vedo che un semplice intervento contro... ha scatenato il putiferio...
Io le gare di enduro non le faccio... e non le farò mai, vivo la bicicletta come sport e divertimento, l'aspetto agonistico non mi interessa in nessuno sport, ma mi piace vederle, mi piace fotografarle, mi piace magari ripercorrere trail che vedo nelle gallery, quando non ci sono potuto andare di persona, e credo, nella mia vita di rider, di aver visto abbastanza sentieri e piste da poter classificare una traccia come facile/difficile... in salita/in discesa.
Da quel che vedo, chi si è più risentito è proprio chi ama pedalare, salire, e non sa, o non gli piace, scendere.
Il fatto è che se si analizzano i numeri dell'enduro, e quelle di una gara di discesa, si nota che in una gara di enduro ci vanno 100 persone, in una gara di discesa 300...
E secondo me, il numero degli iscritti è sempre quello che determina il successo o meno di un evento. Ora, il circuito superenduro a chi è destinato? a tutti quei bikers che amano pedalare nei boschi, mettendo in conto una bella faticata per guadagnarsi una discesa divertente...
Se queste gare garantissero un circuito adatto anche ai freerider oltre che al crosscountrista smaliziato, almeno nella parte discesistica, non pensate si vedreberro un po più di facce in partenza?
Considerate che buona parte dei partecipanti di una gara di DH, pedalano pure, e anche tanto...
In più, l'esempio brillante è che nonostante non siano gare prettamente discesistiche, a vincere sono quasi sempre dei discesisti...
E non credo sia solo perchè vanno forte in discesa, credo piuttosto, anzi, ne sono convinto, perchè il prototipo del biker completo è il discesista allenato, e non il crosscountrista pompato che però quando vede un sasso scende dalla bici...
D'altronde, dal video postato si capisce bene il tipo di speciali, singletrack più o meno scorrevoli, tanti pezzi in falsopiano, alcuni strappi pedalati...
Che noia...
Passaggi tecnici in 25 minuti di video io non ne ho visti, e se per voi "passaggio tecnico" è un tornante nel bosco con due pietre qua e la... allora abbiamo un concetto diverso di passaggio tecnico.
Di recente sono andato a fare foto con due nomi che in questo circuito stanno andanto forte... su per i monti di un parco, tanto che a meno di metà ho dovuto mollare in quanto non abbastanza allenato per poter raggiungere la vetta e fare tutto il giro...
Ma nelle parti in discesa, su un sentiero incazzato, a tratti scorrevole e veloce, a tratti tecnico, ripido, e sconvolgentemente bello, mi sono divertito solo a guardarli, osservando come affrontavano i passaggi, vedendo nelle loro facce fatica e gioia...
Ho pensato: questo è il motivo che mi spinge a farmi centinaia di metri di dislivello con lo
zaino a spalla, il fiato corto... il poter vedere e immortalare momenti del genere.
Concludo, e mi scuso se ho invaso questo spazio, ma credo che a volte un punto di vista esterno possa aiutare a muovere qualche meccanismo, e far riflettere. Il circuito Superenduro, quest'anno al suo primo anno, dovrebbe secondo me puntare a due cose:
A far divertire i partecipanti
A coinvolgere quanti più rider possibili dalle più svariate discipline.
Credo che abbia le potenzialità di fare 200 o 300 partenti, diventando quindi di una certa importanza, e sempre più bello anche da vedere (e da fotografare). Io ho visto bene il tracciato di Sauze, e ho visto grazie alle foto del buon Bazoo dei bei passaggi a Priero, tanto che mi organizzerò al più presto per andarci a girare...
A Finale... continuerò ad andare a girare e fotografare sui sentieri che già c'erano...