• Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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documento comitato centrale cai su mtb, quad ecc.

WilLupo

Biker assatanatus
Ipocrisia e razzismo le due componenti di fondo per certi atteggiamenti.

Ipocrisia = ambientalismo della pagliuzza, ossia si lascia passare lo scempio (magari si collabora allo scempio, vedi ferrate...) e ci si indigna per le stupidaggini: del resto di solito è molto più facile combattere contro le stupidaggini che contro gli scempi.

Razzismo = chi è diverso è da guardare con sospetto, meglio ancora se si riesce ad eliminarlo. Ergo, siccome la maggioranza sui sentieri ci cammina, chi va in bici deve sparire.
 

enry_mega_drop

Biker assatanatus
6/8/04
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Torino
gearisforlosers.blogspot.com
Ergo, siccome la maggioranza sui sentieri ci cammina, chi va in bici deve sparire.

Ne sei così sicuro? Prova a farti un giro su qualche sentiero appena un po' distante da un parcheggio per le auto: il deserto, a piedi vedo solo più cacciatori. Per non parlare della collina di Torino dove sui sentieri si vedono quasi solo più mtb.

Senza contare che ho notato che le persone più propense a fare mnutenzione dei sentieri siamo proprio noi bikers.
 



Sarà un passo avanti, ma quel dossier sembra scritto da chi ha un'idea del mountain biking fermo almeno a 10 anni fa... indicative anche alcune lettere pubblicate sull'argomento, da rabbrividire...

Ciao
 

Per quanto ho notato nella zona che frequento di solito, appennino tra lombardia, liguria e piemonte (alta val curone, val borbera, valle staffora), i pedoni frequentano solo sentieri poco faticosi, prevalentemente in cresta, o facili sterrate, e proprio grazie a "noi" biker alcuni sentieri, da anni in disuso, sono tornati a vivere... (e non solo per essere percorsi in discesa, ma anche in salita...)


Ciao
 

Bikefree

Biker superis
i pedoni frequentano solo sentieri poco faticosi, prevalentemente in cresta, o facili sterrate, e proprio grazie a "noi" biker alcuni sentieri, da anni in disuso, sono tornati a vivere... (e non solo per essere percorsi in discesa, ma anche in salita...)


VERO !
C'erano sentieri ormai completamente chiusi che sono stati riaperti dalle MTB nel pieno rispetto dell'ambiente.

Ritengo che un aiuto potrebbe venire dai bikers che sono iscritti al CAI, chi è dentro l'organizzazione è in grado di spiegare agli altri che lo spirito di chi sale una vetta in mountain bike è esattamente lo stesso di un alpinista, ovvero il raggiungimento della meta, la soddisfazione personale (e non agonistica) di mettere alla prova se stessi.
 

alexfr

Biker serius
18/11/04
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piemonte
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Nelle città esistono i marciapiedi:
una parte viene destinata per chi va a piedi
una perte per chi va in bici
e una parte viene lasciata libera

Per me potrebbe essere un idea anche per le montagne...a patto che chi decida non sia solo uno che vada a piedi o solo in bici e poi che esista il rispetto reciproco...STO SOGNANDO....
Io quando percorro sentieri su cui stanno camminando ascursionisti a piedi rallento, chiedo di passare e saluto; quando invece qualche escursionista cammina su un sentiero segnalato per le bici e arrivo in bici si lamenta, impreca,...PERCHE??????MAH???
All'ultima gara DH un tipo ci ha detto:"che il dio dei boschi vi maledica!" e poi entrando nel bosco con i scarponi ha calpestato fiori e ha smosso un sacco di terra scivolando....
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Novi Ligure (AL)
maxgastaldi.wordpress.com
Oggi abbiamo percorso in 20 il sentiero che da Chamois passa a Cheneil e poi scende a Valtournanche (In Valle d'Aosta)... incontrati diversi escursionisti che si sono dimostrati cordialissimi (e noi con loro) con molti elogi visto il tipo di sentiero...
Ma è poi così vero che siamo odiati, temuti e disprezzati? Secondo me no, la riprova sono gli attestati di stima che abbiamo ricevuto oggi e tutte le altre volte che io ho personalemente incontrato pedoni a passeggio per le montagne. Boh che sia un falso problema e, come dicono in molti, un problema di pochi "arroccati" nei loro preconcetti primordiali.
Parlando di CAI, nato per diffondere l'alpinismo ora si è trasformato in una associazione di Escursionisti votati alle magnate dove che pratica alpinismo, arrampicata, scialpinismo e (perchè no) mtb viene visto come un ELITARIO che dà fastidio al nutrito movimento pedestre... questo si che è il grande problema all'interno dell'associazione (vissuto nella mia sezione dove persone che non ci conoscono, a noi alpinisti/arrampicatori/mtbers ci ritengono arroganti, spocchiosi ed elitari). Speriamo che si ritorni alle origini per vivere la montagna e basta senza preconcetti e atti di "razzismo" verso le varie attività
 

WilLupo

Biker assatanatus

Beh, mi sembrano casi particolari. In montagna in genere la stragrande maggioranza dei frequentatori di sentieri è a piedi... sia qui in Appennino che sulle Alpi, per esempio in Dolomiti.
Ciò non toglie che chi va in bici abbia dei diritti, no?
 

Bikefree

Biker superis
Oggi abbiamo percorso in 20 il sentiero che da Chamois passa a Cheneil e poi scende a Valtournanche (In Valle d'Aosta)... :

Quel sentiero l'ho fatto 14 anni fa con una bici rigida, stupendo...

Concordo col fatto che i pedoni in generale non abbiano astio nei confronti delle MTB, il fatto è che alcuni "gerarchi" di alcune "istituzioni" hanno deciso chi e come deve usufruire delle montagne !
 

l.j.silver

Biker delirius tremens
7/10/03
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mordor
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Bike
fatti miei

purtroppo il problema è in questi termini: qualcuno,il cai in questo caso,si ARROGA il diritto di decidere chi e come puo'andare sui sentieri,una versione nazionale del caso trentino,dove un gruppo ,la sat,si arroga il diritto di decidere x tutti. ho gia'detto che sono degli ipocriti,vogliono limitare la libera circolazione sui sentieri ma mai una volta ho visto una presa di posizione del cai contro la speculazione edilizia o cose simili,certo è che pure alcuni dei loro rifugi sono dei veri ecomostri........iniziamo una campagna x abbatterli? e x togliere tutte le ferrate?ridiamo la montagna a chi la abita'cioè gli stambecchi?
 

giobike

Biker tremendus
12/10/04
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bassano del grappa
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...tanto per ridere, due anni fa sono andato con il presepe alle Trecime di Lavaredo, dove vige divieto per le bike, spero messo per problemi di sicurezza e non certo ecologici visto che in estate c'è da fare LA FILA solo per andare al rifugio Lavaredo, i sentieri sono spesso frequentati da gente a piedi SENZA ALCUNA CULTURA DELLA MONTAGNA E DELL'ESCURSIONISMO, che si inerpicano anche su tratti esposti SENZA ALCUNA ATTREZZATURA O VESTIARIO TECNICO... ho visto sora lella in ciabatte che se si fa male ci vuole l'elisoccorso.... e ovviamente hanno vietato il transito ai quattro mtbikers che hanno il fiato di arrivare lassu'...
...E lasciamo perdere le ferrate, da anni mi rifiuto di andarci in estate, si rischia di restare bloccati per ore a cucinare al sole per la fila che c'è... la ferrata in sè ha infatti permesso ad un numero enorme di alpinisti della domenica di cimentarsi in uno sport affascinante, ma anche pericoloso per sè e per gli altri, oltre che invasivo per la montagna, visto che permette di raggiungere punti altrimenti inviolabili ad una massa enorme (per il tipo di posto) di persone... e non mi si dica che è per amore della montagna che si son fatte le ferrate... è come se noi mtbikers non riuscendo a fare alcuni passaggi, ci mettessimo ad asfaltarli...sai che divertimento...
 

maxgastone

Biker spectacularis
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Quoto o come ti quoto!
 

DR_Balfa

Biker grossissimus
Allora su mountainblog che ormai tutti conoscete hanno aggiunto un nuovo post sulla MTB (osservare la foto grazie)... se ci si fa sentire in modo educato e sensato le cose cambiano... piano ma cambiano

riporto la prima parte:

l sondaggio sull’uso dei fuoristrada sui sentieri di montagna ha visto una forte partecipazione (173 voti nel momento in cui pubblichiamo questo articolo), ma soprattutto - per "trasposizione" dell’argomento principale - ha dato il via ad un acceso dibattito sulla pratica del mountain bike in montagna e in particolare lungo i sentieri.
Il tema è sicuramente molto sentito, molti soci sono appassionati di MTB e molte sezioni se ne occupano, ma non solo: il CAI "ha recentemente istituzionalizzato l’attività di MTB nella forma del cicloescursionismo".
Mountain Blog ritornerà in seguito con contrIbuti specifici sul MTB: con questo post inauguriamo la categoria tematica Mountain Bike! Nel frattempo, per meglio precisare la posizione del CAI in merito, riceviamo e pubblichiamo di seguito un intervento di Pier Giorgio Oliveti, direttore de "La Rivista del Cai".

"Il Club Alpino Italiano - nato, lo ricordiamo, ottantanni prima della Repubblica Italiana - ha fin dalla sua nascita l’obiettivo di promuovere la frequentazione della montagna in ogni sua forma o manifestazione. Certo, in relazione al dibattito lanciato su Mountain Blog sui mezzi motorizzati fuoristrada, questo non può e non deve significare promuovere modalità che rischino di alienare in modo permanente il patrimonio comune - la montagna - applicando l’una o l’altra modalità di fruizione. Se come sappiamo tutti, il Cai promuove attraverso i suoi Soci la conoscenza e il rispetto dell’ambiente montano, proprio per questo deve vigilare su ogni nuova tendenza o moda potenzialmente distruttiva, senza ideologismi o preconcetti.
(continua…)

Ciao Gianluca
 

muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
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Valtellina
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Bike
Cube Stereo 29
... se ci si fa sentire in modo educato e sensato le cose cambiano... piano ma cambiano ......

Non capisco da cosa sia alimentato il tuo ottimismo . Per caso dalla frase dove si dice che il CAI "ha recentemente istituzionalizzato l’attività di MTB nella forma del cicloescursionismo"? L'hai letto vero dove il CAI vorrebbe relegare le mtb alla pratica del "cicloescursionismo"? Sulle strade bianche!
Io sarò ottimista quanto te il giorno in cui il CAI ufficialmente riconoscerà alle mtb gli stessi diritti riconosciuti agli escursionisti a piedi .
 

dexter

Biker dantescus
10/5/03
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Prov. Mo
garuti.eu
ragazzi il cai è una federazione di camminatori, mentre la ns federazione guarda solo le gare, non siamo rapppresentati quindi inutile pretendere chissachè.

free- mtb era nata per questo pero forse si è scontrata con difficolta troppo grandi, non saprei, sarebbe bello sentirlo direttametne dai responsabili.
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Novi Ligure (AL)
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Lo è diventato ora! Alla sua nascita si prefiggeva di far conoscere la montagna in ogni sua forma e all'epoca l'unica forma per conoscerla era la pratica dell'alpinismo (e il lavoro) ora si sono "escursionizzati"... forse anche perchè chi praticava una volta alpinismo ora sia passato all'escurscionismo per problemi di età? Il vero problema è che ai vertici non ci sono giovani e quindi gli anziani "dettano" le regole...
In ogni caso ci sono realtà dove la pratica della mtb è accettata e praticata anche al di fuori delle strade bianche: http://www.mtbcai.it

Sperem o-o
 

DR_Balfa

Biker grossissimus

Guarda che il CAI per riconoscere gli escursionisti ci ha messo 100 anni
Il CAi era un'associazione di alpinisti, a cui gli escursionisti non servivano ed erano considerati di serie B.

Ha riconosciuto la MTB in meno di 10 anni e se siamo bravi riusciamo a fargli digerire tutte le forme anche il free.ride (la più dura da ingoiare perché non incanalabile su piste preparate come il DH).

Io non sono ottimista io con loro ci discuto giornalmente (facendone parte) e vedo che se ai voglia di fare alla fine fai, poi se tutti parlano e nessuno si mette d'avanti allora e tempo perso, ecco perchè i pochi soliti la vincono facilmente.

Io ho cominciato ad andare in MTB nel 1990 ed ho organizzato le prime escursioni "ufficiali" in mtb con il cai nel 1998 quando si parlava di cicloalpinismo e le full erano agli albori eppure scendavamo quasi sempre su sentiero e non su sterrate.

Se ci si mette d'avanti a fare manutenzione ad impegnarsi a non tagliare i sentieri sulla linea di massima pendenza, se ci si impegna le cose cambiano se sperate che gli altri le cambino per voi allora c'è poco da fare.

Credete che se il CAI va dai parchi e comincia una "storia infinita" contro la mtb la perde o la vnce la battaglia? Voi dite ma tanto poi i controlli chi li fa? nessuno fino a quando a qualcuno non viene voglia di farlo e allora son dolori per chi ci capita, un esempio la strada per il blockhaus sulla majella è stata chiusa da un'ordinanza del parco mai fatta rispettare e mai rispettata fino a quando un forestale sotto spinta del parco non ha deciso di andare a controllare, tutte le auto parcheggiate si sono riportate a casa un ricordino di oltre 350€, e se un giorno il forestale torna e vede le auto parchegiate sul prato di fianco al pomilio? altri ricordini da 350€.

Per questo è importante farsi sentire, ma in modo civile e sensato.

Ciao Gianluca
 

panzer division

Biker meravigliosus
28/7/03
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Venezia Giulia.
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ho lasciato il mio commento, che per chiarezza riporto anche qui

<cite> Panzer</cite>:
<small class="commentmetadata">Settembre 4th, 2006 @ 15:52 </small>
Salve, ho 29 anni e frequento l&#8217;ambiente montano dal 1989. Anno in cui iniziai la pratica di quella &#8220;odiata&#8221; (da alcuni di voi) disciplina sportiva chiamata mountain bike. Nel corso di questi anni ho praticato tutte le sfumature possibili di questo sport, dalle gare di cross country, a quelle di downhill, all&#8217;escursionismo puro, per approdare infine al freeride. posso dire di conoscere questo sport meglio di quanto posso conoscere me stesso.
Equiparare la pratica della mountain bike a quella di sport con mezzi a motore, giustificando il fatto che in entrambi i casi si tratta di mezzi meccanici, è un colossale errore frutto di menti ottuse e probabilmente retrograde.
Il Cai si erge a padrone assoluto della montagna (come ha fatto la SAT in Trentino), decide, legifera. Ma NON conosce. Non si informa su quanto sta accadendo in montagna. sull&#8217;evoluzione del modo di frequentare la montagna. La pratica della mountain bike non ha mai rovinato, ne mai rovinerà la montagna. al contrario delle innumerevoli strade asfaltate che sorgono sempre più numerose, al servizio di &#8220;gente di montagna&#8221; che ha come unico obbiettivo raggiungere il rifugio con il proprio fuoristrada per mangiare e bere. Ecco cosa è oggi l&#8217;escursionismo in montagna in larga parte. Ma non ho mai visto il CAI prendere posizione contro questi scempi. non ho mai visto il CAI prendere posizione sulle ferrate di montagna, dove ormai bisogna fare la coda per salire. non ho mai visto il CAI prendere posizione nei confronti degli imipanti di risalita, metà obbligata degli innumerevoli vacanzieri invernali in settimana bianca. come mai? perchè nessuno ci da queste risposte? interessi economici?
Leggo nel documento redatto una grande ipocrisia, e non conoscenza su ciò che si vuole regolamentare. Ma per fare le leggi, bisogna CONOSCERE. Parola a quanto pare sconosciuta a chi vuole ergersi a padrone della montagna. Il CAI è oggi un organo retrogrado, non più al passo con i tempi, un ostacolo al vivere la montagna. La montagna è di tutti, e c&#8217;è spazio per tutti per viverla. con le opportune regole, anche per i mezzi a motore che secondo me non vanno discriminati a prescindere. Il CAI non rappresenta più chi va in montagna oggi in Italia, e per quanto mi riguarda non lo riconosco più a livello legislativo.
A proposito: come mai in questo blog nessuno di loro si fa sentire? dove sono tutti questi escursionisti intransigenti? dove sono tutti questi fautori della montagna della domenica, col loro cestino di funghi? dove sono tutti questi contrari a bici e mezzi a motore in montagna? forse hanno paura a far sentire la loro voce? o forse non esistono, come invece qualcuno vuole farci credere?
Diamo la possibilità di regolamentare l&#8217;accesso in montagna alle nuove generazioni, a quelle persone che vivono la montagna per davvero, che la conoscono. a chi fa del proprio sport una cultura di vita.
Agli ottusi, ai retrogradi, a chi non conosce, a chi parla ma farebbe meglio a fare silenzio, siamo sempre pronti ad offrire un bel piatto di polenta taragna nel bel rifugio di loro preferenza. Sempre che ci arrivino con le proprie gambe se ce la fanno
 

Pe

Biker velocissimus
30/10/02
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per adesso roma...
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Per questo è importante farsi sentire, ma in modo civile e sensato.

gianluca l'ho quotato di là (sezione lazio), e lo riquoto qua...

non ho sicuramente la conoscenza del CAI di gianluca e di muldox...
ma a me 'sto mountainblog piace... anzi, piasce molto!!!

e ritengo buona parte degli interventi fatti da noi (inteso come mtb-forum) un po' troppo eccessivi... per non dire fuori luogo...

evabbè l'incaxxatura, evabbè che siamo + fichi noi, ma loro hanno messo in discussione a casa loro (il blog) un loro documento...
se uno viene a casa mia, mi dice che sono un idiota e dopo che ho ammesso che forse c'ha ragione me lo ripete... l'idea di buttarlo fuori mi viene...
anche se magari mi rendo conto che ha ragione a dirlo...

evidentemente c'è chi si pone domande nuove nel CAI oltre a qualche vecchia cariatide...
invece di dare della cariatide a chi ci da la parola diamogli una mano a fargli capire e poi eventualmente fargli sostenere le nostre posizioni...


fine dell'angolo del
 

DR_Balfa

Biker grossissimus


Io vado in MTB dal 1990 o giù di lì e sono sempre stato solo un semplice escursionista ripudiando qualsivoglia forma di agonismo non nella mia indole.

Equiparare la pratica della mountain bike a quella di sport con mezzi a motore, giustificando il fatto che in entrambi i casi si tratta di mezzi meccanici, è un colossale errore frutto di menti ottuse e probabilmente retrograde.

E su questo siamo pienamente d'accordo.


Questo dimostra che non hai conoscienza della realtà, ovvero pecchi dello stesso problema che imputi al cai, se oggi non esistono gli impianti di risalita a campo pericoli è grazie al cai ed altre associazioni come mountain wildeners e non certo grazie a pontificatori vari forse più bravi farsi a pubblicità.


Non capisco il ta astio verso il CAI. Il CAI rappresenta con tutti i suoi limiti nel bene o nel male la principale associazione, l'unica riconosciuta da una legge dello stato e l'unica che in questo ambito ha ancora molto da dire. Non ha mai limitato la montagna, l'ha protetta quando necessario e come associazione si è evoluta molto negli ultimi anni.


Forse semplicemente non hanno voluto scrivere


Ma siamo certi che la nuova generazione così come la presenti sia meglio della vecchia? mi sembra che ne abbia tutti i difetti cambiando solo il punto di vista. Con questo attegiamento non si otterà mai nulla solo un muro contro muro inutile in qualsiasi campo ed ancora di più adesso in cui è necessario farsi "accettare".

Ti assicuro che nel cai ci sono molte persone per cui la tu fatica non è altro ce una piccola percentuale di fatica per il raggiugimento della meta.

Il CAI descritto da te è uno stereotipo utilizzato negli anni '80 per deridere un'associazione ultracentenaria, forse è il caso che tu ti documenti su quelle che sono tutte le attività svolte centralmente o in periferia.

Ciao Gianluca
 

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