• La Specialized Stumpjumper arriva al numero 15, cioé alla sua quindicesima ediuzione, cambiando forma del telaio, escursione e soprattutto sospensione posteriore, perché adesso troviamo un ammortizzatore sviluppato dal marchio americano in collaborazione con Fox, il Genie.
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doping!!!!!!!!!

bikersgiant

Biker grossissimus

comunque oltre alla stropparo anche alcuni degli altri era da un bel pò che erano sulla bocca di tutti per uso o commercio di sostanze dopanti. questo dimostra che è tutta una bufala, tutta una presa in giro, noi italiani siamo bravi a parlare parlare poi predichiamo bene e razzoliamo male. tutti sanno tutti vedono tutti pontificano, poi tutti a scandalizzarsi quando una vittima sacrificale viene beccata, fino al giorno prima però tutti a beatificarne le gesta ai tavolini del bar. Il fatto che è coinvolta anche gente della federazione la dice lunga no? Ma voi credete che sia solo il corridore scriteriato che la mattina si sveglia e decide di farsi di Epo? Ma leggendo BS sembrerebbe che il problema sia incentrato solo sugli atleti, in realtà sono la punta di un iceberg. Voi pensate che i DS siano all'oscuro? I preparatori? Gli allenatori? Ma non scherziamo, a certi livelli c'è un consociativismo da paura. Secondo me c'è un tacito accordo alla base, un accordo non scritto dove l'atleta prende certe robe, anche con controlli medici di un certo livello, l'atleta vince e può anche andare a guadagnare, poi però se viene scoperto l'atleta deve tacere, guai se fa nomi e cognomi, si deve assumere la piena responsabilità. L'indagine di Trento forse è una novità in questo senso infatti l'indagine è stata una vera indagine e si è colpito anche chi non gareggia, la vera lotta al dooping deve partire proprio da chi gestisce le società e gli atleti perchè ne sono i veri responsabili. Gli atleti vengono seguiti passo passo ed è impensabile che si facciano di quella roba senza che i preparatori e i medici non sappiano nulla. Altro discorso invece per i non professionisti, dove troviamo davvero tanti autodidatti, e tanta incoscienza e dove non c'è nemmeno la giustificazione del Presunto Lauto Guadagno visto che il più delle volte il premio è un prosciutto.
A me scappava da ridere quando i compagni di Riccò si sono scandalizzati di fronte all'affermazione del corridore in cui (non ricordo bene la frase) diceva che i suoi compagni non dovevano fare ipocrisia, che lui non era un fulmine a ciel sereno e che chi era senza colpe avesse scagliato la prima pietra. Secondo me era un timido messaggio il suo per dire una sacrosanta verità ovvero che il DOOPING non è RICCO', BASSO, SELLA, PANTANI ma un modo diffuso di concepire lo sport in Italia e nel mondo. Se la lotta è seria significa REPULISTI DALLA A ALLA Z, se invece la lotta è propaganda allora continuiamo a vedere operazioni SPOT UNA TANTUM con vittime sacrificali più o meno eccellenti che non portano a nulla se non a rovinare un singolo atleta a vantaggio di altri che la fanno franca. Un pò come quando i narcotrafficanti mettono in mano ai governi partite di stupefacenti, facevano vedere una volta in tv che ogni tanto erano i narcos stessi a dare le dritte alla polizia facendo incastrare qualcuno e facendo sequestrare qualche quintale di coca, ma questo serviva per lasciare il corridoio libero in un altra area dove sarebbe passata una quantita' dieci volte superiore di coca. Insomma il classico contentino che bisogna pagare per la continuazione del sistema.
 

bikersgiant

Biker grossissimus

A proposito si Antonio Brozzu e due colombiani che dovrebbero essere teoricamente Rojas e Becerra, su Pianeta Mountain bike, proprio Brozzu aveva smentito a fine luglio la cosa e anzi aveva dato mandato al suo legale di denunciare la stampa per aver messo in giro il suo nome non essendo lui nel registro degli indagati e nemmeno i due colombiani. Ora il suo nome ancora rispunta fuori? Dov'è la verità?
 

bikersgiant

Biker grossissimus
18/08 PRECISAZIONI DEL TEAM MANAGER BROZZU Intendo manifestare la mia sorpresa, ma soprattutto il mio dissenso nei confronti della campagna denigratoria a mezzo stampa che in questi giorni ha permesso ad un quotidiano di diffondere notizie false e sopratutto infondate nei confronti di alcuni membri del team FELT-International MTB Team Banelli. Si tiene a precisare che nessuno dei nominativi menzionati, Antonio Brozzu, Mario Alberto Rojas e Julian Becerra Medina ha ricevuto nessuna notizia dalla procura di Trento in merito alla conclusione dell'inchiesta 'Panoramix' e tanto meno è stato comunicato loro dalla procura di essere oggetto di un'inchiesta.
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Ecco la smentita di Antonio Brozzu, pubblicata da parecchi siti tra cui anche SOLOBIKE: Team Felt International, precisazioni del Team Manager Antonio Brozzu

Per tutti gli altri interventi espressi precedentemente da bikersgiant, concordo con lui al 100%.
 

bikersgiant

Biker grossissimus

Bravo, o tutti o nessuno, inutile predicare falsi moralismi. Basta leggere i nomi dell'inchiesta, della Stropparo se ne parlava da tanto anche nelle Marche, tutti ne parlavano, del Marconi idem con patate, si era sempre detto anche se nessuno ne aveva le prove, ma evidentemente come dice il proverbio "Quando il cane abbaia qualcosa dal pollaio è scappato", quindi se era indicato come un birichino dagli appassionati marchigiani di mtb, alla fine qualcosina c'era come dimostrerebbero anche le indagini. Cominciassero col controllare e pedinare i medici sportivi, i preparatori, i tecnici e i ds, vedrai che oltre a scoprire molto, metterebbero davvero un freno al fenomeno. Ovviamente occorrerebbero pene salate.
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Eh si, la storiella del cane - dalla saggezza popolare - è proprio vera. Sempre.

Controllare i medici sportivi sarebbe ideale. Pedinarli sarebbe impossibile, occorrerebbero migliaia di agenti segreti. Praticamente tutta l'FBI...

Pene salate? La pena per me dovrebbere essere unica per tutti, atleti e medici: radiazione a vita.
 

bikersgiant

Biker grossissimus

pedinarli non significa andargli dietro, ma controllarli anche con intercettazioni
 

xtrncpb

Biker imperialis
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pedinarli non significa andargli dietro, ma controllarli anche con intercettazioni
Certo. Infatti l'inchiesta della Procura di Trento è scaturita proprio da intercettazioni telefoniche.
Ma anche quelle non vengono fuori "gratis". Puoi intercettare automaticamente chiunque, ma poi occorre qualcuno che ascolti le registrazioni. E le valuti.
 

Il fondista

Biker ciceronis
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Lugo (Ra)
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Ma se la Stropparo è ridotta così male per dover prendere tutte queste medicine per colpa di un ginocchio che ca..o viene a gareggiare???

Che schifo sta vicenda, veramente schifosa, tutti delle faccie di bronzo
 

Il fondista

Biker ciceronis
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Lugo (Ra)
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e allora io che ho la bilirubina sopra il limite massimo che dovrei prendere?

che ca... è???

A parte gli scherzi quoto in pieno il post precedente molto lungo in cui nemmeno una parola stona, emergono tante verita', meglio dire, dici la verita'

Ma mai nessuno all' interno avrà e potra dirlo: guai grossi in vista
Avete letto che l' allenatore austriaco dello sci di fondo cacciato da Torino 2006, inseguito e poi arrestato in Austria, sia stato pagato 270.000 mila euro per stare zitto sulla vicenda e lasciare che Salisburgo si fosse candidata alle olimpiadi invernali del 2014? Beh ecco un esempio che dimostra ciò, abbiamo toccato il fondo
 

xtrncpb

Biker imperialis
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...c'è sotto un vorticoso giro di soldi da far paura...
 

bikersgiant

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teora

Biker poeticus
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rimini
siralexteora.blogspot.com
non cominciare a mettere le mai avanti,lo sanno tutti che assumi la nuova sostanza dopante scoperta alle olimpiadi di pechino ,vergognaaaaaaaaaaaa.
ciao cicino, ma non ti sembra strano il fatto che bikersgiants proprio a ridosso di uno scontro con mè, è andato ha fare le analisi??? ( dice lui).
Poi ho saputo dalla farmacista che è andato a comprare 2 siringhe, pensa che per battermi si è fatto non una dose ma 2.
Hai ragione VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Avrete certamente letto della squalifica di 1 anno inflitta a Marta Bastianelli...

Qui trovate la notizia, tratta dal sito www.gazzetta.it

E' interessante l'ultimo paragrafo dell'articolo:
UCI - Frattanto secondo quanto riporta L'Equipe, alla luce dei nuovi casi relativi all'ultimo Tour de France, con la positività al Cera riscontrata nei campioni di Kohl, Schumacher e Piepoli, il presidente della Federciclo internazionale, Pat McQuaid, si è detto favorevole a raddoppiare le sanzioni già dalla prossima stagione, passando da due a quattro gli anni di squalifica per i corridori dopati. La nuova misura dovrebbe essere effettiva a partire dal 1° gennaio anche se McQuaid avrebbe preferito adottare direttamente la squalifica a vita, non consentita però, almeno per la prima positività, dal codice della Wada, l'agenzia mondiale antidoping.
 

teora

Biker poeticus
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siralexteora.blogspot.com
giusto cosi, la bastianelli aveva a sua disposzione tutto lo staff medico della federazione, poteva rivolgersi a loro, invece si è rivolta ad un farmacista, la prossima volta ci pensa prima.
Le squalifiche se le portano a 4 anni è gia un buon risultato, anche se non è mai abbastanza se pensate a quanto può aver guadagnato per esempio Riccò o Piepoli nelle loro furbate.
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Altra bella notizia (http://www.solobike.it/visualizzanotizia.php?news_id=70477)

Doping: stop di 1 anno per l'austriaco Martin Kraler
Il prof austriaco della Mountainbike Martin Kraler, che due stagioni orsono aveva corso in Italia per la Bianchi, è stato fermato dalla federazione austriaca Nada per essere risultato positivo a un test per lo stimolante Cathina ed è stato quindi fermato per 1 anno.
Come si legge dalle pagine dello internet magazine radlnews.com la positività di Martin Kraler risale allo scorso 29 giugno in occasione di un controllo alla Spessart Bike Marathon, dove si era classificato al 3° posto.
La Cathin è una sostanza proibita che fa parte della categoria della Efedrina. Ha proprietà stimolanti ed euforuzzanti. (fonte: Nada-Trainer database)


Questa invece è ancora peggio... (http://www.solobike.it/visualizzanotizia.php?news_id=70479)

Allarme nel mondo dello sport "Arriva l'Epo che uccide"
E' una paroletta del tutto innocua e quasi insignifica: 'biosimilari'. Ma nasconde una grande minaccia per il mondo della sanità in generale, e per il mondo dello sport in particolare. I 'biosimilari' sono una nuova categoria di biofarmaci. Ovvero: molecole di natura proteica prodotte biologicamente attraverso complesse tecniche di ingegneria genetica. Farmaci spesso salvavita, che comunque hanno un ruolo importantissimo nella lotta contro gravi patologie. Specie i tumori. Biofarmaci sono l'ormone della crescita (gh) e le eritropoietine (epo). Prodotti oggi anche come 'biosimilari' o 'biosimili': due delle sostanze più abusate nello sport.
'I nuovi biosimili sono pericolosi'. A lanciare l'allarme è Benedetto Ronci, eminente ematologo del S. Giovanni Addolorata a Roma, uno dei massimi esperti nel settore: 'L'epo, ad esempio, commercializzata alla fine degli anni Ottanta ha perso la copertura del brevetto e le aziende che la producono non hanno più l'esclusiva. Dunque altri possono produrla nella forma 'biosimile' e metterla in commercio a basso costo. Il rischio, reale e attualissimo, è che per fare concorrenza a prezzi inferiori, non rispettino le complesse procedure di fabbricazione e producano sostanze pericolose e dannose per la salute'.
Ma c'è di più. Epo e ormone della crescita 'biosimili' e a prezzi più accessibili rappresentano una spinta ancora più forte per il già enorme mercato mondiale del doping. Il Gh, infatti è ricercatissimo, ha effetti anabolizzanti, è usatissimo per far fronte a 'carichi di lavoro' pesanti e accelerare il recupero. E fino a questo momento è difficilissimo da individuare ai test. L'epo è quell'ormone che ha addirittura cambiato la faccia di tante discipline essendo capace di modificare la 'cilindrata' dell'atleta, aumentando - attraverso l'iper produzione di globuli rossi - la capacità di trasportare ossigeno alle fibre muscolari.
'Ma il pericolo maggiore - aggiunge Ronci - è che questi prodotti 'biosimili' possono non funzionare esattamente come i biofarmaci di riferimento, e avere imprevedibili effetti collaterali'. Se si considera che per produrre una sostanza a prezzo inferiore è possibile che si risparmi sulle complesse tecniche di ingegneria genetica che portano al prodotto affidabile, è facile immaginare le conseguenze e i rischi. 'In Italia c'è abbastanza controllo - dice ancora Ronci - al momento c'è solo un tipo di gh 'biosimilare'.
Ma eritropoietine biosimilari sono disponibili in Croazia e Romania. E già da alcuni anni sono in commercio in India, Corea, Iran, Vietnam, Thailandia, Filippine, Brasile, Argentina, Venezuela'. E, vista l'immancabile richiesta sportiva, già testimoniata da numerose inchieste dei Nas, è facile ipotizzare come da questi paesi si sviluppi un florido mercato nero. 'Si tratta di prodotti pericolosissimi. Per esempio, in Brasile, un'analisi dell'Anvisa, (l'Agenzia Nazionale di Vigilanza Sanitaria) su 12 prodotti biosimili dell'epo, sfornati da 5 ditte farmaceutiche, oltre all'inaffidabilità derivante dall'enorme variabilità di efficacia, ha messo in evidenza in alcuni casi sostanze addirittura nocive, come le endotossine batteriche'. Insomma, siamo all'epo che può uccidere? 'Non è escluso, anche se in casi estremi. Comunque, una recente analisi su 47 campioni biosimili dell'eritropoietina prelevati in varie parti del mondo dice che c'è un rischio concreto di effetti collaterali nocivi e molto gravi'.
Epo di quarta, quinta... decima generazione, dunque, diverse a seconda della bioteconologia usata per produrle. E lo sport che resta ancora una volta un passo indietro con test antidoping poco efficaci o inefficaci del tutto. 'Le aziende, per poter commercializzare un prodotto - dice Ronci - dovrebbero contestualmente fornire standard e procedure per rintracciarlo nelle urine'. Lo faranno mai?
 

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