Mi sarebbe piaciuto dire una cosa sull'IVA ed i boicottaggi riguardo ai post di
@ant1606, ma io non ho i tempi di questo topic, quindi arrivo pagine dopo...
Non è strettamente vero che l'IVA sia un'imposta (più o meno giusta) che colpisce il consumatore, che la vorrebbe "boicottare" comprando beni usati, quindi di fatto non boicotta nulla perchè l'iva si suppone sia stata versata allo stato da qualcuno.
Invece è un'imposta che colpisce chi il bene o servizio lo produce: Se un imprenditore con 100 euro di materie prime, assembla, produce e vende un bene a 1000 euro, vuol dire che un consumatore è disposto a pagare 1000 euro per quel bene, che siano 780 di bene e 220 di imposta poco importa, lui consumatore ha reputato una spesa di 1000 ragionevole per quell'oggetto, quindi quello è il suo valore di mercato.
I veri "boicottatori" sono quegli imprenditori che vendono l'oggetto in nero al suo valore corrente: 1000 euro, tecnicamente si chiama "evasione fiscale" ed è un reato, in linea teorica qualcuno può dire sarebbero "eroi, rivoluzionari, progressisti". Sarebbero,
condizionale, se poi questi non andassero poi ad attingere alle risorse pubbliche: Scuola, sanità, infrastrutture, sistema previdenziale, contributi aziendali, ecc. ecc. ed invece in genere qui casca l'eroe, progressista e rivoluzionario o l'asino, ed in genere l'italiano medio....che è sempre molto motivato quando c'è da dare, ma si dimentica facilmente le sue posizioni radical-progressiste se c'è prendere, eh già.
Comunque il sistema non è utopico, gli Stati Uniti seguono questo schema: si paga pochissimo, chi produce incassa, se però vai in ospedale o sei assicurato (privatamente) o esci una carta di credito sostanziosa , altrimenti te ne torni a casa e ti arrangi, idem la scuola, te la paghi di tasca tua o resti ciuccio...
Chi invece guarda con invidia ad esempio al wellfare nei paesi del nord europa dovrebbe sapere che su di la l'IVA è attorno al 25%, in Danimarca mi pare addirittura il 27%, quindi forse sarebbe più coerente iniziare a dire che riceviamo poco in servizi pubblici rispetto a quanto paghiamo e pretendere di più, al posto di "sabotare" quel poco che c'è.