Divieti e multe nel parco della Lessinia

monorotula

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Il fatto che non esistano cartelli di divieto può essere una buona base per ricorrere contro le sanzioni, ma non consente di percorrere i sentieri, se è vietato, come risulta dal regolamento del parco.
 

Mattiafox86

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Ritirato la multa ieri. Non ho potuto neanche controbattere perché mi è stato detto che è solo nella fase della scrittura del verbale che posso dire la mia. Tutto molto strano. Scriverò al presidente del parco chiedendo dei gadget visto che ho contribuito a rendere più verde la zona orientale della lessinia.
 
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raffganz

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mirandola
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Il fatto che non esistano cartelli di divieto può essere una buona base per ricorrere contro le sanzioni, ma non consente di percorrere i sentieri, se è vietato, come risulta dal regolamento del parco.
La posizione del Parco è "stiamo raccogliendo documentazione per capire cosa fare". Il regolamento del Parco è fermo agli anni 90 e anche loro pare abbiano capito che urge qualche aggiornamento.
 

Tc70

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Picola ma carattarastica...
Abbiamo a che fare con questi soggetti qua:
i classici muri di gomma! qui comando io

Premesso che sono in sintonia quando si dice che la montagna è di tutti, ora però quel " tutti" è una riga di confine molto sottile, anch' io ho fatto dei giri in alta montagna, con pezzi portage, ma pensare di usufruire di una via ferrata o attrezzata, progettata per il solo uso trekking, forse tutti i torti qualcuno non ha ad innervosirsi...i sentieri sono segnalati e manutentati dai volontari del CAI, idem le vie attrezzate, una sorta di "diritto prioritario" forse se lo sentono addosso, quantomeno riconosciamolo, portando rispetto, magari cercando anche di incontrarsi qualche volta su quel sottile confine, e ambo le parti scendere a compromessi invece di ostacolarsi sempre.
Altrimenti non si va da nessuna parte e chi ci rimette alla fine non son di certo i trekkers o gli alpinisti. ;-)
 

orso2020

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una front e una gravel
Ho letto qualcosa non tutto l'articolo, questa giustificazione ci è stata fatta presente dalla forestale mentre eravamo a caccia in un parco, zona dove cacciavamo da sempre che non sapevamo lo fosse diventato da qualche anno, non c'è nessun cartello neanche adesso, ci hanno graziato proprio per la mancanza di segnaletica ammonendoci di non tornarci più. Motivo dell'assenza di cartelli? Il parco, a detta loro non ha i fondi necessari :soffriba:



I funzionari dell’Arma hanno semplicemente fatto presente che dovevano informarsi prima. In tutta sincerità non ci sembra il modo migliore di interloquire o comunicare le regole del Parco».
 

raffganz

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Premesso che sono in sintonia quando si dice che la montagna è di tutti, ora però quel " tutti" è una riga di confine molto sottile, anch' io ho fatto dei giri in alta montagna, con pezzi portage, ma pensare di usufruire di una via ferrata o attrezzata, progettata per il solo uso trekking, forse tutti i torti qualcuno non ha ad innervosirsi...i sentieri sono segnalati e manutentati dai volontari del CAI, idem le vie attrezzate, una sorta di "diritto prioritario" forse se lo sentono addosso, quantomeno riconosciamolo, portando rispetto, magari cercando anche di incontrarsi qualche volta su quel sottile confine, e ambo le parti scendere a compromessi invece di ostacolarsi sempre.
Altrimenti non si va da nessuna parte e chi ci rimette alla fine non son di certo i trekkers o gli alpinisti. ;-)
Non ho mai affrontato quel tratto, non so come sia. Tuttavia qualche passaggio in ferrata può sempre capitare di farlo. Dipende quanto è lungo: se è tutta ferrata è un conto, se è solo un passaggio si può tranquillamente affrontare.
 

hal

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Abbiamo a che fare con questi soggetti qua:
ecco, mi preoccupa un po' che si mettano sullo stesso piano i "bikers" con moto e quad e con un fare tanto "criminalista". poi si fa presto a travisare.
Anche solo per il fatto che lo stesso CAI, di cui il signore sarebbe presidente della sezione locale, organizza giri in MTB e molti "bikers" sono altrettanto soci.
 
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Maiella

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Uno dei problemi é proprio la sedimentazione della mentalità che, purtroppo, non riesce ad aggiornarsi.
Il CAI é un ente associativo assai antico, che si é ritrovato a gestire pezzi di montagna quando addirittura non erano stati istituiti i parchi. In epoche non troppo lontane parlare di attività in montagna significava associare automaticamente una parte di queste al CAI.
Questi concetti così restrittivi vanno superati alla svelta, e gli enti istituiti dallo stato per salvaguardare e gestire gli spazi demaniali, devono aggiornare rapidamente sul piano normativo le modalità di fruizione secondo le nuove declinazioni presentate dal turismo e dal tempo libero in genere.
 
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Boro

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La domanda che mi viene è questa, i divieti sono vecchi e decrepiti, si scopre ora che dan multe.
Se si sono messi a darle qualcuno deve essersi lamentato a mio modo di vedere...
Difficile che si mettano a fare controlli di questo tipo senza che sia passato qualche ordine....
 
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Mattiafox86

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ecco, mi preoccupa un po' che si mettano sullo stesso piano i "bikers" con moto e quad e con un fare tanto "criminalista". poi si fa presto a travisare.
Anche solo per il fatto che lo stesso CAI, di cui il signore sarebbe presidente della sezione locale, organizza giri in MTB e molti "bikers" sono altrettanto soci.
Guarda, sinceramente, quando si tratta di mezzi con le ruote, per certa gente non conta se ha il motore o meno.
Purtroppo la tendenza è che quando arriva un divieto di circolazione ai mezzi motorizzati dove non c'era, può sembrare bello pechè disturbano e fan danni, ma poi, sparite le moto, le prossime spesso sono le bici....
Anzi in certi posti dove non si vive di quello, il passaggio di gente, in qualunque forma, è palesemente osteggiato se non inibito in forme più o meno lecite.
In questi 30 anni che giro non si contano solo nelle mie zone i sentieri cai che sono stati modificati o chiusi perchè quello che si è fatto la villetta ristrutturando la cascina ha chiuso la strada, ho il contadino ha recintato il podere.
 

hal

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Dubito che abbia fatto i mughi del plische in bici.si porta la bici sia in discesa sia in salita. È ripidamente ripida. L avrà trovato nella val del diavolo.
nel caso specifico non saprei, ma situazioni simili possono capitare. il sentiero peraltro non mi sembra che sia catalogato "EEA".
A volte è difficile valutare a priori quanto un itinerario sia percorribile o meno (immagina quando la cartina era di carta e facevi esplorazioni vere e proprie) e devo ammettere che a volte capita di trovarsi dove non sarebbe proprio il caso. Ora è molto più facile informarsi, ma in alcuni casi ci si passa una volta per sbaglio, qualche app lo riconosce come sentiero e lo ripropone ad altri malcapitati.
sta poi all'autoconservazione di ciascuno decidere quando fermarsi/scendere e/o fare dietrofront
 

Maiella

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La domanda che mi viene è questa, i divieti sono vecchi e decrepiti, si scopre ora che dan multe.
Se si sono messi a darle qualcuno deve essersi lamentato a mio modo di vedere...
Difficile che si mettano a fare controlli di questo tipo senza che sia passato qualche ordine....
Secondo me le hanno sempre fatte, ma questa volta qualcuno ha deciso di sollevare la questione.
Poi dipende da tanti fattori, anche l'eventuale stato di beatitudine o incazzatura dei forestali che ti fermano.
 
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