Basso, udienza aggiornata
L'avvocato del varesino: "Il rinvio per esigenze istruttorie. La data? In tempi brevi". In mattinata ascoltato Scarponi, che ha detto: "Sono disponibile al test del Dna. Il Giro? Decide la società". Che ha subito chiarito: "Se non c'è deferimento, perché sospenderlo?"
ROMA, 2 maggio 2007 - Forse saprà qualcosa di più il titolare di "Perugia 2", il taxi che ha portato via dal Foro Italico Ivan Basso e il suo avvocato Massimo Martelli dopo ludienza presso la procura antidoping del Coni in seguito ai nuovi sviluppi dellOperacion Puerto. Per ora, comunque, linterrogatorio che ha riaperto listruttoria archiviata nei mesi scorsi, è stato "interrotto". Attenzione, "interrotto" e non semplicemente rinviato. E probabile dunque che le parti si siano date tempo per approfondire. Ma il quadro è "completo", ha detto lavvocato Fabio Filocamo per conto del procuratore capo Ettore Torri. Nel senso che non si è in attesa, almeno sul caso Basso, di altre carte dallesterno.
NUOVE CARTE - "Gli elementi erano sufficienti per aprire linchiesta". In pratica, ci sono le nuove carte. E forse questo può essere stato il motivo dell"interruzione": un tempo in più per vederle e magari decidere quale atteggiamento prendere di fronte alle domande dei procuratori antidoping del Coni. Si sa comunque che si è parlato anche della disponibilità di Basso a sottoporsi allesame del dna. Ma su questo sia la Procura, sia lo stesso avvocato Martelli, hanno detto passo, nel senso che "non sono state prese decisioni". Proprio il legale di Basso, di fronte a una domanda che ha riposto la questione, ha detto "non posso dichiararlo". Nel senso che tutte le parti sono vincolate al segreto imposto da Torri.
LA SFINGE - Quanto a Basso, Ivan è stato una sfinge. Un sorriso appena abbozzato, fisso, immutabile, senza fare una piega di fronte a ogni quesito, un guardare dritto verso il taxi, con una sola parola di fronte allinevitabile "come stai?". "Bene", ha detto lormai ex corridore della Discovery quando il suo sguardo non diceva proprio la stessa cosa. Se ne riparlerà in tempi brevi, a giudicare da quanto dicono i procuratori. Che hanno precisato che non esistono collegamenti di merito fra la vicenda Basso e quella di Michele Scarponi, anche lui interrogato nella giornata di oggi, in mattinata. Anche su questo punto però ci sarà una seconda puntata, visto che la procura ha concesso qualche giorno per consegnare una memoria difensiva. Probabilmente qualcosa di simile a quanto concordato con Basso. «La prossima volta ci vedremo di mattina presto», dice ancora Filocamo. Come dire: si deve parlare di tante cose...
L'AUDIZIONE DI SCARPONI - Stamattina era dunque toccato a Michele Scarponi, ascoltato per circa due ore: "Ho dato la mia disponibilitá a fare il test del Dna - ha detto al termine il corridore della Acqua & Sapone -. Sono molto sereno. Non è emerso nulla di nuovo. Ho dato tutte le informazioni che avevo ed ora sono serenissimo. Non ci sono elementi nuovi, sono stato ascoltato in Italia perché quest'anno sono tesserato in Italia. Lo scorso anno correvo in Spagna e mi hanno ascoltato lì. Domani mi rimetto in bicicletta, visto che il Giro è imminente, non sono stato sospeso dalla mia squadra, ma spetterá al team decidere se schierarmi". A questo proposito, "se non c'è il deferimento non vedo perché dovrei sospendere il corridore", ha detto Palmiro Masciarelli, manager della squadra di Scarponi, l'Acqua &Sapone. Allo stadio Olimpico era presente anche Raimondo Scimone, procuratore di Scarponi, che ha dichiarato: "Sapevamo che non poteva emergere niente di nuovo. Dalla Spagna non risulta una riapertura dell'indagine 'Operacion Puerto' ".
Valerio Piccioni
Tratto da
www.gazzetta.it
