io non mi lamenterei troppo, anzi mi ritengo un fortunato beneficiario di una "svista" di cui approfitterò senz'altro per fare il mio upgrade ciclistico
è facile farsi prendere la mano e dimenticare lo scopo ultimo di questi incentivi
che non è certo quello di migliorare il parco bici italiano, nè tantomeno aiutarci a comprare l'ultima novità californiana in titanio
per carità io ci sguazzo e sarò ben lieto di comprarmi un mtb "d'oltre-budget" grazie a questi incentivi, ma con questo non calerà il mio utilizzo dell'auto a favore della bici, in quanto già oggi non uso l'auto per scalare single tracks nei boschi ))
onestamente se fossi stato il ministro avrei incentivato esclusivamente bici urbane, entro certi ragionevoli limiti di budget e tecnologia, cioè quelle che realisticamente possono porsi come alternativa a motorino e auto e far usare meno i mezzi motorizzati
non è il caso dei tanti (come me e i tanti forumisti che leggo qui) che vverranno finanziati "solo" per fare l'upgrade che ci siamo finora negati
non credo proprio che fosse questa la preoccupazione del ministro
onestamente chiediamoci e rispondiamoci: se lo scopo è diffondere l'uso della bici in italia, sono meglio 10 milioni spesi per consentirci di passare dall'alluminio al titanio, o 10 milioni spesi per migliorare le piste ciclabili, i percorsi dedicati in città, il fondo stradale nelle corsie protette, la segnaletica.....?
chi è di milano sa bene cosa significa usare la bici: è un atto di eroismo e gusto del rischio, purtroppo non di ecologia e movimento fisico: per cui noi milanesi ci ritroviamo spesso controvoglia col culo in auto, anche in percorsi dove avremmo volentieri usato la bici
non importa se figa, californiana, o in titanio......
Quoto una opinione che avevo già espresso anche io e che qui sopra è stata espressa meglio. Se sul discorso delle marche non si poteva agire in modo "nazionalistico", sulla tipologia di bici qualcosina di meglio si poteva fare. E' chiaro che se non limiti la cosa a certi tipi di biciclette, otterrai il risultato che quelli più informati, cioè quelli che la usano per sport e bazzicano l'ambiente e i negozi, correranno a rinnovare il mezzo sfruttando un'occasione più unica che rara di uno sconto del 30%, e bruceranno in un attimo i fondi. Probabilmente il problema nasce proprio da questo. Se incentivassero solo bici nella tipologia delle bici urbane, probabilmente una grossa parte di quelle pratiche che hanno intasato il sito non ci sarebbero state. State certi che se esistono biker disposti a spendere 2000/3000 euro per ottenere il massimo del finanziamento, non esistono altrettante persone disposte a spendere la stessa cifra per una semplice bici urbana che non servirà per fare il figo con gli amici ma semplicemente per girare in città. Risultato? Meno pratiche in contemporanea, meno ressa sul sito, maggior numero di bici vendute nel tempo(con una bici tra i 2000 e i 3000 euro, che "si fuffa" in un sol colpo 700 euro di finanziamento, ne fai più di 7 come quella che ho preso io!).
P.s.: Aggiungo che trovo incredibile che questa cosa sia sfuggita a chi lavora nel Ministero dell'Ambiente... è evidente che in Italia i ministri e gli addetti si improvvisano.