Adesso capisco perche' l'economia "va a rotoli"!
Mi spiego meglio, casomai qualcuno equivocasse...
Ipotizziamo il solito lavoro, ma fatto A) su una bici top di gamma con un ricambio che costa 100 euro e B) fatto su una bici da battaglia con ricambi per 25 euro (tanto per mantenere la proporzione del quadruplo del prezzo) , e che richiedano lo stesso tempo.
Ipotizziamo per semplicità che il ricarico sui ricambi sia del 40% sul prezzo di listino addebitato al cliente.
Nel caso A, il pezzo è costato al negoziante 58.55 euro + 12.88 di IVA. Lo rivende a 100 euro (81.97 euro + 18.03 euro di IVA). A conti fatti, entrano 100 euro ed escono i 71.43 euro dell' acquisto più la differenza tra IVA già pagata ed IVA sulla vendita pari a 5.15 euro: quindi 100- 71.43 - 5.15 = 23.42 euro
Nel caso B il negoziante ha pagato il pezzo 17.86 euro (14.64 euro + 3.22 di IVA) e la vendita comporta una suddivisione di 20.49 euro + 4.51 di IVA. Quindi 25 - 17.86 - (4.51-3.22) = 5.85 euro
Notare bene che 5.85 x 4 = 23.40... al netto degli arrotondamenti di nuovo il quadruplo, ma così credo sia più chiaro.
Quindi per lo stesso lavoro, che richiede lo stesso tempo, lo stesso meccanico ha un margine commerciale diverso in funzione del costo dei ricambi, e quindi nel primo caso si potrebbe permettere di far pagare meno la manodopera o non farla pagare affatto... operazione più difficile da giustificare da un punto di vista economico nel secondo caso.