• Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Club DECATHLON E LE ALTRE...E...VARIE ED EVENTUALI: IL CIRCOLO DEI CAZZARI VAGANTI! NO FENOMENI PARTE 7

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Vedo che vi siete divertiti stamattina.
Io mi sono piuttosto "annoiato" facendo un lungo giro nel Parco del Ticino, da cui sono appena rientrato, stanco e affamato.
Dopo aver badato alle varie necessità e funzioni corporali (doccia, cibo etc) magari rispondo a un paio di punti che hanno stuzzicato la mia voglia di rispondere.
Sempre che la pigrizia non prenda il sopravvento.
 

Pietro.68

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due...
ciao. abbiamo dissertato sulle esondazioni. niente di che [cit.]
 

franz_quattro

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E dopo questo avrai sicuramente anche una grande pace interiore
che ti farà vedere e soppesare le cose tutto in un altro modo
 

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E dopo questo avrai sicuramente anche una grande pace interiore
che ti farà vedere e soppesare le cose tutto in un altro modo
Più che altro mi sono alzato or ora dal divano... su cui ero crollato appena dopo pranzo.
Vedo se riesco a rimettere in fila quei pochi neuroni rimasti
 

Benfa

Pedalatore pastoralis
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Io oggi sono uscito con uno che ha la levo...si è fatto il trasferimento su asfalto ( circa 10km praticamente pianeggianti) con il motore spento, usata così credo sia abbastanza allenante
 

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Non credo, altrimenti non sarebbe così stanco
Ahia, @franz_quattro , non incappare nel classico errore di chi crede che usare una e-bike sia una cosa da debosciati.
Sebbene so che stai facendo lo spiritoso vorrei evitare di innescare una nuova, sterile, polemica.

Sebbene sveglio dalle 5.30, sono uscito stamattina un poco tardi a causa della temperatura minima, ma alle 9.30 eravamo in sella.
Il mio compagno di pedale e io abbiamo fatto un giro decisamente più lungo del solito, passando un paio di volte tra una sponda e l'altra del fiume, tra Lombardia e Piemonte, alla ricerca dei singletrack più divertenti e magari con una buona esposizione al sole, visto che alla partenza c'erano due gradi.
La valle del Ticino non è certo un canyon, ma per raggiungere alcune località di salite ce ne sono. Il bello è che a queste corrispondono altrettante discese. Visto che abbiamo entrambi la stessa bici, la usiamo nello stesso modo (al minimo dell'assistenza) per annullare il peso di una bici come questa. Soltanto nelle salite più impegnative, che entrambi cordialmente odiamo, ci si spinge su livelli di assistenza medi.
Come diceva @Benfa: si potrebbe usarla a motore spento nei trasferimenti in piano, visto che tanto si deve andare a una velocità preimpostata (ed è magari un poco noioso), ma è davvero impegnativo. Credo sia questa la ragione per cui chi arriva a una e-bike senza aver mai pedalato in precedenza, se non in pianura, sia portato a sbloccarne il motore... ma fino a quando si utilizza la Levo nel suo ambiente naturale, il limite di circa 26-27 km/h è assolutamente accettabile.

Abbiamo fatto le dovute pause per rendere l'uscita un'occasione conviviale, una piacevole opportunità per chiacchierare, più che un contest al testosterone (cosa a cui nessuno dei due è interessato).
Siamo coetanei e alla nostra età, dopo anni di uscite insieme con bici tradizionali, gli acciacchi e i problemi fisici ci avrebbero messo a terra.
Chi per una patologia e chi per un'altra, questo è il massimo che il nostro fisico è in grado di sopportare oggi.
 
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D-Lock

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Dove andate di solito? Io ho girato un paio di volte nel parco e mi era piaciuta Picchetta in modo particolare, per il resto preferisco più dislivello (ma è anche vero che abito vicino ai monti, quindi per me è più facile trovarne).
 

tostarello

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Intanto che voi portavate avanti la discussione, io mi sono sparato qualche km. per arrotondare il 2018.
oggi siamo stati nelle tue zone, eravamo in 8 (4 assistiti e 4 non), bella giornata e sempre divertente il trail "la Madonnina"
 

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Biker nirvanensus
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ciao. abbiamo dissertato sulle esondazioni. niente di che [cit.]

La lingua italiana moderna è come un organismo vivente.
Ogni giorno cresce, sviluppa nuove cellule, si alimenta di nuove parole e ne elimina altre.
Esiste un processo continuo, endogeno ed esogeno, di evoluzione.
A questo partecipano gli influssi delle lingue straniere, delle nuove tecnologie della comunicazione (oggi molto differenziata rispetto ai tempi di De Amicis), mentre (purtroppo, ma ineluttabile a mio parere) si perdono progressivamente gli apporti del passato, che provenivano (ad esempio) dai dialetti regionali.
Il progressivo impoverimento della comunicazione scritta, di cui forse i forum rimangono uno dei pochi baluardi, e della disponibilità alla lettura degli italiani (ancora più se giovani) sta portando a un cambiamento della dinamica di sviluppo della lingua, che comunque continua a restare viva. Da una parte l'eccessiva velocità con cui si è abituati oggi, impone che i termini vengano abbreviati, compressi, magari storpiati. Alcune di queste modifiche possono essere accettabili altre meno.
Da un altro lato l'introduzione di termini tecnici, magari derivati da un gergo di una ristretta categoria di lavoratori, oppure da una comunità ben definita, potrebbe limitare la comprensione. E sappiamo che questo per alcune categorie professionali è stato per decenni un metodo per limitare l'accesso di altri a una cerchia che si voleva ristretta.

Evidentemente in una società dominata dalla comunicazione attraverso media talvolta invasivi, un ruolo pesante nell'apparizione (o ripescaggio) di termini "innovativi" o "resuscitati" è dovuto proprio all'azione di questi media. Che ci piaccia oppure no!
Se anche potrei tentare di capire chi si lamenta della invasività dei comunicatori mediali (giornalisti, personaggi tv, scrittori, saggisti e chi altro ci volete mettere), va però riconosciuto che, volenti o nolenti, il loro contributo (gradito o meno, ripeto) è importante, consistente e funzionale allo sviluppo della lingua. Pensare di contrastare questa naturale evoluzione è anacronistico e a mio parere "donchisciottesco".

In sintesi: se per trent'anni ho lavorato nel mondo della gestione delle risorse idriche, sentendo talvolta utilizzare i termini esondazione oppure tracimazione, li prendo entrambi per buoni. Senza interrogarmi se tanti anni fa uno di questi sia stato riportato in auge dai giornalisti per voler fare titoli sensazionalistici, volendo dare l'impressione che la sappiano più lunga.
Non investigo tanto meno sul fatto che il termine non fosse in uso dai tempi di Boccaccio, Petrarca, oppure di Dante.
Del resto, dai tempi di Boccaccio a trent'anni fa nessuno di noi si era preoccupato di questi problemi. E di tutto ciò che può essere successo nell'intervallo dalla fine del 1300 ad oggi non è che ce ne fossimo tutti noi interessati tanto in dettaglio, scommetto.

Guardando invece a parole proprie del dialetto e di utilizzo esclusivo di alcune limitate aree geografiche, entriamo certamente in un territorio diverso.
Sia chiaro che non voglio dire qui di seguito che qualcosa esiste soltanto se appare in TV o sui media. Ma certamente se negli ultimi trent'anni fossero apparsi spesso titoli come "L'Italia strinta nella morsa del ghiaccio", oppure "Crisi di governo, il premier affronta la strinta finale" magari avremmo potuto pensare che termini come questo fossero di uso comune, facessero parte di una lingua condivisa dalla popolazione italiana. Non di una piccola, ristretta comunità locale.
Nel nostro paese esistono anche minoranze linguistiche. Comunità parlanti lingue che vanno dall'albanese al catalano, il croato, il francese, il francoprovenzale, il friulano, il tedesco, il greco, il ladino, l'occitano, il sardo e lo sloveno. Si tratta di circa 2.5 milioni di persone a cui si aggiunge il rom e il sinto. Questi ultimi idiomi sono parlati da popolazioni stabilitesi in modo stanziale, da decenni, sulla nostra penisola.
Se volessimo rappresentare (e valorizzare, come del resto auspico) il contributo di queste lingue a quella parlata (male) dagli altri 57 milioni di abitanti si rischierebbe un certo guazzabuglio, in mancanza di un approccio correttamente strutturato.
Nello stesso tempo ritengo che non serva essere troppo rigidi, e che come siamo stati un popolo di analfabeti dialettofoni, ora siamo un popolo di rompiscatole che litigano sotto i video di YouTube se scrivi camice anziché camicie. Trovare una via di mezzo potrebbe essere giusto, accogliendo cum grano salis i termini ormai entrati stabilmente nell'uso comune e magari evitare termini che suonano (proprio così, "musicalmente") molto male alle orecchie dei 57 milioni citati in precedenza.
Giusto e necessario rispettare le minoranze, ma opportuno il rispetto anche per le maggioranze.

In fondo a me basterebbe ogni tanto leggere qualcuno che sa scrivere usando il congiuntivo per essere contento
 
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Biker nirvanensus
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Dove andate di solito? Io ho girato un paio di volte nel parco e mi era piaciuta Picchetta in modo particolare, per il resto preferisco più dislivello (ma è anche vero che abito vicino ai monti, quindi per me è più facile trovarne).
Per arrivare laggiù avremmo dovuto attraversare il ponte di Turbigo. Con le auto che ti sfrecciano a lato non è molto piacevole.
Di solito partendo da Somma il punto più a sud a cui si arriva è comunque in quella zona, a Nosate.
 

Minitrek

Biker meravigliosus
27/9/15
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È stato un anno particolare, avaro e ricco, difficile, sempre in salita, qualcuno ha perso, qualcuno ha ricevuto, i sentieri sono sempre tanti e non tutti conosciuti, non sappiamo cosa possa esserci dietro ogni curva.
Nel nuovo anno Continuiamo a salire e a girare con la consapevolezza di dover sempre faticare ma anche di trovare sempre un posto dove ristorarsi...
Buon anno gente, che sia migliore di questo che sta andando via, per tutti e in particolar modo per Carletto...
Auguri!
 
Reactions: nuraghes

Cimpy_Babbano

Mascotte da cavalletto
3/8/18
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Rockrider 340 come prima MTB. Per sbaglio Riverside 900 e ora RR520+RR560
(...)
Buon anno gente, che sia migliore di questo che sta andando via, per tutti e in particolar modo per Carletto...
Auguri!

Di già gli auguri?! Io devo ancora uscire(che ho rassettato, fatto studiare la prole, ripassato per non fare brutta figura coi compiti della prole, fatto da mangiare, sistemato la cucina...)

Vabbè, buon anno a tutti
 
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