. Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Finlandia-Lapponia e Norvegia.
Non si poteva "tagliare" per accorciare, avevamo un traccia obbligata su strade secondarie, cantieri, gravel, bestemmie e splendore da seguire rigorosamente, pena la squalifica.. mi pare che qualcuno se la beccò.
Eravamo tracciati con apposita applicazione al gps, da casa, parenti e amici potevano vedere in tempo reale il nostro "puntino" perdersi nel vasto nord Europeo, lungo la vecchia "cortina di ferro", mai come oggi riportata alle cronache.
Si poteva uscire da un punto del tracciato per visitare ciò che si voleva, e così feci, a patto di rientrare nel medesimo punto, o ciao ciao gara..
Il campione la concluse in mi pare 13-14 giorni per 4300km.. io in 31 per 4995km.
Ultimo e felice, un bisonte di 100 kg mtbiker da una vita, che di bici da corsa fino a sei mesi prima non ci capiva na fava,
tranne qualche puntata in tenera età in toscana, con la mia inseparabile bdc da bambino, rossa.
Dal momento che tra bici, gara e spese sono partiti circa 13-14.000 euro, il mio conto era in rosso.. e mi son detto " va bon la gara, quella già finirla sarà un impresa epica, ma dato che ci sono, mi giro ogni posto dove vado, me la passeggio (sfinito), mi visito posti e quant'altro.. e così feci. Tanto, arrivare 60esimo o 70esimo cosa cambiava. I primi erano i "Valentino Rossi" della categoria, per me arrivare già in Polonia a Varsavia partendo dal Garda, equivaleva ad una mega vittoria. Poi la gara in sé fece selezione, una dura selezione e il mio metodo non andò poi male perché sotto il mappamondo di Capo Nord ci finì anch'io.. e che goduria..
Mi fermai a Praga 1 giorno intero, ero lì lì per mollare, ma tra un night club e un buon "udon wok" alla bastarda in strada, mi ripresi.
Da quel momento divenni "bullet proof".. sarei morto, pur di finirla.

Già prima dall'Austria iniziai a girare "solo" dal tardo pomeriggio alle 11:00 circa di mattina del giorno seguente.. il caldo mi stava massacrando, appena usciva troppo sole sbaraccavo 6-7 ore. Se continuavo a girare sotto il sole mi sarei ritirato.
Troppi watt persi, il cuore mi andava troppo su.. persi in gara 12 kg circa.. in un mese.
Quando il sol diventava leone montavo la mia tenda o saltuariamente prenotavo al volo su Booking (pedalando) un alberghetto per strada,
e lì ricaricavo attrezzatura, una bella doccia e sogni d'oro.
La sera mi svegliavo, pomata su culo e fondello e via "verso l'ignoto" che fa molto Star Trek.
Mi spellavo ovunque, il sole aveva già mietuto parecchie vittime nelle nostre file e così, fino a "Tallin" circa, ho girato tutto in notturna..
Fui l'ultimo a tagliare il traguardo, mi pare da 74esimo o giù di lì.. l'altra metà dei partecipanti si ritirò per problemi o sfinimento.
Purtroppo un militare Ucraino 50enne che mi stava dietro una 50ina di km e che ci sentivamo spesso per parlare di condizione strade, posti per accamparsi ecc, fu investito e rischiò la pellaccia.. ma questa è un'altra storia e allora a concludere ultimo (ma felice) toccò a me.
La Finlandia, Lapponia e la Norvegia son state qualcosa di incredibile, un' avventura d'altri tempi.
Inutile che stia qui a spiegarvela, vi auguro a tutti di viverla prima o poi.
Andrea, un organizzatore, mi disse "se la finisci quando torni non sarai più lo stesso".
Aveva ragione. Tra le cose fatte in vita, ritornando a ritroso nei miei 42 anni, la NC4000 è senz'altro tra le cose più belle, se non la più bella.
Grazie per la condivisione! Qual è il tuo ricordo più bello del viaggio? E in cosa ti ha cambiato esattamente questa esperienza?
 
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Motubuntu

Biker popularis
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Monte Artemisio (Castelli Romani)
Vedi l'allegato 613533
Belvedere dei due laghi dei Castelli Romani
Vedi l'allegato 613534
Lagorai (Trentino)
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Lupa del Lagorai (Trentino)
Hai percorso il sentiero dei due laghi con la bici?

 
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Teo 81

"Per me si va tra la perduta gente"
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Canyon Neuron-Devinci Spartan-POLE Taival-Specy Sequoia-Bullitt Larry vs Harry ecc ecc ecc
Ma birre, niente? :nunsacci::mrgreen:
ehehehe.. era da 6 mesi che non toccavo alcool.. io che di solito sono un ubriacone.
A quei regimi diventa duretta, due birrette le paghi poi pedalando.
Quelle solo dopo, sotto al "mappamondo"e da lì non mi sono più fermato.. "gluglugluglu"
 
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Teo 81

"Per me si va tra la perduta gente"
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Canyon Neuron-Devinci Spartan-POLE Taival-Specy Sequoia-Bullitt Larry vs Harry ecc ecc ecc
Grazie per la condivisione! Qual è il tuo ricordo più bello del viaggio? E in cosa ti ha cambiato esattamente questa esperienza?
Grazie a te!
Non so' bene che risposta secca darti, di "bello" c'erano troppe cose, forse anche perché c'era tanto "brutto", più che altro fatica e "sofferenza", anzi, privazione autoindotta. La sofferenza è roba più seria..
Per un "qualunque" come il sottoscritto in questo settore, tutto rappresentava un'incognita e forse è stato anche questo il bello.
Ho una ditta piccola di consegne con cargo bike (muscolare) "Larry vs Harry Bullitt" , quindi per pedalare, pedalo da una vita.
Praticavo all mountain nei boschi quotidianamente appena avevo tempo libero e i fine settimana li passavo in bike park.
Tutto è iniziato 8 mesi prima della partenza, ricordo che ero a casa mia, nella vasca da bagno.
Ero stanco di tutto, della monotona routine, della donna che avevo che mi faceva impazzire e sai com'è, a 37-38 anni, senza aver messo su famiglia la vita ti presenta i suoi conti.
Oramai gli amici di un tempo avevano una famiglia tutta loro, alcuni erano mancati e per me era un periodo grigio, largo ai giovani si dice.
Non sapevo bene che fare, necessitavo di rimettermi in gioco.
Mi succede ciclicamente, ogni 4-5 anni.
Soffrivo di attacchi di panico, mi partivano quando fuori faceva molto caldo.. cercai una "gara al freddo".
E SBAM!, eccoti la NorthCape4000.. all'epoca, la seconda edizione aveva un qualcosa di esotico e un tracciato a mio modo di vederla più interessante di qualsiasi altra loro edizione, ma sono di parte..
Avevo 15.000 euro in banca, una bici da Enduro, quella cargo da lavoro e un frontino da XC..
nessun mezzo che mi permettesse di affrontare questa prova. Così con 5-600 euro, iniziai ad allestirmi una bici partendo dal telaio, gli altri 9000 li ho sperperati in viaggio alla George Best..
..e menomale che avevo la tenda (l'unico c......e in tutta l'edizione ad essersela portata, o forse c'era anche un altro).
Chiamai "Andrea" l'organizzatore, un toscano simpatico e di cuore, che mi rassicurò sul fatto che volendo ci si arriva a Capo Nord, lui un bel matto, si mise a raccontarmi le sue assurde avventure precedenti e il "perché" ha creato con un suo socio questo evento. Dei visionari.
Gara sponsorizzata da Specialized con tanto di rider al seguito ecc ecc.. presentazione molto seria e professionale in un bel castello al Garda.
Foto di rito e mi son ritrovato alla partenza.. partenza a cannone giù dai ripidoni del garda e su per salitoni a strappo belli impegnativi e via in gruppo a cannonissimo stile partenza della "megavalanche" dove vedi sti pazzi scartavetrarsi su ogni muro e paletto..
Da freerider ai primi semafori rossi forzati in gruppone mi dico "fighissimo cazzo!" e mi lancio come uno stuka in picchiata.. posso dire di essere stato tra i primi 5 della gara per 80 km.. hahahahah quando ha iniziato a spianare, cercavo di tenere il passo di questi, ero pure scarico, perché la sera precedente lasciai tutti i miei bagagli gravel sopra Passo Resia, dove saremmo dovuti passare.. ho retto quel ritmo per una mezz'oretta, ma avevo battiti a 155-160 fissi e sinceramente, un' altra ora così e sarei morto.
Quei ragazzi e ragazze, erano di un'altra pasta. Solo in discesa, forte dei miei 100kg avrei potuto sfidarli.. facevano un altro sport.
Ma goduria essere schizzato con loro, seppur per qualche manciata di km.
Calcola che per montare la bici, trovare quella che mi andasse bene, vestiti,
set up e quant'altro ho avuto (partendo da un frame set) solo 2 mesi.
Negli ultimi 6 prima della partenza scendevo dalla cargo bike da lavoro e risalivo un 4-5 orette sulla gravel per un 100- 140km tutti i giorni.
Visitai più volte un buon biomeccanico e il gioco era fatto..

Quindi, dopo tutta sta pippa, dirti "qual'è il ricordo più bello" non saprei dirtelo.. proverò man mano in queste pagine a raccontare qualche vicenda, ma la Nc4000 è tutta bella.. per dormire all'asciutto ho sfondato finestre di cantieri, ho dormito in macchina di non so chi, mi sono accampato in case abbandonate, sono quasi stato rapinato, ho rischiato mille incidenti, mi sono ritrovato a lanciare la bici oltre il guard rail bestemmiando alle 4 di notte in qualche montagna sperduta, sono stato aiutato, curato, lavato (da una vecchietta lappone di 90 anni con una pompa, ero un cumulo di fango), ho bevuto una brodaglia con dei cacciatori lapponi sdentati e ubriachi come Berserker (con tanto di fucilazzi affianco) e uno mi prese per il collo, era fottuto!.. son stato quasi arrestato da una guardia di sicurezza, il compagno dietro di me è quasi morto ecc ec ecc..
Tu dirai "me la romanzi, e che è?", io ti rispondo è una gara senza assistenza.. copri la distanza di quasi 4 volte l'Italia, in territorio sconosciuto. La percorri nelle ore più assurde. In ogni momento hai male alle palle, il sedere ti si spela, la schiena chiede pietà, ogni tua cellula dopo giorni di acqua (ne prendi tantissima a nord) ti sussurra "torniamo a casa che cosa caz.. sta facendo e per cosa?" Ma tu vai avanti, perché qualcosa ce l'hai, vuoi finirla. Allora ti ritrovi continuamente queste 3 costanti "mangiare-bere-dormire" tutti i giorni. Ma ovviamente, se sei in Lettonia in mezzo al fango e magari stai pedalando da 13-14 ore, due bestemmie le tiri quando la catena non gira dal fango, quando son tre giorni che becchi pioggia e non sai se aprire la tenda e quindi bagnarla, con scarsa possibilità l'indomani di asciugarla perché devi ripartire, e quindi muffa e ciao ciao tenda, o se uscire dalla rotta e cercarti al volo un letto.. dove (forse) troverai da mangiare, caricare le pile e magari una doccia calda e una bella c*cata.... e ogni volta questo problema ti si ripresenta e ogni volta è una piccola avventura. Intanto, vai sempre più a Nord, sempre più lontano da casa e mentre pedali i tuoi 2 -3 litri d'acqua vanno a farsi friggere e pure quella devi continuamente reperire.
In Lapponia c'erano posti che per 200km non trovi nulla.. e quando dico nulla è nulla.
Solo una strada dritta e tra i boschi di betulle qualsiasi animale. Lì, ho attaccato un ulteriore bottiglia da 2 litri alla bici, mi è servita tutta.
Questa ciclicità quasi "atavica" del "fatica-mangia-bevi e dormi- ti riporta all'essere umano di un tempo, quel cacciatore che doveva arrangiarsi, lontano da casa, procacciarsi cibo, faticare e poi trovarsi un giaciglio per dormire, non importa dove o come.
Allora ti ritrovi a fare cose che non avresti mai fatto, solo ed esclusivamente "perché devi andare avanti". E' un tornare alle origini di tutto.
Senza famiglia, lavoro, impegni, pensieri vari, se non solo quelli di sopravvivere alla tua avventura avvicinandoti il più possibile alla tua meta.
Parlai con amico, noto alpinista, mi disse -" e che ti lamenti? guarda che gli uomini han sempre fatto questo! un uomo è fatto per fare questo, non per star davanti ad una scrivania o in un officina 8-10 ore al giorno!".
E aveva ragione. Sarebbe bastata una tosse, uno stiramento, delle grosse emorroidi e ciao, ti tocca tornare a casa con le pive nel sacco.
Dopo tutta sta fatica, sta preparazione e perché no, questi soldi per una banale cazzata te ne tornavi a casa.
Ma in quelle condizioni a quelle condizioni, devi mangiare sulla bici mentre pedali ogni 45 minuti qualcosa, qualsiasi cosa, e ricordarti di bere (anche senza sete) ogni 20-30 minuti un sorsetto. La "caldaia" rimane sempre accesa. E allora prendi 15 ore di acqua, di notte a 10 gradi e non ti ammali.. mangi Haribo, schifezze, carnazza, pasta, frutta tutto stupendamente a caso, dalla sella della tua bici, dove sovente, se ti piove addosso perché scendere per pisciare? tu devi andare avanti e tanto vale pisciarci sopra.. per capirci.
I campioncini fanno cose come "micro sogni", ovvero questi cavalli da Palio di Siena si tirano 300-400 km, poi ancora attaccati agli spd si appoggiano a un muro, chiudono 20 minuti gli occhi e via per altre 5 ore.. e questi si ritrovano a battere giornalmente robe come 350- 450 km al giorno e in ogni tempo.. dei mostri. Arrivano deperiti come la Folgore ad El Alamein, viaggiano a ritmi serrati (inumani) praticamente quasi in trance.. e poi ci sono io, che ruttando mi faccio gommose Haribo e finito di pedalare mi visito musei e quant'altro.
Facevamo due gare distinte.
Farti la NC4000 in solitaria è un'esperienza continua, diretta, dura e stupenda.
Chiunque di noi ora, in questo momento sarebbe capace di prendere 40kg di bici e farsi Bolzano-Bologna questa notte, ne sono sicuro (300km). Il problema è che arrivati a Bologna, devi farti la tenda, andare in "bagno", mangiare, dormire "decorosamente" (dove boh?) qualche ora e ripartire e via per un altro Bologna-Bolzano.. sempre di non trovare uno o due montagne da dover scalare, cantieri, pioggia insistente ecc ecc.. Farlo per 20-30 giorni, è lì il difficile. Farlo come il campione in 14 giorni, è quasi impossibile.

Concludo dicendoti "non so' cosa sia stato effettivamente più bello, se valicare le montagne Austriache di notte, la Baviera e i suoi paesini,
le campagne Ceche all'alba, con i cerbiatti in mezzo alla strada, se le infinite campagne Polacche, con quelle balle di fieno e nuvole stile Pink Floyd, le capitali come Praga, Varsavia, Tallin, Helsinki, la Lapponia, i suoi laghi ponti e renne, le incredibili isole Norvegesi con dei fiordi alla Signore degli Anelli.. non so.. direi Finlandia-Lapponia e Norvegia, ma tutto, veramente tutto.
Rompo questi 3 giorni le balle a voi per aiutarmi a ricordare un qualcosa che comunque "rimane dentro" e ci rimane per sempre.
Che cosa mi ha insegnato? bah, testa di "legno" ci rimango, ma se qualcosa ho appreso è che realmente quella frase fatta che dice
"la vita inizia dove finisce la tua zona di confort" è vera.
Credo che tutto o quasi passi per la privazione, per la sofferenza.
Credo che noi tutti mountain bikers sappiamo bene che la discesa più bella, è quella che col sudore della salita, poi, ci guadagniamo.
Non pensavo di arrivare a dover filosofeggiare ma più o meno il concetto è questo:
- se ora prendi quella mela che hai di là in cucina e te l'addenti , avrà un sapore banale, scontato, da "mela".
Ma se ti spezzi le gambe cadendo, e di ritrovi a fare 2 mesi di trazioni in ospedale c*gando nelle padelle (mi è successo),
quel giorno che esci finalmente sulle tue gambe e riaddenti quella mela ti sembrerà favolosa, succosa, fantastica.
La domanda che è buono porsi è "ma alla fine, qual'é il vero sapore di una mela?"
Credo sia "quello che siamo in grado di darle".
La NC è bella perché la finisci solo se sei convinto, se hai affrontato i tuoi demoni, se li hai battuti, se hai sofferto (pur nella piacevolezza) per quello in cui credi. Tutto qui, lo so è banale ai più, ma credimi, per me non lo era affatto.

Questa era una gentile Signora Finlandese che mi concedeva di allestire la mia tenda per la notte sul prato del suo condominio.
Fece questo video perché se fosse arrivata la guardia notturna, avrei avuto il permesso di barboneggiare in quel punto.
Probabilmente ha detto "qui c'è un Italiano da menare" ma per fortuna, quella notte non venne nessuno.
La mattina seguente mentre sbaraccavo mi corse in contro un'anziana vicina, credevo mi volesse prendere a male parole,
con passo spedito mi arrivò di fronte e mi disse "thè o caffè"? abbiamo molto da imparare, anche noi Italiani..
 

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Joloh

biker maritimus
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Baratili san Pietro
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SantaCruz Tallboy
Grazie a te!
Non so' bene che risposta secca darti, di "bello" c'erano troppe cose, forse anche perché c'era tanto "brutto", più che altro fatica e "sofferenza", anzi, privazione autoindotta. La sofferenza è roba più seria..
Per un "qualunque" come il sottoscritto in questo settore, tutto rappresentava un'incognita e forse è stato anche questo il bello.
Ho una ditta piccola di consegne con cargo bike (muscolare) "Larry vs Harry Bullitt" , quindi per pedalare, pedalo da una vita.
Praticavo all mountain nei boschi quotidianamente appena avevo tempo libero e i fine settimana li passavo in bike park.
Tutto è iniziato 8 mesi prima della partenza, ricordo che ero a casa mia, nella vasca da bagno.
Ero stanco di tutto, della monotona routine, della donna che avevo che mi faceva impazzire e sai com'è, a 37-38 anni, senza aver messo su famiglia la vita ti presenta i suoi conti.
Oramai gli amici di un tempo avevano una famiglia tutta loro, alcuni erano mancati e per me era un periodo grigio, largo ai giovani si dice.
Non sapevo bene che fare, necessitavo di rimettermi in gioco.
Mi succede ciclicamente, ogni 4-5 anni.
Soffrivo di attacchi di panico, mi partivano quando fuori faceva molto caldo.. cercai una "gara al freddo".
E SBAM!, eccoti la NorthCape4000.. all'epoca, la seconda edizione aveva un qualcosa di esotico e un tracciato a mio modo di vederla più interessante di qualsiasi altra loro edizione, ma sono di parte..
Avevo 15.000 euro in banca, una bici da Enduro, quella cargo da lavoro e un frontino da XC..
nessun mezzo che mi permettesse di affrontare questa prova. Così con 5-600 euro, iniziai ad allestirmi una bici partendo dal telaio, gli altri 9000 li ho sperperati in viaggio alla George Best..
..e menomale che avevo la tenda (l'unico c......e in tutta l'edizione ad essersela portata, o forse c'era anche un altro).
Chiamai "Andrea" l'organizzatore, un toscano simpatico e di cuore, che mi rassicurò sul fatto che volendo ci si arriva a Capo Nord, lui un bel matto, si mise a raccontarmi le sue assurde avventure precedenti e il "perché" ha creato con un suo socio questo evento. Dei visionari.
Gara sponsorizzata da Specialized con tanto di rider al seguito ecc ecc.. presentazione molto seria e professionale in un bel castello al Garda.
Foto di rito e mi son ritrovato alla partenza.. partenza a cannone giù dai ripidoni del garda e su per salitoni a strappo belli impegnativi e via in gruppo a cannonissimo stile partenza della "megavalanche" dove vedi sti pazzi scartavetrarsi su ogni muro e paletto..
Da freerider ai primi semafori rossi forzati in gruppone mi dico "fighissimo cazzo!" e mi lancio come uno stuka in picchiata.. posso dire di essere stato tra i primi 5 della gara per 80 km.. hahahahah quando ha iniziato a spianare, cercavo di tenere il passo di questi, ero pure scarico, perché la sera precedente lasciai tutti i miei bagagli gravel sopra Passo Resia, dove saremmo dovuti passare.. ho retto quel ritmo per una mezz'oretta, ma avevo battiti a 155-160 fissi e sinceramente, un' altra ora così e sarei morto.
Quei ragazzi e ragazze, erano di un'altra pasta. Solo in discesa, forte dei miei 100kg avrei potuto sfidarli.. facevano un altro sport.
Ma goduria essere schizzato con loro, seppur per qualche manciata di km.
Calcola che per montare la bici, trovare quella che mi andasse bene, vestiti,
set up e quant'altro ho avuto (partendo da un frame set) solo 2 mesi.
Negli ultimi 6 prima della partenza scendevo dalla cargo bike da lavoro e risalivo un 4-5 orette sulla gravel per un 100- 140km tutti i giorni.
Visitai più volte un buon biomeccanico e il gioco era fatto..

Quindi, dopo tutta sta pippa, dirti "qual'è il ricordo più bello" non saprei dirtelo.. proverò man mano in queste pagine a raccontare qualche vicenda, ma la Nc4000 è tutta bella.. per dormire all'asciutto ho sfondato finestre di cantieri, ho dormito in macchina di non so chi, mi sono accampato in case abbandonate, sono quasi stato rapinato, ho rischiato mille incidenti, mi sono ritrovato a lanciare la bici oltre il guard rail bestemmiando alle 4 di notte in qualche montagna sperduta, sono stato aiutato, curato, lavato (da una vecchietta lappone di 90 anni con una pompa, ero un cumulo di fango), ho bevuto una brodaglia con dei cacciatori lapponi sdentati e ubriachi come Berserker (con tanto di fucilazzi affianco) e uno mi prese per il collo, era fottuto!.. son stato quasi arrestato da una guardia di sicurezza, il compagno dietro di me è quasi morto ecc ec ecc..
Tu dirai "me la romanzi, e che è?", io ti rispondo è una gara senza assistenza.. copri la distanza di quasi 4 volte l'Italia, in territorio sconosciuto. La percorri nelle ore più assurde. In ogni momento hai male alle palle, il sedere ti si spela, la schiena chiede pietà, ogni tua cellula dopo giorni di acqua (ne prendi tantissima a nord) ti sussurra "torniamo a casa che cosa caz.. sta facendo e per cosa?" Ma tu vai avanti, perché qualcosa ce l'hai, vuoi finirla. Allora ti ritrovi continuamente queste 3 costanti "mangiare-bere-dormire" tutti i giorni. Ma ovviamente, se sei in Lettonia in mezzo al fango e magari stai pedalando da 13-14 ore, due bestemmie le tiri quando la catena non gira dal fango, quando son tre giorni che becchi pioggia e non sai se aprire la tenda e quindi bagnarla, con scarsa possibilità l'indomani di asciugarla perché devi ripartire, e quindi muffa e ciao ciao tenda, o se uscire dalla rotta e cercarti al volo un letto.. dove (forse) troverai da mangiare, caricare le pile e magari una doccia calda e una bella c*cata.... e ogni volta questo problema ti si ripresenta e ogni volta è una piccola avventura. Intanto, vai sempre più a Nord, sempre più lontano da casa e mentre pedali i tuoi 2 -3 litri d'acqua vanno a farsi friggere e pure quella devi continuamente reperire.
In Lapponia c'erano posti che per 200km non trovi nulla.. e quando dico nulla è nulla.
Solo una strada dritta e tra i boschi di betulle qualsiasi animale. Lì, ho attaccato un ulteriore bottiglia da 2 litri alla bici, mi è servita tutta.
Questa ciclicità quasi "atavica" del "fatica-mangia-bevi e dormi- ti riporta all'essere umano di un tempo, quel cacciatore che doveva arrangiarsi, lontano da casa, procacciarsi cibo, faticare e poi trovarsi un giaciglio per dormire, non importa dove o come.
Allora ti ritrovi a fare cose che non avresti mai fatto, solo ed esclusivamente "perché devi andare avanti". E' un tornare alle origini di tutto.
Senza famiglia, lavoro, impegni, pensieri vari, se non solo quelli di sopravvivere alla tua avventura avvicinandoti il più possibile alla tua meta.
Parlai con amico, noto alpinista, mi disse -" e che ti lamenti? guarda che gli uomini han sempre fatto questo! un uomo è fatto per fare questo, non per star davanti ad una scrivania o in un officina 8-10 ore al giorno!".
E aveva ragione. Sarebbe bastata una tosse, uno stiramento, delle grosse emorroidi e ciao, ti tocca tornare a casa con le pive nel sacco.
Dopo tutta sta fatica, sta preparazione e perché no, questi soldi per una banale cazzata te ne tornavi a casa.
Ma in quelle condizioni a quelle condizioni, devi mangiare sulla bici mentre pedali ogni 45 minuti qualcosa, qualsiasi cosa, e ricordarti di bere (anche senza sete) ogni 20-30 minuti un sorsetto. La "caldaia" rimane sempre accesa. E allora prendi 15 ore di acqua, di notte a 10 gradi e non ti ammali.. mangi Haribo, schifezze, carnazza, pasta, frutta tutto stupendamente a caso, dalla sella della tua bici, dove sovente, se ti piove addosso perché scendere per pisciare? tu devi andare avanti e tanto vale pisciarci sopra.. per capirci.
I campioncini fanno cose come "micro sogni", ovvero questi cavalli da Palio di Siena si tirano 300-400 km, poi ancora attaccati agli spd si appoggiano a un muro, chiudono 20 minuti gli occhi e via per altre 5 ore.. e questi si ritrovano a battere giornalmente robe come 350- 450 km al giorno e in ogni tempo.. dei mostri. Arrivano deperiti come la Folgore ad El Alamein, viaggiano a ritmi serrati (inumani) praticamente quasi in trance.. e poi ci sono io, che ruttando mi faccio gommose Haribo e finito di pedalare mi visito musei e quant'altro.
Facevamo due gare distinte.
Farti la NC4000 in solitaria è un'esperienza continua, diretta, dura e stupenda.
Chiunque di noi ora, in questo momento sarebbe capace di prendere 40kg di bici e farsi Bolzano-Bologna questa notte, ne sono sicuro (300km). Il problema è che arrivati a Bologna, devi farti la tenda, andare in "bagno", mangiare, dormire "decorosamente" (dove boh?) qualche ora e ripartire e via per un altro Bologna-Bolzano.. sempre di non trovare uno o due montagne da dover scalare, cantieri, pioggia insistente ecc ecc.. Farlo per 20-30 giorni, è lì il difficile. Farlo come il campione in 14 giorni, è quasi impossibile.

Concludo dicendoti "non so' cosa sia stato effettivamente più bello, se valicare le montagne Austriache di notte, la Baviera e i suoi paesini,
le campagne Ceche all'alba, con i cerbiatti in mezzo alla strada, se le infinite campagne Polacche, con quelle balle di fieno e nuvole stile Pink Floyd, le capitali come Praga, Varsavia, Tallin, Helsinki, la Lapponia, i suoi laghi ponti e renne, le incredibili isole Norvegesi con dei fiordi alla Signore degli Anelli.. non so.. direi Finlandia-Lapponia e Norvegia, ma tutto, veramente tutto.
Rompo questi 3 giorni le balle a voi per aiutarmi a ricordare un qualcosa che comunque "rimane dentro" e ci rimane per sempre.
Che cosa mi ha insegnato? bah, testa di "legno" ci rimango, ma se qualcosa ho appreso è che realmente quella frase fatta che dice
"la vita inizia dove finisce la tua zona di confort" è vera.
Credo che tutto o quasi passi per la privazione, per la sofferenza.
Credo che noi tutti mountain bikers sappiamo bene che la discesa più bella, è quella che col sudore della salita, poi, ci guadagniamo.
Non pensavo di arrivare a dover filosofeggiare ma più o meno il concetto è questo:
- se ora prendi quella mela che hai di là in cucina e te l'addenti , avrà un sapore banale, scontato, da "mela".
Ma se ti spezzi le gambe cadendo, e di ritrovi a fare 2 mesi di trazioni in ospedale c*gando nelle padelle (mi è successo),
quel giorno che esci finalmente sulle tue gambe e riaddenti quella mela ti sembrerà favolosa, succosa, fantastica.
La domanda che è buono porsi è "ma alla fine, qual'é il vero sapore di una mela?"
Credo sia "quello che siamo in grado di darle".
La NC è bella perché la finisci solo se sei convinto, se hai affrontato i tuoi demoni, se li hai battuti, se hai sofferto (pur nella piacevolezza) per quello in cui credi. Tutto qui, lo so è banale ai più, ma credimi, per me non lo era affatto.

Questa era una gentile Signora Finlandese che mi concedeva di allestire la mia tenda per la notte sul prato del suo condominio.
Fece questo video perché se fosse arrivata la guardia notturna, avrei avuto il permesso di barboneggiare in quel punto.
Probabilmente ha detto "qui c'è un Italiano da menare" ma per fortuna, quella notte non venne nessuno.
La mattina seguente mentre sbaraccavo mi corse in contro un'anziana vicina, credevo mi volesse prendere a male parole,
con passo spedito mi arrivò di fronte e mi disse "thè o caffè"? abbiamo molto da imparare, anche noi Italiani..
@Teo 81 Hey man.... prima di tutto, sei un grande.
Hai fatto qualcosa che ho sempre immaginato di fare, che vorrei ancora fare ma mi sentirei una merda a lasciare la famiglia a casa...e poi ricordi Into the wild? "Happiness is real only when shared" Si perche' la tua avventura ha molto da condividere con quel libro/film, la ricerca della felicita' attraverso la scoperta di se stessi.
Conosco le terre baltiche da tempo, ho lavorato per tanti anni da quelle parti e ci ho lasciato un pezzo di me. La prima cosa che mi viene in mente? Il silenzio, la seconda ? il sole che non tramonta mai in estate. Ho navigato tra le rocce dell'Archipelago (Turku) con solo i Sigur ros in sottofondo (ok sono islandesi ma il mood e' perfetto) sono passati 18 anni ma mi sembra ieri...
Fare quello che hai fatto richiede una grande dose di follia e di coraggio, sopratutto per affrontare i momenti in cui sei solo davvero magari di notte ("vero buio di campagna fratellini" cit: Alex Delarge)
Ecco, ho sentito l necessita' di sparare queste due fesserie solo per farti i complimenti e per confessarti che provo invidia , ma di quella invidia buona che provi verso chi si merita cio'' che ha ottenuto.
Ciao
Fra
 

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