Riporto la mia personale esperienza,mettendo ben in evidenza che è "personale" e quindi ben lontana sia dall'assoluto sia dal matematico. Ho iniziato ad usare forke abbassabili con le marze,che poi progressivamente si riallungavano,per poi passare alle Fox,130,140 e 160. I concetti che ho sviluppato sono:
1)l'insieme telaio+biker è un parametro quasi unico per ognuno di noi,ma è la base da cui partire per decidere se servirà la possibilità di abbassare la forka
2)la forka abbassabile è sempre più costosa e più vulnerabile della corrispondente fissa,per cui questi sono altri due parametri da non dimenticare
3)se l'insieme telaio+biker richiede la forka abbassabile,per evitare il problema del sentire l'aumento di sforzo quando si abbassa,può essere utile fare l'assetto-salita con forka già abbassata,ovvero mettere in bolla la sella con la forka in posizione di salita,e partire sin da subito in quell'assetto. Ad esempio io sia sulla Torque che sulla Pitch avevo fatto l'assetto sulla 36 settata a 130,con bun riscontro,riservando la posizione a 100 solo per i ripidoni,dove tanto dovevo scendere vista la gamba
4)l'ultima "rivelazione" però,mi si era presentata con la sostituzione del manubrio:passando da un 685 con rise di 3/4" ad un flat 740,mantenendo lo stesso attacco,mi ero ritrovato con un assetto così più proteso in avanti da non aver più bisogno di abbassare la forka,al punto tale che,se non avessi venduto la bici per "crisi mistica",probabilmente mi sarei tolto lo sfizio di passare alla molla con la Van
Conclusione (sempre personale,s'intende):
stabilire se realmente abbiamo bisogno di una forka abbassabile(casi estremi esclusi) è molto difficile,ma visti il maggior costo e la maggior complessità tecnica rispetto alla fissa,vale la pena ponderare bene