con queste tubeless si va molto meglio a bassa pressione ... troppo pressione diventano rigide e difficili da gestire, sono fatte per poca pressione ovviamente anche in funzione del proprio peso
Se vuoi un consiglio prediligi la scorrevolezza, il fondo della DSB per lo meno sul percorso da 60 km solitamente è molto buono, occorre resistenza, la guidabilità in discesa non è proibitiva, insomma non occorre avere un super manico, certo sempre massima attenzione ci mancherebbe, però te lo dice uno che in discesa ci da dentro abbastanza, alla DSB conta la resistenza, quindi scorrevolezza delle coperture è importante, centellinare le energie, studiati l'altimetria, valuta quelle che sono le tue caratteristiche e non spendere tutto subito se per caso dopo 6/7 kilometri dovessi sentirti bene, sappi che al traguardo la strada è lunga, quindi se vedi che la gamba gira bene, non forzare l'andatura, tieni il tuo ritmo anche se la voglia di spingere potrebbe essere tanta, poi negli ultimi 10/15 km circa se ti sei gestito bene allora ci puoi dare dentro fino alla fine, ma se spendi troppo all'inizio diventa una sofferenza. Tu pensa io il primo anno fui colto dai crampi dopo aver scollinato Prato piazza, quell'anno si saliva subito a Prato Piazza, fatta la discesa, lungo il tratto in falso piano cominciai a sentire che sul sopracoscia destro iniziavo a sentire delle pizzicate, cercai di non forzare ma arrivato al guado, nel forzare per superare lo strappetto dopo il corso d'acqua sentii una pizzicata da bestia, era il primo crampo, continuai, cercando di pedalare con la punta del piede alzata, il crampo a tratti spariva ma così facendo sforzai troppo la gamba sinistra e Zaaacccc ecco il crampo sul polpaccio sinistro, stessa metodologia pedalavo con la punta del piede sinistro rivolta in alto e dopo qualche km riecco il crampo a destra, insomma arrivai alla fine stremato, credevo di non farcela, i crampi si alternavano destra e sinistra, ma il sistema di rivolgere la punta del piede verso l'alto funzionava. Sulla salita di Prato Piazza avevo speso troppo, la sera prima a cena niente pasta, ma carne, e icrampi non mi perdonarono. Ma l'ho finita lo stesso. L'anno dopo per evitare i crampi iniziai la settimana prima a farmi una borraccia di acqua addizionata con Polase e tutte le mattine a colazione una banana dopo aver preso la tazza di thè. E prima ancora di far colazione a digiuno un cucchiaino di pappa reale, così finchè mi facevo la barba e mi lavavo poteva essere assimilato appieno, poi thè e banana, a pranzo pasta e dopo pranzo acqua e polase. Questo fino al sabato prima della gara. In effetti la mattina stavo bene, sulla salita di Prato Piazza stavo benissimo anche se non ero allenatissimo, a parte i primissimi km dove vado sempre in crisi, ma stavo bene, la gamba era ok, e mi sentivo tonico, senonchè la nevicatona ci mise lo zampino.