quello che dici tu MASTRIX83 dovrebbe valere anche per la strada, +bike=+traffico
non mi sembra che nessun sindaco abbia emanato alcuna ordinanza.
Già successo e più volte... addirittura un divieto del genere si ventila da tempo sul Montello...
quello che dici tu MASTRIX83 dovrebbe valere anche per la strada, +bike=+traffico
non mi sembra che nessun sindaco abbia emanato alcuna ordinanza.
se ti arresteranno ti porterò le arance non ti preoccupare... non ti abbandoneremo, porterò Fulvio almeno 2 volte a settiamana a trovartiSembra la prosecuzione di un topic precedente ...... Alimentato da sterili polemiche. Se c'è una legge, è inutile additare qualcuno perchè la infrange più di noi ..... siamo tutti trasgressori!
Se non ho letto male, pare che la "regolamentazione" del parco parli chiaro (forse non proprio - crazy bike): si può andare in bici sui percorsi esistenti (non si parla neanche di CAI), quindi 3/4/5 alto medio basso , sono percorribili ( almeno io lo interpretò così ). Se ci sono altri tipi di divieti, devono essere evidenziati da fatti (cartelli a norma) , non parole!!
Domani andrò a monte cavo con la delibera nello zaino e come al solito farò tutti i percorsi rispettando gli altri fruitori della zona o-o
Sembra la prosecuzione di un topic precedente ...... Alimentato da sterili polemiche. Se c'è una legge, è inutile additare qualcuno perchè la infrange più di noi ..... siamo tutti trasgressori!
Già successo e più volte... addirittura un divieto del genere si ventila da tempo sul Montello...
C
Ad ogni modo, ripeto il consiglio: verificate bene se esistono cartelli che esplicitino il divieto alle bici su certi percorsi, trattandosi la bici di un veicolo per poter sanzionare eventuali divieti questi devono essere chiaramente indicati almeno all' ingresso dell' area protetta. In mancanza di queste segnalazioni non ci sarebbe difficoltà alcuna a vedere la contravvenzione annullata dal giudice di pace.
Non voglio neppure soffermarmi sulla perla del "crazy bike", è un classico esempio di regola scritta da un incompetente e come tale inapplicabile... Non è invece particolarmente "strana" la norma sulle "attività di gruppo", conosco diverse aree protette in cui l'accesso a gruppi numerosi è regolamentato in vari modi, dalla semplice comunicazione all' obbligo di accompagnamento.
Il caso che ho citato non prende spunto dalla mancanza delle caratteristiche tecniche ma proprio dal numero di bici in giro. O come è accaduto a Grosseto un paio di anni fa, perchè si ritengono le bici "pericolose" su una certa strada, o come accade sulla salita dello Scanuppia (cementata) perchè ostacolarebbero i fuoristrada dei residenti... Insomma, se l'ente proprietario o gestore vuole ha i mezzi per intervenire vietando il transito a determinate categorie di mezzi.se parliamo di divieti su strada in realtà non é o meglio non sarebbe consentita la circolazione ai "velocipedi sprovvisti di dispositivi luminosi....acustici...." (art. 182 e 377 cds) etc, etc, ma qui si parla di codice stradale e normative comunitarie. Non invenzioni locali.
Non credo che possa essere così. Come ho scritto in precedenza, stiamo parlando di una limitazione locale ad una norma nazionale, che per poter essere legale deve essere limitata a motivazioni specifiche (nel nostro caso, la tutela ambientale) e deve essere coerente con la legislazione più generale (codice della strada in primo luogo, ma anche i principi dell' ordinamento giuridico in generale).Purtroppo la perifrasi progressista e - imho - generalista nella intenzione autentica dell'autorità emanante "crazy bike" non è inapplicabile ma interpretabile e se ci si dovesse trovare difronte alla fase patologica (leggi: impugnazione della contestazione) sarà interpretata da un incompetente che tutto vi ricomprenderà...
Beh, su questo, come darti torto. Nel bosco, scendendo dalla parte dei Campi d'Annibale (mi pare) c'è addirittura lo scheletro di un'auto abbandonata da anni, che manco capisco come è arrivata sin lassù per non parlare di calcinacci e altri rifiuti che ne fanno una discarica a cielo apertocerto che nel caso "Monte Cavo" la tutela dell'ambiente é una scusa più che non una motivazione; le frane, le discariche e le costruzioni abusive -solo per citarne alcune- non sono opera dei bikers...
Con questo modo di ragionare la tutela dell' ambiente è una scusa in ogni caso, dopotutto chi lascia i rifiuti o costruisce abusivamente mica è responsabile del riscaldamento globale o delle polveri sottili...certo che nel caso "Monte Cavo" la tutela dell'ambiente é una scusa più che non una motivazione; le frane, le discariche e le costruzioni abusive -solo per citarne alcune- non sono opera dei bikers...
Magari chiediamoci il perchè, le risposte potrebbero essere interessanti.»Kyashan«;6114090 ha scritto:Anche questo, prutroppo, sono i Castelli Romani... e invece, ci si preoccupa di vietare la mtb.
Magari chiediamoci il perchè, le risposte potrebbero essere interessanti.
Domani ci torno come tante volte da tanti anni, io ho visto la panda dei guardia parco che saliva la mattina che è cominciato tutto,avevo appena finito il canalone di Giuliana.
Chi ha aperto il topic si ricorderà della coppia di bikers su Jekyll che sono scesi per primi.
Domani eviterò il canalone dove è troppo facile intercettarci, per il momento penso che sia meglio tenere un profilo basso ed evitare i sentieri proibiti. Ho letto le 18 pagine dell'ordinanza e me le porterò anch'io dentro lo zaino insieme ai consigli tecnico/legali del buon Sembola. Penso che l'obiettivo comune di tutti sia di non perdere questo prezioso territorio e nel frattempo cercare insieme un contatto con il Comune. Potrebbero essere d'aiuto i Bike Shops della zona che hanno già ottenuto permessi regolari per lo svolgimento di eventi agonistici. Il fatto che ogni anno si possa ripetere una Gran Fondo con centinaia di partecipanti è prova di interesse e non di chiusura alla nostra attività quindi secondo me c'è solo la necessità imprescindibile di una nuova regolamentazione.
Paragonare M Cavo a Whistler mi sembra un pochino azzardato...parliamo di 400 m di dislivello, non credo ci costruiranno impianti di risalitaquello che vado ripetendo da anni, e pagine. se oltre a sterili polemiche sul forum si riuscisse a trovare un accordo per una gestione condivisa dello spot con un coinvolgimento attivo dei biker, tramite i negozi e le asd che ci rappresentano, allora forse riusciremmo ad avere un dialogo con le istituzioni che fino ad ora ci hanno tranquillamente ignorato.
Prima che arrivi il solito genio a ricordarci che Monte Cavo non è un bike park teniamo presente: neanche il Mottolino, Finale Ligure, Whistler e via dicendo sono bike park per nascita o per intercessione divina. è l'impegno dei fruitori, degli investitori e di tutti gli stakeholder coinvolti a influire sulla natura di un luogo.
Paragonare M Cavo a Whistler mi sembra un pochino azzardato...parliamo di 400 m di dislivello, non credo ci costruiranno impianti di risalita
punterei a evitare di farlo chiudere, come quando la salita in auto era a pagamento...
quello che vado ripetendo da anni, e pagine. se oltre a sterili polemiche sul forum si riuscisse a trovare un accordo per una gestione condivisa dello spot con un coinvolgimento attivo dei biker, tramite i negozi e le asd che ci rappresentano, allora forse riusciremmo ad avere un dialogo con le istituzioni che fino ad ora ci hanno tranquillamente ignorato.
Prima che arrivi il solito genio a ricordarci che Monte Cavo non è un bike park teniamo presente: neanche il Mottolino, Finale Ligure, Whistler e via dicendo sono bike park per nascita o per intercessione divina. è l'impegno dei fruitori, degli investitori e di tutti gli stakeholder coinvolti a influire sulla natura di un luogo.
io alimento le faide...si ok come ti pare... ma te come al solito non sai leggere
non voglio ridurre anche questo topic nelle condizioni del precedente ma impara a leggere prima di parlare.
guarda l'unica cosa che non capisco è se ce sei o ce fai, ma forse perché sono troppo indulgente nel voler continuare ad attribuire ad un tuo deficit cognitivo quella che probabilmente è semplice malafede.
ma non ti preoccupare continua così, vedrai che riuscirai a rendere inutile anche questo topic
Paragonare M Cavo a Whistler mi sembra un pochino azzardato...parliamo di 400 m di dislivello, non credo ci costruiranno impianti di risalita
punterei a evitare di farlo chiudere, come quando la salita in auto era a pagamento...
E per quale motivo, visto che a leggere questo e l'altro topic praticamente a Montecavo girano solo i biker? Sicuri che non ci sia qualche altro motivo più realistico di una Spectre antimtb?»Kyashan«;6114210 ha scritto:Magari, qualche personaggio influente che ha alzato la voce perché infastidito dalla categoria delle ruote grasse.
Più che dalla buona volontà sono nati dall' interesse commerciale e da situazioni tecnico-legislative lontane anni luce da quelle presenti in Italia. In USA sul tuo terreno fai quello che ti pare, da noi prima di muovere mezzo metro cubo di terra devi spendere migliaia di euro di perizie, progetti e pratiche, e non è detto che te lo lascino fare.Credo che sad smile volesse dire, che i grandi bike park sono nati dalla volontà di molti soggetti (stakeholder), e grazie alla buona volontà è nato ciò che possiamo tutti vedere...
E' un discorso sensato e che in linea di teoria è condivisibile, ma che è realizzabile solo se si riesce ad avere una credibilità reale nei confronti dell'ente gestore prima ancora che verso le altre categorie di stakeholders. Altrimenti chi decide fa il puntiglioso o l'onnisciente, ci butta fuori e noi stiamo qua a discutere del sesso degli angeli...però il suo discorso non implica nel far sorgere un bike park a monte cavo..(questo dovrebbe essere chiaro), ma solo ottenere un accordo, un compromesso tra i fruitori del luogo per ottenere la possibilità di usufruire del monte come si è fatto fino ad adesso...nessuno vuole funivia e corrieri con bike a bordo...
si potrebbe fare molto, se fossimo tutti meno puntigliosi e onniscienti...