l'importante ripeto, è che nasca una specie di albo di qualità degli organizzatori che si attengano a delle norme generali, a degli standard organizzativi di livello, una sorta di certificazione che permetta al bikers di orientarsi nella jungla delle manifestazioni, evitando di buttare via denaro, tempo e di correre rischi dovuti all'imperizia degli organizzatori.
Sarebbe una bella idea...ma chi sarebbe in grado di certificare i "buoni" e i "cattivi" senza allo stesso tempo trarne beneficio?
Non di certo la marea di enti sportivi che affollano il panorama sportivo nazionale... ognuno porterebbe acqua alla GF del proprio mulino...
Forse noi stessi bikers... ma come è possibile coordinare al meglio un movimento di migliaia di persone?
Potrebbero essere le riviste del settore a fare delle "classifiche" sulla base delle preferenze dei bikers? Anche se c'è il rischio di avere interessi legati all'impronta editoriale della testata...
L'unica scelta sarebbe... partecipare solamente alla GF "che meritano"? Personalmente,già da qualche anno sposo la filosofia POCHE MA BUONE. Preferisco fare una GF da 50 con i controcoglioni che magari due-tre "corsette" uguali in tutto e per tutto l'una dall'altra... tanto il più le volte a cambiare è solamente il fondo su cui si pedala...