Finalmente sono riuscito a fare un giro che mi ha riportato indietro nel tempo.
Infatti ho ripercorso strade che ho molto frequentato durante l'infanzia, quando fino a 8 anni tutti i fine settimana e le vacanze estive (da giugno a settembre compreso, iniziavamo la scuola il 1° ottobre) le passavo in una casa presa in affitto a Borgo a Tosina (sotto Borselli in direzione Pomino).
Partito alle 6 da casa mi incammino verso Vallombrosa.
Il sole non è ancora uscito allo scoperto che io sono già a pedalare:
Oltrepassato Pontassieve inizio a salire, passo Pelago e Tosi e finalmente un pò di sterro:
Da Pian di Melosa salgo lungo la strada della forestale in direzione Vallombrosa, i ricordi corrono a giornate trascorse in questi boschi alla ricerca di ogni tipo di fungo commestibile e qualche incontro con caprioli e qualche animaletto strisciante poco simpatico!!!
La strada sale costantemente tra pini di alto fusto e qualche faggio (credo) regalando scorci fantastici che sicuramente la mia piccola Nikon non riesce a rendere:
La presenza di un cartello stradale mi fa sorridere considerando che stò percorrendo un strada chiusa al traffico ed ad esclusivo uso del Corpo Forestale:
Sono finalmente a Vallombrosa, dove con i miei genitori venivamo molto spesso ad acquistare i prodotti del laboratorio farmaceutico dei frati:
Alcune foto durante la pausa banana:
L'entrata dell'Abbazia
La vasca con i pesci:
La vasca e l'Abbazia
Finita la pausa mi dirigo in direzione Consuma percorrendo una strada che nei miei ricordi ha sempre avuto un manto stradale a dir poco disastrato, invece trovo un asfalto in ottime condizioni, molto probabilmente rifatto da poco. In questo tratto riconosco molti particolari a me cari: la piazzola dell'entrata del vecchio campeggio, alcune stradelli (mi son ripromesso di provare a ripercorrerne alcuni con la bici) a me conosciuti in quanto punti di partenza per varie fungaie e altro, compreso il vecchio rudere (o quasi) del risorante "i laghetti" o "i laghi" non ricordo!!!
Dal bivio scendo in direzione Firenze, e poco dopo, circa 2 km mi immetto su uno stradello sterrato che mi conduce a Castelnuovo:
qui, con mio stupore, trovo molte di quelle case che io ricordavo in pessime condizioni ristrutturate ed abitate, anche se solo durante i fine settimana o in estate, ma comunque vive.
Sotto il piccolo abitato percorro quello stradello, ora asfaltato che insieme ai miei cugini percorrevamo con le nostre prime bici, quando venivo a trovarli a Molin di Mentone (da Borgo a Tosina a Molin di Mentone ci saranno fra si e no circa 3 km, ma ricordo benissimo che per me era un viaggio lunghissimo e bellissimo da farsi a piedi con mio fratello più grande).
Prima di accorgemi che la batteria della macchina fotografica mi sta abbandonando trovo il tempo per uno scatto panoramico:
Sull'estrema sinistra, molto sfuocato dalla foschia si intravede Monte Morello.
Da qui in poi è un continuo tuffo nel passato. Il passaggio su ponti che attraversano piccoli ruscelli nei quali andavamo a caccia di girini, campi nei quali facevamo gare di capriole ed altro. Il piccolo Borgo a Tosina è in discrete condizioni, gli spazi che da piccolo sembravano immensi sono oggi piccolo pratelli dalle dimensioni che stonano con i miei ricordi.
Mi dirigo in direzione di "Rio" dove la mia mente corre ad una cane che definirlo mordace sarebbe stato fargli un complimento (o eravamo noi a rompergli troppo le scatole), quindi risalgo quindi fino alla botteghina della Pia (il cui motto mi è sempre piaciuto un casino: "dalla Pia il prosciutto più buono che ci sia"). Qui ripenso alle decine di Boero vinti uno dietro all'altro una volta individuata la fila giusta!!!!!
Arrivo alla Chiesa di Tosina, dove abitava il mio padrino e mi soffermo un attimo ancora a ricordare tempi trascorsi in felicità e spensieratezza, però l'orologio mi riporta all'attualità e al pensiero che se non mi muovo dovrò subire uno sfogo della moglie. Riparto e dopo essere salito fino a Borselli, mi butto nella veloce discesa fino a Pontassieve con l'unica deviazione per passare dallo stradello del Castello di Nipozzano. Quindi a casa.
Alla fine il giro è risulato di 60 km per 1590 mt di dislivello. Unico neo il troppo asfalto, ma ieri è stata una giornata dedicata ai ricordi. Bellissimo giro!!!!
Alla prossima.
Cb