Per la cronaca, il tipo era partito incazzoso, e come spiegato all'inizio la conversazione è stata un pò surreale, poi ci siamo spiegati e alla fine ci siamo lasciati in pace. anzi ha pure provato a spiegarmi il nuovo tracciato, ma in quell'occasione non ci ho capito nulla.
Cmq il problema che poneva lui era di non utilizzare in bici il 713, dove lui va a correre -a piedi- e si ritrova tutto il terreno smosso dalle sgarfate dei bikers, ma di utilizzare il nuovo sentiero che stanno allestendo lui e altri volontari (il gruppo fa riferimento al noto negozio di gemona in via caneva).
Non volevo innescare nessuna polemica e come già detto, indipendentemente dalle motivazioni dei singoli, nutro il massimo rispetto per chi si impegna in questo modo, tanto più che, come raccontavo prima, sebbene la mia prima istintiva reazione nel momento in cui sono stato fermato sia stata tendezialmente bellicosa, poi con questa persona mi sono spiegato, capendone le ragioni e ci siamo lasciati con un pacca sulla spalla (metaforica).
Può piacere o non piacere, ma se non cominciamo a rispettarci tra di noi che amiamo e usufruiamo della montagna (mt-bikers, escursionisti, alpinisti etc.. cacciatori esclusi: scusate, ma a me gli animali piaccioni vivi e liberi, quelli di allevamento sono + che sufficienti al nostro sostentamento) non andiamo lontano. Odio vincoli e costrizioni, ad ogni livello ed in ogni contesto, ma purtroppo servono anche quelli.