Il fuoco è un distruttore, questo credo lo sappiamo tutti,
mi pare, però sia da millenni che fa danni, su foreste secolari o altro
come per esempio nel parco di Yellowstone di tanti anni fa,
ai bordi delle Rocky Mountains, la combustione si scatenò, a causa di un fulmine, il 14 giugno del 1988.
Era già accaduto nelle settimane, nei mesi, negli anni precedenti e ogni volta i forestali avevano compiuto sforzi sovrumani
per domare le vampe che però poi si riaccendevano in qualche cespuglio a poca distanza.
E si doveva sempre ricominciare daccapo.
Quel giorno invece, anche in considerazione del fatto che l’estate si annunciava come la più secca da oltre un secolo
e i venti soffiavano fino a ottanta miglia l’ora, le autorità decisero di lasciar fare alla natura;
natura che, come aveva fatto per migliaia di anni, avrebbe eliminato le eccedenze rinsecchite di sottobosco,
principale causa della diffusione dei fuochi. I guardiani si sarebbero limitati a difendere gli esseri umani,
le strutture e gli alberi che avevano dato prova di essere più resistenti. Gli animali avrebbero dovuto cavarsela da soli.
a margine di tutto questo, mi consola un pò pensare che
il rogo di Cencenighe/Taibon sia anche questo solo frutto di un evento spontaneo
altrimenti, se si scoprisse che questa è opera di una qualche umana manina
(come lo sono stati qui, gli incendi a ripetizione, sul Monte Summano)
sarei anch'io molto inc@zzato, come e quanto più di te
@Pietro.68