Dolomitisuperbike 2009

ziodani

Biker serius
18/1/09
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alta brianza
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tanto per capirci... quest'anno mi sono mancate queste sensazioni e queste emozioni, dettagli e particolari che ti restano dentro per molto tempo:

DOLOMITI SUPERBIKE 2005
Dopo l'edizione da tregenda del 2004 sono ancora qui, in griglia di partenza, non contento della traumatica esperienza vissuta lo scorso anno con pioggia freddo e neve(magra consolazione, almeno posso dire "IO C'ERO").

Obiettivo dichiarato: i 111km. e 3000m. di dislivello del percorso lungo, soprannominato "The hardest mountain bike in the Dolomites". La condizione, testata più volte su lunghe distanze, c'è; unica incognita, la resistenza oltre le 6 ore e mezza di corsa: la salita finale di Prato Piazza è lo "spauracchio" di giornata.
Però, c'è un però... viste le brutte esperienze avute con il mix freni v-brake / pioggia, se il tempo dovesse essere inclemente, devierò mestamente sul corto di 60km., buttando al vento mesi e mesi di preparazione finalizzati a questa corsa.

E infatti la sfiga sembra perseguitarmi: al mattino il tempo incerto mi fa piombare nell'incertezza... lungo o corto? E impazzisco: LUNGO! Meglio ritirarsi provandoci, che rinunciare in partenza! Carico lo zainetto con tutto quello che ho di pesante: mantellina, giacca invernale, guanti e copriscarpe, gambali. Può fare tutto il freddo e la pioggia che vuole, ma quest'anno non mi frega!
In griglia scruto il cielo attorno: verso San Candido è un po' più brutto, ma non sembra piovere, almeno a breve termine. Intanto si parte, verso la prima salita di giornata: come sempre è il solito sorpassarsi continuo pur di guadagnare quei pochi secondi che all'arrivo significano.....BOH???? Per fortuna arriva presto il bivio 59km. - 111km., e vedo quello che mi aspettavo: quelli del lungo sono quasi tutti stranieri, mentre la gran parte degli italiani gira per la strada più facile. Riconosco molti che affollano i circuiti crosscountrystici Veneti, della serie "testa bassa e pedalare", che fanno di tutto pur di guadagnare il 231° posto....andate, andate, XCisti scansafatiche che non siete altro!

Una vera e propria liberazione: adesso finalmente non c'è più traffico, e dopo una breve discesa tecnica inizia la salita più "facile" di giornata, nella Valle San Silvestro, a mio avviso la più spettacolare, paesaggisticamente parlando. Il torrente scorre a pochi metri dalla strada, accompagnando gli affanni dei biker con il suo scrosciare nei pressi del ristoro: prima abbuffata di dolci, barrette, frutta e bevande (eh, la strada è ancora lunga...).

Arrivo in cima senza particolari problemi, a parte due brevi soste per controllare la catena che per un momento non voleva saperne di salire sulle corone. Al Passo San Silvestro mi fermo per indossare la mantellina (lo scagotto è sempre in agguato...), e il "baffo" dei Vigili del Fuoco, sigaretta in bocca, mi aiuta gentilmente a indossarla e a rimettermi lo zaino. E giù in picchiata!Si fa per dire... ordine imperativo: prudenza e salvaguardia del mezzo; non si può lasciare nulla al caso, in 7-8 ore può succedere di tutto: infatti la prima goccia di pioggia che cade ("TIC!") sul mio casco viene accolta con una sonora imprecazione. La pioggia deve avermi sentito, difatti smette qualche minuto dopo.

Velocissima discesa prima facile, poi più tecnica fino a Versciaco, dove sbagliando una curva rischio di beccare l'ennesimo fotografo di una lunga serie(è già la quarta volta quest'anno...). In un batter d'occhio si è a San Candido, non prima di aver evitato un topino suicida, piombato all'improvviso in mezzo a cinque bikers, e uscito miracolosamente illeso. Giro della piazza, secondo ristoro e seconda abbuffata.

Terza salita, la più temuta, la più bastarda e infida, verso Monte Elmo: provata la settimana prima sono andato in crisi. Il cartello dice "UPHILL 6KM", solo che poi la discesa arriva dopo altri 9 km di continui strappi e saliscendi... La prendo con calma, pian pianino e dopo poco (si fa per dire...) sono in cima al "Bergpreis", Premio della Montagna (ormai ho imparato il tedesco a forza di sentir parlare 'sti crucchi italianizzati...).Terzo ristoro e terza abbuffata.

Breve tratto spettacolare ma un po' pericoloso in single track e poi....LA STALLA!!!! Ho sempre sognato di passarci dentro, vedendo le foto con i biker a pochi centimetri dalle mucche, un passaggio inimitabile. Ci passo dentro, gettando lo sguardo alle mucche che ci indifferenti ci osservano passare; è questione di un attimo, poi sono fuori. Bellissimo e caratteristico (letamaio e odore compresi solo nel secondo); il saluto alla padrona di casa (la donna, non la mucca...) che controlla sulla soglia della porta è d'obbligo. Viene ora la seconda parte di salita, ma questa volta non mi frega: la affronto con calma risparmiando le forze per l'ultimo ripidissimo tratto. In cima mi preparo per la discesa, distante solo qualche chilometro di saliscendi.

E inizia a piovere... mi butto in discesa mollando i freni (così non si consumano) tentando di arrivare giù il prima possibile. Esco dal bosco a Bagni di Moso e la pioggerellina si fa più fitta. Sono quasi a Sesto, solo che quel genio di Kurt Ploner (l'organizzatore) ha cambiato all'ultimo il percorso, facendoci passare per dei saliscendi inaspettati nel bosco. Qui mi sorpassa un tandem.........rimango a bocca aperta: davanti un rastaman con i capelli lunghi un metro e mezzo intento a "pilotare", dietro un tizio senza le mani sul manubrio (tanto non guida lui...) che cantano e quello dietro fa persino la ola... mitico!!! Li perdo di vista, li rivedrò solo all'inizio dell'ultima salita, ad animare il ristoro con la loro allegria (chissà cosa si son fumati... ma glielo fanno l'antidoping?)

Arrivo a Sesto dove al ristoro (vi risparmio l'abbuffata) inizia a piovere sul serio. Adesso spero che nessuno dell'organizzazione legga... l'anno scorso dissi testuali parole: "Spero che piova così ho la scusa per non fare il lungo", e si sa bene come andò a finire; quest'anno, invece, ho detto: "Se proprio deve piovere, che piova da Sesto in poi". Oh....porto proprio sfiga!

Insomma, la discesa da Sesto è facilissima, un lungo falsopiano dove a malapena vedi il cartello traumatizzante dei "50KM" all'arrivo. Poi iniziano i Baranci, il cartello recita "UPHILL 2,7KM", ma in realtà sono 2 + 0,7: la prima parte ripida ma percorribile, passando a fianco delle freschissime (anzi, gelate) sorgenti di San Candido (la Kaiserwasser, l'Acqua dell'Imperatore... ammazza come so bene il tedesco!), la seconda, dopo 200m. di pianura, praticamente impossibile, se non per brevi tratti. Tra la pendenza elevata e il fondo sconnesso, ci si deve rassegnare a farla tutta a piedi. In cima altro "Bergpreis" con ristoro annesso. Mi piazzo sotto il gazebo e mi rendo conto che sta piovendo parecchio; per fortuna ho solo 3km. di discesa e poi 30km. di pianura e salita. Intanto mi metto il giubbino (così il sudore esce ma l'acqua non entra, e posso tenerlo anche in salita), solo la prima delle mie offensive contro il freddo.

Nei 3km. di discesa mi congelo, arrivo giù con le mani ibernate: tornano i fantasmi di un anno fa. E lo spauracchio ormai non è più la salita finale, bensì la discesa: 20km. di picchiata con freni inutilizzabili potrebbero essere un problema... Il morale scende ulteriormente al ristoro a Dobbiaco, dove le voci che arrivano sono sconfortanti: "Fate presto! A Prato Piazza ci sono 3° e fra poco nevica!". Fanculo crucco di merda, non portare sfiga, ci sono già io che basto! Comunque nello zaino ho pronti guanti invernali e copriscarpe, oltre alla coperta termica di emergenza trovata nel pacco gara (eh eh... l'esperienza dell'anno scorso è servita a qualcosa...).

Ho un solo pensiero in testa: arrivare in cima il prima possibile. Nella Val di Landro (altro cartello traumatico: "30KM" all'arrivo) mi metto a spingere, pur senza mai forzare eccessivamente, passandone molti che non riescono neanche a starmi a ruota. Poi la ruota dietro sbanda più volte... CAZZO HO BUCATO!!! Mi fermo sotto un albero e ne approfitto per una pisciatina. Poi controllo la gomma, ma è gonfia! Boh, speriamo bene, comunque di qui all'arrivo avrò la stessa sensazione anche altre volte... secondo me si è rotto qualcosa...

E intanto piove, la sterrata ormai è un torrente in piena; nei pressi Carbonin il tracciato va per campi resi un pantano da migliaia di ruote passateci sopra. Mentre cerco di districarmi nella melma mi accorgo che ha smesso di piovere, e mi si para davanti un fotografo, proprio alla fine di una rampa in discesa. Visti i precedenti, mi fermo un attimo e scendo con calma.

Poi un guado; non mi fido e faccio passare chi mi segue: passa il primo, ok; passa il secondo, ok; passa il terzo....SPLASH!!!!! Una scena degna di Paperissima, con il biker per metà sott'acqua. Gli chiedo se si è fatto male e lo consolo dicendogli che tanto, con tutta questa pioggia, più bagnato di così... Arrivo al ristoro (dev'essere il settimo, ormai ho perso il conto...), dove ritrovo rastaman&socio, e la signorina mi fa una doccia di Coca Cola; anche qui, come prima, "Più bagnato di così...".

Inizio la salita faticando a prendere il ritmo e con in testa due numeri: 7 ( i tornanti) + 2 (i tornantoni) che mancano alla cima. Salgo con un passo basso ma regolare... e 1 tornante ......2......3......4......5.......6... Ristoro!!! Finalmente hanno qualcosa di caldo; qualche colpo di tosse ma fa dolere i reni, dev'essere il freddo. Però intanto esce il sole! La temperatura sale, da 9° fino a 14°. Riprendo a salire, manca poco: ....7° tornante. Ora il rettilineo e poi i tornantoni. Si esce dal bosco, faccio il primo, poi il secondo, infine il cartello "BERGPREIS". Ormai è fatta! Mi fermo al ristoro, riscaldato da un tiepido sole che fa capolino tra le nuvole, riflettendosi sui prati umidi di pioggia. ORMAI E' FATTA! ORMAI E' FATTA!

Un pensiero mi fa tornare con i piedi per terra: la discesa. Però il grande Mr.Ploner ci fa scendere per l'asfalto e non per lo sterrato, rilegato solo all'ultimo tratto di picchiata. All'albergo Ponticello la convinzione di avercela fatta si fa sempre più viva. Affronto il bellissimo single track con calma, ormai non c'ho più le forze e la concentrazione per spingere. Poi ancora discesa, bella e veloce, la bici regge.

Cartello "4,5KM" all'arrivo, perfino i Carabinieri mi incitano, poi ultimo strappo: lo faccio di slancio, con la testa più che con le gambe; degli spettatori mi incitano, "E' FATTA! E' FATTA!" gli dico. A un chilometro dall'arrivo mi raggiunge e sorpassa un biker: lascio che vada, oggi la mia corsa l'ho vinta... 500M....250M.... ultima curva.

Il rettilineo finale è stracolmo di gente, mai vista una cosa simile a 3ore dall'arrivo dei primi. Sono stordito dalla confusione, tutti che applaudono e incitano, mi vengono i brividi. Farei lo sborone tagliando il traguardo a braccia alzate, ma non voglio fare la figura dell' "ebete" come Checco e RobyC. L'arrivo è in discesa, forse troppo veloce per goderselo dopo quasi 8 ore di corsa. Leggo il tempo: 7h4......... non faccio in tempo a leggere che ho tagliato il traguardo sbucando dall'angusta stradina nella grande piazza di Villabassa, piena di gente, musica e festa.

Mi fermo qualche secondo appoggiato al manubrio a pensare, commosso....... L'HO FINITA!!!!!!!!!!!

Quasi otto ore in giro per i monti, tre ore di pioggia, flash nella mente come immagini a ricordo di una giornata eccezionale: paesaggi magnifici, pubblico numerosissimo, e poi il topino suicida, la stalla, il tandem del rastaman, il tuffo nel guado, i Carabinieri che mi incitano....

Poco conta essere arrivato quarto di categoria: quella di oggi non è stata una gara, è stata una avventura, una lotta contro se stessi, un andare oltre i propri limiti; una vera e propria pazzia insomma, una meravigliosa pazzia.

Mi dispiace di ciò ma a mio modo di vedere devi esserci anche l'anno prossimo perchè con i tuoi amici d'avventura le senzazioni saranno nuovamente belle, e lascia perdere quei coglioni che con insulti o altro cercano di rovinarti la giornata, credini non ne vale la pena.
 

ppower

Biker perfektus
ah... dimenticavo...

VOTO 10 E LODE ALLA GARA DEI BAMBINI!!!! :up::up::up::up:

ma li avete visti tutti quei bambini come si sono divertiti???:smile:

e soprattutto... che atmosfera!!! lo speaker che li chiama uno a uno per nome, che li incita quando passavano, e il tifo che facevano i bambini che dovevano ancora correre o che avevano già finito...:smile:

uno spasso... troppo forti!!!! compreso lo scatenato apripista su minijeep agricola 4x4...un pazzoide cha a momenti prende sotto crazy75!!!!:smile::smile::smile::smile:

Anch'io dò un bel voto alla gara dei bambini, organizzata molto bene. Mio figlio l'ha vissuta come un vero atleta, cioè tesissimo ad inizio gara. Certo che ha pagato di brutto l'inferiorità del mezzo e questo mi dispiaceva un sacco per lui, perché non voleva correre con una bici con le ruote da 20".
Lui era l'unico con le ruote da 14" su 50 concorrenti! Tutti gli altri avevano ruote da 16", 20" e anche tanti con ruote da 24". Praticamente gli altri con una pedalata facevano 5 metri, lui neanche la metà. Devo convincerlo a passare alla Scale Junior da 20" e cambi davanti e dietro...
 

baz

Biker imperialis
Anch'io dò un bel voto alla gara dei bambini, organizzata molto bene. Mio figlio l'ha vissuta come un vero atleta, cioè tesissimo ad inizio gara. Certo che ha pagato di brutto l'inferiorità del mezzo e questo mi dispiaceva un sacco per lui, perché non voleva correre con una bici con le ruote da 20".
Lui era l'unico con le ruote da 14" su 50 concorrenti! Tutti gli altri avevano ruote da 16", 20" e anche tanti con ruote da 24". Praticamente gli altri con una pedalata facevano 5 metri, lui neanche la metà. Devo convincerlo a passare alla Scale Junior da 20" e cambi davanti e dietro...
E' stato comunque bravissimo!!! hai avuto le foto da mio fratello?
Questa è stata la prima esperienza per lui, l'importante è che si è divertito tantissimo e ne ho avuta la prova quando la domenica mattina siamo andati a fare una passeggiata lungo il loro percorso del giorno prima... l'anno prossimo vedremo di aiutarlo a divertirsi di +!!!
Complimenti anche a te... ottima prestazione soprattutto dopo i problemi di salute che hai avuto quest'anno
ciao :prost:
 

gammaray

Biker infernalis
7/7/04
1.951
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64
Trieste
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Ciao a tutti,
copio e incollo la mail che ho inoltrato alla banda di scafuri che compone il mio gruppo sportivo...scusate il dialetto ma penso si capisca....

Ciao muli,
ieri mi e Claudio gavemo fatto el lungo della Dolomiti SuperBike, Caio xe un decano de questa manifestazion, per mi inveze xe stada la prima.

Gavemo intivado una ottimo meteo, alla partenza el cielo jera seren, temperatura freschetta ma no piu' de tanto, durante el giorno el ciel se ga inuvola', verso le 3 pareva dovessi piover ma inveze el tempo ga guanta'.

Caio lo go visto solo prima del schieramento in griglia, alle 7.10 semo andadi a stivarse, lui nella prima e mi nella seconda.

Siccome no me jero allenado x i percorsi lunghi go pensado de compensar zercando de far el percorso puntando sulla regolarita', cussi' me son atrezzado de zainetto idrico e borsellin sul manubrio x robe de magnar cussi' go applicado el metodo della dottoressa Stenner magnando un boccon ogni 1/2 ora e bevendo 10 minuti dopo: risultato?
Ai primi punti de ristoro son passado in piena senza gnanche fermarme e cussi' prima delle 11 son arrivado sul Monte Elmo, qua pero' me son ferma' un paio de minuti perche' la salita jera abbastanza impegnativa con rampe anche del 30% dove che anche caminar no jera banale.
Sull'Elmo go incontrado Chris che fazeva foto e dopo iniziava una lunga discesa verso Sesto con delle variantine de single track nel bosco, un'altra breve salita con tornantini per dopo ciapar la ciclabile verso S.Candido, ai ristori go fatto dei veri pit-stop de 30" tempo de farme impinir la borraccia e metter qualcossa de magnar nel borsel e dopo avanti pedalando e magnando.

Cussi' son arrivado alla base del Baranci e qua go iniziado a sentir fadiga, bon che l'ultimo toco jera impira' cussi' come tutti go camminado e me son sgranchido un poco le gambe, altro ristoro da pit-stop sul Baranci e picchiata verso el fondo valle a 50 km/h per dopo continuar verso Dobbiaco col suo ultimo cancel che chiudeva alle 3 ma mi prima dell'1 jero za la'.

A questo punto la stanchezza gaveva cominciado a esser presente cussi' son andado con la calma verso Carbonin tanto oramai i cancei jera superadi e la jera praticamente fatta ma dovevo risparmiarme per la salita de Prato Piazza coi sui 500 m de dsl, la go affrontada proprio pian ma un poco alla volta con qualche breve sosta x streching anche questa la xe finida, restava ancora un bel disceson parte asfalto e parte sterrato ma con anche qualche tratto de salita e de singletrack tanto per romper el ritmo e per patir anche nei ultimi km e cussi', dopo 7:51 dalla partenza son arrivado al traguardo, gnanche mal per un debuttante come mi.

Bel percorso, molto scorrevole ma ogni tanto se vedeva gente che nei single track che se incartava, qualchidun lo go anche visto tombolarse davanti de mi, qualchidun ga tira' numeri da doppio axel, go sentido de diversi finidi in ospedal ma piu' de tanto no so se per robe gravi o meno, in effetti ghe jera qualche curva con poca visibilita' che dopo strinzeva de brutto, in particolare ghe jera una dove che se vedeva parecchi strikini de gomme sull'asfalto che portava dritti dentro nel bosco, una ottima curva x zercar funghi.

Saluti da Wally, ieri diplomato "Finisher" della Dolomiti SuperBike!!!
 

DOLOMITI SUPERBIKE 2005
Dopo l'edizione da tregenda del 2004 sono ancora qui, in griglia di partenza, non contento della traumatica esperienza vissuta lo scorso anno con pioggia freddo e neve(magra consolazione, almeno posso dire "IO C'ERO").

Obiettivo dichiarato: i 111km. e 3000m. di dislivello del percorso lungo, soprannominato "The hardest mountain bike in the Dolomites". La condizione, testata più volte su lunghe distanze, c'è; unica incognita, la resistenza oltre le 6 ore e mezza di corsa: la salita finale di Prato Piazza è lo "spauracchio" di giornata.
Però, c'è un però... viste le brutte esperienze avute con il mix freni v-brake / pioggia, se il tempo dovesse essere inclemente, devierò mestamente sul corto di 60km., buttando al vento mesi e mesi di preparazione finalizzati a questa corsa.

E infatti la sfiga sembra perseguitarmi: al mattino il tempo incerto mi fa piombare nell'incertezza... lungo o corto? E impazzisco: LUNGO! Meglio ritirarsi provandoci, che rinunciare in partenza! Carico lo zainetto con tutto quello che ho di pesante: mantellina, giacca invernale, guanti e copriscarpe, gambali. Può fare tutto il freddo e la pioggia che vuole, ma quest'anno non mi frega!
In griglia scruto il cielo attorno: verso San Candido è un po' più brutto, ma non sembra piovere, almeno a breve termine. Intanto si parte, verso la prima salita di giornata: come sempre è il solito sorpassarsi continuo pur di guadagnare quei pochi secondi che all'arrivo significano.....BOH???? Per fortuna arriva presto il bivio 59km. - 111km., e vedo quello che mi aspettavo: quelli del lungo sono quasi tutti stranieri, mentre la gran parte degli italiani gira per la strada più facile. Riconosco molti che affollano i circuiti crosscountrystici Veneti, della serie "testa bassa e pedalare", che fanno di tutto pur di guadagnare il 231° posto....andate, andate, XCisti scansafatiche che non siete altro!

Una vera e propria liberazione: adesso finalmente non c'è più traffico, e dopo una breve discesa tecnica inizia la salita più "facile" di giornata, nella Valle San Silvestro, a mio avviso la più spettacolare, paesaggisticamente parlando. Il torrente scorre a pochi metri dalla strada, accompagnando gli affanni dei biker con il suo scrosciare nei pressi del ristoro: prima abbuffata di dolci, barrette, frutta e bevande (eh, la strada è ancora lunga...).

Arrivo in cima senza particolari problemi, a parte due brevi soste per controllare la catena che per un momento non voleva saperne di salire sulle corone. Al Passo San Silvestro mi fermo per indossare la mantellina (lo scagotto è sempre in agguato...), e il "baffo" dei Vigili del Fuoco, sigaretta in bocca, mi aiuta gentilmente a indossarla e a rimettermi lo zaino. E giù in picchiata!Si fa per dire... ordine imperativo: prudenza e salvaguardia del mezzo; non si può lasciare nulla al caso, in 7-8 ore può succedere di tutto: infatti la prima goccia di pioggia che cade ("TIC!") sul mio casco viene accolta con una sonora imprecazione. La pioggia deve avermi sentito, difatti smette qualche minuto dopo.

Velocissima discesa prima facile, poi più tecnica fino a Versciaco, dove sbagliando una curva rischio di beccare l'ennesimo fotografo di una lunga serie(è già la quarta volta quest'anno...). In un batter d'occhio si è a San Candido, non prima di aver evitato un topino suicida, piombato all'improvviso in mezzo a cinque bikers, e uscito miracolosamente illeso. Giro della piazza, secondo ristoro e seconda abbuffata.

Terza salita, la più temuta, la più bastarda e infida, verso Monte Elmo: provata la settimana prima sono andato in crisi. Il cartello dice "UPHILL 6KM", solo che poi la discesa arriva dopo altri 9 km di continui strappi e saliscendi... La prendo con calma, pian pianino e dopo poco (si fa per dire...) sono in cima al "Bergpreis", Premio della Montagna (ormai ho imparato il tedesco a forza di sentir parlare 'sti crucchi italianizzati...).Terzo ristoro e terza abbuffata.

Breve tratto spettacolare ma un po' pericoloso in single track e poi....LA STALLA!!!! Ho sempre sognato di passarci dentro, vedendo le foto con i biker a pochi centimetri dalle mucche, un passaggio inimitabile. Ci passo dentro, gettando lo sguardo alle mucche che ci indifferenti ci osservano passare; è questione di un attimo, poi sono fuori. Bellissimo e caratteristico (letamaio e odore compresi solo nel secondo); il saluto alla padrona di casa (la donna, non la mucca...) che controlla sulla soglia della porta è d'obbligo. Viene ora la seconda parte di salita, ma questa volta non mi frega: la affronto con calma risparmiando le forze per l'ultimo ripidissimo tratto. In cima mi preparo per la discesa, distante solo qualche chilometro di saliscendi.

E inizia a piovere... mi butto in discesa mollando i freni (così non si consumano) tentando di arrivare giù il prima possibile. Esco dal bosco a Bagni di Moso e la pioggerellina si fa più fitta. Sono quasi a Sesto, solo che quel genio di Kurt Ploner (l'organizzatore) ha cambiato all'ultimo il percorso, facendoci passare per dei saliscendi inaspettati nel bosco. Qui mi sorpassa un tandem.........rimango a bocca aperta: davanti un rastaman con i capelli lunghi un metro e mezzo intento a "pilotare", dietro un tizio senza le mani sul manubrio (tanto non guida lui...) che cantano e quello dietro fa persino la ola... mitico!!! Li perdo di vista, li rivedrò solo all'inizio dell'ultima salita, ad animare il ristoro con la loro allegria (chissà cosa si son fumati... ma glielo fanno l'antidoping?)

Arrivo a Sesto dove al ristoro (vi risparmio l'abbuffata) inizia a piovere sul serio. Adesso spero che nessuno dell'organizzazione legga... l'anno scorso dissi testuali parole: "Spero che piova così ho la scusa per non fare il lungo", e si sa bene come andò a finire; quest'anno, invece, ho detto: "Se proprio deve piovere, che piova da Sesto in poi". Oh....porto proprio sfiga!

Insomma, la discesa da Sesto è facilissima, un lungo falsopiano dove a malapena vedi il cartello traumatizzante dei "50KM" all'arrivo. Poi iniziano i Baranci, il cartello recita "UPHILL 2,7KM", ma in realtà sono 2 + 0,7: la prima parte ripida ma percorribile, passando a fianco delle freschissime (anzi, gelate) sorgenti di San Candido (la Kaiserwasser, l'Acqua dell'Imperatore... ammazza come so bene il tedesco!), la seconda, dopo 200m. di pianura, praticamente impossibile, se non per brevi tratti. Tra la pendenza elevata e il fondo sconnesso, ci si deve rassegnare a farla tutta a piedi. In cima altro "Bergpreis" con ristoro annesso. Mi piazzo sotto il gazebo e mi rendo conto che sta piovendo parecchio; per fortuna ho solo 3km. di discesa e poi 30km. di pianura e salita. Intanto mi metto il giubbino (così il sudore esce ma l'acqua non entra, e posso tenerlo anche in salita), solo la prima delle mie offensive contro il freddo.

Nei 3km. di discesa mi congelo, arrivo giù con le mani ibernate: tornano i fantasmi di un anno fa. E lo spauracchio ormai non è più la salita finale, bensì la discesa: 20km. di picchiata con freni inutilizzabili potrebbero essere un problema... Il morale scende ulteriormente al ristoro a Dobbiaco, dove le voci che arrivano sono sconfortanti: "Fate presto! A Prato Piazza ci sono 3° e fra poco nevica!". Fanculo crucco di merda, non portare sfiga, ci sono già io che basto! Comunque nello zaino ho pronti guanti invernali e copriscarpe, oltre alla coperta termica di emergenza trovata nel pacco gara (eh eh... l'esperienza dell'anno scorso è servita a qualcosa...).

Ho un solo pensiero in testa: arrivare in cima il prima possibile. Nella Val di Landro (altro cartello traumatico: "30KM" all'arrivo) mi metto a spingere, pur senza mai forzare eccessivamente, passandone molti che non riescono neanche a starmi a ruota. Poi la ruota dietro sbanda più volte... CAZZO HO BUCATO!!! Mi fermo sotto un albero e ne approfitto per una pisciatina. Poi controllo la gomma, ma è gonfia! Boh, speriamo bene, comunque di qui all'arrivo avrò la stessa sensazione anche altre volte... secondo me si è rotto qualcosa...

E intanto piove, la sterrata ormai è un torrente in piena; nei pressi Carbonin il tracciato va per campi resi un pantano da migliaia di ruote passateci sopra. Mentre cerco di districarmi nella melma mi accorgo che ha smesso di piovere, e mi si para davanti un fotografo, proprio alla fine di una rampa in discesa. Visti i precedenti, mi fermo un attimo e scendo con calma.

Poi un guado; non mi fido e faccio passare chi mi segue: passa il primo, ok; passa il secondo, ok; passa il terzo....SPLASH!!!!! Una scena degna di Paperissima, con il biker per metà sott'acqua. Gli chiedo se si è fatto male e lo consolo dicendogli che tanto, con tutta questa pioggia, più bagnato di così... Arrivo al ristoro (dev'essere il settimo, ormai ho perso il conto...), dove ritrovo rastaman&socio, e la signorina mi fa una doccia di Coca Cola; anche qui, come prima, "Più bagnato di così...".

Inizio la salita faticando a prendere il ritmo e con in testa due numeri: 7 ( i tornanti) + 2 (i tornantoni) che mancano alla cima. Salgo con un passo basso ma regolare... e 1 tornante ......2......3......4......5.......6... Ristoro!!! Finalmente hanno qualcosa di caldo; qualche colpo di tosse ma fa dolere i reni, dev'essere il freddo. Però intanto esce il sole! La temperatura sale, da 9° fino a 14°. Riprendo a salire, manca poco: ....7° tornante. Ora il rettilineo e poi i tornantoni. Si esce dal bosco, faccio il primo, poi il secondo, infine il cartello "BERGPREIS". Ormai è fatta! Mi fermo al ristoro, riscaldato da un tiepido sole che fa capolino tra le nuvole, riflettendosi sui prati umidi di pioggia. ORMAI E' FATTA! ORMAI E' FATTA!

Un pensiero mi fa tornare con i piedi per terra: la discesa. Però il grande Mr.Ploner ci fa scendere per l'asfalto e non per lo sterrato, rilegato solo all'ultimo tratto di picchiata. All'albergo Ponticello la convinzione di avercela fatta si fa sempre più viva. Affronto il bellissimo single track con calma, ormai non c'ho più le forze e la concentrazione per spingere. Poi ancora discesa, bella e veloce, la bici regge.

Cartello "4,5KM" all'arrivo, perfino i Carabinieri mi incitano, poi ultimo strappo: lo faccio di slancio, con la testa più che con le gambe; degli spettatori mi incitano, "E' FATTA! E' FATTA!" gli dico. A un chilometro dall'arrivo mi raggiunge e sorpassa un biker: lascio che vada, oggi la mia corsa l'ho vinta... 500M....250M.... ultima curva.

Il rettilineo finale è stracolmo di gente, mai vista una cosa simile a 3ore dall'arrivo dei primi. Sono stordito dalla confusione, tutti che applaudono e incitano, mi vengono i brividi. Farei lo sborone tagliando il traguardo a braccia alzate, ma non voglio fare la figura dell' "ebete" come Checco e RobyC. L'arrivo è in discesa, forse troppo veloce per goderselo dopo quasi 8 ore di corsa. Leggo il tempo: 7h4......... non faccio in tempo a leggere che ho tagliato il traguardo sbucando dall'angusta stradina nella grande piazza di Villabassa, piena di gente, musica e festa.

Mi fermo qualche secondo appoggiato al manubrio a pensare, commosso....... L'HO FINITA!!!!!!!!!!!

Quasi otto ore in giro per i monti, tre ore di pioggia, flash nella mente come immagini a ricordo di una giornata eccezionale: paesaggi magnifici, pubblico numerosissimo, e poi il topino suicida, la stalla, il tandem del rastaman, il tuffo nel guado, i Carabinieri che mi incitano....

Poco conta essere arrivato quarto di categoria: quella di oggi non è stata una gara, è stata una avventura, una lotta contro se stessi, un andare oltre i propri limiti; una vera e propria pazzia insomma, una meravigliosa pazzia.
ma sei tu a scrivere ?
 

mrb2007

Biker tremendus
3/7/07
1.242
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0
Venezia
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Bike
C.le Flash
Anch'io dò un bel voto alla gara dei bambini, organizzata molto bene. Mio figlio l'ha vissuta come un vero atleta, cioè tesissimo ad inizio gara. Certo che ha pagato di brutto l'inferiorità del mezzo e questo mi dispiaceva un sacco per lui, perché non voleva correre con una bici con le ruote da 20".
Lui era l'unico con le ruote da 14" su 50 concorrenti! Tutti gli altri avevano ruote da 16", 20" e anche tanti con ruote da 24". Praticamente gli altri con una pedalata facevano 5 metri, lui neanche la metà. Devo convincerlo a passare alla Scale Junior da 20" e cambi davanti e dietro...
Io ero nella zona + pericolosa del circuitino, infatti alcuni bambini/e son caduti, max qualche escoriazione per fortuna e visto che correvano anche i figli di un mio amico mi son messo a far alcune foto ai minibikers, se mi dite i pettorali magari vedo se ne ho qualcuna e ve le posso girare.
:prost:
 

Geoluka

Biker superis
21/3/08
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Provincia di Pavia
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Eccomi, un pò in ritardo ma sono arrivato anch'io. Essendo la mia prima Dolomiti, per giunta la mia prima marathon, sono contento per il solo fatto di essere arrivato alla fine, stanco, ma tutto intero. Il tempo purtroppo è alto, 9:05, ma dopo aver provato al sabato con gli amici Zaire, Ppower e Zumerle la prima salita, ho deciso di prendere la corsa con molta calma per non trovarmi sfinito a metà percorso. Mi sono infatti fermato a tutti i ristori, ho fatto qualche sosta per guardarmi i fantastici panorami della Dolomiti (tanto non mi dovevo preoccupare del risultato, mi bastava arrivare entro il tempo limite ai vari cancelletti) e mi sono fermato qualche volta per sciogliere qualche crampo (il contachilometri mi segnava infatti un tempo di 8:05). Devo dire che è stata un'esperienza bellissima, che sicuramente ripeterò. Devo anche ringraziare gli amici del forum (i fratelli Baz e Zaire, Ppower e famiglia, più i ragazzi che si sono è aggiunti sabato sera) con cui ho passato il week-end nello stesso albergo per la compagnia. Infine un saluto anche a tutti i membri del forum conosciuti al ritrovo del sabato pomeriggio ed in corsa: Le demon, il mitico Teora, Achille, Scubafox, Minni e tutti gli altri presenti (scusate se non ricordo tutti i nomi ma sabato eravamo veramente tanti).
 

Ivan

Biker tremendus
4/11/02
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Trezzo S/Adda (MI)
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Te ne dico una io?

Alla fine della discesa dei Baranci ho preso uno di quei "ciucciotti dopanti" che c'erano nel pacco gara. Non essendoci cestini o zone "idonee" dove gettarlo... me lo sono tenuto in mano fino al ristoro di Dobbiaco,dove l'ho gettato nella spazzatura.

Bene: dopo che mi son fatto 5-6km. con la plasticaccia in mano, superata la centrale termica di Dobbiaco (dove c'erano i mucchi di segatura) arrivo finalmente in vista del ristoro.Lo vedo in fondo, saranno si e no 300 metri.
Quello davanti a me che fa? Si mette la mano in tasca e tira fuori qualcosa. OK, mi distraggo un attimo... e sento un pezzo di plastica cadere per terra ma non capisco da che parte.Volgo di nuovo lo sguardo a quello davanti... e in mano non ha più niente.

Non l'ho visto nel momento in cui gettava la cosa per terra, e non sono quindi sicuro al 100% che l'abbia fatto (lo sono al 99)...però ho visto il prima e il dopo.
E' stato fortunato che non l'ho colto in fragrante, perchè con il ristoro a soli 300m. e con me che portavo la cartina in mano a zonzo per la Val Pusteria, solo Iddio sa che caterba che insulti gli avrei urlato dietro!!!!!!:twisted:


Sono dell'idea che dobbiamo noi bikers "civili" essere i primi promotori dell'educazione in "gara": dobbiamo iniziare a dare a tutti il buon esempio. io ad es. al ristoro di San Candido sono ripartito con un panino in mano. Capita la cappella (che cazzo ci faccio con un panino in mano che tra 100m. inizia il salitone?!?!?!:smile:), con un morso ne mangio metà. E l'altra? abbandono la strada, salgo sul marciapiede... e lo butto nel cestino della spazzatura poco distante. Vi dico solo che mi sono sentito un marziano... uno mi ha fatto addirittura i complimenti!!!:smile:
Anch'io mi sono tenuto le confezioni vuote dei gel in tasca, avevo una tasca per i gel pieni una per la manetellina ed una per quelli vuoti che alla fine del percorso era tutta "appicicaticcia", poi ho gettato tutto nel cestino. Durante la gara ho visto parecchie persone che gettavano le cartacce in terra, ma non avevo voglia di fare polemica perchè dovevo mantenere tutte le energie per la gara. L'unica concessione che mi sono preso era il cambio borracce al volo ai ristori.
 

the.mtb.biker

Biker assatanatus
30/10/05
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www.nest.bike
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Io ero nella zona + pericolosa del circuitino, infatti alcuni bambini/e son caduti, max qualche escoriazione
:prost:

io ho sentito dallo speaker che subito dopo la partenza di una batteria avevano fatto "mucchio" :-) neanche il tempo di buttare l'occhio alla strada che erano già tutti in piedi che inforcavano in tutta fretta la bici e ripartivano... non ce n'era uno che piangeva! :-)
 

the.mtb.biker

Biker assatanatus
30/10/05
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www.nest.bike
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Ciao a tutti,

ahahahaah!!!!mitico... :prost::smile::smile::smile::smile::smile:


queste ti consiglio di registrarle alla siae...:celopiùg: andranno a ruba :-)
Bel percorso, molto scorrevole ma ogni tanto se vedeva gente che nei single track che se incartava, qualchidun lo go anche visto tombolarse davanti de mi,

qualchidun ga tira' numeri da doppio axel,

in particolare ghe jera una dove che se vedeva parecchi strikini de gomme sull'asfalto che portava dritti dentro nel bosco, una ottima curva x zercar funghi.
:smile::smile::smile::smile::smile::smile::smile:

ah.. sulla curva dei "strikini"... ho salvato la vita a GPG: conoscendo bene le due curve ho pensato bene di avvertirlo del pericolo... in estasi com'era di essere arrivato alla fine, a villabassa c'arrivava direttamente a rotoloni...:hahaha:
 

mrb2007

Biker tremendus
3/7/07
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Venezia
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io ho sentito dallo speaker che subito dopo la partenza di una batteria avevano fatto "mucchio" :-) neanche il tempo di buttare l'occhio alla strada che erano già tutti in piedi che inforcavano in tutta fretta la bici e ripartivano... non ce n'era uno che piangeva! :-)
Io ero piazzato nella zona nord in un tratto in discesa su stradina ghiaiosa, e c'era una curva davvero insidiosa per i + piccoli, almeno per le prime 3 batterie; una bambina nel cadere s'era anche morsa in labbro, e ti lascio immaginare cosa ha fatto quando ha visto il sangue, mentre altri piccolini che son caduti nn si lasciavano nemmeno toccare che dovevano ripartire subito per nn perder tempo, veri campioncini.
 

Gepp1

Biker assatanatus
27/5/08
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rovereto
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Premesso non sono un fenomeno ne tantomeno un mostro di bravura(finisher in 7h e 49)ma vi giuro che la curva con i "strikini" non l'ho mica vista....e mi sembra che tutto sommato difficoltà tecniche non ce ne siano alla DSB....ma forse perchè dopo la bike-xtreme a me sembrano tutte abbastanza abbordabili.
nessuno che la pensa come me?

cmq la mail di gammaray ricalca in tutto e per tutto la mia gara che divisa avevi che forse mi ricordo di te?io ero in bianca e nera con zinetto idrico
 

coche26

Biker urlandum
8/2/08
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Modena
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tornando al discorso di spingere a piedi in salita l ultimo strappo del Baranci, ho visto il video che c è sul sito della dsbk e....... spingono anche i primi!!
 

teora

Biker poeticus
5/6/05
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rimini
siralexteora.blogspot.com
Ciao Teora.
Sono quello che passandoTi Ti ha chiesto di Stefano. Ti avevo riconosciuto da alcune foto pubblicate nel forum.
Come è andata?

Bye
ciao mitico, sono riuscito a portare anke quest'anno a casa la pellaccia in tempo per la cena, cosi ho chiuso il prestigio, adesso che sono libero mentalmente, sul lusia a settembre sarà come essere al carnevale di Rio.

Stefano va un po troppo forte, ma ho gia il rimedio per farlo rallentare, vicino a casa mia abita una morettina che è ancora single, vedrò di accoppiarli, cosi stefano andrà un pò + piano.
 

teora

Biker poeticus
5/6/05
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rimini
siralexteora.blogspot.com
appena prese le foto della dsb con 20 euro mi mandano 20 foto alla faccia dei vari castagnoli & co.
 

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cusna68

Biker serius
7/9/05
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Scandiano RE
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Ciao, complimenti a tutti i reduci della DSB!
Scrivo da Braies, e due giorni dopo la gara per un biker "che io c'ero" c'è la nostalgia della festa finita, un po' come come al mare d'inverno...
Saluto innanzitutto i forumendoli incontrati, sabato ero anche io in piazza ma ho dovuto andare prima della foto per motivi familiari, pazienza, cercherò di esserci alla prossima.
E' stata una bella DSB, ed anche se per me era la quinta, era comunque un esame per una serie di motivi personali, esame superato con grande soddisfazione in 6 h 53 min., anche se credo che il percorso fosse più facile, visti i generali miglioramenti dei tempi, anche dei prò; voi di che parere siete?
Splendida la DSB dei bimbi, anche mio figlio di 5 anni ha vissuto le sue emozioni...
Una anticipazione appresa oggi da un organizzatore: il tracciato 2010 sarà identico al 2008, col rientro della Croda Rossa e solo la parte bassa del Monte Elmo, poi per promozione turistica i due comprensori si alterneranno ogni anno, ma pare che non saranno mai inseriti entrambi (grazie!).
In ultimo vorrei esprimere solidarietà con chi ha subito il furto della bici, davvero dispiace.
OK, mancano già 363 giorni alla DSB 2010....
 

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Classifica mensile dislivello positivo