Se leggi il libro "Un uomo in fuga", scritto da Manuela Ronchi (manager di Marco Pantani) e Gianfranco Josti, capirai molte cose.Ora mi tiro addosso la Digos....
Non ho mai digerito il comportamento che ebbero nei confronti di Marco Pantani....il pirata, se ricordate bene, cominciarono a segargli le gambe al giro a Madonna di Campiglio e guarda caso chi venne fuori da quel giro?un certo Gilberto Simoni che fino ad allora non si sapeva chi fosse.
tre anni dopo venne beccato per le "caramelle" ma non gli fecero nulla
Secondo me c'è la cerchia dei più protetti e se ne sei fuori di segano.
Lungi da me l'idea di salvare Di Luca...io li segherei a vita....tutti.
Le prestazioni di Contador erano già pazzesche al Tour del 2007, quando gli regalarono la maglia gialla alla penultima tappa, squalificando Michael Rasmussen per mancata reperibilità. Roba da matti, 2 anni di squalifica a Rasmussen per avere mentito su dove si trovava. Sarebbe bastato un esame del sangue fatto bene. Invece non l'hanno mai controllato.
Bah, certe cose non le capisco...
Ciò che non capisco è il motivo per cui Rasmussen non sia stato sottoposto a esami antidoping nel corso del Tour 2007, ai quali non si sarebbe certo potuto sottrarre.guarda che c'è poco da capire, il signor Rasmussen tra maggio e giugno del 2007 aveva saltato dei controlli antidoping sostenendo di trovarsi in Messico. Il corridore invece in quel periodo si trovava in Francia e in Italia.
«Michael Rasmussen ha pubblicamente riconosciuto i fatti relativi al periodo precedente il Tour de France 2007 - recita una nota dalla federciclismo mondiale - fatti che gli sono stati rimproverati dall'Uci e che egli stesso considera violazioni degli obblighi a cui i corridori vengono sottoposti in materia di notifica dei loro spostamenti».
L'Uci ha precisato di avere incolpato Rasmussen di violazione degli articoli 15.3 e 15.5 del regolamento antidoping: in particolare il corridore danese è sospettato di essersi sottratto in maniera premeditata ai controlli e di avere impedito il lavoro dell'antidoping.
fonte spysport.org
gli esami fatti bene li stavano facendo ma se lui racconta balle.......
Raga...purtroppo lo sport è solo medicina!!!
Se alcuni di questi risultassero positivi, verrebbe stravolta anche la classifica di quest'anno. Ben venga se le cose sono fatte seriamente, ma trovo che sia anche molto pericoloso: quanti campioni di sangue (o urine) vengono conservati? per quanto tempo? dove sono custoditi? e soprattutto, chi li custodisce e con quali criteri di sicurezza?
Se è vero che "a pensare male si fa peccato ma di solito non si sbaglia", mi viene da pensare che chiunque abbia accesso a quelle provette (anche solo per fare le pulizie) gestisce un enorme potere....
Infatti il libro non fa parte delle Sacre Scritture...Simoni non lo conosceva chi il ciclismo lo bazzica(va) poco/niente; già da dilettante era un numero 1, non un numero qualsiasi.
( la storia delle caramelle poi gli è costata il Giro).
Seppoi vogliamo dire che con Pantani si sono accaniti, direi proprio che è innegabile, l'hanno fatto fuori.
Ma anche qui basarsi sul libro della Ronchi è un po' poco, il libro è di parte,, guarda caso da quel volume lei ne esce incensata. Alla Mercatone e nell'ambiente non la pensavano tutti così.
Infatti il libro non fa parte delle Sacre Scritture...
...ne ho mai detto che si tratta di verità assoluta.
Però si colgono alcuni messaggi interessanti riguardanti le vicende che hanno coinvolto l'indimenticabile Pirata...
Ho anche quel libro, come tutti quelli dedicati a Marco.Per chi è interessato ad approfondire l'argomento doping nel ciclismo, si può leggere.
MASSACRO ALLA CATENA di Willy Voet
IL MIO DOPING di Erwann Mentheour
su Pantani indico un giornalista al di sopra delle parti (più del pur bravo Vicennati e della coppia Josti - ronchi)
GLI ULTIMI GIORNI DI MARCO PANTANI di Philippe Brunel .
Io non ero un accanito tifoso di Pantani, ma anche per me è stato il più grande scalatore che abbia mai visto dal vivo e in tv. Poi credo, sulla base di quanto ho letto, sentito e cercato di capire, abbia perso il pieno controllo di se stesso, abbia esagerato in tutti i sensi e un meccanismo fatto di persone bastarde (dalle sanguisughe in giacca e cravatta agli spacciatori ) abbia fatto il resto.
Nessuno in Italia si è mai chiesto veramente come sia morto Pantani
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