Il punto è che nemmeno loro hanno idea di come evolverà. Le date fornite sono stime di comodo, più o meno inverosimili, che andranno poi riviste in prossimità della scadenza.
Un mio amico ha fatto un'ottima metafora ciclistica, che i non ciclisti, anzi, i non sportivi probabilmente non comprenderanno. Ovvero:
quando sei sotto stress (una salita dura) che non sai quando finirà ti devi mettere in condizioni di poterla affrontare: stai sotto soglia, non produci acido lattico, vai più piano ma resisti. Se sballi e vai fuori soglia, non ce la farai a reggere. Vale anche e soprattutto per la testa: devi resistere, darti un ritmo per gestire la cosa. E non continuare a pensare alla salita... pensare ad altro.
Le date indicate a casaccio invece sono controproducenti, perchè inducono nelle persone la speranza che qualcosa finisca più o meno presto. Ma se poi questo termine verrà continuamente procrastinato, non farai altro che far incattivire le persone... prima subentrerà lo sconforto, poi il nervoso, infine il giramento di eliche... e allora sarà un brutto momento. Puoi usare tanti sistemi per calmare gli animi, ma dopo un tot, quando altri parametri non torneranno più, non ci saranno bare o canzoni dal terrazzo che tengano.
E' come, tornando alla bici, che ti dicessero che la salita finirà lì sopra, ma una volta giunto lassù, stremato ma felice, ti dicessero:" Ah no, sono altri 10 km, altri 1000 metri di dislivello". Ti cade il mondo addosso, e reagisci abbastanza male. Solitamente mandi in bagno la persona che ti ha fatto lo scherzo, e probabilmente non ci uscirai più assieme...