DH ITALIA.... dove siamo e dove stiamo andando.

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T

teoDH

Ospite
però Teo così è disfattismo.
Al contrario Aug dice che le cose non vanno male e ci sono buone prospettive con tanta gente che sta lavorando bene e nella direzione giusta (correggimi se ho capito male).

alla fine la situazione discesa in Italia è rosea o nera?

Non è disfattismo, è guardare in faccia la realtà, la situazione dello sport in italia, e non parlo solo di DH, o di MTB, o di bici, è la seguente:

Hai talento? vai a fare gare all'estero, vai a cercare sponsor all'estero, prendi residenza all'estero perchè se inizi a guadagnare qualcosa ti succhiano anche il sangue.
Ditemi quale atleta di punta in qualsiasi sport che non sia il calcio è nato, cresciuto, sviluppato e vive in italia.
Nello sci, le eccellenze sono sempre uscite da atleti al di fuori della federazione, in quel campo fortunatamente c'è l'esercito e le forze dell'ordine che ti supportano, ma non ha senso che uno debba essere poliziotto o carabiniere o soldato per gareggiare, nel MX... abbiamo l'esempio di Cairoli, vive si allena e sta in belgio pert buona parte dell'anno... Rossi è rientrato in italia dopo il casino con il fisco e perchè adesso ne ha talmente tanti e nonostante tutto, ama il suo paese, nel tennis, pennetta, schiavone, errani, sono tutte atlete che hanno trovato la loro strada fuori dal paese, e diventanbo italiane quando renzi ci si deve andare a fare i selfie, potrei andare avanti così per quasi tutte le discipline...

Siamo realisti, l'italia ha sempre sfornato grandi sportivi, ma non ne ha mai aiutato realmente uno a crescere...

E anche in DH, Alan ha corso ad alti livelli fino a quando aveva suo padre, un grande uomo e fortemente appassionato, che ha creduto in lui più di chiunque altro, Lorenzo è per natura un cosmopolita, ma quando ha fatto il salto, purtoppo bruscamente interrotto dall'incidente in auto, l'ha fatto all'estero, in campo Dirt, Nick, Toto, Diego, tutti o già all'estero o destinati ad andarci, il citatissimo Ale Barbero, che è un caro amico, sta più tempo a Woodward che in italia...
 

marco10

Biker poeticus
20/8/05
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Bergamo
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TeoDH ha scritto:
...Nello sci, le eccellenze sono sempre uscite da atleti al di fuori della federazione, in quel campo fortunatamente c'è l'esercito e le forze dell'ordine che ti supportano, ma non ha senso che uno debba essere poliziotto o carabiniere o soldato per gareggiare...
Non capisco questo passaggio. Sono nelle forze armate x le federazioni , non viceversa. È un sistema valido perché un atleta possa vivere di sport.
Cmq non condivido il tuo catastrofismo generale. Gli atleti italiani devono uscire x competere con i migliori, altrimenti che campionati internazionali sarebbero. I ciclisti stranieri vengono in Italia a correre, i maratoneti e mezzo fondisti africani idem. Il nuoto e la scherma italiana sono storicamente una delle scuole migliori al mondo. Non è possibile essere forti in qualunque sport, ma da qui a dire che siamo allo sbando c'è ne corre. Specialmente davanti a tutti i titoli mondiali arrivati quest'anno.
 
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ancillotti

Biker tremendus
19/9/03
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Sambuca Val di Pesa
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.
piccolo OT , e considerazione verso la famiglia Ancillotti....
i miei superlativi complimenti, tanto di cappello a tutto quello che fate, e quello che avete fatto... e per quanti complimenti posso farvi, il tutto è solo riduttivo... però.... però porca paletta, nel mondo che viviamo oggi, fate tutto da soli , tutto tutto in casa, tutto voi, che se da una parte, garantisce la qualità assoluto dell'operato, da un'altra , vi castra nelle possibilità.... come dice Tommaso il dono dello sdoppiamento ancora non vi è noto...

c'è gente che compra la bici, perchè l'ha vista in un video, e non sà qual'è il davanti dal dietro..... fanno numeri... un pò più numeri, un pò più possibilità di coltivare quel "reparto corse" che avete nel DNA e che tanto farebbe bene a questo sport, come ben evidenziato da Aberto ..
Quando costruivo moto, di numeri ne facevamo, certo non eravamo la Piaggio ma le nostre 3.000 moto l'anno (fra cross e regolarità), con 28 persone fra commerciale, reparto corse , ricerca e progettazione,ufficio acquisti,magazzino, montaggio, verniciatura ecc le facevamo e so cosa comporta fare i numeri(non fosse solo per lo stress)! ed è proprio per questo che di comune accordo con Tomaso abbiamo scelto questa piu' vivibile e divertente strada, tranquilla e di nicchia Non ce ne pentiamo come infatti puoi vedere ,dal 1992 noi ci siamo sempre ed ancora competitivi tante altre case che "facevano i numeri" o non ci sono piu' od hanno cambiato proprietario o sono state assorbite e non era ancora arrivata la crisi, figuriamoci se oggi è il momento!Sopratutto la piccola quantità è la piu' adatta ad un prodotto da competizione, ti permette non solo di curare il prodotto e lo sviluppo ma di vendere direttamente ,che vuol dire dare al cliente tutto il valore intrinseco di un mezzo fatto espressamente per lui e non ad un prezzo risultato ed appesantito da i soliti(inutili e dispendiosi) vari passaggi di mano, cosa che sarebbe impossibile con i numeri che necessiterebbero una tradizionale rete di vendita!
 

aug

Biker superis
Io credo che la situazione non sia nera, nemmeno rosa deciso purtroppo.
Se penso alle tante persone che producono, importano,distribuiscono,vendono e che per pura passione - con magro ritorno - supportano qualche Team o qualche atleta .... sono obbligato a pensare rosa.
Certo si vorrebbe sempre di più.
Ma proprio il racconto degli Ancillotti evidenzia come - ad un certo punto - la passione e la voglia di fare debbano scontrarsi con la realtà e col portafoglio.
Questo dà ancor più smalto a queste azioni !!

Insomma, la ns. DH piano piano stà riprendendo vigore.
Lo stà facendo grazie ad un matrimonio di situazioni diverse ( la Federazione meno ingessata - diversi tecnici competenti - diverse squadre che hanno tenuto duro ed investito sui ragazzini - il lavoro di Gravitalia - la Coppa ed il Mondiale in Val di Sole - distributori di bici e componenti che, testardi, ci credono - ecc.ecc ) . e attenzione , cresce nel momento economicamente più difficile, quindi direi un buon risultato.

Accidenti, ma c'è qualcuno che pensa sia ECONOMICAMENTE REDDITIZIO per Formula e Andreani ( tanto per fare due esempi ) essere presenti a fare assistenza sui campi gara ?
Qualcuno pensa che quei 6 disgraziati di Gravitalia (ognuno con un proprio lavoro ed una propria famiglia ) si arricchiscano a prendersi questa serie di mal di pancia ?
Non credo al ritorno di immagine, pubblicità, vendite, guadagni ecc.ecc se non ci fosse la PASSIONE , questa gente starebbe a casa la domenica !

Rosa ! LA DH è rosa.
Rosa pallido ma in costante crescita.

Aug
 
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muoversi

Biker superis
17/7/09
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verona
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Ieri siamo tornati a Spiazzi di Gromo x la seconda volta, pur essendo molto scomodo da VR, e parlando di park abbiamo trovato tracce rimesse a nuovo un gran lavoro una gran passione. Una delle situazioni che limita lo sviluppo di questo sport è, secondo me e parlo da dilettante/turista, il numero e la gestione dei pochi park che ci sono. Tenete presente cosa c'è nel triveneto , bisogna andare in Paganella o a Pinzolo, dove peraltro stanno lavorando benissimo, o macinare km fino a PlanCorones, Plose o S.Martino di Castrozza. Altre realtà sono defunte o mai decollate x difficoltà burocratiche o ostilità ambientale etcetcetc. Anche nella gestione ideazione/gestione delle tracce si notano differenze enormi, vedi i casi Pinzolo e Paganella. Pinzolo 1 traccia sola costruita in maniera da mescolare difficoltà e flow che non spaventa il turista ma permette a chi è già esperto di spingere. Paganella troppe passerelle mal fatte anche dove non servono con curve troppo chiuse, le tracce storiche quasi abbandonate cioè hai un bosco e se dove passavi prima adesso è una devastazione valuti un'altra linea etcetcetc. E' ovvio che sono situazioni complesse e forse non ci sarà mai una evoluzione ma la crescita passa solo da un allargamento della base dei praticanti. un saluto a tutti e sempre avanti.
 
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piero1954

Biker assatanatus
6/1/08
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bergamo
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Ieri siamo tornati a Spiazzi di Gromo x la seconda volta, pur essendo molto scomodo da VR, e parlando di park abbiamo trovato tracce rimesse a nuovo un gran lavoro una gran passione. Una delle situazioni che limita lo sviluppo di questo sport è, secondo me e parlo da dilettante/turista, il numero e la gestione dei pochi park che ci sono. Tenete presente cosa c'è nel triveneto , bisogna andare in Paganella o a Pinzolo, dove peraltro stanno lavorando benissimo, o macinare km fino a PlanCorones, Plose o S.Martino di Castrozza. Altre realtà sono defunte o mai decollate x difficoltà burocratiche o ostilità ambientale etcetcetc. Anche nella gestione ideazione/gestione delle tracce si notano differenze enormi, vedi i casi Pinzolo e Paganella. Pinzolo 1 traccia sola costruita in maniera da mescolare difficoltà e flow che non spaventa il turista ma permette a chi è già esperto di spingere. Paganella troppe passerelle mal fatte anche dove non servono con curve troppo chiuse, le tracce storiche quasi abbandonate cioè hai un bosco e se dove passavi prima adesso è una devastazione valuti un'altra linea etcetcetc. E' ovvio che sono situazioni complesse e forse non ci sarà mai una evoluzione ma la crescita passa solo da un allargamento della base dei praticanti. un saluto a tutti e sempre avanti.[/QUOTE

Hai detto giusto, UNA GRANDE PASSIONE.:il-saggi::il-saggi::il-saggi:
 

razj

Biker tremendus
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Scusate se entro a gamba tesa forse dicendo qualcosa di già detto, ma ho poca voglia di leggere tutte le pagine di discussione.

Vorrei solo dire che se il DH sembra avere poco futuro in Italia è anche perché è difficile praticarlo, e non parlo di costi dell'attrezzatura e dei mezzi. Parlo delle amministrazioni pubbliche che spesso e volentieri vietano o comunque scoraggiano l'uso di bici in discesa su sentieri altresì vuoti per millantate motivazioni di sicurezza quando l'unica vera motivazione è l'interesse del voto di quei pochi ignoranti che si lamentano pensando che la montagna sia solo la loro, senza considerare che la cura della montagna viene in primis da chi ne usufruisce e non certo dai cacciatori o dai contadini che vivono nei paraggi. Qui da noi ci sono stati casi in cui la guardia forestale si è trovata a tentare di impedire la discesa a dozzine di persone senza che ci fossero divieti espressi in loco e quindi senza risultato se non un'incazzatura generale completamente inutile. Senza contare la totale mancanza di coerenza quando all'ingresso della montagna c'è tanto di cartello che indica la possibilità di girare in bicicletta con cartelli che indicano i sentieri turistici.
Ricordo che un paio di anni fa, quando cominciai a frequentare questa zona, era pieno di persone con la DH... adesso son rimasti solo gli XC e gli enduristi che si fanno tutto il giro della zona e poi scendono. Chi fa DH preferisce farsi due ore di viaggio verso mete più note e dove la pubblica amministrazione non fa muro. Chi ha meno tempo o meno possibilità di spostarsi vende la DH e compra un'enduro, semplice.

Qualsiasi sport parte dal basso. I calciatori iniziano sotto casa con le reti fatte dagli zaini di scuola. Se col DH non hai possibilità di girare perché ti mettono letteralmente i bastoni tra le ruote è chiaro che non si svilupperà mai nulla se devi ripiegare su quei 3 mesi l'anno in cui sono aperti i bike parks o ci sono gare
 

kitkat

Biker cesareus
17/7/12
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Ossola
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senza considerare che la cura della montagna viene in primis da chi ne usufruisce e non certo dai cacciatori o dai contadini che vivono nei paraggi.

Completamente d'accordo su tutto ma permettimi di dissentire qui.. Come dici tu la cura della montagna viene da chi ne usufruisce.
Ora non so come funzioni dove vivi tu e quali contadini/cacciatori conosci, ma in zone "selvagge" ed impervie come le mie che di turismo ne hanno pochissimo la montagna è ancora viva solo grazie ai cacciatori e a quei pochi contadini rimasti che per passione hanno qualche capra o mucca o perché lo fanno come "lavoro" se ne prendono cura...

Ripeto, su tutto il resto d'accordo, sono poche le zone dove c'è un gran movimento in ambito mtb soprattutto gravity, e sono ancora meno le zone dove questo movimento viene supportato o almeno non ostacolato.. Figuriamoci dove siamo più o meno siamo quattro gatti..

E' un cane che si morde la coda, il movimento è scarso in numero, le istituzioni non ti supportano e cosi il movimento non si allargherà quasi mai..
Se poi ci mettiamo il fatto che in Italia siamo indietro praticamente su tutto, figuriamoci in questo sport, che possiamo proprio dire che sia uno sport giovane rispetto a tanti altri...
 

razj

Biker tremendus
23/4/14
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prov. RM
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Completamente d'accordo su tutto ma permettimi di dissentire qui.. Come dici tu la cura della montagna viene da chi ne usufruisce.
Ora non so come funzioni dove vivi tu e quali contadini/cacciatori conosci, ma in zone "selvagge" ed impervie come le mie che di turismo ne hanno pochissimo la montagna è ancora viva solo grazie ai cacciatori e a quei pochi contadini rimasti che per passione hanno qualche capra o mucca o perché lo fanno come "lavoro" se ne prendono cura...

Ripeto, su tutto il resto d'accordo, sono poche le zone dove c'è un gran movimento in ambito mtb soprattutto gravity, e sono ancora meno le zone dove questo movimento viene supportato o almeno non ostacolato.. Figuriamoci dove siamo più o meno siamo quattro gatti..

E' un cane che si morde la coda, il movimento è scarso in numero, le istituzioni non ti supportano e cosi il movimento non si allargherà quasi mai..
Se poi ci mettiamo il fatto che in Italia siamo indietro praticamente su tutto, figuriamoci in questo sport, che possiamo proprio dire che sia uno sport giovane rispetto a tanti altri...

Sì indubbiamente esistono realtà virtuose, il mio era un'intervento relativo alla situazione del centro italia. Più si sale al nord e più si sente la cultura della montagna come centro di interessi molteplici ed esistono realtà dove questi interessi convivono senza problemi anche grazie al supporto della pubblica amministrazione.
 

XBIKESchool

Biker cesareus
4/5/04
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Bregnano (Co)
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mi sto un po' perdendo nella discussione..
all'inizio si era detto che ci sono molti partecipanti alla gare, che il movimento è in crescita e che l'attuale crollo (cioè prima eravamo in alto) a livello internazionale non è una questione di base numerica.
Ora invece si sostiene l'opposto...

sono anche parzialmente in disaccordo con Teo quando dice che in Italia qualsiasi sportivo fugge all'estero.
Per rimanere in tema 2 ruote, nel cross Cairoli ogni tanto va in Belgio, ma ha base a Roma da De Carli, così come Febvre sta a parma da Rinaldi e Gajser è in brianza da Gariboldi. Praticamente tutti i maggiori team sono in italia. Per non parlare di Bernardini e della pesarese TM.
Anche nel trial andiamo abbastanza bene con case e piloti.
Nel ciclismo su strada abbiamo visto in questi giorni quanto l'Italia sia forte.
Nel BMX siamo in partita e anche se non dominiamo, spesso i nostri ragazzi arrivano nei 10 se non in finale.
Nell'XC non mi pare che ci sia questa gran fuga all'estero e dai tempi della Pezzo non è cambiato poi molto (vedi Eva Lechner e co).
Nel dirt stiamo arrivando. Toto sarà anche sempre in giro, ma il movimento brianzolo è fortissimo e ora si è anche impegnato per realizzare a Monza il più grande trail europeo per tirare su nuovi talenti.

Piuttosto si potrebbe ragionare sull'enduro, quello vero in moto per intenderci. Simile alla DH e come lei un tempo padrone del mondo al punto da considerare Bergamo come la culla mondiale della specialità, e ora invece miseramente crollato a livelli ancora dignitosi ma decisamente più ridimensionati. Causa? non la cultura, non la base, non le case, non i costi, ma i divieti!
Forse si può fare un parallelo con la DH? magari spostando leggermente il tema dai divieti alla pratica e di conseguenza ai park?
 
T

teoDH

Ospite
Nel ciclismo su strada abbiamo visto in questi giorni quanto l'Italia sia forte.

Ricordando BENE che Astana è un team Kazako gestito da russi...

E che al momento, con la scadenza licenza del team Lampre, non esiste nemmeno un team italiano nell'UCI Pro Tour, quindi anche in questo caso, parliamo di bravissimi corridori italiani che corrono per team esteri, e che nemmeno si allenano più in italia, perchè difficilmente trovano le condizioni per farlo... Astana e Soudal si allenavano spesso in Sardegna, ma in Spagna alloggiano in posti migliori a costi molto più bassi e trovano strade in migliori condizioni, cosa che ho potuto verificare di persona durante più di uno shooting fotografico a team di punta del pro tour
 

kristian

Biker assatanatus
6/2/06
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nel mondo..
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...quindi Teo, visto che hai perfettamente sotto controllo il polso della situazione, credi non sia il momento di incominciare ad invertire la marcia in qualche modo, oppure facciamo sempre il lamento greco (italiano, che quelli poveracci mi sembrano più dignitosi ora)?
...a me l'idea di abbandonare la nave per primo, come ci ha "insegnato" quel bravo capitano di crociere, non mi piace per il cavolo...
 
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stilgar

Biker velocissimus
9/1/04
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nera e gialla
Ricordando BENE che Astana è un team Kazako gestito da russi...

E che al momento, con la scadenza licenza del team Lampre, non esiste nemmeno un team italiano nell'UCI Pro Tour, quindi anche in questo caso, parliamo di bravissimi corridori italiani che corrono per team esteri, e che nemmeno si allenano più in italia, perchè difficilmente trovano le condizioni per farlo... Astana e Soudal si allenavano spesso in Sardegna, ma in Spagna alloggiano in posti migliori a costi molto più bassi e trovano strade in migliori condizioni, cosa che ho potuto verificare di persona durante più di uno shooting fotografico a team di punta del pro tour

vero, però il Nibali della situazione prima di arrivare ad Astana è cresciuto in Italia (come sta succedendo in altri sport, vedi italiani che giocano in nba o calciatori italiani all'estero) e in questo non ci vedo nulla di male, anzi! se un domani vedo un italiano correre per il team syndicate c'è solo da esserne contenti!
anche perchè bruni non mi pare che corra per un team francese, nè gwin per un team americano, nè il buon vecchio peaty ha continuato a correre per orange.
il nocciolo è come arrivare a quei livelli, non a quei livelli chi paga! e qui si torna al vivaio...e su questo tema si è perso un po' il filo nel topic.
 
D

Deleted member 85439

Ospite
tornando a parlare di dh italiana, complimenti per l'ottimo piazzamento di colombo in germania e speriamo che faccia sempre meglio,per non parlare poi delle ragazze che se non sbaglio hanno seconda e terza:celopiùg:
 
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D

Deleted member 85439

Ospite
Esatto, molto bravo, peccato mancasse qualcuno, o sbaglio?

Tipo von kle......... e qualcun altro del team argentina no?

edit:
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1599184633744654&id=1374401402889646

si ho dimenticato sicuramente altri atleti degni di nota e molto bravi,però io di solito mi fermo al "quinto" questa volta ho fatto una eccezzione!
se devo dire la verità,andavo controllando cosa aveva fatto lukasik,quel pilota mi piace molto:spetteguless:
 
T

teoDH

Ospite
...a me l'idea di abbandonare la nave per primo, come ci ha "insegnato" quel bravo capitano di crociere, non mi piace per il cavolo...

Perchè, fai parte dell'FCI, organizzi gare o campionati di DH? Hai un Team?

Non capisco il discorso, si sta parlando della situazione DH italiana, e di idee mi pare ne siano uscite tante, il problema è che se non c'è la volonta in primis di Coni e FCI, possiamo star qua a tirar fuori mille idee e progetti, ma la situazione non cambierà...
Secondo me da quando finalmente in FCI c'è qualcuno che sa di DH e lavora per essa,ovvero Vernassa, i risultati potrebbero arrivare, sopratutto se lo faranno lavorare alle sue condizioni, tutto il resto sono chicchiere da forum
 

ancillotti

Biker tremendus
19/9/03
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Sambuca Val di Pesa
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vero, però il Nibali della situazione prima di arrivare ad Astana è cresciuto in Italia (come sta succedendo in altri sport, vedi italiani che giocano in nba o calciatori italiani all'estero) e in questo non ci vedo nulla di male, anzi! se un domani vedo un italiano correre per il team syndicate c'è solo da esserne contenti!
anche perchè bruni non mi pare che corra per un team francese, nè gwin per un team americano, nè il buon vecchio peaty ha continuato a correre per orange.
il nocciolo è come arrivare a quei livelli, non a quei livelli chi paga! e qui si torna al vivaio...e su questo tema si è perso un po' il filo nel topic.
Indipendentemente dal tema fatemi un favore, non parliamo o facciamo paragoni di atleti da strada di Lampre e di Astana nè addentriamoci nel loro mondo che sono allergico! con lo sport come lo intendiamo noi e come dovrebbe essere questi non hanno niente a che fare!
 

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