Ciao scusate se rispondo solo ora, non mi collego molto al forum perchè in questo periodo sono piuttosto preso.
Per materiali e geometrie, ragazzi l'ideale dipende sempre e solo da cosa volete farci di preciso, partiamo dall'inizio: prima di tutto si impara un "pacchetto di manovre base": manual, ollie (bunny inglese), bunny hop (americano), 180, front manual, ci sono millemila siti,
guide, tutorial ecc.
Questo set di manovre base sono quelle che poi servono sotto il profilo didattico e vengono esportate da una disciplina all'altra mtb compresa e credo di aver capito sia quello che maggiormente preme a
@Koroviev .
Per fare questa parte di percorso diciamo va bene o male bene tutto, solo che la
bmx è talmente un altro pianeta che il rischio è quello di imparare anche bene delle cose, ma smessa quella per risalire sulla mtb trovarsi in grande difficoltà a replicarle.
Fatta questa prima parte di percorso uno si trova a decidere davvero cosa vuole fare e li serve la bici giusta, lo street "vero" si fa in linea di massima con le BMX, che da street sono giusto un filo più lunghe di quelle da park, se per street intendiamo usare i grid, fare slide e cose cosi, con le bici da dirt invece si è più orientati sul trial-street a parte farci davvero dirt o pump trak ovviamente, allora in quel caso si va su bici in lega più leggere delle bmx e si usano i
freni, in pratica si tratta di fare manovre trialistiche in ambito urbano.
Le geometrie per questo tipo di impiego delle dirt sono sempre più possibile compatte, interasse corto, non sono bici minimamente comode, la sella sempre completamente abbassata. Sono dei "giocattoli" da trick, ben lontane dal concetto di pedalare.
