stamani primo giro con lo "zio", sveglia all'alba per tagliare il cannotto e montare la forka, varie regolazioni e poi via a smotare.
ho fatto un giro abbastanza vario di circa 30 km.
è chiaro che le regolazioni sono approssimative e manca il rodaggio di sospensioni e freni.
i primi km su strada provo propedal e talas e mi rendo conto che il collarino matchmaker mi impedisce di cambiare la posizione dei manettini per me scomodi (a casa si rimette i collari singoli..), inizia lo sterrato con una pendenza leggera ma sono cotto uguale, il fondo e compatto con pietre tipo lastricato inserisco il propedal anche se non c'è bisogno, ma siccome l'ho pagato lo uso, la bici va bene, è molto comoda e mi diverto a prendere le pietre più grosse, proprio quelle che di solito evitavo, unico problema la forka che non scorre, scende a scatti, provo a diminuire la pressione ma non cambia nulla..forse è asciutta e in rodaggio, arrivato al bivio mi fermo guardo l'ora e decido la strada.
salgo ancora su un sentiero con brevi strappi ripidi dal fondo vario, fango, pietroni, compatto, alternati a dei piani invasi dal fango, è il momento del talas, facile e veloce per scendere, un po' meno veloce per risalire ma ottimo, anche quì mi sono trovato bene, si sente un po' il peso ma in compenso la trazione è maggiore e non devo cambiare traettoria o scartare gli ostacoli..ci passo sopra e via...
sono in vetta (monte la poggia), gilerino, si stringe bene il casco e giù.. pettata ripida e veloce in cui credo di avere un problema al retrotreno, mi fermo..tutto bene sono i freni che hanno preso potenza e devo imparare gestirli, come devo imparare a controllare il mio corpo e gli spostamenti sul mezzo..la forka è quasi a fondocorsa, provo a regolare alta e bassa velocità ma non mi ricordo più qual'è l'una e qual'è l'altra, e poi da che parte devo girare? vabbè le metto tutte e due nel mezzo vai.
la velocità che ti permette la bici è impressionante, mi balla tutto, il casco, gli occhiali...la pancia... devo trattenermi perchè non ho protezioni ma il limite è lontano.
ora c'è un pezzo di sali scendi che mi mette un po' in crisi, è un continuo di regolazioni, apri e chiudi dietro, abassa ed alza davanti e poi la sella.. quì ci voleva il telescopico, ho provato a tenerla alta ma son quasi caduto, allora bassa ma non riuscivo a pedalare...si mette a metà e ci si arrangia.
a proposito di sella, non ho mai avuto un mal di culo così
domani la smonto e ci metto un pouf dell'ikea.
di nuovo discesa ma meno ripida e più guidata..ecco questo è il frangente in cui ho goduto come un riccio mi sono reso conto che in dodici anni non avevo mai curvato..devo migliorare lo so ma già ora guido e conduco la bici, prima sterzavo per cambiare direzione..la bici mi sembra ben bilanciata e mi trovo a mio agio nonostante sia completamente diversa dalla vecchia, anche il manubrio, così largo che sembra di stendere i panni, è perfetto.
per ultimo le gomme, non ho termini di paragone con queste sezioni, ma mi sono trovato bene.
classico dei classici la macchina fotografica era scarica e non ho foto in azione, posto queste fatte a casa.
ciao
ho fatto un giro abbastanza vario di circa 30 km.
è chiaro che le regolazioni sono approssimative e manca il rodaggio di sospensioni e freni.
i primi km su strada provo propedal e talas e mi rendo conto che il collarino matchmaker mi impedisce di cambiare la posizione dei manettini per me scomodi (a casa si rimette i collari singoli..), inizia lo sterrato con una pendenza leggera ma sono cotto uguale, il fondo e compatto con pietre tipo lastricato inserisco il propedal anche se non c'è bisogno, ma siccome l'ho pagato lo uso, la bici va bene, è molto comoda e mi diverto a prendere le pietre più grosse, proprio quelle che di solito evitavo, unico problema la forka che non scorre, scende a scatti, provo a diminuire la pressione ma non cambia nulla..forse è asciutta e in rodaggio, arrivato al bivio mi fermo guardo l'ora e decido la strada.
salgo ancora su un sentiero con brevi strappi ripidi dal fondo vario, fango, pietroni, compatto, alternati a dei piani invasi dal fango, è il momento del talas, facile e veloce per scendere, un po' meno veloce per risalire ma ottimo, anche quì mi sono trovato bene, si sente un po' il peso ma in compenso la trazione è maggiore e non devo cambiare traettoria o scartare gli ostacoli..ci passo sopra e via...
sono in vetta (monte la poggia), gilerino, si stringe bene il casco e giù.. pettata ripida e veloce in cui credo di avere un problema al retrotreno, mi fermo..tutto bene sono i freni che hanno preso potenza e devo imparare gestirli, come devo imparare a controllare il mio corpo e gli spostamenti sul mezzo..la forka è quasi a fondocorsa, provo a regolare alta e bassa velocità ma non mi ricordo più qual'è l'una e qual'è l'altra, e poi da che parte devo girare? vabbè le metto tutte e due nel mezzo vai.
la velocità che ti permette la bici è impressionante, mi balla tutto, il casco, gli occhiali...la pancia... devo trattenermi perchè non ho protezioni ma il limite è lontano.
ora c'è un pezzo di sali scendi che mi mette un po' in crisi, è un continuo di regolazioni, apri e chiudi dietro, abassa ed alza davanti e poi la sella.. quì ci voleva il telescopico, ho provato a tenerla alta ma son quasi caduto, allora bassa ma non riuscivo a pedalare...si mette a metà e ci si arrangia.
a proposito di sella, non ho mai avuto un mal di culo così
domani la smonto e ci metto un pouf dell'ikea.
di nuovo discesa ma meno ripida e più guidata..ecco questo è il frangente in cui ho goduto come un riccio
per ultimo le gomme, non ho termini di paragone con queste sezioni, ma mi sono trovato bene.
classico dei classici la macchina fotografica era scarica e non ho foto in azione, posto queste fatte a casa.
ciao