DH ITALIA.... dove siamo e dove stiamo andando.

ancillotti

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kitkat

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...e quindi il risultato di Francesco , secondo Te, avrebbe meno valore ...:nunsacci:??

( e W Andrea Bianciotto sul podio )

Aug

:spetteguless::spetteguless:

Mi pare ovvio che era per dire che, siccome stiamo dicendo che bisogna fare esperienza, esperienza internazionale blablabla, era un peccato che qualcuno non ci fosse e mi chiedevo perché, tutto qui, ma se si hanno altri impegni ci può stare:)

Era una domanda, visto che qui scrive ancillotti sicuramente una risposta sapeva darla, ed infatti..

Non capisco come hai fatto a pensare che io intendessi quello, per carità dietro ad uno schermo è facilissimo non comprendersi, però ogni tanto mi pare anche che sul forum si faccia apposta a non capire :omertà:
 

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tra l'altro Cairoli non ha nemmeno un preparatore atletico...

però vorrei tornare al tema, anche perchè di ciclismo su strada ne so ben poco

Come siamo messi nella DH in Italia?
C'è chi dice nero e chi rosino, chi dice in ripresa e chi in discesa, chi dice che in Italia non si potrà mai e chi che in Italia c'è tutto per emergere..

personalmente non ho una soluzione ne tantomeno le idee chiarissime, ma proprio Teo (su cui spesso sono in disaccordo ma che ascolto sempre con attenzione) ha buttato lì una possibile causa legata ai park che mi ha fatto lampeggiare una piccolissima luce.

Effettivamente quando si dominava avevamo gli stessi "park" degli altri. poi però siamo rimasti lì mentre gli altri crescevano.
Base: la Germania è quella che ne ha di più, ma sta messa malino a park e a risultati.
La Francia è quella messa meglio a park e guarda caso a risultati.
I paesi emergenti dell'est non hanno quasi base, ma tantissimi parkini e parketti.

quindi a mio parere bisognerebbe anche ragionare su questo aspetto, cioè cosa significa avere dei park, di che livello, per ottenere cosa.
Quando si dice andare all'estero è per gli avversari o i percorsi?

Sempre Teo forse in un momento black dice che c'è ben poco da fare a meno di non essere in Federazione (in cui prima dell'endurista Vernassa c'erano persone come Silva o Pippo che in DH ci correvano pure), però se davvero fosse un problema di percorsi credo che di cose da fare se ne potrebbero fare molte e in tempi relativamente brevi.

O no?
 
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teoDH

Ospite
...possibile causa legata ai park che mi ha fatto lampeggiare una piccolissima luce...

Te ne accendo un'altra: guarda quanto in italia è popolare la bdc, e non parlo a livello agonistico, parlo di appassionati che pedalano, il rapporto a spanne è credo superiore a 10 a 1, 10 bdc - 1 mtb, e guardacaso, di fuoriclasse ne spuntano... idem per lo sci, abbiamo sempre atleti al vertice, più o meno carismatici, perchè c'è una base di praticanti enorme.

Visto che hai giustamente portato ad esempio la Francia, se vai in un park francese, oltre ad essere anni luce avanti a noi, ci vedi una mole di ragazzini che fa impressione... due stagioni fa a un corso di Jack a Les Gets, c'erano 10 persone che guardavano un salto, un doppietto "impegnativo", e alcuni stavano per desistere dal provarlo, poi è arrivato un ragazzo sulla trentina con 12 ragazzini al seguito che potevano stare intorno ai 10-12 anni che si sono volati in trenino il salto, questo fa capire come crescano, da noi a parte gli appassionati di DH che portano i figli e li iniziano a girare in park, vedi proprio una sorta di mania protettiva, cosa che in altri paesi non succede ,e quindi molti iniziano ad avvicinarsi alla discesa già grandi, e ben sappiamo che un campione invece si forma già prima dei 14 anni...
Quindi, più gente avremo in bici, più genitori avremo in park, più ragazzini avremo in park, e potremo pescare in una cesta più grande, con maggiori probabilità di scovare il talento. (quindi biker, finito di girare date due colpi alle vostre mogli e popolate l'italia di giovani riders!:smile:)

E' un circolo vizioso, o meglio viziato da un mood anche nel crescere i figli che in altri paesi è differente, vi faccio l'esempio lampante di mio nipote, a cui da quando sa camminare, lo zio regala praticamente solo biciclette, o altri attrezzi alternativi tipo skate, roller, trike, sci... il tutto fatto sotto lo sguardo accusatorio di tutta la mia famiglia che ormai da tempo mi ha bollato come scellerato... fortuna che il padre, motociclista, mi da corda...
 
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diverse
ricordo che questo topic è stato aperto per parlare di quanto sia bello il nostro sport che è la dh, e non dello stato d'animo dei piloti quando guidano una bicicletta.
detto questo, auguro a tutti buone discussioni.:il-saggi:
 

aug

Biker superis
tra l'altro Cairoli non ha nemmeno un preparatore atletico...

..........Sempre Teo forse in un momento black dice che c'è ben poco da fare a meno di non essere in Federazione (in cui prima dell'endurista Vernassa c'erano persone come Silva o Pippo che in DH ci correvano pure)...........

O no?

A) Cairoli non ha un preparatore atletico ? Avrà un team di almeno tre persone !

B) Ragiono sul fatto che "l' endurista Vernassa" - endurista /moto di ottimo livello in gioventù - è il principale sostenitore della necessità di confronto internazionale e secondo questa filosofia ha lavorato. I risultati ottenuti da Vernassa dimostrano come non sia indispensabile "correrci pure" ...anzi.

E allora giochiamo a carte scoperte : forse forse una delle mosse più intelligenti e lungimiranti della ns. Federazione è stata proprio quella di rivoluzionare il settore tecnico della DH ?
Ed un altra bella mossa è stata quella di affidare il Circuito ad una organizzazione come Gravitalia ?
Non voglio addentrarmi in confronti spiacevoli .... ma veramente non vorrei mai più dover ripetere ....Prarostino !!!
(chi ha vissuto quei momenti capirà, gli altri si fidino !)

Aug
 
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teoDH

Ospite
A) Cairoli non ha un preparatore atletico ? Avrà un team di almeno tre persone !

B) Ragiono sul fatto che "l' endurista Vernassa" - endurista /moto di ottimo livello in gioventù - è il principale sostenitore della necessità di confronto internazionale e secondo questa filosofia ha lavorato. I risultati ottenuti da Vernassa dimostrano come non sia indispensabile "correrci pure" ...anzi.

E allora giochiamo a carte scoperte : forse forse una delle mosse più intelligenti e lungimiranti della ns. Federazione è stata proprio quella di rivoluzionare il settore tecnico della DH ?
Ed un altra bella mossa è stata quella di affidare il Circuito ad una organizzazione come Gravitalia ?
Non voglio addentrarmi in confronti spiacevoli .... ma veramente non vorrei mai più dover ripetere ....Prarostino !!!
(chi ha vissuto quei momenti capirà, gli altri si fidino !)

Aug

E aggiungo, Silva girava in bici, ma ha ampiamente dimostrato di non saper far crescere il movimento e la nazionale, ha fallito su ogni fronte, ora non so se sia colpa sua o del fatto che la federazione non gli desse supporto, ma analizzando fatti e dati, il periodo più buio per la DH italiana è stato proprio durante la gestione Silva...
Marani è senza dubbio un'icona della DH italiana, ma mi sembra che si sia sempre e solo occupato di tracciati, e lo sa fare molto bene, ma è sempre stato un delegato tecnico, non un allenatore ne un team manager mi risulta.
Con Vernassa è cambiata da subito l'impronta data alla nazionale, tanto spazio ai giovani, camp e allenamenti, e grazie anche a Gravitalia, si è visto da subito che il livello sarebbe cresciuto... di strada da fare ce n'è ancora tanta, ma almeno ci sono i presupposti per sperare di evolvere.
 
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XBIKESchool

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piccolo OT

A) Cairoli non ha un preparatore atletico ? Avrà un team di almeno tre persone !
su che basi dici questo? ha Renato Remonato che è il massaggiatore del team. E tra l'altro Tony è anche contrario agli antidolorifici o roba tipo mental trainer. Il programma di allenamento se lo fa da solo. Se non ti fidi di me chiedilo a lui... (oppure puoi cercare varie interviste)

fine OT

che poi tanto OT non è se pensiamo che già ci sono ragazzini in DH che si lamentano che non hanno Baker come preparatore e vorrebbero uno staff al seguito altrimenti dicono che non possono ottenere risultati.
Non mettiamogli in testa queste fesserie!
 

ancillotti

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Beh insomma, sembra le abbiamo dette tutte....
...allora, se son rose fioriranno, oppure bisognerebbe ..............
Mi permetto di aggiungere ancora qualcosa visto che penso di essere uno dei pochi veci (nel senso reale del termine) che il movimento DH l'ha visto nascere. Il percorso per fare aprire gli occhi alla federazione sul tema CT, è stato lungo e laborioso e vi dico (per farvi capire da che abisso venivamo) che pure il bistrattato Silva ai tempi, ci sembro' un gran passo avanti rispetto al passato!Poi ci fu' anche Corrado Herin e ci sembrava di toccare il cielo con un dito. Per noi Ancillotti era prassi normale già in quei tempi lontani,che i ragazzi del team o chi correva con le nostre bici andassero nei bike park a Les Gets Morzine ecc ecc ed alla gare all'estero particolarmente in Francia dove avevamo (allora) un bel team e un bel seguito di clienti(hanno corso con noi piloti francesi come Dolà, papà Bruni, Prost ecc) con questa ottica abbiamo tirato su una quasi intera generazione di piloti italiani ,da Beggin a Cozzi ai due Gambirasio,Bugnone,Milivinti ecc non dico questo per fare sfoggio di niente anche perchè noi sopratutto costruttori, di piu' non potevamo fare I risultati sono stati buoni ma non eclatanti in campo internazionale ,evidentemente tutto questo lavoro va a buon fine se come ho sempre sostenuto, abbiamo la fortuna di imbroccare tra tanti "buoni" piloti il "fuoriclasse" perchè, per quanto uno si possa sforzare, non si riuscirà mai a trasformare un pilota "buono" in un fuoriclasse Cosa fare a parer mio, al momento che questa fortuna è capitata?a parer mio ad esempio con Revelli da junior, abbiamo perso un'occasione oltre alla bella prova in casa era in grado di fare di piu', quindi adoperare tutti i metodi che nel frattempo si sono evoluti da quei tempi lontani e non limitarsi alla buona volontà di un CT ed a portare in giro i ragazzi,come del resto abbiamo fatto da anni La federazione francese da sempre costituisce un esempio da seguire ,Come fanno loro, costituire quindi un pool che abbia: un pilota esperto e consacrato che sappia consigliare ai piloti sui tracciati dal vivo ,sul loro comportamento ed anche informare su come si comportano gli avversari, un Coach perchè oggi un mental trainer è indispensabile,un meccanico che non sia un solito meccanico che ti sa cambiare il cavo del cambio o ti centra la ruota ma uno a tutto campo, esperto di sospensioni in grado di fare la taratura adatta per la tipologia del percorso ,esperto di gommature,(magari anche che sa andarci su una bici da DH)esperto di tutte quelle raffinate cose che l'esperienza ha insegnato e che sono spesso determinanti per il risultato La tecnica si evolve continuamente e diventa sempre piu' raffinata, non possiamo piu' andare di sgrosso Ho descritto un sogno con tre maghi dentro?? forse ma se realizzato come fanno altri ,darebbe una possibilità in più al fuoriclasse nel caso come si spera ,venga fuori anche da noi!
 

GMP67

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Mi permetto di aggiungere ancora qualcosa visto che penso di essere uno dei pochi veci (nel senso reale del termine) che il movimento DH l'ha visto nascere. Il percorso per fare aprire gli occhi alla federazione sul tema CT, è stato lungo e laborioso e vi dico (per farvi capire da che abisso venivamo) che pure il bistrattato Silva ai tempi, ci sembro' un gran passo avanti rispetto al passato!Poi ci fu' anche Corrado Herin e ci sembrava di toccare il cielo con un dito. Per noi Ancillotti era prassi normale già in quei tempi lontani,che i ragazzi del team o chi correva con le nostre bici andassero nei bike park a Les Gets Morzine ecc ecc ed alla gare all'estero particolarmente in Francia dove avevamo (allora) un bel team e un bel seguito di clienti(hanno corso con noi piloti francesi come Dolà, papà Bruni, Prost ecc) con questa ottica abbiamo tirato su una quasi intera generazione di piloti italiani ,da Beggin a Cozzi ai due Gambirasio,Bugnone,Milivinti ecc non dico questo per fare sfoggio di niente anche perchè noi sopratutto costruttori, di piu' non potevamo fare I risultati sono stati buoni ma non eclatanti in campo internazionale ,evidentemente tutto questo lavoro va a buon fine se come ho sempre sostenuto, abbiamo la fortuna di imbroccare tra tanti "buoni" piloti il "fuoriclasse" perchè, per quanto uno si possa sforzare, non si riuscirà mai a trasformare un pilota "buono" in un fuoriclasse Cosa fare a parer mio, al momento che questa fortuna è capitata?a parer mio ad esempio con Revelli da junior, abbiamo perso un'occasione oltre alla bella prova in casa era in grado di fare di piu', quindi adoperare tutti i metodi che nel frattempo si sono evoluti da quei tempi lontani e non limitarsi alla buona volontà di un CT ed a portare in giro i ragazzi,come del resto abbiamo fatto da anni La federazione francese da sempre costituisce un esempio da seguire ,Come fanno loro, costituire quindi un pool che abbia: un pilota esperto e consacrato che sappia consigliare ai piloti sui tracciati dal vivo ,sul loro comportamento ed anche informare su come si comportano gli avversari, un Coach perchè oggi un mental trainer è indispensabile,un meccanico che non sia un solito meccanico che ti sa cambiare il cavo del cambio o ti centra la ruota ma uno a tutto campo, esperto di sospensioni in grado di fare la taratura adatta per la tipologia del percorso ,esperto di gommature,(magari anche che sa andarci su una bici da DH)esperto di tutte quelle raffinate cose che l'esperienza ha insegnato e che sono spesso determinanti per il risultato La tecnica si evolve continuamente e diventa sempre piu' raffinata, non possiamo piu' andare di sgrosso Ho descritto un sogno con tre maghi dentro?? forse ma se realizzato come fanno altri ,darebbe una possibilità in più al fuoriclasse nel caso come si spera ,venga fuori anche da noi!

d'accordissimo, sono sempre stato del parere che, se incentivato, ciclista, motociclista ecc, è maggiormente motivato!! insomma quell'input in piu per dare il meglio di se.
 

aug

Biker superis
Ancillotti = tutto bello e tutto vero.
Mancano i soldi !
Il bilancio riservato alla DH è misero ed insufficente.
Per fortuna qualche località si è prestata / si presta per l' ospitalità in occasione di qualche raduno degli atleti in odore di Nazionale.
Per fortuna esiste San Romolo .......
Per fortuna i genitori .............

Il bilancio della ns. DH è una cifra nemmeno paragonabile a quella del Cross Country e addirittura della BMX :omertà: ..... e la situazione - nonostante il miglioramento dei risultati e del prestigio - sembra destinata a peggiorare.

Qualche bel risultato potrebbe aiutare l' intero movimento, sia dal punto di vista emozionale che puramente economico : è su questo che bisogna lavorare per ...accelerare ripresa ed attesi miglioramenti.

Non capisco invece il discorso su cosa avrebbe dovuto fare Revelli nel 2016 ....?

Aug
 

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aggiungi aggiungi!
per quanto mi riguarda più persone aggiugono cose e più la discussione diventa interessante.
Mi pare che siamo tutti veci e di conseguenza abbastanza pratici del tema e in grado di formulare pensieri, proposte e magari soluzioni degne di attenzione.
Forse non tutte valide, ma magari su 10 una buona salta fuori
 

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Ancillotti = tutto bello e tutto vero.
Mancano i soldi !
Il bilancio riservato alla DH è misero ed insufficente
diciamo che è speso male..
l'ultimo esempio è stato l'anno scorso in val di sole, con i 2 ragazzi del 4X che volevano andare a loro spese dormendo nei furgoni, ma avevano solo bisogno del nullaosta della federazione, che però non dava perchè non aveva i soldi per..... pagare quei 5/6 federali incravattati da mettere in un bell'albergo perchè questo è quanto prevede il regolamento.

Ne ho a decine di questi esempi

Silva o altri credo abbiano fatto quanto di meglio potevano. Certo, ad es pippo ha le sue idee sia su percorsi che formule (chi ricorda il regolamento originale del suo giro d'Italia con i secondi al posto dei punti?), ma io non mi sento in grado di criticarli da dietro una tastiera. Al limite posso prendere nota di cosa ha funzionato e cosa no facendone esperienza
 
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