DH/FR: ne vale la pena?

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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mekchri

Biker assatanatus
24/10/07
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Aosta & Pila
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bravo Cri
penso anch'io che dopo una certa età e migliaia di cagate fatte in gioventù , andarsi a cercare il rischio per godere di quel pizzico di adrenalina in più...forse non ne vale tanto la pena .....e' due giorni che continuo a pensare al povero Marco....e per non stare tranquilli settimana prossima ritirerò l'esito di una RM alla caviglia dx già martoriata e operata 10 anni fà...che mi dirà se potrò continuare ad andare in bici .....voi non immaginate neanche quanti siano i miei penieri in questo momento ....poi penso di nuovo a Marco ...guardo la mia piccola Giulia che mi abbraccia sul divano mentre guardiamo Tom & Jerry ..la mia compagna ....la MIA casa .....e penso che se non andrò più in bici , sarò felice lo stesso e sicuramente farò altro.....
ma se la domanda e' " ne vale la pena per questo sport "... caro Dogo ..chiamala Dh... chiamalo FR ..penso che ne e' VALSA la pena per ogni secondo passato sinora in sella .......

Domani ..??...non lo so'......oggi sto' di merda e mentre scrivo l'umore non è dei migliori.....
vedremo......

ciao a tutti

Paolo

In bocca al lupo Paolo... Da padre, so che ti basta pensare un attimo alla tua piccola per far risalire in un baleno il morale.
Forza... Un abbraccio
Chri
 

LEPUS

ModeraTROLL Shardaniensis
21/11/06
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SOUTH SARDINIA
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Condivido con molti di voi il dubbio... e anche l'amarezza e il malumore... dopo il funesto evento di Agnona che ha strappato Marco alla sua famiglia e ai suoi amici e al nostro sport.

La faccio breve...

Io sto pensando di vendere la bici da DH... Basta gare... Davvero... questa cosa mi ha sconvolto... D'ora in poi solo foto e report... :-(
 

DOGO

Biker delirius tremens
13/7/05
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Milano
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Il cuore mi dice: stattene a casa e riduci i rischi.
La mente mi dice: stattene a casa, e magari vieni investito sulle striscie pedonali nello stesso momento in cui saresti potuto essere lungo una discesa.

Se dalla vita escludiamo tutto, probabilmente riduciamo il rischio che succeda qualcosa di brutto... ma la vita non è di certo priva di cinismo...

Questa estate un mio amico, che salta metri su metri, si è frantumanto il polso mentre scendeva nemmeno su un tracciato, su un insignificante trasferimento privo di insidie.

Cos'è rappresentativo del rischio?
L'incoscenza, l'imprudenza, l'inesperienza, l'eccesso di confidenza?
Oppure la semplice sfortuna, che esula da qualsiasi programmazione razionale che implichi solo scenari positivi e tenda a limitare quelli negativi?

Io la mia scelta l'ho fatta: ho ridotto di molto la velocità ed ho escluso i salti da strutture che mi fanno pensare "se sbaglio, quali conseguenze potrei avere?".

Servirà a qualcosa? Forse nò, forse sì... forse non troverò mai la correlazione "sufficiente" tra causa ed effetto...

Per ora resta solo il dolore per una persona che non ho mai conosciuto, ma con la quale ho virtualmente condiviso le stesse emozioni... che ci avvicinano tutti, tranne quando ci allontanano come in questo caso.
 
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T

teoDH

Ospite
Io non smetto... mi sono ridimensionato, sia in bici, ma non sono mai stato un fenomeno, ma sopratutto sugli sci, dove invece ho sempre fatto cose piuttosto big, sin da giovane...

Cerco di divertirmi riducendo i rischi, ben conscio che non è evitando il saltone che non ti fai male (dopo 34 anni due anni fa mi sono spaccato un polso su un panettoncino tranquillo che faccio quasi tutti i gg), ma evitando di fare il cosidetto passo più lungo della gamba....
Giro ovunque, evito dropponi e saltoni, mi godo le pieghe e i salti più piccoli, uso sempre di più i freni...

Ma non riuscirei a pensare a un'estate senza andare in bici e un inverno senza sci... è più forte di me...
Gli infortuni poi, possono capitare pure a piedi, le tragedie spesso colpiscono quando meno te lo aspetti... quella di Agnona è stata sfiga, Marco avrà preso più di una facciata nella sua carriera di biker, a sto giro gli è andata malissimo...

Proprio il mese scorso un amico, con cui più di una volta sono andato in bici e sugli sci, è morto a 30 anni di ischemia cerebrale, mentre era a casa...
Meno di due anni fa un mio socio di ass. sportiva, 50enne, è stato colto da infarto non mentre girava, ma mentre puliva i tracciati, fortunatamente è stato soccorso in tempo e oggi gira ancora allegramente in bici, e il dottore quando è stato dimesso gli ha detto: "lavori meno e vada più spesso in bici!"
Questo mi fa pensare che il destino, la sfiga, o come vogliamo chiamarla, possa colpire chiuque, anche chi non ha mai rischiato nulla nella sua vita.

Quindi, ok darsi una regolata, evitare di "pisciare lungo", ma alla fine siamo appesi a un filo, e a tagliarlo può essere un salto così come uno stupido grumo di sangue...
 

vitello

Biker superis
6/4/06
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milano
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sono due giorni che, come tutti voi, rimugino su questa triste storia che ha coinvolto uno di noi. da padre, poi, l'effetto, personale ovviamente, viene in qualche modo amplificato.

leggendo qua e là sui vari topic noto vari livelli di sensibilità. Li rispetto tutti ma non li condivido tutti, alcuni mi sembrano addirittura esagerati ma certamente non spetta a me dirne di più a proposito.

la sola cosa che voglio dire è questa: in questo topic viene domandato se ne vale la pena e, caxxo, ne vale la pena eccome e per tutta una serie di motivo che tutti noi sappiamo e per mille altri che non riuscirei mai a mettere per iscritto.

Sarò cinico e fatalista, ma cazzarola può succedere a tutti, in qualsiasi momento e indipendentemente da tutto. la vita è una e me la voglio godere come posso.

il mio pensiero a marco, alle sue bambine e alla sua famiglia non va solo ora ma ogni volta che tirerò su i piedi sui pedali per iniziare a scendere.
 
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rugbymax

Biker superis
18/2/09
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os sota
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...
Meno di due anni fa un mio socio di ass. sportiva, 50enne, è stato colto da infarto non mentre girava, ma mentre puliva i tracciati, fortunatamente è stato soccorso in tempo e oggi gira ancora allegramente in bici, e il dottore quando è stato dimesso gli ha detto: "lavori meno e vada più spesso in bici!"
Questo mi fa pensare che il destino, la sfiga, o come vogliamo chiamarla, possa colpire chiuque, anche chi non ha mai rischiato nulla nella sua vita.

Quindi, ok darsi una regolata, evitare di "pisciare lungo", ma alla fine siamo appesi a un filo, e a tagliarlo può essere un salto così come uno stupido grumo di sangue...


concordo a pieno, io 1/10/2006... dopo una partita di rugby ho avuto un infarto e preso per i capelli...
dico sempre che sono un sopravvissuto, sembra banale e scontato dirlo ma la vita ti cambia e mentre mi operavano continuavo a chiedere quando avrei potuto riprendere a giocare a rugby...
... sono tornato, fatto grandi partite ma mi sono dovuto ridimensionare nel rugby, e con la mtb invece nessuna limitazione...
un mio amico due anni dopo non è stato cosi fortunato come me...e allenando i ragazzini del rugby quest'inverno un ragazzo di 165 anni ci ha lasciato.
Vi assicuro che ogni volta che succede qualcosa è dura chiedersi come mai io sono qui e loro no, è dura anche far capire ai ragazzini perchè il loro amico non c'è più... ma vi assicuro che per me la vera paura quando stavo male non era di farcela ma di tornare a fare quello che più amavo, lo sport è la mia vita e senza sport, facendo sport mi sono salvato in quanto avevo il cuore allenato... essere vivi non è stare sulla terra ma coltivare i propri amori senza paura, ma pensando che qualsiasi cosa fai ci sono molte persone che ti vogliono bene e contano al tuo ritorno a casa.

buon FR/DH e buona salute a tutti con sempre due dita di zucca ricordando gli amici e gli affetti più cari che vediamo tutti i giorni o che portiamo nel cuore!
 
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d_roccia

Biker popularis
4/11/09
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a casa mia
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....è da domenica che penso all'accaduto è mi vengono i brividi....per quel che mi riguarda di disgrazie ne ho passate molte e purtroppo con lo stesso brutto epilogo, che dire, se avrei dovuto rinunciare ogni volta in base al fatto successo non sarebbe stata più vita....sarebbe stato meglio morire....

se ne vale la pena ???? per me si,la passione per ciò che piace è più forte di tutto.
 

Kane

Biker superis
6/6/06
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Paky Baston!!!!
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Bike
Santacruz VP Free, Evil Insurgent
Come la maggior parte di voi anche io mi sono data una ridimensionata, sarà per il fatto che sono un libero professionista e quindi il lavoro è importantissimo, sarà per la mia donna, sarà per la mia famiglia o per semplice paura in alcuni casi.... Ogni secondo passato sulle mie care bighe mi hanno regalato gioie infinite, emozioni intense e profonde e ahime anche diversi dolori alcuni anche gravi (leggasi rimanere incosciente nel mezzo della montagna per via di una caduta causa vacca in mezzo al sentiero)... Se ne vale la pena? Per me è senza ombra di dubbio SI!!!!!

La vita è una sola e preferisco aver tentato che avere il rimorso di non averlo fatto o di aver mollato....
 

BeDeath

Biker poeticus
15/5/06
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tra Milano e Bologna
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per quanto il fatto di agnona possa e debba farci riflettere sul nostro sport,credo che il succo di tutto sia,come gia' molti hanno detto,fare solo cio' che ci si sente:non per nulla quanto accaduto e' stato su un salto affrontato per la prima volta nella 2a manche di gara,a quanto mi hanno detto,cosa da evitare assolutamente...
Quindi ritengo che si debba contestualizzare questo evento,carpirne gli elementi che possono spingere a migliorare il nostro approccio allo sport,ma non credo che questo debba condurre a smettere di far gare o a smettere di girare,perche' non risolve il problema,a mio dire.
 

schultz

Biker ciceronis
per quanto il fatto di agnona possa e debba farci riflettere sul nostro sport,credo che il succo di tutto sia,come gia' molti hanno detto,fare solo cio' che ci si sente:non per nulla quanto accaduto e' stato su un salto affrontato per la prima volta nella 2a manche di gara,a quanto mi hanno detto,cosa da evitare assolutamente...
Quindi ritengo che si debba contestualizzare questo evento,carpirne gli elementi che possono spingere a migliorare il nostro approccio allo sport,ma non credo che questo debba condurre a smettere di far gare o a smettere di girare,perche' non risolve il problema,a mio dire.

la penso allo stesso modo
 

LEPUS

ModeraTROLL Shardaniensis
21/11/06
17.004
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SOUTH SARDINIA
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Ho imparato ad avere dubbi... a dargli il giusto peso...
Allo stesso tempo ho imparato che la DH non è uno sport per indecisi...
Ho imparato pure che che se scendi quando hai dubbi e indecisioni... ti fai male...
dunque... per ora...

ci penso... e ci ripenso... e le conclusioni... per ora... sono poche...
 

sessertoy

Biker superis
18/8/08
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Provincia di BS
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La mia prima gara di DH è stata un tragedia. Capisco adesso che girare nei bike-park è una cosa, mentre correre con la tensione è diverso. Io personalmente andavo molto più forte nelle prove, mentre in gara non mi sentivo molto a mio agio psicologicamente e ho chiuso il gas. Volevo solo finire senza cadere, anche se i miei compagni mi dicevano di non pensare al fatto del non cadere.
 

tettabeta

Biker dantescus
5/9/03
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Oleggio
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Dogo, Lepus... mi viene in mente una vecchia pubblicita' mmerigana di un liquore.

Diceva piu' o meno cosi': "If you are too tired to go out tonight, imagine yourself at 76 yrs".

Ovvero: andare adagio e non prendere rischi ci sta, ma la sfiga e' sempre in agguato. E il tempo non fa sconti a nessuno.

C'e' gente che e' morta scivolando nella doccia. Oppure folgorata suonando un campanello. Oppure uccisa da una tegola, mentre passeggiava in centro.

Personalmente, sono notoriamente una tragedia a pedali.

Ammetto di aver pensato piu' volte di vendere tutto (anche perche' sono periodi di vacche magrissime, e un po' di grano farebbe comodo).

Ma poi mi sono domandato: come farai a scaricare lo stress ?

Quindi: mollare la DH ? Ok.

Ma SOLO per passare a quello che io chiamo Skazzride: girare senza orologio, al limite con il numero di telefono dell'osteria/rifugio per avvisare se si fa tardi.
Cercare nuovi sentieri, apprezzare i quello che la natura puo' offrirti (wallride naturali, prati di fragole, droppini estemporanei, ...)

Ovviamente facendo FR diaccoso oppure AM eclettico oppure.... fate voi.

Se solo potessi, adesso mi fionderei su una montagna qualsiasi, per pedalarmi con calma qualche centinaio di metri di dislivello, per poi scendere al tramonto ed essere grato di essere vivo.

Gnap
(o )Beta


PS.: "mollare la DH" e' riferito a Lepus, io con la DH c'entro come l'intelligenza in politica :-) (ovvero: niente).
 

Jack Bisi

Redazione
17/2/03
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Genova
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io la penso un filo diversamente dal coro, nel senso che sono daccordo su quello che dite voi, e cioè che episodi del genere spesso fanno ridimensionare il proprio riding ecc. io sono di quell'idea, e non sarebbe servito questo episodio ma gli ultimi e numerosi infortuni degli ultimi anni già mi avevano avvisato di stare calmo... c'è da dire però che probabilmente molti trovano gusto nell'andare forte, oltre che nel girare in bici, gente come suding o altra gente (giustamente) sempre alla ricerca del limite, ama sicuramente la bici in molti suoi aspetti e probabilmente il principale è proprio quella sensazione di essere al limite e di averlo superato indenne....

Mi viene in mente la frase di un pro di bmx, tale drew besantzon (scritto diverso.. tropo difficile) che in un'intervista dichiarava che il momento che preferiva era quello in cui, dopo aver chiuso qualche trick spaventoso e gigante si rendeva conto di essere ancora tutto intero...

Quindi per me la domanda "ne vale la pena?" non ha senso, nel senso che ne vale sempre la pena, che sia girare in xc, che sia girare in freeride, che sia girare in dh cercando il tempo... Se uno ama uno sport, uno stile di vita, una attività in generale deve seguire la propria passione... altrimenti continuerà a respirare a lungo ma non avrà mai vissuto (non voglio fare il filosofo, ma così si capisce).



Inoltre una piccola riflessione proprio becera che mi ha aiutato in questi giorni a non pensare troppo a sta vicenda...
andare in bici mi fa sentire vivo? sì
guidare la macchina mi fa sentire vivo? NO

quale dei 2 è + pericoloso a livello statistico per incidenti mortali e incidenti gravi... la seconda.. e allora se non rinuncio a guidare la macchina solo perchè comoda dovrei rinunciare ad andare in bici???? non direi...

la morale è, ciascuno avrà la propria idea del "ne vale la pena"... alcuni arriveranno anche a dire che loro preferiscono rinunciare ed è + che legittimo... estendere questo concetto ad una molteplicità di persone perde di significato.

ciao nigghiz...
have fun.
 

ste fr

Biker cesareus
1/3/08
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1
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olgiate olona (va)
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ciao ragazzi, scrivo molto poco sul forum oramai, ma riguardo a questo argomento, volevo dire il mio pensiero... io domenica quando è avvenuto il fatto ero in coda al cancelletto di partenza...quasi pronto per partire...quando siamo a venuti a sapere dell'accaduto..mi è subito passata la voglia di correre..la voglia di andare in bici...per un momento ho detto...mi compro un kart...forse è meno pericoloso...poi alla sera, e ieri ci ho riflettuto... e alla fine...credo sia solo stato un caso, una fatalita...sappiamo che il nostro sport è uno sport pericoloso...dobbiamo mettere in conto che ci faremo male, prima o poi... ma questa cosa vale per qualsiasi sport si faccia...dalla moto, al calcio, al basket ai rally...e proprio in quest'ultimo che volevo riportarvi un esempio...lo so...sono Ot..ma concedetemelo...questa è una riflessione uscita dalla mia amica...che condivido in pieno... l'altro anno..nei rally hanno reso obbligatorio il collare hans ( come il nostro leatt brace) tutti gasati che non sarebbe morto piu nessuno per rotture all'osso del collo..prima gara dell'anno... incidente...uno muore spaccandosi l'osso del collo... tutti sicuri che non sarebbe successo piu niente...ad andora quest'anno kubica ha battuto e si è infilato un rail nella macchina.... bhè...vi ho fatto questo esempio solo x dire ciò che penso... penso che se uno corra, o pratichi uno sport lo fa per passione...e questi fatti ( pultroppo molto spiacevoli) servono a far migliorare la sicurezza e servono a far riflettere le persone...spero che ci si pensi 2 volte d'ora in poi prima di fare un passaggio oppure un salto dei queli non si è all'altezza... non solo perchè questo fa fighi...oppure perchè " anche gli altri lo fanno"... cmq... tornando in tema...ogni cosa che si fa...che vogliamo fare ne vale la pena farla... perchè per me andare in bici è uno sfogo, un divertimento, un relax con gli amici...UNA PASSIONE...
 
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Reactions: Francesco Carta

UppeR

Biker assatanatus
29/7/07
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Insubria
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Si, ne vale la pena.

La tragedia ha sconvolto tutti noi, è giusto avere dubbi. E' umano. E' giusto parlarne.

Aldilà di tutto, però, questo sport ci regala sempre emozioni positive, diverse per ognuno, ma sempre positive... anche quando la giornata è "nera", impariamo sempre qualcosa.

Ognuno di noi, farà i conti con se stesso e deciderà se ridimensionarsi o addirittura lasciare. La tragedia, purtroppo, è stato l'epilogo che ,tutti, prima o poi ci saremmo aspettati; solo che non avevamo il coraggio di affrontare l'eventualità neanche con noi stessi.

Buttarsi giù da una montagna più o meno veloci, aggrappati a 18 kg di ferraglia, non è roba normale... mettete in conto anche questo.
 

ib.ma81

Biker dantescus
24/9/06
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Lione
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Bike
nomad cc
...per me ne vale sempre la pena, stiamo parlando di passioni! questo sport come tanti altri regala delle grandi soddisfazioni proprio in quelle situazioni in cui si prova a superare i PROPRI limiti, e sono quegli attimi che a fine giornata ti lasciano con il sorriso stampato in faccia...
..quella di Marco e' stata un sfortunata tragedia, e su questo non c'e' altro da dire, ma cosa dovrebbero fare i motociclisti e addirittura gli stradisti!?...
 

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